19 messaggi in questa discussione
Se volete divertirvi provate a scrivere (fondazione …..) oppure (onlus …..) ed al posto dei puntini scrivere i nome del vostro “venditore di lampadine” preferito. Scoprirete come poter fare parecchi soldi esenti tasse. Se poi numerose “fondazioni” e “onlus” siano simpatizzanti della sinistra … “coincidenze”. Le simpatie sono a volte strane, altre volte sono “coincidenze”. Buon lunedi due dicembre a tutti, anzi a quasi tutti.
11 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:Come noto, questo forum è frequentato dal pisano mark525.
Fallen in love with Renzi, mark525 attribuisce al saltimbanco fiorentino superpoteri degni di un supereroe della Marvel. Nel corso di domenica 01 dicembre 2019 il pisano mark525 ci rende edotti su una memorabile impresa del tappetaro fiorentino:
in circa tre anni Renzi ha ridotto i debiti del PD da 10 milioni di euro a 600.000 euro.
Il pisano mark525 ci avverte che non sta inventando nulla: le cifre sono quelle dei bilanci del PD, controllati e vidimati da ben tre società di rating indipendenti.
Per pura curiosità sono andato a leggere i bilanci del PD dal 2013 al 2018.
I debiti che risultano nei bilanci del PD, controllati e vidimati da società di rating indipendenti, sono i seguenti:
2013 euro 5.498.762
2014 euro 4.367.179
2015 euro 3.670.393
2016 euro 10.064.842
2017 euro 7.516.599
2018 euro 6.764.053
I bilanci del PD, controllati e vidimati da società di rating indipendenti, possono essere recuperati sul sito on line del PD
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/
Da nessuna parte è possibile leggere che
i debiti del PD, grazie alla sapiente regia
del tappetaro fiorentino, sono scesi
a 600.000 euro.
I casi sono due:
1 - l'autorevole mark525 ha inventato una balla galattica. In questo caso lo invito a contattare senza ulteriori indugi
2 - l'autorevole mark525 è un somaro che, ignorando cosa sia un bilancio, ha letto cifre CHE NON CORRISPONDONO ai debiti del PD negli anni in precedenza specificati. In questo caso lo invito a studiare scrupolosamente
https://www.giappichelli.it/bilancio-di-esercizio-e-principi-contabili-21712
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Ma vai a caga te idio ta ....,
Matteo Renzi lascia al Pd 600mila euro di debiti
Approvato l’ultimo bilancio finanziario in carico alla precedente gestione: cinque anni di austerity hanno (quasi) riportato l’equilibrio nelle casse ...
Si chiude con 600.495 euro di passivo il bilancio del Partito democratico relativo al 2018. Il documento è stato approvato giovedì scorso insieme alla relazione del tesoriere Luigi Zanda. Ma i conti fatti non hanno niente a che vedere con l’attuale gestione guidata da Nicola Zingaretti, in quanto costituiscono piuttosto l’ultimo resoconto finanziario della segreteria Renzi.
Sono stati forse i cinque anni più complicati nella gestione economica del Pd, quelli che hanno visto la progressiva perdita della sostanziosa voce dei rimborsi elettorali, che costituivano la grandissima parte degli introiti per ogni forza politica. Basti pensare che nel 2013 (ultimo anno del finanziamento “pieno”, prima della progressiva riduzione e poi, dal 2017, la scomparsa decretate dal governo Letta) i dem ricevettero dallo Stato 24,7 milioni di euro, mentre lo scorso anno sono stati solo 7 i milioni ricevuti attraverso il meccanismo del due per mille in dichiarazione dei redditi, che ha sostituito quello dei rimborsi. Ma sono stati anche gli anni della cassa integrazione per i dipendenti e della chiusura dei giornali “di area”, l’Unità (chiusa, venduta e riaperta, quindi richiusa) ed Europa. Nonché della costosa (e fallimentare nel risultato) campagna referendaria del 2016.
C’è da dire che l’eredità raccolta dall’ex tesoriere Francesco Bonifazi non è stata delle migliori, anzi. La guida di Pier Luigi Bersani aveva lasciato le casse del Pd con ben 10,8 milioni di passivo (una enormità rispetto ai 600mila di adesso) e tutti i problemi già noti ancora lì intatti, dall’elefantiaca macchina del Nazareno ai giornali ultra indebitati (l’Unità), o con risorse in esaurimento (Europa).
Si può o non si può vedere sto benedetto bilancio dove sono indicati i 600.000 euro di debiti del PD, a fine mandato di Leopoldino il grande?
Se non le dispiace sig Mark, e se è in grado di farlo, mi fa vedere sto benedetto bilancio? Perché devo fidarmi di quello che riporta un giornale?
Finora le cifre viste non corrispondono a quelle dell'articolo, se invece, come sembra sia sua intenzione, lei vuole ancora una volta esaltare e assicurare gli archibugiatori che le gesta di Leopoldino il grande, hanno contribuito a (quasi) sanare il debito, non le resta che riportare qui il bilancio vero e proprio, accertato da ben tre agenzie di rating.
Il somaro pisano mark525 non dice dove leggiamo NEL BILANCIO al 31 dicembre 2018 che i debiti del PD sono pari a 600.000 euro.
L'analfabeta pisano mark525 lo lascia dire a tale Rudy Francesco Calvo (forse il barbiere dell'asino pisano mark525, NdA).
Vale appena il caso di sottolineare che nel bilancio al 31 dicembre 2018
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/2018-2/
i debiti in casa PD sono pari ad euro 6.764.053
(vedasi il disegnino in allegato).
Cosa aveva scritto l'asino pisano mark525?
Cito testualmente dal post del 01 dicembre 2019:
perché dovete sapere che quando Renzi diventò Segretario del PD , i debiti di questo partito ammontavano a 10 milioni di euro . Sapete a quanto ammontava il debito del PD quando Renzi lasciò la guida del PD ??
A 600 mila euro.
Ergo : sotto la guida di Renzi il PD , in circa 3 anni ,
ha diminuito l’esposizione debitoria del PD di 9 milioni e quattrocentomila (9.400.000) .
Chi si volesse azzardare ( e di sicuro qualcuno ci sarebbe ) a chiedermi da dove traggo questa notizia , rispondo subito che
questa è la cifra nei bilanci del partito
e che detto bilancio ( per evitare che qualcuno possa pensare che sia ...”aggiustato” ) è stato controllato e vidimato da ben 3 società di rating indipendenti .
Ripeto a beneficio dell'analfabeta pisano mark525: nel bilancio al 31 dicembre 2018
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/2018-2/
i debiti sono pari ad euro 6.764.053
(leggasi euro seimilioni settecentosessantaquattromila 053)
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
2 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:Il somaro pisano mark525 non dice dove leggiamo NEL BILANCIO al 31 dicembre 2018 che i debiti del PD sono pari a 600.000 euro.
L'analfabeta pisano mark525 lo lascia dire a tale Rudy Francesco Calvo (forse il barbiere dell'asino pisano mark525, NdA).
Vale appena il caso di sottolineare che nel bilancio al 31 dicembre 2018
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/2018-2/
i debiti in casa PD sono pari ad euro 6.764.053
(vedasi il disegnino in allegato).
Cosa aveva scritto l'asino pisano mark525?
Cito testualmente dal post del 01 dicembre 2019:
perché dovete sapere che quando Renzi diventò Segretario del PD , i debiti di questo partito ammontavano a 10 milioni di euro . Sapete a quanto ammontava il debito del PD quando Renzi lasciò la guida del PD ??
A 600 mila euro.
Ergo : sotto la guida di Renzi il PD , in circa 3 anni ,
ha diminuito l’esposizione debitoria del PD di 9 milioni e quattrocentomila (9.400.000) .
Chi si volesse azzardare ( e di sicuro qualcuno ci sarebbe ) a chiedermi da dove traggo questa notizia , rispondo subito che
questa è la cifra nei bilanci del partito
e che detto bilancio ( per evitare che qualcuno possa pensare che sia ...”aggiustato” ) è stato controllato e vidimato da ben 3 società di rating indipendenti .
Ripeto a beneficio dell'analfabeta pisano mark525: nel bilancio al 31 dicembre 2018
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/2018-2/
i debiti sono pari ad euro 6.764.053
(leggasi euro seimilioni settecentosessantaquattromila 053)
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
L 'AAAAMMMMMBBBECCILLLLE CANE SOMARORAGLIANTE vuol far passare gli altri per IGNORANTI purtroppo lo è lui e di molto . Ha postato chiaramente un solo capitolo del bilancio , è evidente basta guardare la pagina , mentre io che non capisco nulla ho postato la pagina finale contenente la sommatoria di tutti i capitoli ed è quella FIRMATA dal TESORIERE ma tant'è inutile discutere con un *** ci si porta al suo livello.
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/2017-2/
Modificato da pm6103 ore fa, ahaha.ha ha scritto:Si può o non si può vedere sto benedetto bilancio dove sono indicati i 600.000 euro di debiti del PD, a fine mandato di Leopoldino il grande?
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/2017-2/
4 ore fa, dune-buggi ha scritto:Se volete divertirvi provate a scrivere (fondazione …..) oppure (onlus …..) ed al posto dei puntini scrivere i nome del vostro “venditore di lampadine” preferito. Scoprirete come poter fare parecchi soldi esenti tasse. Se poi numerose “fondazioni” e “onlus” siano simpatizzanti della sinistra … “coincidenze”. Le simpatie sono a volte strane, altre volte sono “coincidenze”. Buon lunedi due dicembre a tutti, anzi a quasi tutti.
Per ora l'unica indagata e rinviata a giudizio delle cosiddette fondazione e quella della Lega mi sembra che si chiami " Più voci "o sbaglio ?
Modificato da pm6104 ore fa, ahaha.ha ha scritto:Se non le dispiace sig Mark, e se è in grado di farlo, mi fa vedere sto benedetto bilancio? Perché devo fidarmi di quello che riporta un giornale?
Finora le cifre viste non corrispondono a quelle dell'articolo, se invece, come sembra sia sua intenzione, lei vuole ancora una volta esaltare e assicurare gli archibugiatori che le gesta di Leopoldino il grande, hanno contribuito a (quasi) sanare il debito, non le resta che riportare qui il bilancio vero e proprio, accertato da ben tre agenzie di rating.
Ma si rende conto di quel che dice ?? Un bilancio volutamente falso ti porta in galera . E quel bilancio e’ firmato dal tesoriere del Partito . Altro che articoli di giornale!!
Vedo, con non poco sgomento, che analfabetaterminale610 continua a postare l'ultima parte del CONTO ECONOMICO del bilancio PD al 31 dicembre 2017.
Sono TETRAGONAMENTE certo che analfabetaterminale610 abbia idee molto, ma moooolto confuse, su cosa siano i PDF che troviamo sulla pagina dedicata del sito PD
https://www.partitodemocratico.it/trasparenza/storico-bilanci/
Detto questo, l'asino pisano mark525 non ha ancora detto dove troviamo scritto NEI BILANCI ufficiali del PD che durane la segreteria Renzi i debiti sono scesi da 10 milioni di euro a 600.000 euro.
Ci sono tutti gli elementi per ipotizzare che l'asino pisano mark525 abbia ragliato una panzana colossale.
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
53 minuti fa, mark222220 ha scritto:Ma si rende conto di quel che dice ?? Un bilancio volutamente falso ti porta in galera . E quel bilancio e’ firmato dal tesoriere del Partito . Altro che articoli di giornale!!
Si, ma non sempre i giornalisti che scrivono di bilanci conoscono la differenza tra "debiti" e "disavanzo di esercizio".
Talvolta semplicemente confondono le due cose.
L'asino pisano, quello esperto di bilanci, NON CONOSCE LA DIFFERENZA TRA DEBITI E RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO.
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
🤔
Parliamoci chiaro . Io la tuttascema la capisco bene e fino in fondo . Continuamente percossa e mazzolata giornalmente , ora , non sapendo più dove andare a sbattere la testa , tenta la carta disperata di cercare di farmi “litigare” con il Sauro con il quale , mai ho negato di avere avuto con lo stesso scambi di post definiti , con buona volontà , ricchi di alterchi reciproci . Insomma , il sistema dei giudici di Firenze . Non essendo in grado di abbattere il nemico si attaccano al padre . Ahahahahah .Purtroppissimo per la sorella di quel povero ragazzo un po’ scemotto ed ancora inchiodato al podio dei ge ni , ottiene lo stesso risultato . Ecco qua : tuttascema per 10 !!
Matteo Renzi lascia al Pd 600mila euro di debiti
di Rudy Francesco CalvoApprovato l’ultimo bilancio finanziario in carico alla precedente gestione: cinque anni di austerity hanno (quasi) riportato l’equilibrio nelle casse, a spese soprattutto del territorio e dei dipendenti
Si chiude con 600.495 euro di passivo il bilancio del Partito democratico relativo al 2018. Il documento è stato approvato giovedì scorso insieme alla relazione del tesoriere Luigi Zanda. Ma i conti fatti non hanno niente a che vedere con l’attuale gestione guidata da Nicola Zingaretti, in quanto costituiscono piuttosto l’ultimo resoconto finanziario della segreteria Renzi.
Sono stati forse i cinque anni più complicati nella gestione economica del Pd, quelli che hanno visto la progressiva perdita della sostanziosa voce dei rimborsi elettorali, che costituivano la grandissima parte degli introiti per ogni forza politica. Basti pensare che nel 2013 (ultimo anno del finanziamento “pieno”, prima della progressiva riduzione e poi, dal 2017, la scomparsa decretate dal governo Letta) i dem ricevettero dallo Stato 24,7 milioni di euro, mentre lo scorso anno sono stati solo 7 i milioni ricevuti attraverso il meccanismo del due per mille in dichiarazione dei redditi, che ha sostituito quello dei rimborsi. Ma sono stati anche gli anni della cassa integrazione per i dipendenti e della chiusura dei giornali “di area”, l’Unità (chiusa, venduta e riaperta, quindi richiusa) ed Europa. Nonché della costosa (e fallimentare nel risultato) campagna referendaria del 2016.
C’è da dire che l’eredità raccolta dall’ex tesoriere Francesco Bonifazi non è stata delle migliori, anzi. La guida di Pier Luigi Bersani aveva lasciato le casse del Pd con ben 10,8 milioni di passivo (una enormità rispetto ai 600mila di adesso) e tutti i problemi già noti ancora lì intatti, dall’elefantiaca macchina del Nazareno ai giornali ultra indebitati (l’Unità), o con risorse in esaurimento (Europa).
Non è un caso che oggi molti dipendenti dem riferiscano ragionamenti di questo tenore: “Quando c’erano i soldi del finanziamento pubblico nessuno, pur potendo, ha voluto occuparsi della nostra situazione, per una questione di immagine. Se allora si fosse messo mano al portafoglio, incentivando l’uscita di una parte di noi, oggi non saremmo in questa situazione”. Insomma, i problemi andavano risolti in tempi di vacche grasse. E non è stato fatto. Oggi il costo dei dipendenti segnato a bilancio è di 4,7 milioni di euro, contro i 10,3 di cinque anni prima: un risparmio ottenuto grazie a due anni di cassa integrazione per tutto il personale, per molti addirittura a zero ore.
Un altro sintomo evidente del cambiamento dei tempi sono i costi sostenuti per le campagne elettorali. Nel 2013 il Pd bersaniano spese per sostenere la corsa al Parlamento, con esplicite ambizioni di Governo da parte del suo segretario, 9,3 milioni di euro, di cui 5,7 usciti direttamente dalle casse del Nazareno (il resto dalle strutture locali). Cinque anni dopo, l’esborso si riduce a meno della metà: 4 milioni complessivi, dei quali 2,7 in carico al nazionale.
Ma dove l’austerity renziana si è fatta sentire maggiormente è in periferia. Anche qui basta fare un confronto tra il 2013 e il 2018 per capire il dramma finanziario vissuto dalle strutture locali del partito, passate in cinque anni dal ricevere oltre 13,6 milioni di euro (tra strutture regionali, provinciali e territoriali) ad appena 164mila euro. Con relativi circoli costretti a chiudere e contraccolpi su dipendenti e spese organizzative e di comunicazione.
Toccherà ora a Zingaretti e Zanda provare a uscire da questo periodo buio. Il nuovo tesoriere si è già attivato per approntare un piano di rientro dal debito e, soprattutto, trovare una soluzione per il personale. La cassa integrazione scade ad agosto e il Nazareno ha già ottenuto dal Ministero del Welfare il parere favorevole a una proroga, che – se attivata – concederebbe qualche mese in più per reperire i fondi necessari a trovare una soluzione definitiva.
Sul tavolo c’è anche l’abbandono della sede di via Sant’Andrea delle Fratte. Anche in questo caso, è stata chiesta ai proprietari una piccola proroga del contratto d’affitto, in modo da consentire un trasloco più tranquillo, probabilmente all’inizio del 2020. I nuovi locali sarebbero stati individuati in via Merulana, a differenza dell’ipotesi iniziale di via Ostiense. Quindi non proprio un quartiere popolare, ma comunque più distante dal centro e dai Palazzi del potere. L’obiettivo è iniziare il più presto possibile i lavori, un investimento che sarà recuperato nel tempo con il risparmio sul costo d’affitto.
Infine, va completato il recupero delle somme non ancora versate dai parlamentari. A fine 2018, i crediti vantati dal partito nei confronti di deputati e senatori erano pari a ben 822mila euro. Già nei primi mesi dell’anno Bonifazi ha intrapreso il pressing nei confronti dei morosi, lavoro poi proseguito (con maggior discrezione, senza articoli sui giornali) da Zanda.
Parliamoci chiaro . Io la tuttascema la capisco bene e fino in fondo . Continuamente percossa e mazzolata giornalmente , ora , non sapendo più dove andare a sbattere la testa , tenta la carta disperata di cercare di farmi “litigare” con il Sauro con il quale , mai ho negato di avere avuto con lo stesso scambi di post definiti , con buona volontà , ricchi di alterchi reciproci . Insomma , il sistema dei giudici di Firenze . Non essendo in grado di abbattere il nemico si attaccano al padre . Ahahahahah .Purtroppissimo per la sorella di quel povero ragazzo un po’ scemotto ed ancora inchiodato al podio dei ge ni , ottiene lo stesso risultato . Ecco qua : tuttascema per 10 !!
le solite elucubrazioni fasulle della stupida gallina pisana diversamente intelligente nonché ebete per 18 .😂😂😂
Continuamente percossa e mazzolata giornalmente , ora , non sapendo più dove andare a sbattere la testa , tenta la carta disperata di cercare di farmi “litigare” con il Sauro.
xxxxxxxxxxxx
be' ....riporti le mazzolate che mi ha dato negli ultimi due giorni.
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