LO SMEMORATO DI COLLEGNO

Il cazzaro abusivo che sta per sloggiare da palazzo Chigi (finalmente!) rientra a casa sua a notte fonda con gli scatoloni, rimbocca le coperte ai suoi pargoli dormienti e di tutto ciò dà immediata notizia all’Italia e al mondo, urbi et orbi (l’autocrate più che un papà crede di essere il papa?), in un doppio post notturno (ore 1:28) su Fb e su Twitter. Dove si spaccia per un “semplice cittadino”, da oggi privo di poltrone, stipendi, immunità. Si spaccia per uno che tiene prima di tutto “alla dignità, alla coerenza e alla faccia”, essendosi dimesso “sul serio e non per finta” (e ci mancava solo che ci prendesse ancora in giro dimettendosi per finta). Ma il nostro spudorato si spaccia soprattutto per lo smemorato di Collegno. Perché nel suo melenso post questo cazzaro incurabile dimentica di essere tuttora il segretario del primo partito; dimentica di avere promesso 250 volte di lasciare la politica se avesse perso il referendum (precisando che lo avrebbe fatto proprio per ragioni di dignità e coerenza); dimentica infine di avere fatto notte fonda perché tuttora immerso fino al collo nella politica romana, nelle sue consultazioni private (in plateale mancanza di rispetto verso il capo dello Stato) e nell’imporre il nome del successore senza uno straccio di decisione collegiale della direzione del partito (la cui delegazione è salita al Colle senza nemmeno un nome da proporre, mentre tutti sanno che il “caudillo maleducato” ha nominato suo prestanome il buon Gentiloni). Lo smemorato di Collegno è anche un furbo di tre cotte. Prima ci ammannisce la sua mielosa retorica del focolare domestico: “Nei prossimi giorni sarò impegnato in dure trattative con i miei figli per strappare l’utilizzo non esclusivo della taverna di casa (echissenefrega, nda): più complicato di gestire la maggioranza”. Poi, sperando di avere addolcito gli animi dei 20 milioni che l’hanno appena bastonato a suon di NO, e subito dopo l’ennesimo bluff (“Torno semplice cittadino”, roba da matti! nda) il tappetaro annuncia, ma rimanendo un po’ sul vago: “Riparto daccapo, come è giusto che sia”. Poi tira ancora in ballo i boy scout (sempre in cerca di giustificazioni): “L’esperienza scout ti insegna che non si arriva se non per ripartire” (neppure se il popolo sovrano ti dice: VAI A CASA E RESTACI, nda). Infine, impasta di retorica poetica il suo annuncio: “Ci sono migliaia di luci che brillano nella notte italiana. Proveremo di nuovo a riunirle (leggasi Alfano, Verdini e Berlusconi, nda). Facendo tesoro degli errori commessi ma senza smettere di rischiare”. Commovente giro parole per dire: Resto in politica, riparto, e tanti saluti alla coerenza, alla dignità e alla faccia.

http://www.repubblica.it/politica/2016/12/11/news/renzi_su_facebook_e_twitter_mie_dimissioni_sono_vere_-153863110/

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5 messaggi in questa discussione

signor fosforo

una seconda opportunità non si nega a nessuno. 

Speriamo solo che la lezione gli sia servita.

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Egregio Ahaha.ha, ti ricordo che questo signore ha avuto, senza passare per le elezioni ma per una congiura di palazzo, una delle opportunità più lunghe e favorevoli mai avute da un leader politico italiano: oltre 1000 giorni di governo in un quadro macroeconomico (basso costo del denaro, basso costo dell'energia, ripresa del mercato mondiale) che i suoi predecessori (Letta, Monti e l'ultimo Berlusconi) neppure si sognavano. Risultato: qualche decimale di crescita del PIL  (ma siamo in termini assoluti ancora ben lontani dal PIL del 2008 ed è cresciuto anche il debito) mentre l'Eurozona cresce dell'1,7% (la Spagna del 3,2). Briciole in cambio della cancellazione di diritti dei lavoratori. Questo signore ha  giocato a poker con la Costituzione! Ha messo nel piatto la sua poltrona e la sua carriera per condizionare e ricattare gli elettori. Ha perso, ha perso di brutto, ora è il momento di pagare. E invece questo signore si affida alla retorica più melensa che io ricordi da parte di un leader politico. Non ha nemmeno l'umiltà e la dignità di riconoscere il suo colossale errore e chiedere scusa ai cittadini. Basterebbero poche parole, ma chiare:

Scusatemi, cari italiani, vi avevo promesso che avrei lasciato la politica, vi ho mentito. Ho sbagliato. Perdonatemi e concedetemi una seconda possibilità.

Ma non lo dirà mai. Matteo Renzi è solo un autocrate arrogante, maleducato, ipocrita e pieno di sé. Dunque pericoloso.

Saluti

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Signor Ahaha.ha , probabilmente non se ne è accorto/a , ma la sua fretta di solidarietà l'ha portata ad una affermazione banale , scontata , direi del tutto insignificante . Vado a spiegarmi :   Mi sembra ovvio che una seconda opportunità viene donata a chi ne ha già avuta almeno ...una !! Non credo , altresì e quindi , che una seconda possibilità possa venire elargita a chi finora si è dimostrato marginale ed inutile e continua ad essere marginale ed inutile. Almeno ad ora ...!! 

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signor mark

non ho capito a quale personaggio marginale lei si riferisca.

Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro nell'aver detto che una seconda possibilità si può concedere anche al signor Renzi, con la speranza che la lezione gli sia servita e al suo ritorno si sia almeno cosparso il capo di cenere. 

Certamente  non riceverà il mio voto ma lo riceverà da quei 28 trentesimi che non tengono conto  che le parole date (lascio poltrona e politica) dovrebbero essere rispettate.  

Certamente non è il solo che racconta o ha raccontato bugie, ma essendosi lui dichiarato "diverso", a mio umile modo di vedere, la seconda possibilità gli deve essere data tenendolo costantemente per ........i gioielli.

 

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Ma non lo dirà mai. Matteo Renzi è solo un autocrate arrogante, maleducato, ipocrita e pieno di sé. Dunque pericoloso.

 

Signor fosforo

non c'è dubbio che il signore in questione si sia montato la testa e si senta l'unico personaggio in grado di salvare la patria.

Ma come dicevo, una seconda possibilità si concede a tutti.

Naturalmente quando si concede questa seconda possibilità la catena si deve tenere molto corta.

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