Infarto mentre fa sesso in trasferta, per i giudici è responsabile l'azienda, è giusto così?

Sposato e in viaggio di lavoro ha fatto sesso con una donna nella sua camera d'albergo ma poco dopo è stato trovato morto, stroncato da un infarto. La sua morte è stata catalogata come «incidente sul lavoro» da varie sentenze, adesso definitive, quindi la sua azienda dovrà pagare un'enorme somma alla famiglia del dipendente.
Xavier era un ingegnere e lavorava per una società francese del campo delle ferrovie: la sua morte risale al 2013, quando si trovava a Meung-sur-Loire. Uscito a cena dopo il lavoro, incontrò una donna e la portò nella sua camera d'hotel per fare sesso, ma quella serata finì in tragedia: l'azienda in tribunale ha tentato in tutti i modi di impedire che si archiviasse il caso come morte sul lavoro, ma varie sentenze dei giudici hanno affermato che «un dipendente in viaggio di lavoro è di responsabilità del suo datore di lavoro», indipendentemente da ciò che fa prima o dopo l'orario di lavoro appunto.
La sentenza prevede che la famiglia dell'uomo avrà diritto a beneficiare dallo Stato e dall'azienda un sussidio mensile fino all'80% del suo ultimo stipendio fino all'anno in cui sarebbe andato in pensione.

La povera moglie tradita e rimasta vedova quindi non avrò preoccupazioni economiche per la sua famiglia, Xavier ha comunque pensato a loro... che ne dite? E' giusto così?

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2 messaggi in questa discussione

Non è giusto per tutti gli altri lavoratori che vanno in trasferta e che non hanno alcun indennizzo. Tra i quali anche io che sono andato molto in trasferta e per tanti anni.

Uno quando è in trasferta in effetti è a disposizione dell'azienda 24 ore su 24 e avrebbe il diritto di soddisfare i suoi bisogni anche di tipo sexxuale perché una persona non è di legno. La trasferta comporta stress e se uno tira le cuoia a causa di questo, è giusto che l'azienda se ne faccia carico. C'è anche da valutare quanta trasferta il tipo era costretto a fare, perché un conto è come facevo io, max 2-3 gg a settimana e neanche tutte le settimane, altro conto è uno che era sempre in viaggo o faceva trasferte molto lunghe; il giudice avrà valutato anche questo, presumo.

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