Intossicati al banchetto. "La sposa ha pagato poco" si difendono, hanno ragione?

I cinquantadue invitati si mettono a tavola per un pranzo dove non manca nulla: dagli antipasti con carpaccio di spada alla mentuccia e insalata di polpo, al risotto agli asparagi seguito dai maccheroncini con triglie e lime, doppio secondo, pre dessert e torta nuziale. Bastano gli antipasti perché la mamma della sposa, 82 anni, si senta male: vertigini e ripetuti episodi di vomito. Temendo un’intossicazione alimentare (senza escludere lo stress emotivo legato al matrimonio della figlia) viene chiamata l’ambulanza per il trasporto in pronto soccorso a Carate. Entra in codice verde , resta due ore in osservazione, la terapia contro il vomito fa effetto, viene reidratata e dimessa. La mamma riesce ad assistere al taglio della torta, ma intanto quello che doveva essere il (secondo) più bel giorno della vita di Debora, ha assunto i colori dell’incubo: «Anche io inizio ad avere attacchi di dissenteria, mia figlia ventenne sta male e si fa accompagnare a casa, altri quattro invitati hanno gli stessi sintomi. Un vero disastro». Salta anche il viaggio di nozze a Londra: «Non potevo partire sapendo che un nipote che ha subito un trapianto di cuore si è sentito male e non è ancora del tutto a posto».

Gli sposi se la prendono con il ristorante e anche con la wedding planner la quale si difende dicendo: "abbiamo fatto anche fin troppo per le poche centinaia di euro pagate dalla sposa"

Roba da matti! Mica se uno paga poco è lecito intossicare tutti con cibi scadenti!

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