La croce; simbolo pagano copiato dai cristiani

Solstizio invernale

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Equinozio autunnale       ___________ | ____________      Equinozio primaverile 

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                                                    Solstizio estivo   

"Canto la gloria del risplendente Dio del Sole,
la bellissima progenie del possente Giove,
Colui che, attraverso la vivificante fonte solare,
nella sua mente creatrice nascose
la forma di una triade di splendidi Dei solari;
da cui le multiformi forme del mondo emersero
dalla mistica tenebra nella magnifica luce,
perfetta e ricolma di beni della sfera intellettiva."

Così inizia l'Inno al Sole di Flavio Claudio Giuliano, ultimo Imperatore pagano che tentò con ogni mezzo di ristabilire l'antica religione romana dopo che suo zio Costantino I aveva fatto dichiarare il Cristianesimo come religione ***.

Già da questi primissimi versi si intravede la magnificenza che fino ad allora aveva ispirato le persone, sin dai loro primi vagiti su questa Terra, alla devozione verso l'astro al quale più di tutti dobbiamo la nostra esistenza.

Immaginate per un solo momento di vivere migliaia di anni or sono, quando nulla era alla portata della vostra conoscenza: perché abbiamo sete? Cosa sono i lampi nel cielo? Come mai scende il ghiaccio dal cielo? Oggi sono domande banali le cui risposte sono alla portata di chiunque, ma in epoca preistorica erano le basi della vita. Capire il meccanismo di una qualsiasi cosa era una conquista straordinaria, da cui poteva dipendere la sorte di un'intera popolazione. O di un'intera specie.

È perciò chiaro che quando le persone capirono che il sole non solo fornisce l'alternanza del giorno e della notte, ma anche delle stagioni e della crescita nei campi, cominciarono a considerarlo sin da subito una presenza sovrannaturale. E il passo verso una divinità fu molto breve: appena cioè si formò nelle persone il pensiero-forma del divino.

Da quel momento in poi ogni popolazione, ogni tribù, ogni persona considerò il Sole quale divinità suprema, reggitrice dei Cieli e dei destini delle persone. Dal Sole dipendeva ogni aspetto della vita e il suo eterno ciclo rappresentava la sicurezza della stabilità, la certezza che qualsiasi cosa fosse accaduta, il Sole sarebbe comunque risorto il giorno dopo portando calore e vita per tutti. Il Sole era di fatto invincibile, d'altronde era un Dio, ed è proprio per questa sua formidabile invulnerabilità che le eclissi solari erano viste come un terribile presagio di sventura.

Solstizi ed equinozi

Ecco un ulteriore passo:

"Ma nel tuo cammino, armoniosamente divino, la tua orbita quattro volte attraversa questi mondi; così rivelando i dodici poteri degli Dei luminosi [...]"
Ovviamente Flavio Giuliano qui si riferisce all'alternarsi delle stagioni e dei 12 mesi dell'anno.
Partiamo dall'inizio allora: la parola "anno" trae la sua origine dalla radice indoeuropea –an che significa circolo, e infatti l'anno si ripete come una ruota (non a caso l'alternarsi delle stagioni è spesso chiamato "ruota.

[Vedi fig. in fondo]

Su questo cerchio immaginario poniamo ora i 4 passaggi fondamentali del Sole (solstizi ed equinozi) esattamente come essi si presentano fisicamente sull'ellisse che la Terra disegna intorno al Sole, cioè come da figura qui accanto. Unendo i solstizi e gli equinozi con due linee rette perpendicolari fra loro otteniamo il primissimo disegno basilare della croce solare e, di conseguenza della ruota dell'anno. Tale disegno è antichissimo e non sappiamo con precisione quando fu disegnato per la prima volta; quel che è certo è che esso veniva utilizzato per indicare il corso del Sole e per estensione la devozione delle persone alla sua grandezza.

Dei Sole

Ogni cultura antica aveva la propria divinità solare, perciò tale simbolo è presente ovunque nel mondo, seppur con realizzazioni stilistiche differenti.

Nella mitologia norrena Sòl (Sunna per i Germani) è la dea del sole, personificazione dell'astro divino e la croce inscritta nel cerchio è simbolo del suo carro solare. Sempre nella cultura nordica la croce solare era il simbolo di Odino, anch'egli associato ad un carro celeste. E a proposito di ruote di carri: durante le celebrazioni del solstizio estivo era prassi comune nel nord Europa lanciare delle ruote di carro infuocate lungo i pendii delle colline. Il fuoco, in quel caso, voleva rappresentare la forza solare che veniva meno e quindi si cercava di prolungarla il più possibile con azioni apotropaiche e grandi falò.

Tra i Romani c'erano ben due divinità consecutive: la prima fu Sol Indigetes (progenitore, nativo) che venne sostituita con Sol Invictus (invincibile) sembra grazie alle influenze del culto Mitraico, altro dio solare mediorientale.

E a proposito di Medioriente, due divinità con il simbolo detto furono Ishtar e Baal/Shamash. Mentre una divinità femminile ancora più potente in epoca arcaica fu Arinna, la cui radice ar- sta ad indicare proprio il sole. Ma questo è solo un piccolissimo assaggio delle tantissime tradizioni in cui il binomio sole-croce fa la sua comparsa. Di una tradizione però proprio non possiamo dimenticarci: quella cristiana.

Il Cristo anticamente era una divinità solare a tutti gli effetti, presa pari pari dalle varie iconografie degli dei primaverili e/o vegetativi che l'avevano preceduto (Solo per fare qualche esempio: Horus, Attis, Adon, Jarilo, Dioniso, Mithra, Zeus, ***, Dumuzi, Marduk e circa 300 altri.) e poi fusa e confusa con la figura di quel leader spirituale chiamato Gesù. Conosciamo tutti fin troppo bene il crocifisso e la storia che lo accompagna e anche se in tanti pensano che si tratti di una storia vera, cioè realmente avvenuta sul piano fisico, in realtà si tratta di una complessa metafora atta a spiegare come funziona il ciclo solare e lo status vegetativo della Terra.

Natale e Pasqua tra croci e spine.

Tutto accade quando Gesù viene condannato a morte per crocefissione; egli viene coronato con una ghirlanda di spine e lasciato morire sulla croce. Dopo tre giorni il miracolo: egli risorge.

Anche se la storia sembra svolgersi in primavera (cioè il tempo della Pasqua) in realtà sta raccontando due momenti diversi, primo dei quali è il solstizio invernale. Sol-stizio deriva da sol-status ovvero stasi del sole, poiché in quel momento dell'anno il sole, dopo aver raggiunto l'apice più basso della volta celeste, rimane fermo per tre giorni sullo stesso punto sopra l'orizzonte (ovvero approssimativamente tra il 21/22 e il 23/24 dicembre), dopodiché riprende il suo cammino, questa volta verso il nord celeste (tra il 24/25 dicembre...). In quei tre giorni di stasi, sopra lo zenit, si trova la costellazione della Croce del Sud. Il simbolismo del sole che scende inesorabilmente fino al punto più basso, coincide anche con il momento più freddo dell'anno ovvero l'entrata dell'inverno, mentre le giornate erano sempre meno luminose. Tutti questi elementi andarono a formare l'idea di "morte del sole". Ma dal terzo giorno in poi questi nasce a nuova vita [Ma guarda un po’: a chi somiglia? – mio commento] -, dando luogo ad un nuovo ciclo e riacquistando giorno dopo giorno forza e vigore.

Una cosa del tutto simile accade in primavera: equinozio significa letteralmente "notte uguale" (al giorno, sottinteso) infatti questo è il momento in cui la luce diurna finalmente supera la soglia notturna e le giornate cominciano ad essere più lunghe delle notti. Il Sole quindi vince sulla notte, come il tepore primaverile vince sul freddo invernale; in questo senso si può dire che la Vita supera la Morte, ovvero la vince: e chi rinasce dalla morte può essere solo divino. Di Cristo si dice che "risorge", termine assolutamente appropriato ad indicare l'alzata del sole - non solo mattutina - ma soprattutto quella che riguarda l'orizzonte celeste. D'altro canto solstizio ed equinozio, come abbiamo visto, durano tre giorni e il sole sembra stazionare per tre giorni consecutivi alla stessa altezza, per poi "risorgere" ovvero salire verso l'alto fino al culmine massimo che tocca durante il solstizio estivo. I tre giorni in cui Gesù rimane fermo nel sepolcro sono chiaramente il riferimento ai tre giorni di stasi. Ed infine, cos'è la corona di spine se non la corona solare che indica i raggi?

Insomma, simbologie su simbologie che si intrecciano e si esplicano in quella che a tutti gli effetti è mitologia pura e semplice, seppur dotata di enorme fascino esoterico e grande verve narrativa.

La croce, come abbiamo visto, esisteva già da millenni e il suo valore era indiscusso. Fu quindi facilissimo prenderla a simbolo del nascente Cristianesimo per rappresentare il sacrificio massimo del Dio Solare Cristo/Gesù.

Tratto da un articolo di Monica Casalini

Fig.  

     

 

 

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5 messaggi in questa discussione

non raccontare barzellette. Dopo la morte di Cristo Gesù tutti sono diventati esperti di storia antica per raccontare favole e screditare la Verità. 

Perché? Lei oggi cosa  osserva? naturalmente la domenica che è dedicata al dio sole, quindi chi non conosce il vero Dio e Padre immortale, osserva la domenica per rendere culto a un dio sordo e muto.

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La logica, anche quella spiccia, non fa parte del suo mondo mentale, mi dispiace dirlo... Un non credente, secondo la Sua mente può credere nel Dio Sole!  Non capisco come si possa dire una cosa così sciocca.
Io credere nel Dio Sole!!!!!! Incredibile! [Le piace il bisticcio credere-incredibile?]

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se lei avesse ragione, non osserverebbe la domenica come giorno di riposo che è dedicata al dio sole,come fanno tutti i "cristiani".  Sabato, che significa giorno di riposo, fu passato alla domenica come giorno di riposo. Un credente oggi crede a quello che gli piace, non alla verità. Anche chi non è credente di adegua ai costumi di oggi, senza porsi domande. tanto tutti lo fanno

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La verità?: Lei è uno dei pochi che sa cosa sia! Congratulazioni!!!!.
Raro esempio di umiltà cristiana !!!!! Brava/o. Anche se s'"intuisce vagamente" che lei sia di sesso maschile. Spero che nella sua prossima vita, lei sia Femmina!
Assaporerà le delizie della "schiavitù" decisa dai maschi !!!!!

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la Verità è una sola, non ne esistono a migliaia e secondo il proprio comodo. Sabato vuol dire "giorno di riposo" questo non ha nulla a che fare con la falsa umiltà dei "cristiani" che non sanno nemmeno cosa significa essere umili.

Tirare a fare il "magaro" o l'indovino non porta nessun profitto positivo.

ancora oggi i "cristiani" portano il segno della croce per far sapere che credono, in cosa credono? nel nulla?

Cristo non è in croce, fu tolto dalla croce è risorto  ed è salito in cielo accanto al Padre. Quelli che credono, credono che sia ancora in croce, la Scrittura non parla affatto di croce ma di palo.

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