Come ricordate quel tragico 23 maggio del 1992 della Strage di Capaci?

Oggi ricorre il 25ennale della morte di Falcone

voi vi ricordate qualcosa di quel giorno?

Io mi ricordo che ero in giro e vedevo la gente sorridente, poi sono tornato a casa e cercavo i miei programmi in tv e l'unica cosa che vedevo eran macerie... non aveva o capito troppo... ma ricordo mia madre preoccupata

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10 messaggi in questa discussione

me lo ricordo perfettamente, avevo una decina d'anni, ero a casa sul divano, mio padre stava cucinando una zuppa di pesce perché la sera sarebbero venuti i suoi amici a mangiare da noi, non so perché la televisione era accesa a quell'ora, di solito era vietato. Ricordo che gli cadde il coltello dalle mani e la sua espressione deformata dallo spavento... un ricordo terribile!

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io ero da poco arrivata in Italia con la mia famiglia dal Marocco, ricordo che eravamo in un bar, mi stavo mangiando un gelato, la gente davanti alla tv si metteva le mani nei capelli, c'era anche qualcuno che piangeva. Né io né i miei riuscivamo a capire cosa fosse successo... è stata la prima volta che ho sentito la parla mafia

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Io mi ricordo che a palermo si respirava un atmosfera di piombo... 

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In questo momento, mariallen ha scritto:

Io mi ricordo che a palermo si respirava un atmosfera di piombo... 

molto vero... sembrava fosse la fine di tutto

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Provai molta rabbia, perché fin da allora era chiaro a tutti (eccetto gli ingenui) che quella di Capaci era molto più di una strage mafiosa: era un attacco terroristico al cuore dello Stato, dove i mafiosi erano solo esecutori cointeressati, mentre i mandanti occulti, come era accaduto per le varie stragi di Stato degli anni di piombo, sarebbero rimasti impuniti. Un'antica organizzazione criminale dalle solide tradizioni non si trasforma all'improvviso, senza un input dall'esterno, in un'organizzazione terroristica. La successiva strage di via D'Amelio, le altre bombe "mafiose", i misteri tuttora irrisolti dell'agenda rossa e della trattativa Stato-mafia, rafforzarono quell'idea. Falcone e Borsellino, e prima di loro il generale Dalla Chiesa, si erano spinti troppo in là, probabilmente erano giunti troppo vicini al livello "politico" quando furono eliminati con inesorabile e pianificata determinazione. In ogni caso è fuori dubbio che furono traditi da chi conosceva perfettamente le loro abitudini e i loro spostamenti. Gli esecutori agirono sempre a colpo sicuro. Dopo quelle stragi e dopo il terremoto politico-giudiziario di Tangentopoli che aveva minacciato di rovesciare il sistema della Prima Repubblica, salì al governo il piduista Berlusconi, capace di raccogliere i voti dei moderati e degli ingenui di cui sopra con il partito ideato dal suo braccio destro, il mafioso Dell'Utri, e seguì un lungo periodo di "pax" mafiosa. Che ultimamente sembra interrompersi. Ancora sommovimenti politici in vista?

Modificato da fosforo31

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cercando di schierarmi sempre. di metterci la faccia.

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Anche io lo ricordo come un giuorno terribile, sembrava che lo stato fosse davvero impotente

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2 ore fa, mariallen ha scritto:

Io mi ricordo che a palermo si respirava un atmosfera di piombo... 

deve essere stato orribile

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ricordo solo una grande persona ancora una volta lasciata sola e tradita dalle istituzioni ke voleva difendere e dare ancora dignità.

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Un giorno terribile..sembra successo ieri ed invece sono passati 25 anni,ricordo l'incredulità che ha percorso ogni parte d'Italia a nessuno sembrava vero fosse davvero successo tutto ciò..Resta però vivo il ricordo di questo fatto ed è giusto così,nessuno deve dimenticare quello che è successo,finchè se ne parla e si ricorda Falcone e tutti quelli che sono morti con lui  nell'attentato non andranno a finire dimenticati..Falcone e la moglie sono morti credendo in quello che facevano.Un pensiero va anche alle persone della scorta,erano li per compiere il loro lavoro e sapevano cosa rischiavano..magari al mattino uscendo di casa pensavano"chissà se ci torno"pultroppo per loro e per i loro parenti,non sono più tornati.

Modificato da castleglass

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