scuola radio elettra torino

 

Volete mettere il fascino e la nostalgia vintage della radio a valvole del nonno.

Quanti di voi hanno frequentato i corsi della Scuola Radio Elettra di Torino.

Ma andiamo con ordine partendo dalle origini.La S.R.E. nasce per iniziativa di Vittorio Veglia (laureato in chimica) e Tomasz Carver Paszkowski (ingegnere polacco stabilitosi in Italia nel 1947). La leggenda narra che i due abbiano avuto l’idea di mettere in piedi una scuola di formazione professionale per corrispondenza dopo aver facilmente riparato una radio.

Interessanti erano anche i libri / manuali scritti da Ravalico / Terenzi editi da Hoepli.

Interessanti diversi siti internet, il più importante è “radiopistoia” / “radiocorriere” con numerosi ricordi storici sia tecnici che fotografici. Interessanti anche i vari siti gemelli ai quali si può accedere direttamente partendo proprio da questo sito base.

Oppure il museo di Bologna Gianni Pelagalli dedicato proprio al settore radio, comunicazione, multimedialità. Ed anche il museo Luciano Nicolis di Villafranca Veronese di interesse generale.

Buona consultazione ed un cordiale saluto da – d/b –

Oggi mercoledì quattro dicembre. 

 

           

Modificato da dune-buggi

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10 messaggi in questa discussione

Ricordo le pubblicità di Radio Elettra, in un paese contadino si stavano diffondendo anche nelle classi popolari la radio e la televisione, semplici apparecchi a valvole che ovviamente si guastavano e occorreva costituire nel paese , anche nell'interesse delle industrie che producevano e vendevano questi apparecchi,  una rete di laboratori di riparatori che sapessero mettere le mani su un apparecchio tv per aggiustarlo...  ricordo quando arrivò la televisione a colori la "disperazione" se si può usare questo termine, di un vecchio riparatore di televisori che aveva imparato con l'autoapprendimento a riparare i vecchi televisori in bianco e nero a valvole e che temeva di non sapere mettere le mani sui nuovi televisori a colori fatti con i transitor anziché con le vecchie valvole..

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Oltre ai già citati musei di Bologna (Gianni Pelagalli) e di Villafranca Veronese (Luciano Nicolis) – vi è il museo della illuminazione (sogno di luce dedicato ad Alessandro Cruto) che si trova ad Alpignano Torino. Da ricordare che Alessandro Cruto ha preceduto Edison nella costruzione delle lampade ad incandescenza con filamento metallico. 

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Sono molti i casi di invenzioni Italiane scippate da altri, basti pensare a  Antonio Meucci inventore de telefono che invece vide la sua invenzione assegnata a Alexander Bell  oppure all'invenzione del motore a scoppio da parte di padre Eugenio Barsanti 

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Bravo Etrusco, hai fatto bene a ricordare Barsanti e Matteucci per il motore endotermico. Meucci per il telefono, poi copiato da Bell. Pacinotti per la dinamo, poi copiata da Edison. Per fortuna il trasformatore, l'alternatore, i circuiti accoppiati induttanza / capacità (adoperati nei sintonizzatori radio) sono rimasti a Tesla, anche se Edison cercava di farli propri. - Bravo Etrusco, proviamo a fare un elenco quante idee italiane hanno cercato di copiarci. Speriamo si aggreghi anche Mylord che da molto manca in collegamento.

Cordiali saluti a tutti – settantatré cinquantuno – rinnovato da d/b.- 

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Sono trascorsi quattro mesi dal primo scritto. In tempi normali a Pordenone si svolgeva la mostra della elettronica. Una importante rassegna sia storica che tecnologica.  Speriamo possa riprendere in situazioni normali. Da parte mia sono sempre interessanto al settore ricordi storici. - Buona mattinata a voi, oggi martedi sette aprile.

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Sono convinto che il grande scienziato e ricercatore (Nikola Tesla) abbia fornito un contributo assai superiore a quello del suo rivale (T.A. Edison) - Basta scorrere la storia di Nikola Tesla e ripercorre la crescita delle sue invenzioni e scoperte. Numerose di esse ancora attuali ed utili anche nel futuro.  

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Non ho conosciuto la Scuola Radio Elettra se non nella pubblicità.

La mia conoscenza in elettronica me la sono fatta almeno per il 30% con la rivista Nuova Elettronica. In Internet ho trovato tutte le riviste in formato elettronico dalla numero 1 fino all'ultima uscita di qualche anno fa.

Su questo link:  Nuova Elettronica: La fine di un'epoca, Intervista con Leonardo Righini (audiovalvole.it)

puoi trovare il racconto della storia di questa azienda, che oltre alle riviste forniva i kit dei progetti che venivano pubblicati nelle riviste stesse. Qualcuno di questi kit li ho montati e usati. Ancora oggi uso il rivelatore di gas (modificato da me), che è infinitamente migliore delle varie cinesate che si trovano su internet.

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Ciao Pippo e buona giornata. Per il passato avevo più volte citato il sito “radiopistoia / radiocorriere” (non ricordo se .it oppure .com) – per il passato avevo elencato altri musei importanti, tutti nel nord. Al centro Italia, dalle tue parti, vi saranno di sicuro dei siti importanti. Ciao a presto.   

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per chi si interessa a treni e ferrovie - il museo ferroviario di Trieste Campo Marzio - molto vasto ed interessante -    

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