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Inviata
Oliviero Beha, un grande giornalista e un grande uomo. L'amico e collega Marco Travaglio gli ha dedicato un bellissimo ricordo sul Fatto Quotidiano, l'ultimo, naturale e definitivo approdo per un giornalista scomodo e controcorrente che aveva cambiato decine di redazioni per non tradire mai la sua vocazione di professionista indipendente al servizio di un solo padrone, il lettore. Nemmeno una parola, invece, nell'editoriale di domenica di Eugenio Scalfari, che fu per oltre un decennio direttore di Beha. Anche il fondatore di Repubblica è stato indubbiamente un grande giornalista ma, a differenza dei Montanelli, Biagi, Bocca, e dello stesso Beha, che peraltro dimostrava assai meno dei suoi 68 anni, sta invecchiando decisamente male, putrefacendosi tristemente nel renzismo, nel culto di quel personaggetto che, prima di essere obnubilato dall'arteriosclerosi, egli aveva fatto in tempo a definire "pifferaio" e ad accostarlo en passant a Craxi, Mussolini e Napoleone (mentre ora lo accosta a Giolitti, roba da matti!).
Allego ulteriori ricordi del compianto Oliviero, e la vignetta che gli ha dedicato il suo amico Vauro:
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/5/13/OLIVIERO-BEHA-MORTO-Sulla-figlia-down-Saveria-Beha-disse-non-vorrei-sopravviverle-/764055/
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