NON SI DEVE SAPERE .. OPEN ? NOOOOO

ZITTI  zitti    dove  sono  quelli  che  gridano  allo  scandalo  per   altri   ?L'immagine può contenere: 1 persona, primo piano
Cathy La Torre

Appena 3 anni fa, nel 2016, le donazioni a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ammontavano a 65 mila euro.

Un anno dopo erano lievitate a 126 mila euro. Due anni dopo a 1 milione e 783 mila euro. E viene da chiedersi: ma da dove arrivano tutti questi soldi?

Se lo è chiesto l’Espresso. Che per cominciare rivela che i più generosi finanziatori sono dei palazzinari romani: circa 180 mila euro di donazioni.

C’è Angiola Armellini, immobiliarista già indagata per una maxi evasione fiscale, con 20 mila euro; c’è Sergio Scarpellini, morto l’anno scorso, coinvolto nello scandalo della casa dell’ex braccio destro di Virginia Raggi, Raffaele Marra; i costruttori Santarelli; un’azienda del gruppo Mezzaroma; le imprese del gruppo Navarra, che hanno versato 25 mila euro. E ovviamente Luca Parnasi, travolto da un’inchiesta giudiziaria per corruzione e per finanziamento illecito.

Ma la cosa più interessante e “coerente” è un’altra.

Una cosa che di cui il partito della Meloni - per quanto attivo sui social - si è dimenticato di far sapere. E cioè di una interessante cena a Bruxelles, il 12 novembre scorso, con lobbisti, multinazionali e banchieri.

Che è curioso, se ci pensate, visto che nel programma di Fratelli d’Italia c’è scritto: “La capitale d’Europa non può essere Buxelles, capitale dei lobbisti. Ma Roma o Atene, dove è nata la civiltà europea”. Ma come, non facevano schifo?

La cena è organizzata dal gruppo parlamentare europeo di cui Fratelli d’Italia fa parte: l’ECR. Tra gli speaker c’è, oltre all’europarlamentare della Meloni, Carlo Fidanza, anche il lobbista Fred Roeder, presidente di Consumer Choice Center, collegata ai colossi del tabacco. Loro due siedono assieme, al tavolo n.1.

Tra gli altri 160 invitati ci sono rappresentanti di tutta l’odiata (nei comizi, mica a tavola) globalizzazione: Huawei, Exxon, banche, industria del petrolio. Perfino della ricca setta - non proprio cattolica - Scientology.
Deve essere ovviamente il “popolo” questo no? La borgata.

Tra gli invitati troviamo anche At&T, il colosso texano delle telecomunicazioni, che ai conservatori ha donato 12mila euro nel 2017 e 13.230 euro l’anno successivo. Il capo di At&T, Randall Stephenson, risulta tra i maggiori finanziatori dei repubblicani americani.

Il rappresentante di At&T è Alberto Zilio, seduto al tavolo n.3. Con chi? Con l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto. Fitto è il vicepresidente di New Deal, costola del gruppo parlamentare di cui Fratelli d’Italia fa parte, per convogliare i finanziamenti. Tra i maggiori finanziatori di New Deal abbiamo appunto At&T e British American Tobacco. Più altre fondazioni americane legate alla destra Usa.

Come dice l’espresso “Giorgia Meloni, grazie a Raffaele Fitto è salita sul cavallo giusto. Anche perché è d’oro: nel 2017 il gruppo Ecr ha incassato 1,44 milioni sovvenzioni dal Parlamento. Che potrebbe versare altri 7 milioni per gli anni 2018 e 2019. Ecr si piazza così tra il terzo e quarto posto per soldi pubblici ricevuti. E lo strapotere dei burocrati dell’Unione? In questo caso nulla da eccepire”.

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3 messaggi in questa discussione

Per  ora  e  spero   per  molto  ancora  MALA   OPPOSIZIONE  DI  PREGIUDICATI  CONDANNATI, AMNISTIATI , INQUISITI  , RINVIATI A  GIUDIZIO , PRESCRITTI FASCIODESTRICELODURI

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porta  pure  questi...

Guardate bene questa foto: quello a sinistra è Giovanni Satta, sotto processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, quello a destra è Giuseppe Caruso, arrestato come presunto affiliato ad una cosca della ‘ndrangheta dedita al riciclaggio e allo spaccio di droga. Oltre ai guai giudiziari, questi signori condividono la militanza politica proprio in quei partiti che ieri hanno bloccato l’emendamento sulla cannabis light: il primo è Consigliere Regionale leghista in Sardegna, mentre il secondo era Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza in quota Fratelli d’Italia. Ora, capisco che Salvini sia distratto dalle apparizioni della Madonna, e che Meloni passi il tempo a convincersi di essere donna, mamma e cristiana, ma qualcuno spieghi loro che prima di preoccuparsi che lo Stato diventi spacciatore per qualche foglia di erba innocua, sarebbe meglio evitare di candidare e far eleggere chi aiuta le mafie a inondare il paese di eroina, cocaina e droghe sintetiche.

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