Ma insomma, Maria Elena, quereli o non quereli?

E se non quereli, ti dimetti o non ti dimetti? Ovvero fai un apprezzabile gesto di dignità oppure perdi definitivamente la faccia come il tuo amico ministro Lotti che, dopo essere stato accusato di un reato gravissimo da un altro della vostra stessa cerchia, il renziano Luigi Marroni, ad di Consip, ha fatto finta di nulla (né dimissioni né querela)? E' vero che un bel pezzo della tua graziosa faccina di bronzo l'hai già perduto mentendo spudoratamente agli italiani ai quali avevi ripetutamente promesso di lasciare la politica se non fosse passata la tua riforma costituzionale. A proposito: ma l'avevi scritto per davvero tu quel pasticcio inverecondo? Una laureata in Giurisprudenza con 110 e lode! Non ci posso credere! Il compianto prof. Paolo Prodi disse che quella riforma era "illeggibile come il bugiardino di un farmaco". Perdonami, Maria Elena, ma potrei essere tuo padre e ti dico che forse avresti fatto meglio a iscriverti a Farmacia. Se non ricordo male, avevi promesso di lasciare la politica anche agli studenti universitari che incontravi per la campagna referendaria; e non sta bene, non è un bell'esempio da parte di chi rappresenta le istituzioni mentire agli studenti, mentire ai giovani. E' naturale che poi questi, come dicono i sondaggi, si orientino per lo più verso il M5s. Ritornando al caso Etruria-De Bortoli, la settimana scorsa avevi detto:

"La misura è colma, d'ora in poi si occuperanno di questa questione i miei legali".

Benissimo, la questione è semplice e chiara: nel libro dell'ex direttore del Corriere si dice una cosa che tu neghi seccamente, l'autore invece la conferma con altrettanta fermezza e dice di non aspettare altro che una tua querela per chiarire tutto in tribunale. Hai dato mandato a fior di avvocati, è passato tutto il weekend ma questi ancora non si muovono, la querela non arriva. Cara Maria Elena, in un ormai lontano passato a simili diffamazioni si rispondeva in modo diverso, l'onore e la reputazione si difendevano in duello con le armi, ma, se la parte offesa era una donna, la pistola l'impugnava il marito, il fidanzato, il fratello o il padre. Oggi siamo più civili, c'è lo Stato di diritto, c'è la giustizia che provvede a riparare i torti, allora perché non ti affidi alla giustizia, perché non quereli Ferruccio De Bortoli e le sue fonti? L'art. 54 della Costituzione (un articolo che nemmeno tu intendevi cambiare) dice che

"i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche devono adempierle con disciplina e onore".

Qui, se non l'hai ancora capito cara Maria Elena, sono in gioco non solo il tuo onore e la tua (residua) credibilità, ma anche quelle (sempre residue) del governo di cui fai parte e del tuo partito. Il conflitto d'interessi è cosa molto seria, il tuo partito ci ha combattuto (o fatto finta di combattere) una lunghissima battaglia politica, senza peraltro cavare un ragno dal buco. Ora al tuo posto io non lascerei passare un solo minuto in più, altrimenti non potrei più nemmeno guardarmi allo specchio senza vergognarmi. Non mi dirai che vuoi fare come Lotti, cioè puntare all'insabbiamento, affidarti alla memoria corta degli italiani e alla complicità di Telerenzi (ex Rai)? La posizione del tuo segretario lascerebbe temere proprio questa scelta che, superfluo precisarlo, sarebbe la peggiore, la più meschina, la più vile. Si parla di commissione parlamentare d'inchiesta. Ma nel paese di Pulcinella questa espressione è, come è noto, quasi  sinonimo di insabbiamento. Quando non si vuole fare emergere una verità scomoda, si nomina una commissione parlamentare d'inchiesta. Nella fattispecie il tuo partito precisa che questa commissione non dovrebbe occuparsi solo del tuo caso, ma di tutte le vicende poco chiare inerenti alle banche negli ultimi 15 anni. Buonanotte! Il tuo compagno di partito Boccia dice che "per finire il lavoro servono almeno due anni se non un'intera legislatura". Ribuonanotte! 

Ma forse ho solo sprecato 10 minuti alla tastiera, forse - te lo dico con infinita tristezza cara Maria Elena - siete solo un branco di svergognati e di ipocriti che hanno già rinunciato alla dignità e all'onore pur di stare incollati a una poltrona.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/15/banca-etruria-ghizzoni-parlero-in-commissione-dinchiesta-ma-per-boccia-la-sua-audizione-non-e-una-priorita/3586698/

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7 messaggi in questa discussione

37 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

E se non quereli, ti dimetti o non ti dimetti? Ovvero fai un apprezzabile gesto di dignità oppure perdi definitivamente la faccia come il tuo amico ministro Lotti che, dopo essere stato accusato di un reato gravissimo da un altro della vostra stessa cerchia, il renziano Luigi Marroni, ad di Consip, ha fatto finta di nulla (né dimissioni né querela)? E' vero che un bel pezzo della tua graziosa faccina di bronzo l'hai già perduto mentendo spudoratamente agli italiani ai quali avevi ripetutamente promesso di lasciare la politica se non fosse passata la tua riforma costituzionale. A proposito: ma l'avevi scritto per davvero tu quel pasticcio inverecondo? Una laureata in Giurisprudenza con 110 e lode! Non ci posso credere! Il compianto prof. Paolo Prodi disse che quella riforma era "illeggibile come il bugiardino di un farmaco". Perdonami, Maria Elena, ma potrei essere tuo padre e ti dico che forse avresti fatto meglio a iscriverti a Farmacia. Se non ricordo male, avevi promesso di lasciare la politica anche agli studenti universitari che incontravi per la campagna referendaria; e non sta bene, non è un bell'esempio da parte di chi rappresenta le istituzioni mentire agli studenti, mentire ai giovani. E' naturale che poi questi, come dicono i sondaggi, si orientino per lo più verso il M5s. Ritornando al caso Etruria-De Bortoli, la settimana scorsa avevi detto:

"La misura è colma, d'ora in poi si occuperanno di questa questione i miei legali".

Benissimo, la questione è semplice e chiara: nel libro dell'ex direttore del Corriere si dice una cosa che tu neghi seccamente, l'autore invece la conferma con altrettanta fermezza e dice di non aspettare altro che una tua querela per chiarire tutto in tribunale. Hai dato mandato a fior di avvocati, è passato tutto il weekend ma questi ancora non si muovono, la querela non arriva. Cara Maria Elena, in un ormai lontano passato a simili diffamazioni si rispondeva in modo diverso, l'onore e la reputazione si difendevano in duello con le armi, ma, se la parte offesa era una donna, la pistola l'impugnava il marito, il fidanzato, il fratello o il padre. Oggi siamo più civili, c'è lo Stato di diritto, c'è la giustizia che provvede a riparare i torti, allora perché non ti affidi alla giustizia, perché non quereli Ferruccio De Bortoli e le sue fonti? L'art. 54 della Costituzione (un articolo che nemmeno tu intendevi cambiare) dice che

"i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche devono adempierle con disciplina e onore".

Qui, se non l'hai ancora capito cara Maria Elena, sono in gioco non solo il tuo onore e la tua (residua) credibilità, ma anche quelle (sempre residue) del governo di cui fai parte e del tuo partito. Il conflitto d'interessi è cosa molto seria, il tuo partito ci ha combattuto (o fatto finta di combattere) una lunghissima battaglia politica, senza peraltro cavare un ragno dal buco. Ora al tuo posto io non lascerei passare un solo minuto in più, altrimenti non potrei più nemmeno guardarmi allo specchio senza vergognarmi. Non mi dirai che vuoi fare come Lotti, cioè puntare all'insabbiamento, affidarti alla memoria corta degli italiani e alla complicità di Telerenzi (ex Rai)? La posizione del tuo segretario lascerebbe temere proprio questa scelta che, superfluo precisarlo, sarebbe la peggiore, la più meschina, la più vile. Si parla di commissione parlamentare d'inchiesta. Ma nel paese di Pulcinella questa espressione è, come è noto, quasi  sinonimo di insabbiamento. Quando non si vuole fare emergere una verità scomoda, si nomina una commissione parlamentare d'inchiesta. Nella fattispecie il tuo partito precisa che questa commissione non dovrebbe occuparsi solo del tuo caso, ma di tutte le vicende poco chiare inerenti alle banche negli ultimi 15 anni. Buonanotte! Il tuo compagno di partito Boccia dice che "per finire il lavoro servono almeno due anni se non un'intera legislatura". Ribuonanotte! 

Ma forse ho solo sprecato 10 minuti alla tastiera, forse - te lo dico con infinita tristezza cara Maria Elena - siete solo un branco di svergognati e di ipocriti che hanno già rinunciato alla dignità e all'onore pur di stare incollati a una poltrona.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/15/banca-etruria-ghizzoni-parlero-in-commissione-dinchiesta-ma-per-boccia-la-sua-audizione-non-e-una-priorita/3586698/

Ahahahahah, l'ebete. Fazioso e livoroso scrive addirittura un post di 186 righe per vomitare e decorare le solite cagate estratte dal Fatterello Quotidiano . La novità e' rappresentata dal fatto che il Cazzaro si lamenta pure di aver perso 10 (?) minuti del suo tempo prezioso nel suo girovagare per Napoli per i suoi comizi contro Renzi ed il PD.  La motivazione e' molto semplice .Gli avvocati della Boschi stanno studiando bene le carte per smontare l'ennesima bufala dell'accozzaglia. Tutto qui !! Non c'è un tempo definito per querelare . Arriverà !! Nel frattempo noto che anche la tanto strombazzata e pubblicizzata mozione di fiducia contro la Boschi annunciata dai webeti , non è stata ancora presentata . E' lecito chiedere all'impostore Partenopeo perché non si pone analogo quesito ?? 

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Qualcuno si prenda la briga di spiegare al perissodattilo pisano che la mozione di sfiducia si presenta ad un ministro di governo e non a uno sciatto e inconcludente sottosegretario, al quale vanno solo ritirate le deleghe e pronunciata interminabile pernacchia.

PS la stessa e interminabile pernacchia vada al somaro ragliante che predicava il sorpasso del Partito Da ridere nei confronti del poderosissimo M5S che svetta come non mai alla testa dei sondaggi.

 

BaS

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31 minuti fa, shinycage ha scritto:

Qualcuno si prenda la briga di spiegare al perissodattilo pisano che la mozione di sfiducia si presenta ad un ministro di governo e non a uno sciatto e inconcludente sottosegretario, al quale vanno solo ritirate le deleghe e pronunciata interminabile pernacchia.

PS la stessa e interminabile pernacchia vada al somaro ragliante che predicava il sorpasso del Partito Da ridere nei confronti del poderosissimo M5S che svetta come non mai alla testa dei sondaggi.

 

BaS

Chiedo scusa , non mozione di sfiducia ma mozione di censura . Cambia il vocabolo ma non la sostanza . Giusto Shinycaghetta ?? 

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Sono passati altri due giorni e delle strombazzate querele della sottosegretaria Boschi e dei suoi avvocatoni ci sono solo gli annunci. Nel frattempo l'ex ad di Unicredit Ghizzoni, la probabile fonte dello scoop di De Bortoli, continua a restare abbottonato. Si suol dire che chi tace acconsente (quindi il silenzio della fonte confermerebbe quanto scritto da De Bortoli) ma è anche vero che un banchiere su certe questioni è soggetto al vincolo della riservatezza. Ghizzoni dice di essere sereno e disposto a parlare solo davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta e si augura di poterlo fare al più presto (pia illusione: in Italia quando si vuole insabbiare una verità si nomina una commissione parlamentare d'inchiesta, questa generalmente lavora in tempi biblici e alla fine non cava un ragno dal buco). Però il banchiere, intervistato da Repubblica, si concede un piccolo ma illuminante sfogo precisando:

 "Adesso non parlo, perché non si può mettere in mano a un privato cittadino la responsabilità della tenuta di un governo".

Non c'è bisogno di Sherlock Holmes ma solo di un banale ragionamento logico per decifrare queste parole apparentemente sibilline e capire chi, tra la Boschi e De Bortoli, è il mentitore (perché è chiaro che uno dei due sostiene una tesi falsa: tertium non datur ). Ghizzoni in sostanza dice che, se parlasse ora, potrebbe essere messa a rischio addirittura la tenuta del governo Gentiloni (governo schierato, come ha ribadito anche ieri il premier, sulla posizione della sottosegretaria) e lui non si sente di assumersi questa grossa responsabilità politica da privato cittadino, cioè senza una espressa e imperativa richiesta del parlamento.  Ghizzoni non dice che, parlando, sarebbero messe a rischio la credibilità e la reputazione di Ferruccio De Bortoli. Dunque De Bortoli è in buona fede, ha scritto il vero. A meno che non gli abbia mentito lo stesso Ghizzoni, e in tal caso andrebbe querelato lui, ma non si capisce come un grande manager di banca possa impazzire e inventarsi una richiesta inesistente da parte di un ministro estraneo alla materia e in conflitto d'interessi (all'epoca la Boschi era ministra delle Riforme). In ogni caso la Boschi continua a non querelare nessuno e a non vergognarsi per la figuraccia barbina che sta facendo. Mentre l'ottimo De Bortoli, parlando di Renzi da Lilli Gruber, ritorna sulla sua famosa definizione del "maleducato di talento":

"Sul talento comincio ad avere dei dubbi".

Modificato da fosforo31

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36 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Sono passati altri due giorni e delle strombazzate querele della sottosegretaria Boschi e dei suoi avvocatoni ci sono solo gli annunci. Nel frattempo l'ex ad di Unicredit Ghizzoni, la probabile fonte dello scoop di De Bortoli, continua a restare abbottonato. Si suol dire che chi tace acconsente (quindi il silenzio della fonte confermerebbe quanto scritto da De Bortoli) ma è anche vero che un banchiere su certe questioni è soggetto al vincolo della riservatezza. Ghizzoni dice di essere sereno e disposto a parlare solo davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta e si augura di poterlo fare al più presto (pia illusione: in Italia quando si vuole insabbiare una verità si nomina una commissione parlamentare d'inchiesta, questa generalmente lavora in tempi biblici e alla fine non cava un ragno dal buco). Però il banchiere, intervistato da Repubblica, si concede un piccolo ma illuminante sfogo precisando:

 "Adesso non parlo, perché non si può mettere in mano a un privato cittadino la responsabilità della tenuta di un governo".

Non c'è bisogno di Sherlock Holmes ma solo di un banale ragionamento logico per decifrare queste parole apparentemente sibilline e capire chi, tra la Boschi e De Bortoli, è il mentitore (perché è chiaro che uno dei due sostiene una tesi falsa: tertium non datur ). Ghizzoni in sostanza dice che, se parlasse ora, potrebbe essere messa a rischio addirittura la tenuta del governo Gentiloni (governo schierato, come ha ribadito anche ieri il premier, sulla posizione della sottosegretaria) e lui non si sente di assumersi questa grossa responsabilità politica da privato cittadino, cioè senza una espressa e imperativa richiesta del parlamento.  Ghizzoni non dice che, parlando, sarebbero messe a rischio la credibilità e la reputazione di Ferruccio De Bortoli. Dunque De Bortoli è in buona fede, ha scritto il vero. A meno che non gli abbia mentito lo stesso Ghizzoni, e in tal caso andrebbe querelato lui, ma non si capisce come un grande manager di banca possa impazzire e inventarsi una richiesta inesistente da parte di un ministro estraneo alla materia e in conflitto d'interessi (all'epoca la Boschi era ministra delle Riforme). In ogni caso la Boschi continua a non querelare nessuno e a non vergognarsi per la figuraccia barbina che sta facendo. Mentre l'ottimo De Bortoli, parlando di Renzi da Lilli Gruber, ritorna sulla sua famosa definizione del "maleducato di talento":

"Sul talento comincio ad avere dei dubbi".

Vedo che il bufalaro Napoletano insiste . Mi costringe ad intervenire di nuovo per spiegargli che gli avvocati della Boschi stanno leggendo le carte per preparare la querela . Allo scopo , senza non potergli ricordare che Napolitano aspetta ancora l'impichment da parte dei webeti senza che il Cazzaro ne abbia fatto parola , ricordo anche allo stesso bufalaro campano che la Boschi non ha annunciato la querela bensì la minaccia di querela . Qualcuno spieghi all'impostore la differenza . Allego comunque la dichiarazione della'avvicato della Boschi che conferma la mia versione : 

Banche, Avv. Zencovich (legale Boschi): querela De Bortoli? Guardiamo carte, le cose si valutano

11 May 2017
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(AGENPARL) – Roma, 11 mag 2017 – “La vicenda Boschi-De Bortoli? Mi sembra un tipico fotomontaggio mediatico. Si prende una foto dell’onorevole Boschi sulla spiaggia, la si incolla su un’immagine della Boschi che parla alla Camera e poi si dice che la Boschi è andata in Parlamento in bikini per convincere i parlamentari, magari, che so, su Banca Etruria. Voglio dire che è un fotomontaggio, si prendono delle cose, le si decontestualizzano, le si mettono in un contesto diverso e poi si dice che quella è la verità”. Così Vincenzo Zeno Zencovich, avvocato di Maria Elena Boschi insieme a Paola Severino, che oggi è stato ospite di Un Giorno da Pecora, il programma di Rai Radio1 condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Querelate De Bortoli? “Le cose si valutano, è inutile fare gli annunci. Guardiamo le carte, osserviamo come si chiariranno. Mica ad uno ‘gli scappa’ la querela. Il problema – ha spiegato l’avvocato Zencovich a Rai Radio1 – è chiarire le cose come stanno nelle sedi opportune”. Cosa pensa di quanto espresso dal giornalista? “Da quello che ho letto, De Bortoli dice che conferma le sue fonti vicine ad Unicredit: a me sembra un po’ strano”. Perché? “Uno alza la cornetta, chiama le due persone e dice: ma è vero? Capisco che chiamare in Afghanistan o in Colombia possa essere complesso, ma sentire l’ex Amministratore delegato e un parlamentare credo sia piuttosto facile”. Cosa intende, a suo avviso, De Bortoli per per ‘fonti vicine’? “Cosa vuol dire vicino? Per me vicino può significare anche Stazione di Porta Garibaldi o Stazione Centrale…Prima di scrivere delle cose deve riscontrare le fonti. E poi c’è un’altra questione, assolutamente dirimente”. Quale? “La vicenda – ha spiegato l’avvocato a Rai Radio1 – denota una scarsa conoscenza di come funziona il sistema bancario, non solo italiano. C’è una situazione di crisi bancarie che colpisce numerosi istituti, come Banca Etruria. In questi casi l’istituto centrale di vigilanza, per prima cosa mette all’erta e dice ‘questi istituti di credito sono deboli e devono aggregarsi ad altri istituti’”. E questo cosa vuol dire? “Il dossier Banca Etruria era sul tavolo dei principali e meno principali istituti italiani da mesi. Pensare che ad un certo punto ci sia un politico che chiami e dica ‘apri il dossier’, denota un’immagine del sistema bancario e politico italiano un po’ offuscata”. De Bortoli ha scritto che la Boschi chiese a Ghizzoni (ai tempi ad di Unicredit, ndr), di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. Secondo lei è vero o falso? “Ho motivo di ritenere che questa richiesta fosse stata avanzata da tempo, da mesi e mesi, da Banca d’Italia e che non ci sia stato nessun intervento, così come viene raccontato in questo libro”. Ghizzoni non ha voluto commentare….”Non ho idea, saprà lui perché. Ma chiunque conosca un minimo il sistema bancario italiano sa che non funziona così”. Eppure De Bortoli continua confermare che è tutto vero. “Certo, se la fonte gli racconta che Gesù Cristo è morto di raffreddore, e lui dice confermo al 100% la mia fonte mi ha detto che è morto di raffreddore…Io non metto in dubbio che qualcuno possa aver detto a De Bortoli chissà cosa, ma forse – ha precisato l’avvocato a Un Giorno da Pecora -, direi che quella fonte non è molto attendibile”. Qualcuno ha detto che vorreste querelare il M5S. Quanto c’è di vero? “Subito si parte con le querele..si vedrà, chiariamo prima i fatti, non sono decisioni che si prendono così. Chiariamo che il dossier Banca Etruria era sul tavolo dell’Istituto di credito da mesi”. Ha sentito la Boschi oggi? Le è parsa preoccupata? “Non la vedo preoccupata perché non mi ha chiamato. L’avvocato è come un medico, se non chiami il medico vuol dire che stai bene”.

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Un altro aggiornamento per gli amici forumisti sulla telenovela di miss Etruria. Telenovela di cui ieri, incredibile dictu - e ovviamente i tg di Telerenzi (ex Rai) non ve lo hanno detto - poteva essere già annunciata l'ultima puntata. Purtroppo, come è noto, ai nostri politicanti le telenovele brevi non piacciono, quelle sono cose per paesi seri, cose frettolose, nel teatrino della politica italiana perfino il Riccardo III  e il Guglielmo Tell sarebbero dei cortometraggi. Basta pensare che, oltre due anni dopo la dura condanna inflittaci dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e i conseguenti altisonanti annunci del parolaio di Rignano, non sono ancora riusciti a varare una legge sul reato di tortura (ma sembra che un testo, annacquato e indecente, sia in dirittura d'arrivo). Quando poi il finale rischia di essere spiacevole (per loro), allora i nostri politicanti allungano il brodo fino alle calende greche. Come? La più sicura (per loro) è istituire una commissione parlamentare d'inchiesta, dove, proprio come nelle telenovelas o nelle soap opera da 3000 puntate, può accadere di tutto e di più, e dove per prassi è lecito discutere di tutto, anche del crack del Banco Ambrosiano degli anni '80 o di filologia romanza della Prussia Orientale. Cedo la parola a Marco Palombi, magnifica firma del Fatto Quotidiano, che nel suo articolo di oggi si ispira a un celeberimmo passo del Manzoni, ben conosciuto, e soprattutto molto applicato, dai nostri politicanti, a dispetto della loro crassa ignoranza. I grassetti sono miei.

"Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire". A quanto pare governo e Pd hanno scelto la vecchia saggezza del Conte zio manzoniano per gestire il caso degli interventi pro Banca Etruria di Maria Elena Boschi. Troncare, sopire, lasciar passare il tempo annacquando il tutto nella fiducia sempre rinnovata dall’esecutivo all’ex ministra. Il Conte zio, ieri, si è manifestato in commissione Finanze della Camera: il presidente, l'alfaniano Maurizio Bernardo, plaudito dai democratici, ha deciso di non audire Boschi, l'ex amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni e il giornalista Ferruccio De Bortoli. Non c'è fretta, aspettiamo la creazione della commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario. In sostanza si prende tempo e si consente al pericolante governo Gentiloni di continuare a far finta di nulla... Le opposizioni ci riproveranno in Senato. Gaetano Quagliariello e Andrea Augello di Idea, ad esempio, chiederanno una semplice audizione di Ghizzoni: se farla, lo deciderà la commissione  Finanze votando, e Maria Elena Boschi spera che non ci siano sorprese. Troncare, sopire e, finché è possibile, sopravvivere.

Nel frattempo, è quasi superfluo precisarlo, miss Etruria, che forse sarebbe meglio chiamare miss faccina di bronzo, continua a non querelare e a non dimettersi.

Cari forumisti, non so fino a quando potremo sopravvivere noi, onesti cittadini, con questo schifo. Una cosa ormai è certa, con partiti come Pd e Ncd (o come cavolo si chiama adesso, Alternativa nonsoché), con personaggetti incapaci e inaffidabili come Renzi, Boschi, Alfano e i loro leccapiedi, e con la politica degli annunci, dei rinvii e delle commissioni parlamentari d'inchiesta, questo paese non va da nessuna parte, se non indietro, se non nellacacca.

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Il 18/5/2017 in 15:53 , fosforo31 ha scritto:

Un altro aggiornamento per gli amici forumisti sulla telenovela di miss Etruria. Telenovela di cui ieri, incredibile dictu - e ovviamente i tg di Telerenzi (ex Rai) non ve lo hanno detto - poteva essere già annunciata l'ultima puntata. Purtroppo, come è noto, ai nostri politicanti le telenovele brevi non piacciono, quelle sono cose per paesi seri, cose frettolose, nel teatrino della politica italiana perfino il Riccardo III  e il Guglielmo Tell sarebbero dei cortometraggi. Basta pensare che, oltre due anni dopo la dura condanna inflittaci dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e i conseguenti altisonanti annunci del parolaio di Rignano, non sono ancora riusciti a varare una legge sul reato di tortura (ma sembra che un testo, annacquato e indecente, sia in dirittura d'arrivo). Quando poi il finale rischia di essere spiacevole (per loro), allora i nostri politicanti allungano il brodo fino alle calende greche. Come? La più sicura (per loro) è istituire una commissione parlamentare d'inchiesta, dove, proprio come nelle telenovelas o nelle soap opera da 3000 puntate, può accadere di tutto e di più, e dove per prassi è lecito discutere di tutto, anche del crack del Banco Ambrosiano degli anni '80 o di filologia romanza della Prussia Orientale. Cedo la parola a Marco Palombi, magnifica firma del Fatto Quotidiano, che nel suo articolo di oggi si ispira a un celeberimmo passo del Manzoni, ben conosciuto, e soprattutto molto applicato, dai nostri politicanti, a dispetto della loro crassa ignoranza. I grassetti sono miei.

"Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire". A quanto pare governo e Pd hanno scelto la vecchia saggezza del Conte zio manzoniano per gestire il caso degli interventi pro Banca Etruria di Maria Elena Boschi. Troncare, sopire, lasciar passare il tempo annacquando il tutto nella fiducia sempre rinnovata dall’esecutivo all’ex ministra. Il Conte zio, ieri, si è manifestato in commissione Finanze della Camera: il presidente, l'alfaniano Maurizio Bernardo, plaudito dai democratici, ha deciso di non audire Boschi, l'ex amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni e il giornalista Ferruccio De Bortoli. Non c'è fretta, aspettiamo la creazione della commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario. In sostanza si prende tempo e si consente al pericolante governo Gentiloni di continuare a far finta di nulla... Le opposizioni ci riproveranno in Senato. Gaetano Quagliariello e Andrea Augello di Idea, ad esempio, chiederanno una semplice audizione di Ghizzoni: se farla, lo deciderà la commissione  Finanze votando, e Maria Elena Boschi spera che non ci siano sorprese. Troncare, sopire e, finché è possibile, sopravvivere.

Nel frattempo, è quasi superfluo precisarlo, miss Etruria, che forse sarebbe meglio chiamare miss faccina di bronzo, continua a non querelare e a non dimettersi.

Cari forumisti, non so fino a quando potremo sopravvivere noi, onesti cittadini, con questo schifo. Una cosa ormai è certa, con partiti come Pd e Ncd (o come cavolo si chiama adesso, Alternativa nonsoché), con personaggetti incapaci e inaffidabili come Renzi, Boschi, Alfano e i loro leccapiedi, e con la politica degli annunci, dei rinvii e delle commissioni parlamentari d'inchiesta, questo paese non va da nessuna parte, se non indietro, se non nellacacca.

Sono passati altri 3 giorni e la famosa querela di Calandrino Travaglio contro Renzi , non è ancora arrivata . Della tanto strombazzata del Direttoretto del Fattetello non rimangono che solo gli annunci .  Questo lascerebbe intendere che quel che disse nella trasmissione che dirige alla 7 in cui la Gruber e' ospite fissa era solo fugga ad uso. Cazzari e bufalari.  E' vero , caro Marco , che la tua faccina l'hai persa irrimediabilmente sostenendo e difendendo Sindachesse improvvisate , delinquenti alla Morgia , Alla Corona , alla Ciancimini ke, alla Maresciallo Ciurlo , ma così esageri . Prometti sbraitando e non mantieni ?? Guarda Marco , potrei essere tuo fratello maggiore , ma invece di fare il finto giornalista , potevi sfruttare meglio la tua laurea in lettere raggiunta all'età di anni 34 per andare ad insegnare in qualche scuola pubblica . Caro Marco , se tu non l'avessi ancora capito , sono in gioco il tuo onore ( almeno quel poco che ti e' rimasto ) ed anche quella residua  credibilità ( molto molto poca) che ancora possiedi tra i vari Cazzari e Bufalari che circolano in Italia ed in Campania in modo particolare . Mica vuoi fare come il tuo pfrefetito leader politico Grillo che annuncio' l'imoeachment per Napolitano ed ora che sono 3 anni che Napolitano non c'è più sene deve essere dimenticato. Oppure non vorrai mica usufruire anche tu di quella tattica che tanto attacchi e che si chiama "insabbiamento" che consiste nella speranza che gli Italiani ...dimentichino . Questo potrà avvenire per Cazzari e bufalari ma per quegli un pochino più svegli , caro Marco , non hai scampo .  Pensa poi ai componenti della tua Redazione come ci rimarrebbero male se tu non dessi corso immediato a quel che hai annunciato . I vari  Gomez, Padelkato , Scanzie e Lillo si convincerebbero sempre più di scrivere su un giornale che veramente e' il Falso Quotidiano. Ma forse , e te lo dico di cuore , ho gettato via 10 minuti del mio tempo e te lo dico con infinita tristezza caro Marco . Oramai siete solo un branco di svergognati ipocriti che avete rinunciato alla dignità ed all'onore per rimanere attaccati alla vostra poltrona per scrivere libri di cui tutti i Cazzari ed i bufalari fosforosi hanno collane e raccolte complete . 

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