Architetto fa 4 mesi di galera in Grecia per una frase fraintesa della figlia di 4 anni in crociera

Disavventura pazzesca per una famiglia di Caserta: «Quando gioco a casa con papà mi fa la pipì in testa». Sono le parole che una bimba di 4 anni, figlia di una coppia casertana, avrebbe pronunciato su una nave da crociera durante le ore di gioco con due animatori, uno del Brasile e un'altra di El Salvador, che non parlavano italiano.

I due animatori la riportano al capitano della nave il quale, anziché allertare le autorità italiane (dal momento che il reato ipoteticamente sarebbe stato commesso in Italia), allerta la capitaneria greca, fa arrestare l’uomo al rientro dalla gita a Rodi e lascia a terra, nel pieno della notte, la moglie e la bambina senza soldi e alcuna tutela.

Iniziano quattro mesi di detenzione, un incubo vissuto lontano da casa, senza potersi difendere in alcun modo, con l'accusa più infamante: abusi sessuali sulla figlia. Lui, architetto 51 enne della Provincia di Caserta, e la moglie insegnante, avevano deciso di trascorrere le vacanze in crociera con la piccola. Viste le temperature molto alte, decidono di lasciare la bambina sulla nave affidata a degli animatori. Il tempo di una escursione nella città vecchia di Rodi, poi riprendere il viaggio.

Una vicenda che ha dell'incredibile e che per fortuna si è conclusa dopo un anno con la richiesta di archiviazione emessa dal pm del Tribunale di Napoli Nord, Manuela Esposito, per il quale “il fatto non sussiste”. Non solo. Nella richiesta si parla espressamente di “maledetto errore”, di un fraintendimento che ha causato dolore, angoscia e vergogna in una famiglia rispettabile. Famiglia che ora vuole passare al contrattacco e chiedere il risarcimento alla nota compagnia di navigazione.

Ma quello che è più grave è che la bambina, durante un colloquio con la Ctu greca, aveva più volte detto che quella frase era stato uno scherzo all’animatore. Ma non è stata tenuta in considerazione.

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4 messaggi in questa discussione

25 minuti fa, rivaviva ha scritto:

Disavventura pazzesca per una famiglia di Caserta: «Quando gioco a casa con papà mi fa la pipì in testa». Sono le parole che una bimba di 4 anni, figlia di una coppia casertana, avrebbe pronunciato su una nave da crociera durante le ore di gioco con due animatori, uno del Brasile e un'altra di El Salvador, che non parlavano italiano.

I due animatori la riportano al capitano della nave il quale, anziché allertare le autorità italiane (dal momento che il reato ipoteticamente sarebbe stato commesso in Italia), allerta la capitaneria greca, fa arrestare l’uomo al rientro dalla gita a Rodi e lascia a terra, nel pieno della notte, la moglie e la bambina senza soldi e alcuna tutela.

Iniziano quattro mesi di detenzione, un incubo vissuto lontano da casa, senza potersi difendere in alcun modo, con l'accusa più infamante: abusi sessuali sulla figlia. Lui, architetto 51 enne della Provincia di Caserta, e la moglie insegnante, avevano deciso di trascorrere le vacanze in crociera con la piccola. Viste le temperature molto alte, decidono di lasciare la bambina sulla nave affidata a degli animatori. Il tempo di una escursione nella città vecchia di Rodi, poi riprendere il viaggio.

Una vicenda che ha dell'incredibile e che per fortuna si è conclusa dopo un anno con la richiesta di archiviazione emessa dal pm del Tribunale di Napoli Nord, Manuela Esposito, per il quale “il fatto non sussiste”. Non solo. Nella richiesta si parla espressamente di “maledetto errore”, di un fraintendimento che ha causato dolore, angoscia e vergogna in una famiglia rispettabile. Famiglia che ora vuole passare al contrattacco e chiedere il risarcimento alla nota compagnia di navigazione.

Ma quello che è più grave è che la bambina, durante un colloquio con la Ctu greca, aveva più volte detto che quella frase era stato uno scherzo all’animatore. Ma non è stata tenuta in considerazione.

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In casi come questo il risarcimento dovrebbe essere stratosferico.

Comunque un mio nipote in Grecia, per un incidente ha passato guai grossi anche a livello economico. Dopo questo in Grecia non ci andrei neanche se mi pagassero.

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Classico caso dove l'IGNORANZA fa da padrona! Non c'entra se sono greci o altro...

(io in Grecia stetti benissimo,gente tranquilla).

Ho notato anche in ITALIA che gente poco aperta mentalmente,prende le frasi alla lettera..

mentre l'intelligenza vera ha piu sfumature e aperture mentali con meno permalosità//

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In questo momento, robyrossa236 ha scritto:

Classico caso dove l'IGNORANZA fa da padrona! Non c'entra se sono greci o altro...

(io in Grecia stetti benissimo,gente tranquilla).

Ho notato anche in ITALIA che gente poco aperta mentalmente,prende le frasi alla lettera..

mentre l'intelligenza vera ha piu sfumature e aperture mentali con meno permalosità//

Mio nipote, dopo un incidente, fu portato con l'elicottero in una clinica privata, anziché in un ospedale pubblico. Praticamente a mio fratello è costato meno trasportarlo in Italia con un volo privato (e attrezzato a tale scopo) piuttosto che pagare per altro tempo la clinica privata greca. Andrebbero espulsi dalla Comunità Europea, tranquilli o no.

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Secondo me la notizia è falsa. Mi sbaglierò ma ci sono alcune cosucce che non convincono.

Modificato da ahaha.ha

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