MES ovvero le banche Tedesche si e le banche Italiane no

Mentre la politica si divide sul meccanismo europeo di stabilità  MES, fra chi dice che tutto è da decidere e chi dice che tutto è già stato deciso e che non c'è niente da rinegoziare, come fa per esempio questo signore    https://www.repubblica.it/economia/2019/12/04/news/mes_centeno_gela_l_italia_non_vedo_motivo_per_riaprire_il_testo_-242581275/        c'è una banca popolare  Italiana che sta in grosse difficoltà e della quale nessuno parla, non ne  parla la televisione di stato, non ne parlano i grandi giornali a tiratura nazionale  https://www.today.it/economia/banca-popolare-bari.html  che ne sarà dei dipendenti, degli azionisti e dei risparmiatori?  il MES  se fosse già in vigore potrebbe intervenire oppure è stato studiato e progettato solo per difendere le banche Tedesche?

Modificato da etrusco1900

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19 messaggi in questa discussione

Se andate su google e fate delle ricerche  (limitatamente alle ultime 24 ore) troverete interessanti articoli sulla banca popolare di Bari, articoli come per esempio questo  https://www.startmag.it/economia/banca-popolare-di-bari-guerra-de-bustis-jacobini/  è sconcertante come spesso si trovino gli stessi nomi, gente che in passato ha contribuito a creare problemi alla banca 121 e al  Monte dei Paschi di Siena e che ora è coinvolta nella popolare di Bari e spesso e volentieri  anche i personaggi politici di riferimento sono i soliti...

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18 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Mentre la politica si divide sul meccanismo europeo di stabilità  MES, fra chi dice che tutto è da decidere e chi dice che tutto è già stato deciso e che non c'è niente da rinegoziare, come fa per esempio questo signore    https://www.repubblica.it/economia/2019/12/04/news/mes_centeno_gela_l_italia_non_vedo_motivo_per_riaprire_il_testo_-242581275/        c'è una banca popolare  Italiana che sta in grosse difficoltà e della quale nessuno parla, non ne  parla la televisione di stato, non ne parlano i grandi giornali a tiratura nazionale  https://www.today.it/economia/banca-popolare-bari.html  che ne sarà dei dipendenti, degli azionisti e dei risparmiatori?  il MES  se fosse già in vigore potrebbe intervenire oppure è stato studiato e progettato solo per difendere le banche Tedesche?

Mi pareva di aver capito che il MES riguardasse gli Stati......e i loro bilanci.

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26 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Mi pareva di aver capito che il MES riguardasse gli Stati......e i loro bilanci.

NEGATIVO.

Il MES riguarda le banche e i loro bilanci.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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3 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

NEGATIVO.

Il MES riguarda le banche e i loro bilanci.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Giuro che, quando credo di aver capito qualcosa, leggo un altro articolo che nega quello che credevo aver capito.

Se il MES  (detto pure fondo salva stati) riguarda le banche, perchè deve essere finanziato dagli stati?

Qualcuno me lo spiega?

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17 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Giuro che, quando credo di aver capito qualcosa, leggo un altro articolo che nega quello che credevo aver capito.

Se il MES  (detto pure fondo salva stati) riguarda le banche, perchè deve essere finanziato dagli stati?

Qualcuno me lo spiega?

Perché lei si e’ fidato di quel che dice la formidabile testadiminkia il Sauro . Infatti il decreto si chiama Salva Stati e non Salva Banche . Le quali banche ( ma non tutte e solo quelle di interesse Europeo) giocano un ruolo importante ma non decisivo . Andiamo per ordine : Tutti sono d’accordo che il Mes debba essere riformato. Un po’ perché attualmente non è inserito nei trattati europei, un po’ perché il suo ruolo è poco chiaro e può non essere uno strumento sufficiente per affrontare crisi importanti. La prima riforma proposta prevede che sia il Mes a fornire il backstop al Fondo di risoluzione comune delle banche. Quest’ultimo è stato pensato come strumento per accantonare, tramite contributi delle banche dei Paesi membri, le risorse necessarie per aiutare la risoluzione di banche di interesse europeo. Inizialmente i Paesi del Nord erano contrari, preoccupati di dover far fronte agli eccessivi rischi assunti da banche di altri Paesi, ma alla fine anche il Nord si è deciso a dare disco verde alla riforma.  Piu’ acceso e’ invece il dibattito in caso di salvataggio di interi Paesi.  Nei casi di ristrutturazione del debito , verrebbero coinvolti i detentori di titoli del debito pubblico . Questi ultimi potrebbero vedersi tagliare il valore dei titoli che avevano acquistato dal Paese in difficoltà .  L’idea è che, se hanno acquistato quei titoli con una prospettiva di guadagno, si sono assunti anche il rischio di perdere quei soldi.  I Paesi del Nord spingevano verso una ristrutturazione automatica ma questa poteva essere un’impostazione pericolosa per un Paese altamente indebitato come l’Italia. I grandi speculatori avrebbero infatti potuto scommettere contro il Paese in difficoltà spingendolo verso la soglia di attivazione automatica. In questo modo, anche se il Paese avesse avuto possibilità di risollevarsi, questa sarebbe stata affossata dagli speculatori, finendo quindi quasi sempre al di là della soglia.  Per evitare questo scenario la riforma è stata attenuata. Ora, prima dell’avvio della ristrutturazione del debito bisognerà procedere con un’analisi della sostenibilità del debito. Saranno il Mes e la Commissione Ue a eseguire l’analisi. Ma questo crea ulteriori problemi. La Commissione Ue ha come scopo la tenuta dell’Europa, quindi ha criteri più “politici”, mentre il Mes prende in considerazione principalmente la capacità del Paese di ripagare il prestito che verrà erogato dal Mes stesso.

 

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6 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Infatti il decreto si chiama Salva Stati e non Salva Banche . Le quali banche ( ma non tutte e solo quelle di interesse Europeo) giocano un ruolo importante ma non decisivo .

Faccio sommessamente presente all'asino pisano mark525 che

se viene ristrutturato il debito di Caio allora viene ristrutturato il credito di Sempronio

Trattasi della Prima Legge della Debitodinamica.

Quindi...

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

 

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Embe’ idio ta !! Tira le conclusioni emerito testadiminkia analfabeta . 

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3 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

se viene ristrutturato il debito di Caio allora viene ristrutturato il credito di Sempronio

si spieghi meglio sig.ilsauro

se lei è Caio e le dimezzano il valore del BOT, vuol dire la metà dimezzata viene data a me Sempronio?

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La Prima Legge della Debitodinamica afferma che  

se viene ristrutturato il debito

di Caio allora viene ristrutturato

il credito di Sempronio

Quindi se viene ristrutturato il debito di Italia allora viene ristrutturato il credito di coloro che possiedono titoli di debito emessi da Italia.

Quindi...

(hint: perché viene ristrutturato il debito?)

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Quindi se viene ristrutturato il debito di Italia allora viene ristrutturato il credito di coloro che possiedono titoli di debito emessi da Italia.

Insisto signor il sauro

se chi ha comperato il debito italiano e ha speso 100, cosa succede se si trova in mano il valore 50?

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8 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

La Prima Legge della Debitodinamica afferma che  

se viene ristrutturato il debito

di Caio allora viene ristrutturato

il credito di Sempronio

Quindi se viene ristrutturato il debito di Italia allora viene ristrutturato il credito di coloro che possiedono titoli di debito emessi da Italia.

Quindi...

(hint: perché viene ristrutturato il debito?)

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Vada avanti formidabile testadiminkia !! Vada avanti che iniziò a divertirmi . Scriva altre putta na te similari che poi la bastono tutto insieme .  E veda di non dimenticare qualche importante parametro, però !  Ahahahahaha 

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8 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

se chi ha comperato il debito italiano e ha speso 100, cosa succede se si trova in mano il valore 50?

Riformuliamo la domanda: se chi ha comperato il debito italiano e ha speso 100, cosa succede se rischia di ritrovarsi in mano il valore 50?

Molto semplice: il creditore dell'Italia deve fare la voce grossa.

Problema: con chi fa la voce grossa il creditore dell'Italia?

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Perdonatemi, ma di cosa state parlando? Permettetemi di AGGIORNARVI con una (buona) notizia. 

Entro 15 o 20 anni al massimo LE BANCHE SPARIRANNO!

E io aggiungo: FINALMENTE! 

Faranno le fine delle macchine da scrivere (e relativi nastri o testine), delle macchine fotografiche analogiche (e relativi rollini e pellicole) e dei dischi in vinile (e relativi giradischi). 

IL KODAK MOMENT delle banche sta per arrivare. E non c'è Salvabanche né MES che possa salvarle.

L'estinzione, se non ve ne siete accorti, è già iniziata da un pezzo. Tagli, licenziamenti, sportelli chiusi, filiali chiuse. E non solo per gli istituti in difficoltà: UNICREDIT fa miliardi di utili ma taglia 8000 posti e 500 filiali. 

Modestamente l'avevo previsto una decina di anni fa, in un post del vecchio forum di Politica ed Economia che non riesco a recuperare. Magari qualche forumista di buona memoria se lo ricorderà. In ogni caso, l'importante è che queste sanguisughe spariscano. All'epoca sembrava una teoria bizzarra, ora l'estinzione è data pressoché per certa, incerto è il quando. I banchieri resisteranno, aiutati dai politici, ma il loro destino è segnato. Potrebbe accadere anche molto prima delle previsioni medie. Leggete qui, ma le mie previsioni (o speranze) sono perfino più radicali: spariranno anche le banche private on line (semplici siti web) resteranno (on line) solo le banche pubbliche e le banche centrali. 

https://www.financialounge.com/azienda/financialounge/news/allarme-banche-estinzione/?refresh_CE

 

 

Modificato da fosforo311

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8 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Tagli, licenziamenti, sportelli chiusi, filiali chiuse. E non solo per gli istituti in difficoltà: UNICREDIT fa miliardi di utili ma taglia 8000 posti e 500 filiali. 

Prima di parlare della chiusura degli sportelli bisognerebbe guardare ai motivi per i quali molti di questi sportelli furono aperti; una volta, molti anni fa gli sportelli erano contingentati, erano come le farmacie o i notati  che sono a numero chiuso, la banca d'Italia generalmente negava il permesso all'apertura di nuovi sportelli; poi arrivò la notizia che di li a qualche anno sarebbe arrivata la liberalizzazione Europea e che le banche estere avrebbero potuto liberamente aprire sportelli in Italia; a questo punto la solita "furbata" Italiana,  inflazionare l'Italia di sportelli bancari in modo da far trovare alle banche estere un mercato saturo, le banche iniziarono ad aprire ovunque sportelli, ma quello che guadagnavano sulle nuove piazze dove aprivano lo perdevano nelle piazze dove già operavano a causa dell'avvento dei nuovi concorrenti, quindi aumento dei costi e ricavi globalmente invariati.. quello che è avvenuto poi lo sappiamo tutti, le banche estere che arrivano anziché aprire loro sportelli comperano banche già esistenti con tutta la loro rete, senza contare che con internet molti sportelli diventano inutili.  Poco sopra l'utente fosforo parlava delle vecchie macchine da scrivere, ricordo quando esisteva una grande azienda all'avanguardia che si chiamava Olivetti e una grande banca, non vorrei sbagliarmi, mi sembra che fosse mediobanca, impose la ristrutturazione del debito dell'olivetti costringendola a cedere la nascente sezione elettronica per conservare quella delle macchine meccaniche a rotelle... questo dimostra che dirigenti ci sono in che mani  e con quali competenze e mancanza di visione del futuro  si ritrovano talvolta alcune delle nostre grandi banche; poi ci meravigliamo se ci sono soldi prestati male...

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Queste cose, Etrusco,  non le sapevo o non le ricordavo bene. Sono l'ennesima riprova dei danni inenarrabili causati all'economia dalle banche e dalla perversa associazione a delinquere tra banchieri e politici. Mentre le banche e la politica dovrebbero perseguire, sulla carta, solo il bene economico e sociale di un paese. È per questa ragione che gioiremo quando la tecnologia farà sparire tutte le banche private e quando, pochi decenni dopo, la democrazia diretta o e-democracy farà sparire tutti i mestieranti della politica. Ho ricordato più volte in passato che l'Olivetti lanciò sul mercato, a metà anni '60, il primo PC della storia, la macchina Programma101, la famosa "perottina", dal nome del suo inventore, l'ing. Pier Giorgio Perotto. La macchina ebbe un grande successo negli USA, molto meno in Italia. La HP la copiò violando il brevetto italiano ma l'Olivetti si accontentò di un risarcimento di appena 900.000 dollari. Praticamente cedendo il mercato americano. E a loro volta le aziende americane invasero il mercato italiano (poi arrivarono anche i giapponesi). Le nostre banche, industrie e pubbliche amministrazioni non aiutarono minimamente lo sviluppo del settore elettronico e informatico in Olivetti e più in generale nell'industria nazionale. E pensare che noi italiani inventammo non solo il PC ma pure il microprocessore (con Federico Faggin nel 1968, uno dei nostri primi cervelli in fuga). Se il grande Adriano Olivetti non fosse morto prematuramente nel 1960 - non aveva ancora 59 anni - forse le cose sarebbero andate diversamente. 

Modificato da fosforo311

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

Le nostre banche, industrie e pubbliche amministrazioni non aiutarono minimamente lo sviluppo del settore elettronico e informatico in Olivetti e più in generale nell'industria nazionale.

In rete, sull'Olivetti è reperibile questo:  https://www.mediobanca.com/static/upload/201/2019_07_30_mediobanca-e-il-salvataggio-olivetti_lr.PDF leggerlo  tutto è lungo ma comunque interessante  ( per leggerlo agevolmente conviene ingrandire il formato del PDF)

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Egregio Etrusco, come saprai, il periodo a cavallo tra gli anni '50 e '60, pressoché sovrapponibile agli anni del nostro boom economico, segna nel contempo l'apice e l'inizio della fine della Olivetti, e con essa la fine del sogno di Adriano Olivetti di fare dell'Italia non solo un paese pioniere ma un paese leader mondiale della nascente rivoluzione elettronica e informatica. All'epoca Olivetti era già azienda leader indiscussa nel settore delle macchine da scrivere e delle macchine calcolatrici, meccaniche ed elettromeccaniche. I suoi prodotti finivano non solo negli uffici di Wall Street e della City di Londra, ma nei laboratori della NASA e, per l'innovazione e l'eleganza del design, nei più importanti musei di arte moderna, come il MOMA di New York. In quel periodo ci fu una cruciale transizione tecnologica: l'elettronica passò dalle vecchie, ingombranti ed energivore valvole termoioniche (o tubi a vuoto) ai ben più compatti ed economici diodi e transistor a stato solido, i quali consentirono di realizzare calcolatrici e calcolatori via via sempre più piccoli e veloci. Ebbene in quella fase Olivetti era, con IBM, all'avanguardia nel mondo. Su suggerimento di Enrico Fermi, Adriano Olivetti aveva creato la famosa divisione elettronica dell'azienda, con lo scopo di realizzare non solo macchine da ufficio ma anche potenti calcolatori per applicazioni industriali e scientifiche. Furono assunti giovani e brillanti ingegneri, come il già citato Pier Giorgio Perotto e il geniale Mario Tchou, romano, figlio di un diplomatico cinese presso la Santa Sede. Quest'ultimo diresse il progetto ELEA, uno dei primissimi calcolatori al mondo con architettura completamente a stato solido. Mario Tchou morì nel 1961 a 37 anni, con il suo autista in un incidente stradale senza testimoni, mentre portava in azienda il progetto di una macchina ancora più avanzata, forse più potente dei migliori IBM dell'epoca. Molti anni dopo, in una intervista, Carlo De Benedetti dichiarò che in Olivetti si attribuiva la morte di Tchou a un attentato della CIA. L'anno prima era morto Adriano Olivetti, a 58 anni mentre godeva di ottima salute, durante un viaggio in treno. Ictus cerebrale sul referto medico ma non fu eseguita l'autopsia. Molti anni dopo furono declassificati alcuni documenti segreti e scoprimmo che l'ingegnere era stato spiato per 10 anni dalla CIA. Non certo e non solo per motivi politici (era un socialista liberale e utopista) ma fu, a mio avviso, spionaggio industriale. Due perdite irreparabili per l'Olivetti che, anche per mancanza di lungimiranza e di coraggio dei successori di Adriano, nel 1964 cedette il 75% della divisione elettronica a General Electric. La joint-venture continuò a operare proficuamente sfornando eccellenti prodotti made in Italy come la citata "perottina" (il primo PC della storia, usato anche dalla NASA per le sue missioni lunari) e i sistemi GE-100 derivati da ELEA. Nel 1968 Olivetti cedette anche il suo restante 25% a GE, la società poi confluì in Honeywell. Una grande occasione perduta per l'Italia. 

https://web.archive.org/web/20161130111254/http://www.storiaolivetti.it/percorso.asp?idPercorso=628

http://www.associna.com/modules.php?name=News&file=article&sid=381

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-64d6e23b-131a-4e1e-9795-afa65086c0b6.html

 

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

Carlo De Benedetti dichiarò che in Olivetti si attribuiva la morte di Tchou a un attentato della CIA.

Alla fine degli anni 60 l'Olivetti vendeva le prime macchine elettroniche anche alla Russia e in alcuni alberghi di Milano   c'erano come ospiti ingegneri Russi che venivano in Italia per imparare a usare quelle macchine..... In questi giorni gli USA si stanno arrabbiando per il 5G una tecnologia che, a loro parere,  consentirebbe alla Cina di spiare mezzo mondo, la stessa cosa che gli USA facevano con il loro sistema echelon (se si digita echelon su google si trovano molte notizie) echelon è un sistema ormai vecchio e obsoleto, chi sa quali tecnologie segrete esistono oggi... diciamo che gli USA si arrabbiano perché i Cinesi potrebbero con il 5G fare quello che da decenni fanno loro (spiare mezzo mondo)  l'olivetti probabilmente  a quei tempi dava fastidio e trovarono il sistema per toglierla di mezzo

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