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La gelosia è un sentimento dispersonale in quanto relega il consorte
- che divide con me la sorte - a proprietà cioé ad una cosa. Inoltre pensare che una qualsiasi persona non possa sentire forte attrazione per altre è una emerita stupidaggine che presuppone che non cambi per tutta la durata della propria vita. Preferirei che le coppie, sia per la componente maschile che quella femminile, si lasciassero delle "divagazioni" di carattere ***-carnale qualche volta. E che ciò avvenga senza che la maggior parte delle famiglie durino particolarmente meno dovrebbe mettere la gelosia nell'ambito della follia.
La gelosia è un sentimento dispersonale in quanto relega il consorte
- che divide con me la sorte - a proprietà cioé ad una cosa. Inoltre pensare che una qualsiasi persona non possa sentire forte attrazione per altre è una emerita stupidaggine che presuppone che non cambi per tutta la durata della propria vita. Preferirei che le coppie, sia per la componente maschile che quella femminile, si lasciassero delle "divagazioni" di carattere ***-carnale qualche volta. E che ciò avvenga senza che la maggior parte delle famiglie durino particolarmente meno dovrebbe mettere la gelosia nell'ambito della follia.
24 minuti fa, contrappassi ha scritto:La gelosia è un sentimento dispersonale in quanto relega il consorte
- che divide con me la sorte - a proprietà cioé ad una cosa. Inoltre pensare che una qualsiasi persona non possa sentire forte attrazione per altre è una emerita stupidaggine che presuppone che non cambi per tutta la durata della propria vita. Preferirei che le coppie, sia per la componente maschile che quella femminile, si lasciassero delle "divagazioni" di carattere ***-carnale qualche volta. E che ciò avvenga senza che la maggior parte delle famiglie durino particolarmente meno dovrebbe mettere la gelosia nell'ambito della follia.
Per quanto riguarda la coppia di cui faccio parte, di "divagazioni" a cui fai riferimento non ne sentiamo il bisogno, ma se uno dovesse vivere con il tarlo della gelosia in testa, direi che sono molto meglio (o molto meno peggio, a seconda del punto di vista personale) le "divagazioni", a quel punto.
Risposta a LupoGrigio
Escludendo le “divagazioni”, che non sono certo obbligatorie, è evidente che chi è soddisfatto del/la proprio/a compagno/a in tutti i sensi, affettivi e/o semplicemente carnali non ne abbia bisogno, ma mi riferivo a quella situazioni, peraltro decisamente molto più frequenti nelle quali ci sia qualche evidente problematica compenetrazione, in senso meramente non carnale, tra la vita di una coppia. In questo caso se il/la compagno/a prova e cerca ciò che causa dalla sua relazione principale un disagio notevole e cerca di colmare questo senso di mancanza di conseguimento delle proprie pulsioni con un’altra persona, senza annullare la principale relazione, non credo che faccia male a nessuno a meno di ricorrere al sentimento demenziale della gelosia che non vuol dire nient’altro che considerare il/la proprio/a compagno/a una proprietà che credo sia da escludere nelle relazioni tra persone sensate.
1 ora fa, cometaggrada ha scritto:Risposta a LupoGrigio
Escludendo le “divagazioni”, che non sono certo obbligatorie, è evidente che chi è soddisfatto del/la proprio/a compagno/a in tutti i sensi, affettivi e/o semplicemente carnali non ne abbia bisogno, ma mi riferivo a quella situazioni, peraltro decisamente molto più frequenti nelle quali ci sia qualche evidente problematica compenetrazione, in senso meramente non carnale, tra la vita di una coppia. In questo caso se il/la compagno/a prova e cerca ciò che causa dalla sua relazione principale un disagio notevole e cerca di colmare questo senso di mancanza di conseguimento delle proprie pulsioni con un’altra persona, senza annullare la principale relazione, non credo che faccia male a nessuno a meno di ricorrere al sentimento demenziale della gelosia che non vuol dire nient’altro che considerare il/la proprio/a compagno/a una proprietà che credo sia da escludere nelle relazioni tra persone sensate.
Mi ha particolarmente colpito il tuo riferimento alla “proprietà” perché è un ragionamento che faccio abbastanza di frequente anche io. Questo sentirsi proprietari di un’altra persona, anziché solo una “proprietà” di tipo affettivo, anche facoltativa perché una persona ha il pieno diritto di avere la propria autodeterminazione, è, secondo me, una cosa che avvelena i rapporti di coppia. Non sono un sostenitore del sesso libero, anche io soffro per la gelosia (in modo estremamente limitato, forse anche perché non ne ho motivo), ma penso che in una coppia, piuttosto che il tradimento, sarebbe preferibile qualche “divagazione autorizzata” quindi non segreta, ma vissuta come una specie di “complicità”. Ma non ti so dire quante coppie siano in grado di affrontare con il dialogo simili argomenti. Molto più sbrigativamente si preferisce il “io sospetto che tu mi tradisca, quindi ti massacro di botte”. Esistono perfino coppie in cui lavora solo lei e lui la riempie di botte perché “chissà cosa fa quando è al lavoro”. Personalmente posso affrontare con mia moglie qualsiasi argomento, anche del tipo che ho descritto sopra e siamo insieme da più di 30 anni e stiamo bene insieme. Di "divagazioni" non ne abbiamo e non ne abbiamo bisogno. I nostri smartphone, per dire, hanno lo stesso codice e nessuno di noi due va a leggere i messaggi dell’altro/a. Che cavolo di vita è quella in cui c’è il sospetto continuo?
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Assolutamente si, segno di grande insicurezza e anche dicono gli esperti... di desiderio di tradimento, attribuisco all'altro quello che farei io, magari il partner non ci pensa proprio
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