Sfatiamo un tabù montato ad arte. L'Umbria roccaforte rossa? Davvero?

Non si capisce bene perché l'Umbria fosse considerata questa così grande "roccaforte rossa".

La Marini vinse ma senza strafare. Perugia, Terni, altri centri importanti quali Orvieto e Spoleto e il 65% dei Comuni Umbri erano già passati alla destra da un bel po'. Chissà perché però l'Umbria era considerata una "roccaforte rossa". A si? E perché, di grazia?

Nel frattempo poi aggiungiamo altri 2 fatti: lo scandalo della sanità e il fatto che il Capitano era in campagna elettorale permanente da mesi e che la sinistra ha iniziato la campagna elettorale mai e comunque dopo che il Capitano di fregata aveva ormai battuto ogni angolo dell'Umbria, comprese bettole e l'ultimo gradino del pozzo di San Patrizio a Orvieto.

Aggiungiamo una differenza non trascurabile che esiste fra un elettorato pensante e uno catechizzato e ignorante quale quello della lega. Per la precisione, in Umbria l'elettorato ha voluto punire la Marini e ha votato contro, in Lombardia invece di punire Il Celeste Formigoni, hanno continuato a votare la congrega come se non fosse successo niente. La differenza fra un elettorato pensante e uno ideologizzato sta proprio qui.  Io ho parenti in Umbria e conosco gli Umbri. Tranquilli che, appena in Umbria arriva il Formigoni di turno, gli Umbri non faranno finta di niente come è successo in Lombardia. Garantito al limone.

Aggiungerei il fatto poi che l'ultimo posto in cui inaugurare le liste comuni pd-m5s era proprio l'Umbria per almeno due ordini di motivi: è stato un accordo tardivo, con tanti distinguo e tanti sguardi truci già nella scelta del candidato, senza un percorso comune. E, in secondo luogo, fu proprio il M5S a fare cadere la giunta Marini. Ovvio che poi, allearsi con chi era stato s@p@uttato perennemente e spiegare la cosa non poteva essere operazione per niente facile. Dopo di che, con questi presupposti, non è che 83000 voti su 700000 saranno pure il 20% in più ma, su un numero così esiguo di votanti, siano poi la fine del mondo.  

Direi pertanto che più che parlare in maniera spregiativa delle cosiddette "roccaforti rosse", sarebbe più opportuno forse parlare in maniera più appropriata di certe scandalose e reali "roccaforti fascio-celodure" che è una vita che votano in maniera parecchio acritica, votando ideologicamente e senza entrare nel merito.

E io dico, per esempio, che se PD e M5S avessero fatto lo stesso accordo in Piemonte, col cavolo che avrebbero vinto i celoduri. E, se il M5S non avesse votato la destra, domani avrebbero vinto a Pisa o a Siena.

In Umbria si sapeva, in Sardegna non hanno fatto tutti questi sfraceli. Aggiungiamo il fatto che una manovra economica bisognava pur farla e che il Capitano è scappato in tempo perché sapeva che sarebbe stata dura e che era meglio farla fare agli altri (solita storia, solito giochino) e forse si capiscono molte cose.

Vediamo cosa succede in seguito.

 

 

 

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3 messaggi in questa discussione

non direi sig il sauro, se un presidente di regione è di sinistra non significa che la regione sia una roccaforte rossa, se il 65%

dei comuni è verde gia da diversi anni.

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Il 28/10/2019 in 17:13 , ahaha.ha ha scritto:

non direi sig il sauro, se un presidente di regione è di sinistra non significa che la regione sia una roccaforte rossa, se il 65%

dei comuni è verde gia da diversi anni.

 

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