Toc toc , c’e nessuno mal CSM ??

La Repubblica , ieri mattina,  ha lanciato sull’online uno scoop clamoroso. Ha pubblicato l’elenco delle ditte che hanno versato soldi alla fondazione Open che poi ha finanziato Matteo Renzi. . Questo elenco per la verità è piuttosto noioso, ma soprattutto non nuovissimo. Il Corriere della Sera ha ammesso di averlo quasi una settimana fa. E aveva già pubblicato tutti i nomi che piacciono alla piazza. Repubblica ha arrancato un po’, ma ora è arrivata. Meno male. Detto subito che il Cazzaro di Napoli ha avuto una erezione che erano almeno 30 anni che non succedeva , mi viene spontaneo farmi una dimanda : quali sono i delitti che queste ditte, o i loro proprietari, hanno commesso? E proprio questo è il problema: finora pare che non si sia trovato nessun reato da attribuire ai finanziatori di Open, perché i versamenti erano a norma di legge e non è proibito finanziare una fondazione. Risulta tuttavia, in questa vicenda, un reato che è stato commesso all’interno della Procura di Firenze : la fuga illegale di notizie verso le redazioni dei giornali. Cosa è successo? Che qualche magistrato , o qualche cancelliere o qualche agente o qualche graduato della Guardia di Finanza , alle dipendenze della Procura, ha fatto recapitare alle redazioni di alcuni giornali gli elenchi delle ditte sotto osservazione o destinatarie di un ordine di perquisizione. Questo è un reato piuttosto grave, sancito dal codice penale. E precisamente dall’art 326 del codice penale , che dice così: «Il pubblico *** o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni .  Se l’agevolazione è soltanto colposa, si applica la reclusione fino a un anno». Toccherebbe alla Procura di Genova che ha la competenza per indagare sui magistrati toscani, di indagare su questo reato. E l’azione penale è obbligatoria, a norma di Costituzione .  Però, finora, la Procura di Genova non si è mossa. Del resto, per esempio, non risulta che nessuna Procura si mosse quando dilagarono le fughe di notizie che rasero al suolo Luca Palamara procuratore aggiunto di Roma, (non molto amato da parecchi suoi colleghi). Poi c’è da dire che oltre al codice penale c’è anche il testo unico sull’ordinamento giudiziario che prevede misure disciplinari (che deve adottare il Csm) a carico delle Procure che, anche senza dolo, siano considerate responsabili della fuga di notizie. È un po’ difficile non sospettare , almeno sospettare , che qualche responsabilità nella fuga di notizie dalla procura di Firenze spetti alla procura di Firenze. No? Si può arrivare a questa conclusione anche senza avere le doti professionali dell’investigatore esperto. Eppure non risulta ancora, fino adesso, che il Csm abbia deciso di prendere qualche contromisura, anche per impedire che la fuga di notizie continui, anche a favore di giornali ritardatari come Repubblica. Toc toc: c’è qualcuno al Csm? Silenzio… Devono essere usciti tutti.

lg.php?bannerid=25732&campaignid=6367&zoNell’elenco delle ditte responsabili di aver finanziato Renzi , l’elenco pubblicato da Repubblica ,  c’è anche quella che fa  capo a Alfredo Romeo .  Il nome di Romeo era già uscito sul Corriere della Sera e su altri giornali. Era stato scritto che le sedi delle sue società erano state perquisite. Notizia falsa !! Nessuno ha perquisito Romeo. . Ma allora è vero o no che Romeo ha finanziato la Open e quindi Matteo Renzi ? No, in realtà non è vero, perché Romeo ha finanziato effettivamente la campagna delle primarie di Matteo Renzi nel 2012 (quando Renzi perse e quando non aveva alcuna possibilità di vincere ) ma non attraverso la Open, fondazione che allora ancora non esisteva, bensì attraverso una società che si chiamava Big Ben .  Il finanziamento, di 60.000 euro  era legittimo, libero e trasparente. Renzi non poteva dare niente in cambio, perché era ancora semplicemente il sindaco di Firenze, e niente lasciava presagire il fallimento di Bersani  e la rapida ascesa del giovane Matteo (nel 2012 non c’era scommettitore che non scommettesse sul trionfo elettorale di Bersani). E allora? Beh, una considerazione da fare è che Romeo è stato usato come bersaglio con l’obiettivo di colpire Renzi. Questo lo hanno capito tutti. Anche se le relazioni tra Romeo e Renzi sono molto, molto flebili, e dopo quel finanziamento non ci fu più neppure lo scambio di un euro. L’altra considerazione da fare è che il nostro giornalusmo e’ ad un livello basso basso basso Come, più o meno, ha scritto su Twitter qualche giorno fa un giornalista abbastanza attendibile e molto serio come Gianni Riotta. Prova di questo giornalismo poco serio, poco veritiero e molto pettegolo, e’ la notizia fresca di stamani dove , un paio di giornalisti, che hanno detto di esser di La 7 si e’ recata  nella redazione di un quotidiano chiedendo se sapevano se Romeo  aveva dato i soldi a Renzi per avere un vantaggio su Consip  Consip? Si Consip. Ma cosa c’entra Renzi, nel 2012, con Consip? Ovviamente meno di niente. E l’intera vicenda Consip inizia cinque anni dopo. Ci sono anche dei giornalisti che viaggiano con la macchina del tempo. Tanto qual è il problema? Nel giornalismo, in Italia, che una notizia sia vera o falsa non ha più nessunissima importanza. Saluti 

 

Modificato da mark222220

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6 messaggi in questa discussione

Un vecchio proverbio Italiano recita:  "fatta la legge trovato l'inganno"  cosa significhi questo detto lo comprendiamo tutti... il popolo Italiano che in base all'articolo uno della costituzione detiene il potere decise con un libero referendum di abolire il finanziamento pubblico dei partiti (e i partiti aggirarono la norma inventandosi i rimborsi elettorali)  la legge prevedeva che i partiti potessero ricevere versamenti volontari purché fossero in chiaro, si sapesse cioè da dove venivano i fondi; l'intento era evidente, evitare che lobbisti finanziando questo o quel partito potessero ottenere vantaggi, fare approvare  leggi fatte apposta per loro e i partiti cosa inventarono?...... le fondazioni... istituzioni che possono ricevere soldi da chiunque senza nessun obbligo di rendere noto il nome dei finanziatori... fatta la legge trovato l'inganno... cosa fa un lobbista? .. anziché pagare il favore ricevuto finanziando un partito e quindi esponendosi, fa una volontaria donazione a una fondazione magari con triangolazioni, magari estero su estero  in modo da nascondere la vera provenienza dei fondi e così il donatore lobbista  resta anonimo perché la fondazione non è tenuta a mostrare i nominativi di chi la finanzia  e poi la fondazione volontariamente finanzia il partito..... fatta la legge trovato l'inganno... poi vi meravigliate se la gente non va più a votare o se ci va fa voti di protesta... forse pensate che la maggior parte della gente sia così ingenua da non capire certe cose?...

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Sig Mark buongiorno

In qualità di informato sui fatti, mi permetta questa domanda:

"La fondazione open, chi finanzia dopo che Leopoldino ha abbandonato il PD?

Italia viva o il PD?

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Buongiorno .  La Fondazione Open ha chiuso i battenti nell’Aprile 2018 quando Italia Viva era ben lungi dal nascere . 

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21 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Buongiorno .  La Fondazione Open ha chiuso i battenti nell’Aprile 2018 quando Italia Viva era ben lungi dal nascere . 

Ci sono vari proverbi che si potrebbero usare tipo: "morto un papa se ne fa un altro"...oppure "un panierino va e un altro viene"..

una fondazione chiude e mille altre possono nascere

è il meccanismo che va cambiato occorre una modifica legislativa occorre che anche i finanziamenti delle fondazioni siano pubblici e tracciabili e questo deve valere anche per contributi provenienti da fondazioni estere altrimenti con il giochetto estero su estero si aggirerebbe anche questa nuova legge

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16 ore fa, mark222220 ha scritto:

La Repubblica , ieri mattina,  ha lanciato sull’online uno scoop clamoroso. Ha pubblicato l’elenco delle ditte che hanno versato soldi alla fondazione Open che poi ha finanziato Matteo Renzi. . Questo elenco per la verità è piuttosto noioso, ma soprattutto non nuovissimo. Il Corriere della Sera ha ammesso di averlo quasi una settimana fa. E aveva già pubblicato tutti i nomi che piacciono alla piazza. Repubblica ha arrancato un po’, ma ora è arrivata. Meno male. Detto subito che il Cazzaro di Napoli ha avuto una erezione che erano almeno 30 anni che non succedeva , mi viene spontaneo farmi una dimanda : quali sono i delitti che queste ditte, o i loro proprietari, hanno commesso? E proprio questo è il problema: finora pare che non si sia trovato nessun reato da attribuire ai finanziatori di Open, perché i versamenti erano a norma di legge e non è proibito finanziare una fondazione. Risulta tuttavia, in questa vicenda, un reato che è stato commesso all’interno della Procura di Firenze : la fuga illegale di notizie verso le redazioni dei giornali. Cosa è successo? Che qualche magistrato , o qualche cancelliere o qualche agente o qualche graduato della Guardia di Finanza , alle dipendenze della Procura, ha fatto recapitare alle redazioni di alcuni giornali gli elenchi delle ditte sotto osservazione o destinatarie di un ordine di perquisizione. Questo è un reato piuttosto grave, sancito dal codice penale. E precisamente dall’art 326 del codice penale , che dice così: «Il pubblico *** o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni .  Se l’agevolazione è soltanto colposa, si applica la reclusione fino a un anno». Toccherebbe alla Procura di Genova che ha la competenza per indagare sui magistrati toscani, di indagare su questo reato. E l’azione penale è obbligatoria, a norma di Costituzione .  Però, finora, la Procura di Genova non si è mossa. Del resto, per esempio, non risulta che nessuna Procura si mosse quando dilagarono le fughe di notizie che rasero al suolo Luca Palamara procuratore aggiunto di Roma, (non molto amato da parecchi suoi colleghi). Poi c’è da dire che oltre al codice penale c’è anche il testo unico sull’ordinamento giudiziario che prevede misure disciplinari (che deve adottare il Csm) a carico delle Procure che, anche senza dolo, siano considerate responsabili della fuga di notizie. È un po’ difficile non sospettare , almeno sospettare , che qualche responsabilità nella fuga di notizie dalla procura di Firenze spetti alla procura di Firenze. No? Si può arrivare a questa conclusione anche senza avere le doti professionali dell’investigatore esperto. Eppure non risulta ancora, fino adesso, che il Csm abbia deciso di prendere qualche contromisura, anche per impedire che la fuga di notizie continui, anche a favore di giornali ritardatari come Repubblica. Toc toc: c’è qualcuno al Csm? Silenzio… Devono essere usciti tutti.

lg.php?bannerid=25732&campaignid=6367&zoNell’elenco delle ditte responsabili di aver finanziato Renzi , l’elenco pubblicato da Repubblica ,  c’è anche quella che fa  capo a Alfredo Romeo .  Il nome di Romeo era già uscito sul Corriere della Sera e su altri giornali. Era stato scritto che le sedi delle sue società erano state perquisite. Notizia falsa !! Nessuno ha perquisito Romeo. . Ma allora è vero o no che Romeo ha finanziato la Open e quindi Matteo Renzi ? No, in realtà non è vero, perché Romeo ha finanziato effettivamente la campagna delle primarie di Matteo Renzi nel 2012 (quando Renzi perse e quando non aveva alcuna possibilità di vincere ) ma non attraverso la Open, fondazione che allora ancora non esisteva, bensì attraverso una società che si chiamava Big Ben .  Il finanziamento, di 60.000 euro  era legittimo, libero e trasparente. Renzi non poteva dare niente in cambio, perché era ancora semplicemente il sindaco di Firenze, e niente lasciava presagire il fallimento di Bersani  e la rapida ascesa del giovane Matteo (nel 2012 non c’era scommettitore che non scommettesse sul trionfo elettorale di Bersani). E allora? Beh, una considerazione da fare è che Romeo è stato usato come bersaglio con l’obiettivo di colpire Renzi. Questo lo hanno capito tutti. Anche se le relazioni tra Romeo e Renzi sono molto, molto flebili, e dopo quel finanziamento non ci fu più neppure lo scambio di un euro. L’altra considerazione da fare è che il nostro giornalusmo e’ ad un livello basso basso basso Come, più o meno, ha scritto su Twitter qualche giorno fa un giornalista abbastanza attendibile e molto serio come Gianni Riotta. Prova di questo giornalismo poco serio, poco veritiero e molto pettegolo, e’ la notizia fresca di stamani dove , un paio di giornalisti, che hanno detto di esser di La 7 si e’ recata  nella redazione di un quotidiano chiedendo se sapevano se Romeo  aveva dato i soldi a Renzi per avere un vantaggio su Consip  Consip? Si Consip. Ma cosa c’entra Renzi, nel 2012, con Consip? Ovviamente meno di niente. E l’intera vicenda Consip inizia cinque anni dopo. Ci sono anche dei giornalisti che viaggiano con la macchina del tempo. Tanto qual è il problema? Nel giornalismo, in Italia, che una notizia sia vera o falsa non ha più nessunissima importanza. Saluti 

 

Che a fronte di avvisi di garanzia o atti di polizia giudiziaria il dubbio anche gli avvocati abbiano accesso alla documentazione non la sfiora ?

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4 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Che a fronte di avvisi di garanzia o atti di polizia giudiziaria il dubbio anche gli avvocati abbiano accesso alla documentazione non la sfiora ?

Tra i percettori di avvisi di garanzia non c’è nessun proprietario e/o legale rappresentante delle Società finanziatrici di Open . Così pure , per gli stessi , non c’è nessun atto di polizia giudiziaria nei loro confronti . 

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