Pier Camillo Davigo e CSM ....

Inviata (modificato)

Un silenzio assordante risuona a Palazzo dei Marescialli, la sede del Consiglio superiore della magistratura. Mentre sul Csm si abbatte lo tsunami che rischia di travolgerlo, e leader vecchi e nuovi delle toghe italiane si affannano per salvare il salvabile, una sola voce non si è fatta sentire (tranne che per un breve intervento nel plenum di martedì): quella di Piercamillo Davigo, l'ex pm di Mani Pulite divenuto leader della corrente di Autonomia e Indipendenza ed eletto un anno fa al Csm in nome del rinnovamento. Bel rinnovamento, verrebbe da dire. Il solitamente loquace «Dottor Sottile» è sparito dalla ribalta. Se il  sempre loquace ed ora “stranamente silente “ . Se   Davigo , autore della bizzarra teoria in cui afferma con convinzione che un imputato assolto e’ un errore giudiziario in quanto andrebbe configurato nei colpevoli per cui non si sono trovate le prove , teoria , per questo gradita al Cazzaro di Napoli , ma che in un paese serio verrebbe ricoverato immediatamente alla neuro , ritrovasse sorprendentemente la parola, ecco alcune domande che sarebbe interessante porgli.

1. Lei fa parte della commissione incarichi direttivi del Csm e il 23 maggio scorso, in questa veste, votò a favore della nomina di Marcello Viola a procuratore della Repubblica di Roma. Quella decisione, secondo le indagini, fu il frutto di accordi sotterranei officiati per motivi illeciti da Luca Palamara. Non si accorse di quanto le accadeva sotto il naso? E perché si oppose anche alla audizione dei candidati?

2. Lei è stato eletto nel 2016 presidente di sezione della Cassazione con i voti determinanti di Unicost, la corrente di Palamara. Ha mai fatto una telefonata per chiedere appoggi all'interno del Consiglio superiore della magistratura in vista di quella nomina? In caso affermativo, a quali esponenti di quali correnti rivolse la sua richiesta?

3.  Lei , successivamente , ha fatto domanda per diventare presidente aggiunto della Cassazione ed è stato sconfitto. Votò per lei solo il rappresentante della sua stessa corrente, Autonomia e Indipendenza. Ritiene quel voto un buon esempio di criteri meritocratici nella scelta dei vertici degli uffici giudiziari? Ritiene un atto di trasparenza che il rappresentante di una corrente voti per il fondatore della corrente medesima?

4. Quando non faceva parte del Csm accusava il Consiglio di essere dominato dalla correnti e di lottizzare le nomine dei magistrati d'intesa con l'Anm, il sindacato delle toghe. Disse: “I consiglieri fanno come gli pare, mi aspetto la nomina di un cavallo come fece Caligola”. Poi, mentre era ancora un dirigente dell'Anm, si fece eleggere al Csm e si fece assegnare alla commissione incarichi direttivi. Quanti “cavalli” ha nominato da quando si è insediato? O con il suo arrivo al Csm è finalmente arrivata la stagione della trasparenza, anche se l'inchiesta di Perugia fa sospettare il contrario?

5. Lei incarna da quasi trent'anni, con invidiabile costanza e coerenza, una visione della giustizia che le ha garantito fama mediatica e successo professionale. Due anni fa, in un intervento al tribunale di Milano, affermò che il codice di procedura penale «è fatto apposta per permettere ai delinquenti di farla franca». Da anni, anche davanti a casi conclamati di ingiuste detenzioni, afferma (da ultimo nel febbraio scorso) che “in buona parte non si tratta di innocenti ma di colpevoli che l'hanno fatta franca”. Intende applicare lo stesso approccio ai suoi colleghi magistrati e membri del Csm finiti adesso nel centro dell'inchiesta? Il suo collega Luigi Spina, che ha rifiutato di rispondere alle domande degli inquirenti, è un cittadino che esercita un suo diritto o un criminale che usa il codice per farla franca? E i consiglieri che rivendicano la propria innocenza fino a prova contraria sono persone perbene o mascalzoni che cercano di raggirare l'opinione pubblica?  Ecco , mi piacerebbe che Piercamillone nostro rispondesse . Non lo farebbe nemmeno sotto tortura . L’unico che potrebbe intercedere per convincerlo sarebbe il Cazzaro di Napoli . Ma lui , ahimè, non mi legge ...!! 

 

 
Modificato da mark222220

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10 messaggi in questa discussione

6 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Un silenzio assordante risuona a Palazzo dei Marescialli, la sede del Consiglio superiore della magistratura. Mentre sul Csm si abbatte lo tsunami che rischia di travolgerlo, e leader vecchi e nuovi delle toghe italiane si affannano per salvare il salvabile, una sola voce non si è fatta sentire (tranne che per un breve intervento nel plenum di martedì): quella di Piercamillo Davigo, l'ex pm di Mani Pulite divenuto leader della corrente di Autonomia e Indipendenza ed eletto un anno fa al Csm in nome del rinnovamento. Bel rinnovamento, verrebbe da dire. Il solitamente loquace «Dottor Sottile» è sparito dalla ribalta. Se il  sempre loquace ed ora “stranamente silente “ . Se   Davigo , autore della bizzarra teoria in cui afferma con convinzione che un imputato assolto e’ un errore giudiziario in quanto andrebbe configurato nei colpevoli per cui non si sono trovate le prove , teoria , per questo gradita al Cazzaro di Napoli , ma che in un paese serio verrebbe ricoverato immediatamente alla neuro , ritrovasse sorprendentemente la parola, ecco alcune domande che sarebbe interessante porgli.

1. Lei fa parte della commissione incarichi direttivi del Csm e il 23 maggio scorso, in questa veste, votò a favore della nomina di Marcello Viola a procuratore della Repubblica di Roma. Quella decisione, secondo le indagini, fu il frutto di accordi sotterranei officiati per motivi illeciti da Luca Palamara. Non si accorse di quanto le accadeva sotto il naso? E perché si oppose anche alla audizione dei candidati?

2. Lei è stato eletto nel 2016 presidente di sezione della Cassazione con i voti determinanti di Unicost, la corrente di Palamara. Ha mai fatto una telefonata per chiedere appoggi all'interno del Consiglio superiore della magistratura in vista di quella nomina? In caso affermativo, a quali esponenti di quali correnti rivolse la sua richiesta?

3.  Lei , successivamente , ha fatto domanda per diventare presidente aggiunto della Cassazione ed è stato sconfitto. Votò per lei solo il rappresentante della sua stessa corrente, Autonomia e Indipendenza. Ritiene quel voto un buon esempio di criteri meritocratici nella scelta dei vertici degli uffici giudiziari? Ritiene un atto di trasparenza che il rappresentante di una corrente voti per il fondatore della corrente medesima?

4. Quando non faceva parte del Csm accusava il Consiglio di essere dominato dalla correnti e di lottizzare le nomine dei magistrati d'intesa con l'Anm, il sindacato delle toghe. Disse: “I consiglieri fanno come gli pare, mi aspetto la nomina di un cavallo come fece Caligola”. Poi, mentre era ancora un dirigente dell'Anm, si fece eleggere al Csm e si fece assegnare alla commissione incarichi direttivi. Quanti “cavalli” ha nominato da quando si è insediato? O con il suo arrivo al Csm è finalmente arrivata la stagione della trasparenza, anche se l'inchiesta di Perugia fa sospettare il contrario?

5. Lei incarna da quasi trent'anni, con invidiabile costanza e coerenza, una visione della giustizia che le ha garantito fama mediatica e successo professionale. Due anni fa, in un intervento al tribunale di Milano, affermò che il codice di procedura penale «è fatto apposta per permettere ai delinquenti di farla franca». Da anni, anche davanti a casi conclamati di ingiuste detenzioni, afferma (da ultimo nel febbraio scorso) che “in buona parte non si tratta di innocenti ma di colpevoli che l'hanno fatta franca”. Intende applicare lo stesso approccio ai suoi colleghi magistrati e membri del Csm finiti adesso nel centro dell'inchiesta? Il suo collega Luigi Spina, che ha rifiutato di rispondere alle domande degli inquirenti, è un cittadino che esercita un suo diritto o un criminale che usa il codice per farla franca? E i consiglieri che rivendicano la propria innocenza fino a prova contraria sono persone perbene o mascalzoni che cercano di raggirare l'opinione pubblica?  Ecco , mi piacerebbe che Piercamillone nostro rispondesse . Non lo farebbe nemmeno sotto tortura . L’unico che potrebbe intercedere per convincerlo sarebbe il Cazzaro di Napoli . Ma lui , ahimè, non mi legge ...!! 

 

 

Talvolta è meglio tacere e fare la figura del collione, invece di parlare e dimostrare di esserlo.

Con due consiglieri su sedici è difficilissimo essere determinanti. Per cui puoi anche votare per te stesso da solo. 

Oppure votare per Tizio, senza sapere che il pacco è preconfezionato dalla "concorrenza".

Quanto alla meritocrazia......lasci perdere. 

Laddove si dice esistere, spesso e volentieri si confonde con carriere fatte tra le lenzuola.

Anche nelle migliori famiglie.

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Urka sig Mark, tutta farina del suo sacco?

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Scusa eh , ma che ti ho detto ?? Ahahahaga

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2 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Macché !! Metodo Cazzaro . 

Si, ma almeno avesse copiaincollato da https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.democratica.com/amp/&ved=2ahUKEwijrNS4t9riAhVH16QKHSNqAtYQFjAAegQIARAB&usg=AOvVaw0ammRXIKqljO6saibq5KqD&ampcf=1

Invece si è ridotto a copiaincollare quello che si trombava (?) la Santanchè. 

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1 minuto fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Si, ma almeno avesse copiaincollato da https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.democratica.com/amp/&ved=2ahUKEwijrNS4t9riAhVH16QKHSNqAtYQFjAAegQIARAB&usg=AOvVaw0ammRXIKqljO6saibq5KqD&ampcf=1

Invece si è ridotto a copiaincollare quello che si trombava (?) la Santanchè. 

Vabbè , che cambiava ?? 

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4 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Vabbè , che cambiava ?? 

Vuol dirmi che Sallusti talvolta può aver ragione ? Allora può capitare che abbiano talvolta ragione anche Di Maio, Salvini oppure anche il fosforapanello partenopeo......

Lei non mi crederà, ma invece io penso che Davigo taccia perché talvolta è meglio tacere che parlare a vanvera.

E che non sempre chi tace abbia, come lei e Sallusti insinuate, una collezione di scheletri nell'armadio....

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1 minuto fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Vuol dirmi che Sallusti talvolta può aver ragione ? Allora può capitare che abbiano talvolta ragione anche Di Maio, Salvini oppure anche il fosforapanello partenopeo......

Lei non mi crederà, ma invece io penso che Davigo taccia perché talvolta è meglio tacere che parlare a vanvera.

E che non sempre chi tace abbia, come lei e Sallusti insinuate, una collezione di scheletri nell'armadio....

In linea di massima Sallusti ha sempre torto !! In questo caso , però , non c’era nessuna questione di principio da discutere ma solo da rispondere a qualche domanda . Quindi nessuna ragione e/o nessun torto . Poi , Davigo , mica e’ obbligato a rispondere . Di solito e’ lui che fa delle domande . Solo che chi non gli risponde lo manda al gabbiotto . Differenza non sottovalutabile. 

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

In linea di massima Sallusti ha sempre torto !! In questo caso , però , non c’era nessuna questione di principio da discutere ma solo da rispondere a qualche domanda . Quindi nessuna ragione e/o nessun torto . Poi , Davigo , mica e’ obbligato a rispondere . Di solito e’ lui che fa delle domande . Solo che chi non gli risponde lo manda al gabbiotto . Differenza non sottovalutabile. 

Un PM non può ingabbiare nessuno in via definitiva. Ma solo nei casi previsti dalla legge ad indagini in corso e con possibilità per l'ingabbiato di ricorrere. Inoltre:. "....L'arresto o il fermo così effettuato (dal PM n.d.r.)  è subordinato a convalida entro 48 ore da parte del Giudice per le indagini preliminari (GIP) competente..."

 

 

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