lo spauracchio salario minimo

6 messaggi in questa discussione

Così come pensato e strutturato dai grillini e’ una potente e puzzolente caga ta !! Gli scappati da casa a 5 stelle   confondono ,   perché sull'argomento sono ignoranti , la differenza che passa tra una equa retribuzione contrattuale e un salario minimo di legge. L’equa retribuzione e’ la trattativa che intercorre tra Sindacato , che difende gli interessi dei lavoratori , e le Aziende , il salario minimo di legge, e’ quella cosa che se viene portato eccessivamente verso l'alto, corre il rischio di distruggere la contrattazione, facendo un danno irreparabile alla condizione salariale e normativa dei lavoratori. 
Quindi , la cifra dei 9 euro lordi orari di salario minimo , che è la proposta dei 5stelle, e’ la stessa cifra fissata dalla Germania ma in quel caso rappresenta il 50% del salario medio tedesco. In Italia il salario medio, secondo dati Istat, è poco più di 11 euro. Quindi 9 euro sono 80 % di questa cifra e costituirebbero, se applicato in modo indistinto, un aggravio calcolato nel 20% del costo del lavoro. Questo indurrà , senza ombra di dubbio ,  le imprese a uscire dal sistema di contrattazione e a rifugiarsi comodamente nel salario minimo di legge. Non ci sarebbero piu , quindi , ne’ le tutele né i diritti che oggi un salario contrattuale, anche più basso, garantisce. Mi riferisco a ferie, tredicesima, trattamento di fine rapporto, tutela per malattia, maternità, infortunio, permessi e festività retribuiti, scatti di anzianità, avanzamento professionale, previdenza e sanità complementari, premio di risultato e welfare aziendale. Quindi c’è il rischio garantito che andremo verso un arretramento generale delle condizioni complessive dei lavoratori . Ma questo ai 5 stelle , e pure al fascistoide Fosforo 41, non interessa ed e’ quindi ovvio che gli scappati da casa a 5 stelle attacchino Landini e la contrattazione complessiva .. È evidente che l'obiettivo dei 5Stelle, malamente urlato in modo cialtronesco da Dibba e dai suoi accoliti , è quello di sostituire la contrattazione con un minimo di legge pericoloso e svantaggioso per i lavoratori. Saluti 

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2 ore fa, mark222220 ha scritto:

In Italia il salario medio, secondo dati Istat, è poco più di 11 euro.

si può risolvere in altro modo per non incentivare una paga al ribasso.

La paga media in italia e di 11 euro?

Bene il salario minimo sarà di 15 euro. Tutti contenti ?


Si, tutti contenti fino quando non pagheremo la frutta e la verdura, quando ci servirà l'elettricista o l'idraulico, quando avremo bisogno di ridipingere l'appartamento  o di ristrutturare casa, ecc. ecc.

Tenete anche presente che che a breve avremo purel'aumento dell'IVA e allora ci sarà qualcuno che darà la colpa a Prodi e all'euro a 1936,27.

E chi avrà ricevuto l'aumento a 15 eu/ora si accorgerà che non bastano neppure quelli.

Figuratevi la pacchia che affronteranno i pensionati che percependo 1500 euro hanno pure "guadagnato" una riduzione.

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18 minuti fa, fosforo41 ha scritto:

Niente da fare: il mentecatto pisano non ne azzecca una neppure per sbaglio. Dato che l'argomento è importante, sorvolo sui consueti insulti e passo a demolire le balle. Intanto registriamo che il lekkino di Renzi è uscito dal Pd prima di Renzi. In effetti sospettavamo che questo traditore della Sinistra fosse più a destra perfino dell'ex caudillo di Rignano. Sostiene infatti che i 9 euro lordi di retribuzione oraria minima previsti dai 5 Stelle sarebbero troppi. Con ciò il mentecatto si schiera dalla parte degli sfruttatori e degli affamatori, in assoluto spregio dell'articolo 36 della Costituzione, e va allo scontro frontale con il suo stesso ex partito che  nella proposta di legge firmata da Graziano Delrio prevede un salario minimo di 9 euro netti, cioè ben più alto di quello proposto dai grillini: 

https://www.corriere.it/politica/cards/scontro-salario-minimo-pd-nove-euro-netti-m5s-nove-euro-lordi/pd-9-euro-netti.shtml

Il mentecatto spara poi una balla colossale: dice che il salario medio lordo in Italia sarebbe poco più di 11 euro l'ora, cioè poco più alto del salario minimo grillino. Per fortuna non siamo ancora alla fame o quasi. Infatti, secondo l'Istat, il salario medio lordo in Italia nel 2016 era pari a 19,92 euro l'ora. Cioè sotto la media dell'Eurozona ma non ancora a livelli da Terzo Mondo o quasi come ci vorrebbe lo sprovveduto gufo annidato in qualche anfratto della Torre di Pisa: 

https://www.toscanaoggi.it/Italia/Lavoro-nel-2016-retribuzione-oraria-lorda-italiani-sotto-media-eurozona

Non a caso LEU, che è senza dubbio più a sinistra di Delrio e Zingaretti, propone un salario minimo ancora più alto di quello del Pd, ovvero pari al 50% del salario medio Istat (circa 10 euro). Per completezza è opportuno dare una stima del salario orario netto corrispondente a 9 euro lordi. Ipotizzando il caso più favorevole per il lavoratore, ovvero che rientri nella fascia più bassa di tassazione, l'imposizione fiscale complessiva risulta quella indicata nella tabella Eurostat  riportata nell'articolo che segue, pari al 27,48%: 

https://it.businessinsider.com/salario-minimo-occhio-al-fisco-i-23mila-euro-lordi-italiani-ne-valgono-17mila-i-19mila-del-belgio-sono-18mila-netti/?refresh_ce

Da cui risulta che con un salario minimo di 9 euro lordi l'ora un lavoratore si mette in tasca, nella migliore delle ipotesi, 6 euro e 52 centesimi netti.  Siamo davvero ai livelli minimi di civiltà e di decenza per un paese del G7. Ma per il mentecatto pisano, servo dei padroni e degli sfruttatori, sono TROPPI!!!

 

 

 

 

 

Quando ti trovi a dover discutere con un idio ta che oltretutto falsa pure le cifre non vale nemmeno perderci più di tanto tempo . Allora e’ opportuno rinfrescare la memoria all’ebe Te Napoletano non prima di ricordargli che il provvedimento grillebete piace solo agli idio ti e quindi anche al Cazzaro Napoletano e trova contrari Partiti , Sindacati , Confindustria e tutte le autority indipendenti mondiali . Ecco qua uno stralcio : 

Di salario minimo orario si occupa un disegno di legge attualmente all'esame della Commissione Lavoro al Senato, di cui è prima firmataria la senatrice M5S Nunzia Catalfo. Nel dettaglio, il testo prevede di fissare il salario minimo in Italia a 9 euro lordi l'ora
 
Il provvedimento, in attuazione dell'art. 36 della Costituzione (fermo restando quanto previsto dalla L. n. 300/1970), punta a contrastare il fenomeno dei c.d. working poors, ovvero quei lavoratori il cui reddito è inferiore alla soglia di povertà. 
 
  1. Cos'è il salario minimo e a chi spetterebbe
  2. Quanto costerebbe alle imprese il salario minimo
  3. Aumento costo del lavoro: le possibili criticità
  4. Le critiche di OCSE e Confindustria
  5. Le stime INAPP

Cos'è il salario minimo e a chi spetterebbe

 

 

 

Il testo prevede una definizione certa, uguale per tutti i rapporti di lavoro subordinato, e cogente del trattamento economico che integra la previsione costituzionale della retribuzione proporzionata e sufficiente, attraverso l'obbligo che non sia inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative.
 
Nel dettaglio, la disposizione si rivolge si datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori e spinge all'adozione di una retribuzione complessiva proporzionata e sufficiente alla quantità e qualità del lavoro prestato
 
Il disegno di legge considera tale il trattamento economico, non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, e comunque non inferiore a 9 euro all'ora al lordo degli oneri contributivi e previdenziali.
 

 

 

 

Il salario minimo verrebbe applicato a tutti i contratti di lavoro subordinato e para subordinato, comprese le collaborazioni coordinate e continuative etero-organizzate. Come dichiarato dalla senatrice pentastellata Catalfo, il provvedimento mira a colmare un gap: "L'Italia - ha dichiarato la senatrice - è uno dei pochi paesi europei dove non c'è un salario minimo orario, perciò la sua introduzione è necessaria e non più rinviabile". 

Quanto costerebbe alle imprese il salario minimo

Secondo un'elaborazione fatta dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, l'introduzione di un salario minimo orario di 9 euro lordi per tutti i lavoratori comporterebbe unaumento medio del costo del lavoro non inferiore al 20%
 
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro ha, non solo, stimato le criticità della proposta di legge, ma anche evidenziato i costi diretti e indiretti per le aziende, posto che i lavoratori ai quali adeguare la retribuzione sarebbero 4 milioni. Ciò comporterebbe un aumento diretto del costo del lavoro per le imprese di oltre 5,5 miliardi di euro. 
 

 

 

 

Secondo l'ISTAT, in Italia il 21% (quasi tre milioni – 2.940.762) dei lavoratori del settore privato percepiscono una paga oraria lorda inferiore a 9 euro. Di questi circa 1 milione (32,6%) sono giovani sotto i 29 anni.
 
Tuttavia, le stime dell'ISTAT non tengono conto del settore agricolo (350 mila) e quello di supporto ai lavori domestici (864 mila), di cui gran parte degli addetti percepisce un salario orario inferiore a 9 euro (dati INPS affermano che la totalità dei lavoratori domestici percepisce un salario inferiore a 9 euro). Le stime non tengono conto, inoltre, del comparto del pubblico impiego (in totale 3.243.000 lavoratori occupati).

Aumento costo del lavoro: le possibili criticità

I Consulenti del lavoro avvertono che un costo del lavoro particolarmente elevato potrebbe, di conseguenza, creare anche un aumento del prezzo di beni e servizi, vanificando quindi i benefici sul potere d'acquisto che la norma sul salario minimo mira a generare. Andrebbe, inoltre, considerato l'impatto sulle relazioni sindacali nelle richieste di aggiornamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
 
L'aumento generalizzato della retribuzione comporterebbe, spiega il Comunicato Stampa, una minore disponibilità di risorse da destinare a trattamenti retributivi aggiuntivi, premi di produzione, retribuzione incentivante e trattamenti di welfare aziendale, a discapito della produttività, del benessere organizzativo e della meritocrazia. 

 

 

 

 
Questa situazione comporterebbe anche un incremento dei fenomeni di dumping sociale nei confronti dei
lavoratori stranieri, con il rischio di una nuova ondata di delocalizzazioni e di una diminuzione degli investimenti esteri nelle attività produttive italiane

Le critiche di OCSE e Confindustria

 

 

 

Bisogna anche sottolineare che la fissazione di un salario minimo a un valore pari a 9 euro collocherebbe l'Italia al quinto posto nell'ambito dei Paesi nei quali esiste una retribuzione oraria minima per legge. Inoltre, secondo quanto emerge dai dati OCSE, considerando il rapporto tra salario minimo e salario mediano, l'importo di 9 euro lordi all'ora, sarebbe il più elevato tra i Paesi OCSE.
 
Proprio secondo Andrea Garnero, economista presso il dipartimento lavoro e affari sociali dell'Ocse, la misura "non è la soluzione al mercato del lavoro italiano ed è solo mediamente efficace contro la povertà e la povertà lavorativa", ma sono in molti a nutrire dubbi. 
 
Critiche anche da parte dei sindacati, che rischiano di veder limitato il potere di contrattazione, nonché da parte del vice presidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, il quale sostiene che "il rischio è smontare il sistema dei contratti nazionali, che non regolano solo il salario ma anche tanti altri temi rilevanti, come ferie, malattia, straordinari". E in tal modo, si "finisce per togliere diritti e tutele ai lavoratori". 

Le stime INAPP

 

 

 

Anche l'Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) ha pubblicato sul proprio sito internet una stima dei costi e dei beneficiari del salario minimo. I lavoratori beneficiari dell'introduzione di un salario minimo legale a 9 euro orari, secondo INAPP, sarebbero circa 2,6 milioni. Di questi, circa 1,9 milioni di lavoratori a tempo pieno per un costo di 5,2 miliardi, e circa 680.000 lavoratori a tempo parziale per un costo di 1,5 miliardi. Il costo totale per le imprese sarebbe di 6,7 miliardi di euro
 
Tra i vari fattori che incidono in misura rilevante sull'eterogeneità dell'impatto atteso, ne vengono evidenziati due: la dimensione d'impresa e la ripartizione geografica di lavoro. Queste identificano gran parte della variabilità delle caratteristiche del tessuto produttivo italiano e anche la spesa necessaria all'adeguamento a un salario minimo ne risulterebbe condizionata in misura considerevole.
 
Per l'INAPP, alla stima della spesa complessiva che l'introduzione di un salario minimo legale comporterebbe è cruciale la previsione della distribuzione della spesa secondo il profilo delle imprese coinvolte; la diversa sostenibilità del salario minimo legale, in termini di salario aggiuntivo, e le conseguenti differenti reazioni della domanda di lavoro sono infatti determinanti al fine di valutare i possibili esiti della misura.
 

Data: 23/06/2019 14:00:00
 

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Ah , dimenticavo di sputtanare la menzogna del Cazzaro di Napoli relativo al costo medio di un salario e/o stipendio in Italia . Il dato e’ fornito da Istat : 

Il primo dato ad emergere è quello relativo ai nuovi contratti di lavoro stipulati nel 2018. Sembra infatti che questi ultimi prevedano una retribuzione oraria effettiva addirittura inferiore rispetto a quelli già in essere. Secondo i dati, la retribuzione oraria dei contratti sottoscritti nel 2018 ha una media pari a 9,99 € all’ora; mentre i contratti già esistenti prevedono una cifra pari a circa 12,23 € orari, con una differenza pari al 18,4%. Un gap importante, specialmente tenendo conto del fatto che il costo della vita non è affatto sceso nel corso dell’ultimo anno. Né, d’altra parte, è chiaro perché coloro che vengono assunti adesso debbano avere una disparità di trattamento rispetto ai colleghi “anziani”. Inoltre, il valore mediano della retribuzione media era pari a 11,06 € nel 2014 e 11,21 € nel 2015 e nel 2016. Un aumento, quindi, inesistente, se si tiene conto dell’inflazione e del costo della vita.

 

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Che brutta persona che sei !! Una persona senza morale e dignità !! Un poveraccio presuntuoso senza arte né parte , dedito alla menzogna . Riesci a tentare di smentire pure l’Istat e neghi addirittura che la proposta dei 5 stelle e’ stata bocciata da tutti proprio da tutti . Questa proposta ha raggiunto il memorabile risultato di mettere d’accordo Landini , tutti nessuno escluso dei Sindacati con la Confindustria . Addirittura , buffone e Pulcinella , asserisci che per una volta , PD e M5S sono d’accordo !! Ed allora , verme schifoso , con grande piacere ti vengo a smentire. Lo faccio con un articolo del tuo giornaletto di riferimento , il Falso Quotidiano . Dopodiché lascio al giudizio dei forumisti capire se PD e M5S sono d’accordo sul salario minimo . Te , bugiardo ossessivo , dici di sì , io dico che sono agli antipodi ...!! 

Salario minimo, Zingaretti (Pd): “Presentata una proposta importante”. Risposta M5s: “È una farsa assoluta”

 

Il Partito democratico vuole legare la giusta retribuzione ai contratti collettivi di lavoro. A sentire il Movimento 5 Stelle, però, l'iniziativa dei dem "istituirebbe l’ennesimo assurdo poltronificio: una commissione da 20 persone pagata dai cittadini presso il Cnel e presieduta dal presidente del Cnel"

  • di F. Q.
  •  
  •  9 Maggio 2019
  •  
  •    
 

Per il Pd è una “proposta importante”, per il Movimento 5 Stelle una “farsa assoluta”. Al centro del contendere c’è la proposta di legge del Partito democratico sul salario minimo, iniziativa che a sentire il segretario Zingaretti da sola non basta “perché servirebbe voltare pagina sulle politiche del lavoro e sullo sviluppo, ci vorrebbe un cambio di passo del governo sulla crescita ma questo non è all’orizzonte“. A sentire il leader democratico – che oggi al Senato ha presentato la proposta di legge del Pd su giusta retribuzione, salario minimo e rappresentanza sindacale al Senato– “gli occupati a rischio povertà sono circa il 12% contro il 9 dell’area euro. Quindi parliamo di lavoro povero – ha aggiunto – con categorie particolarmente esposte come i giovani fino a 29 anni e tra questi soprattutto le donne“. In tal senso, la proposta del Pd “è importante perché fa chiarezza ed è frutto dell’ascolto di sindacati e datori di lavoro”.

Gli annunci del Pd, tuttavia, sono contestati aspramente dal Movimento 5 Stelle, secondo cui “il Pd non si smentisce mai”: “La proposta di legge sul salario minimo che hanno presentato stamani è una farsa – ha attaccato Davide Tripiedi, vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera – Crea un poltronificio a cielo aperto con 20 membri a spese dai cittadini che dovrebbe stabilire i criteri per un eventuale salario minimo. Di fatto – ha sottolineato il deputatopentastellato – non esiste un euro in più per quei lavoratori che hanno completamente abbandonato in 5 anni di Governo. Ci vuole ben altro per rifarsi una verginità! Noi – ha concluso – porteremo a casa entro agosto la nostra legge che darà finalmente a 3 milioni di italiani un salario minimo legale con o senza il loro voto”.

 
 
 

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