Probabile prossimi PDR e PDC


C’era su un quotidiano di ieri ( indovinate quale , comincia con la F e finisce con la Q) una foto simbolica: Rodotà, 83 anni, calabrese e Zagrebelsky, 73 anni di origini russe, affiancati che annunciano: ora ci dedichiamo a cancellare il lavoro dei tre anni di governo di Matteo Renzi. Niente da dire: una bella coppia, rinvigorita dal successo del No, al quale hanno partecipato con tutto il carico della loro sapienza.  E cosa vogliono distruggere, dopo tutto quello che hanno omesso di fare nel corso della loro lunga vita? Forse togliere gli 80 euro al mese, che il giovanissimo premier donò ai più poveri, non ascoltando i soloni come loro, che la definirono elemosina, senza sapere che una famiglia di veri poveri con quei mille euro annui ci paga le bollette. Hanno studiato tanto nella vita, ma non sono mai stati presi dal sospetto che fra i trentenni che escono oggi dalla Normale di Pisa o dal Politecnico di Milano ci possa essere qualcuno più bravo di loro. Che progettano di fare? Forse qualcosa per distribuire meglio le risorse, secondo il termine “equità”, che è sfuggito ai loro complessi studi? Non credo. Ci pensa l’Istat, nato nel lontano 1926, per dirci la verità, tutta la verità sui dati che riguardano la nostra esistenza. E ieri ci ha raccontato che una famiglia su quattro in Italia vive in “povertà”. Che solo per caso fa rima con “equità”. E che nel Mezzogiorno il numero peggiora, fino a raggiungere una famiglia su due. Ecco. Per cortesia, cari miei coetanei, sapreste dirmi perchè non vi siete mai occupati di questo? Forse perché avete viaggiato con redditi personali oscillanti dai 100mila ai 300mila euro l’anno, e non vi siete accorti che esistono anche i poveri? Ora siete impegnati a distruggere le tracce del lavoro di Renzi. Fatti vostri e dei politici che vi stimano, e all’occorrenza vi sfruttano. Una prova? Eccola. Sembra che un vostro amico, da ieri raggiante per la vittoria, tale D’Alema, comprò la sua prima barca a vela oceanica da un tizio definito “il re del Bingo”. Sapete, futuri sabotatori del grande Renzi nazionale, che 856mila di quelle famiglie in povertà bruciano i pochi soldi ai botteghini della Sisal, dimenticando di comprare il latte per i bambini di casa che piangono per la fame? Allora se il “re del Bingo” ha venduto una superbarca a un personaggio importante come era all’epoca il D’Alema, potrà al momento opportuno chiedere un piccolo favore di ricambio. Con le sale giochi basta uno schiocco delle dita, e aumenta anche la povertà certificata dall’Istat. Questa è l’Italia, amici miei. 

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5 messaggi in questa discussione

Lo so che sei un cazzaro per causa imputabile a Madre Natura, che si è rivelata particolarmente matrigna nei tuoi confronti. Quindi sono consapevole che sto sparando sulla Croce Rossa, cosa che mi diverte moltissimo.

I famosi 80 euro, che il bimboscemo fiorentino avrebbe donato ai più poveri, sono stati restituiti dai poveri che li hanno indebitamente percepiti.

AMBECILLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

rimani in silenzio che ti conviene.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Forse togliere gli 80 euro al mese, che il giovanissimo premier donò ai più poveri, non ascoltando i soloni come loro, che la definirono elemosina, senza sapere che una famiglia di veri poveri con quei mille euro annui ci paga le bollette.

Se sbaglio mi corrigerà, signor mark,

quegli 80 euro non sono stati dati a quelli più poveri, ma bensì a chi aveva un lavoro. Un lavoro poco retribuito ma che comunque consentiva di tirare avanti.

 

Il famoso e polemico bonus Irpef da 80 euro è destinato a lavoratori dipendenti e assimilati e riconosciuto in busta paga, a partire da maggio 2014, senza dover fare alcuna domanda. Con l'approvazione della Legge Stabilità 2015 il bonus è diventato stabile e verrà erogato anche negli anni successivi: ma attenzione perché in molti casi, durante il conguaglio fiscale di dicembre, il lavoratore potrebbe essere tenuto alla restituzione del bonus 80 euro percepito durante l'anno.

Non crede signor mark, che se quei soldi fossero stati investiti in opere pubbliche (sistemazione di scuole decrepite tanto per citare un  esempio) non sarebbero stati più utili ricreando nuovi posti di lavoro e dando ossigeno alle imprese già sull'orlo della chiusura?

 

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Rodotà, 83 anni, calabrese e Zagrebelsky, 73 anni di origini russe, affiancati che annunciano: ora ci dedichiamo a cancellare il lavoro dei tre anni di governo di Matteo Renzi.

Signor mark mi scusi

ma se consideriamo l'età dei signori da lei elencati, come sinonimo di deficenza fisica e mentale, cosa dovremmo dire del signor Napolitano che all'età di 89 anni ha dato l'incarico al signor Renzi?

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No , ritengo più giusto che lo sconto fiscale di 80 euro mensili sia stato destinato a quella fascia di popolazione povera che però più delle altre ha contribuito , fiscalmente , e con grande sacrificio , agli introiti delle imposte statali . 

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signor mark

io invece sono dell'avviso che quei "poveri lavoratori" che, sebbene con gran sacrificio, contribuiscono agli introiti statali, siano comunque già più ricchi di chi un lavoro non ce l'ha o l'ha perduto, i quali, una volta assunti o riassunti, avrebbero contribuito pure loro, con sacrificio ma con rinnovato entusiasmo, a contribuire alle entrate statali, magari senza incidere più sulle stremate risorse pensionistiche dei genitori.

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