Le cose che non ci sono più
Iniziata da
comtruise,
12 messaggi in questa discussione
le bomboniere gelato...
le bomboniere d'argento!
le cabine telefoniche!!!!
E il Ciao, il Burgy, il Billy!! Chi si ricorda il Billy??
lo zundapp
il cesso coi piedoni...
il juke box
Tutto molto bello. Mi beo di tutti i complessi ed i/le cantanti del periodo 1968-1980 (anche adesso ci sono analoghe delizie musicali, ma ahimé sempre più rare - causa Usa-Rap-Mania). Certo vi era un'atmosfera meno schizofrenica, ma se ci illudiamo che le cose fossero tutte rose e fiori sbagliamo se vediamo solo il lato negativo della modernità. Le brutture della modernità non sono molto diverse da quelle del passato, le persone si uccidevono, si drogavano e morivano anche per malattie che oggi sono guaribili e i focolai di guerra di allora ci hanno portate/i sull'orlo di una guerra nucleare. La percezione dei (mis)fatti odierni è anche enfatizzata dai mezzi di comunicazione di massa, che per vendere, mettono, per questo motivo, in evidenza i fatti delittuosi più che quelli positivi che pure ci sono. Temo che la nostalgia del passato sia anche causata dal fatto che i ricordi sono strettamente legati dal fatto che in quel periodo, noi interlocutori in questo forum, eravamo giovani.
Le differenze causate dalla tecnologia non dipende da essa ma dal nostro essere persone che non è cambiato granché.
Salute a tutti.
sono passati i tempi delle famiglie unite, niente più rispetto, niente educazione, non c'è più un linguaggio pulito, tutti parlano con le parti intime in bocca, nessuno che saluta con educazione nessuna vera amicizia, si era povera ma sinceri. Oggi tutti si preoccupano delle cose materiali cose veramente anormali. Che tempi malvagi
La simpatia e la spontaneità di ritrovarsi riuniti attorno ad un tavolo, un gelato come pretesto, con il desiderio di dialogare in compagnia. Ora ciascuno dialoga solamente tramite la propria scatoletta elettrica. Si fa gruppo solo nelle attività di bullismo verso i più deboli, per poi darsi alla fuga e nessuno conosce l’altro, ancora meno sé stesso.
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Inviata
il gettone e le schede telefoniche, quanta nostalgia
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