La vera verità su Benigni ...!!

Il linciaggio pubblico di Roberto Benigni è cominciato lo scorso novembre, quando il premio Oscar più amato dagli italiani (nonché, con ogni probabilità, l’italiano più amato nel mondo) ha commesso l’imprudenza, o per meglio dire l’imperdonabile crimine , di appoggiare il referendum sulla riforma della Costituzione.

Da idolo della sinistra che piace alla gente che piace, Benigni è rotolato nell’inferno dei renziani, traditori della patria e della democrazia: ma come, si sono chiesti i teologi dell’Accozzaglia, il Benigni ha fatto uno spettacolo sulla Costituzione “più bella del mondo” e adesso osa modificarla? Che importa se lo spettacolo era sulla prima parte ,  quella sui principi, che nessuno s’è mai sognato di modifcare , e  se la Carta prevede al suo interno la possibilità di essere modificata.

Il punto è un altro: chi in Italia ,  l’unico paese al mondo dove il regime è l’opposizione , osa sostenere anche soltanto indirettamente, anche soltanto per un momento, anche soltanto su un punto il “bulletto di Rignano”, come amorevolmente lo chiama Marco Scafarto Travaglio, è perduto per sempre !! 

Così, al Falso Quotidiano hanno stappato lo spumante quando Report ha spedito loro l’anticipazione di una fondamentale inchiesta sul cinema italiano, nel corso della quale si racconta “l’investimento di Benigni e della moglie Nicoletta Braschi negli studi cinematografici di Papigno, a Terni”: “Una scelta economicamente pessima ,  scrive il Falso Report Quotidiano , dopo pochi anni, milioni di fondi pubblici accumulati e tanto denaro perso, Benigni cede gli studi a Cinecittà Studios. Ora Cincecittà torna in mani pubbliche, insieme all’investimento in perdita , e ormai completamente abbandonato , ideato dal regista”.

Non conosco i fatti e non mi importa neppure conoscerli: se Benigni non è un brillante uomo d’affari, ce ne faremo una ragione, visto che sono altre le qualità che il mondo apprezza in lui; se invece avesse commesso un reato, sarebbe stato processato e, nel caso, condannato.

Qui invece siamo, come al solito, alla macchina del fango: gli spettatori ingenui, quelli che si sottopongono ai penosi comizietti dell'impostore napoletani Fosforo , sono stati indotti a credere che Benigni si sia intascato, o abbia comunque dilapidato, fior di milioni di denaro pubblico, mentre i troll grillini, che il Falso Quotidiano oggi contrabbanda come “l’indignazione praticamente unanime del web”, hanno potuto scatenarsi nell’abituale gara a sputare in faccia a chi è molto, ma molto, ma molto migliore di loro.

Pensavate che il problema dell’Italia fosse il controllo criminale di aree immense del terrorio nazionale, o gli 817 miliardi di euro che Equitalia non è riuscita a riscuotere fra il 2000 e il 2016, o la lentezza esasperante della giustizia civile, o il peso soffocante della burocrazia, o la crescita della corruzione, stimata da alcune fonti a 60 miliardi?

Poveri ingenui: il problema vero che il nostro Paese deve affrontare è Roberto Benigni. Parola del Falso Report Quotidiano. Saluti 

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7 messaggi in questa discussione

7 minuti fa, mark525 ha scritto:

Il linciaggio pubblico di Roberto Benigni è cominciato lo scorso novembre, quando il premio Oscar più amato dagli italiani (nonché, con ogni probabilità, l’italiano più amato nel mondo) ha commesso l’imprudenza, o per meglio dire l’imperdonabile crimine , di appoggiare il referendum sulla riforma della Costituzione.

Da idolo della sinistra che piace alla gente che piace, Benigni è rotolato nell’inferno dei renziani, traditori della patria e della democrazia: ma come, si sono chiesti i teologi dell’Accozzaglia, il Benigni ha fatto uno spettacolo sulla Costituzione “più bella del mondo” e adesso osa modificarla? Che importa se lo spettacolo era sulla prima parte ,  quella sui principi, che nessuno s’è mai sognato di modifcare , e  se la Carta prevede al suo interno la possibilità di essere modificata.

Il punto è un altro: chi in Italia ,  l’unico paese al mondo dove il regime è l’opposizione , osa sostenere anche soltanto indirettamente, anche soltanto per un momento, anche soltanto su un punto il “bulletto di Rignano”, come amorevolmente lo chiama Marco Scafarto Travaglio, è perduto per sempre !! 

Così, al Falso Quotidiano hanno stappato lo spumante quando Report ha spedito loro l’anticipazione di una fondamentale inchiesta sul cinema italiano, nel corso della quale si racconta “l’investimento di Benigni e della moglie Nicoletta Braschi negli studi cinematografici di Papigno, a Terni”: “Una scelta economicamente pessima ,  scrive il Falso Report Quotidiano , dopo pochi anni, milioni di fondi pubblici accumulati e tanto denaro perso, Benigni cede gli studi a Cinecittà Studios. Ora Cincecittà torna in mani pubbliche, insieme all’investimento in perdita , e ormai completamente abbandonato , ideato dal regista”.

Non conosco i fatti e non mi importa neppure conoscerli: se Benigni non è un brillante uomo d’affari, ce ne faremo una ragione, visto che sono altre le qualità che il mondo apprezza in lui; se invece avesse commesso un reato, sarebbe stato processato e, nel caso, condannato.

Qui invece siamo, come al solito, alla macchina del fango: gli spettatori ingenui, quelli che si sottopongono ai penosi comizietti dell'impostore napoletani Fosforo , sono stati indotti a credere che Benigni si sia intascato, o abbia comunque dilapidato, fior di milioni di denaro pubblico, mentre i troll grillini, che il Falso Quotidiano oggi contrabbanda come “l’indignazione praticamente unanime del web”, hanno potuto scatenarsi nell’abituale gara a sputare in faccia a chi è molto, ma molto, ma molto migliore di loro.

Pensavate che il problema dell’Italia fosse il controllo criminale di aree immense del terrorio nazionale, o gli 817 miliardi di euro che Equitalia non è riuscita a riscuotere fra il 2000 e il 2016, o la lentezza esasperante della giustizia civile, o il peso soffocante della burocrazia, o la crescita della corruzione, stimata da alcune fonti a 60 miliardi?

Poveri ingenui: il problema vero che il nostro Paese deve affrontare è Roberto Benigni. Parola del Falso Report Quotidiano. Saluti 

Roberto Benigni non si tocca!!!!

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quando uno, a torto o ragione, fede politica a parte, fu ritenuto "in alto, un grande" ed ora tende a scivolare velocemente in basso, forse nn é stato così tanto in alto e tanto grande.

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Sicuramente Benigni dà molto più fastidio per il suo disappunto politico che non per le sue manchevolezze....

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12 ore fa, sempre135 ha scritto:

Sicuramente Benigni dà molto più fastidio per il suo disappunto politico che non per le sue manchevolezze....

ha parlato l'uccellino di delpiero....va a sgagazzare sulle camice altrui!!

Ps:piu' che uccellino,sembri un pappagallo...sanitario!!

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56 minuti fa, director12 ha scritto:

ha parlato l'uccellino di delpiero....va a sgagazzare sulle camice altrui!!

Ps:piu' che uccellino,sembri un pappagallo...sanitario!!

Beh...quelle nere mi fanno proprio schifo........

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