Erika De Nardo si è sposata, uccise mamma e fratellino con 97 coltellate

Ricordate la feroce assassina di Novi Ligure? Erika De Nardo che insieme al fidanzato Omar massacrò di coltellate madre e fratellino con 97 coltellate? Chi andò sulla scena del crimine ha ancora oggi incubi, un trauma indelebile quando trovò il bambino che si erra  rifugiato in bagno, nelle condizioni nelle quali lo avevano ridotto. Il piano era quello di uccidere anche il padre che si salvò perchè tardò a rientrare. Il padre le è poi rimasto vicino durante la detenzione e gli anni presso la Comunità di Don Mazzi, che ha annunciato il matrimonio di Erika oggi trentacinquenne che sognava una famiglia. Sono passati appena 18 anni ed era già libera da alcuni anni perchè compì l'orrendo delitto da minorenne.
Non so davvero come ci si possa fidare e vivere insieme a una tale psicopatica dotata di una cattiveria indicibile, qualcuno ha avuto questo coraggio? Non so, per me incomprensibile, che ne pensi? La cosa maturò anche perchè all'epoca lei e Omar facevano uso di droga, che è una aggravante non certo una giustificazione.
Non si può dimenticare quello che ha fatto

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7 messaggi in questa discussione

Prescindendo da questo specifico caso, dobbiamo chiederci: a cosa serve il carcere?      primo: serve per rieducare  secondo: serve o dovrebbe servire come disincentivo a commettere certe azioni (se commetti questo finisci in prigione )  terzo: serve o dovrebbe servire come punizione, che si ricollega alla disincentivazione (in carcere si sta male si viene puniti conviene non commettere certe azioni)  la nostra costituzione si concentra sulla rieducazione e si dimentica dei concetti di disincentivazione e di punizione .. non ci dobbiamo meravigliare se dopo 18 anni e magari permessi premio e sconti di pena una persona torna libera; in altre nazioni per azioni di questo tipo anche se fatte da minorenni si finisce sulla sedia elettrica... evidentemente si va  da un estremo   all'altro, dal rigorismo degli USA (tanto pr fare un esempio) al buonismo Italiano... il buonsenso dovrebbe suggerire che entrambi gli atteggiamenti  sia quello rigorista degli USA che quello  buonista Italiano,  sono sbagliati

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Prescindendo da questo specifico caso, dobbiamo chiederci: a cosa serve il carcere?      primo: serve per rieducare  secondo: serve o dovrebbe servire come disincentivo a commettere certe azioni (se commetti questo finisci in prigione )  terzo: serve o dovrebbe servire come punizione, che si ricollega alla disincentivazione (in carcere si sta male si viene puniti conviene non commettere certe azioni)  la nostra costituzione si concentra sulla rieducazione e si dimentica dei concetti di disincentivazione e di punizione .. non ci dobbiamo meravigliare se dopo 18 anni e magari permessi premio e sconti di pena una persona torna libera; in altre nazioni per azioni di questo tipo anche se fatte da minorenni si finisce sulla sedia elettrica... evidentemente si va  da un estremo   all'altro, dal rigorismo degli USA (tanto pr fare un esempio) al buonismo Italiano... il buonsenso dovrebbe suggerire che entrambi gli atteggiamenti  sia quello rigorista degli USA che quello  buonista Italiano,  sono sbagliati

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Il dott. Raffaele Morelli nella intervista su rai uno di questa mattina (lunedi due dicembre) ha fatto delle importanti considerazioni. Da anni leggo la rivista – riza psicosomatica – e mi allineo con il pensiero del dott. Raffaele Morelli.

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... tanti auguri al marito e soprattutto ai figli ke verranno... ( posso immaginare quanto sia lieta la suocera?)

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Il carcere NON serve,i detenuti si ammalano ed escono dal carcere nelle bare...

ci costano un sacco di soldi anche x curarli nei vari ospedali !

Dovrebbero trovare altro tipo di punizione x redimerli..e cioè,in un monastero o prigioni di scambio all'estero -lavori forzati-

lavaggio del cervello-cancellargli la memoria- mandarli in Africa...

Certo è che x dare 97 coltellate bisogna prendere tutto il banco di vitamine...

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Sarà un altro mentecatto come lei....inutile stupirsi la legge è un conto la giustizia è un altro...in Italia vige molto bene la legge ed è la più facile da aggirare, con tutte le varie correzioni messe in atto.....

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Il 2/12/2019 in 10:55 , etrusco1900 ha scritto:

Prescindendo da questo specifico caso, dobbiamo chiederci: a cosa serve il carcere?      primo: serve per rieducare  secondo: serve o dovrebbe servire come disincentivo a commettere certe azioni (se commetti questo finisci in prigione )  terzo: serve o dovrebbe servire come punizione, che si ricollega alla disincentivazione (in carcere si sta male si viene puniti conviene non commettere certe azioni)  la nostra costituzione si concentra sulla rieducazione e si dimentica dei concetti di disincentivazione e di punizione .. non ci dobbiamo meravigliare se dopo 18 anni e magari permessi premio e sconti di pena una persona torna libera; in altre nazioni per azioni di questo tipo anche se fatte da minorenni si finisce sulla sedia elettrica... evidentemente si va  da un estremo   all'altro, dal rigorismo degli USA (tanto pr fare un esempio) al buonismo Italiano... il buonsenso dovrebbe suggerire che entrambi gli atteggiamenti  sia quello rigorista degli USA che quello  buonista Italiano,  sono sbagliati

Salvo il fatto che il buonismo italico genera 0,6 omicidi ogni 100.000 abitanti (dato 2017).

Il rigorismo USA genera 5,3 omicidi ogni 100.000 abitanti (dato 2017).

Una società è più o meno violenta in relazione a fenomeni socio-culturali indipendenti dalle politiche penali.

I Paesi Europei con i tassi più alti di omicidi sono: Estonia, Lettonia, Lituania e Ungheria.

Paesi civilissimi, però con un problema sociale enorme, che non sono i migranti (non li accolgono!)  ma l'alcoolismo.

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