Benigni – non fa ridere più

Il comico è uno di quei mestieri che alla lunga stanca..
Anche per Benigni è la stessa storia:

un tempo, almeno ai miei occhi, appariva simpatico e geniale, un provocatore con la capacità di apparire sano e comico nonostante spesso usasse termini forti.
Lo ricordo sempre affiancato da personaggi noti alla cultura popolare, da Renzo Arbore alla Carrà.
Ricordo in particolar modo il suo legame forte  con Massimo Troisi e confesso di aver versato qualche lacrima per la poesia che gli ha dedicato dopo la morte:

“Non so cosa teneva “dint’a capa”,intelligente, generoso, scaltro,per lui non vale il detto che è del Papa,morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta arte di quella dolce tarantella, ciò che Moravia disse del Poeta io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio di “jamm, o’ saccio, ‘naggia, oilloc, azz!”era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz.
“Non si capisce”, urlavano sicuri, “questo Troisi se ne resti al Sud!”
Adesso lo capiscono i canguri, gli Indiani e i miliardari di Holliwood! Con lui ho capito tutta la bellezza di Napoli, la gente, il suo destino, e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino. O Massimino io ti tengo in serbo fra ciò che il mondo dona di più caro, ha fatto più miracoli il tuo verbo di quello dell’amato San Gennaro”.

La scena epica con la Carrà, chi non la ricorda, un misto di comicità, imbarazzo e spontaneità..

https://www.youtube.com/watch?v=vQ4eUHOBB9I

Appena avevo la fortuna di vederlo in tv, non riuscivo a cambiar canale.
I suoi film con Troisi, tutti visti, che Benigni !!

Da Dante in poi, inizio a non seguirlo più, ho l’impressione di vedere un Benigni cambiato, diverso; un oratore non un comico, le sue apparizioni sembrano comizi senza alcun richiamo alla sua potente spontaneità.
Mi dissocio assolutamente da qualsiasi teoria che tanti definiscono con il nome di “complottistica” ma qualcosa è cambiato, non c’è dubbio.
Nel 2011 , incuriosito da ciò che sentivo in giro, vado a rivedere il suo monologo sull’unità.. non dimenticherò mai la voce di mio nonno che posto alle mie spalle mi sussurrò <era meglio quando parlava della “pucchiacca”>, e già, è finito il Roberto del popolo.
Un escalation di eventi  sono la chiara evidenza della sua volontà di mettere da parte la sua vocazione,  dedicandosi completamente ad altro; comizio al parlamento europeo,  Bibbia, Costituzione e per finire  chiare espressioni di  volontà politiche; a me, non fa ridere più.
Questa mattina, mentre mi reco al lavoro,  apprendo la notizia della sua  partecipazione alla cena che si terrà presso la casa bianca (il tempio della anticomicità) in serata con Renzi & Co, credo che Benigni comico sia finito schierandosi apertamente dalla parte dei tristi che spesso, si ritrovano ad impugnare la statuetta degli oscar.

Anche Massimo da lassù si starà chiedendo:

“Robè, ma ch’ stai cumbinann’ “

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5 messaggi in questa discussione

il tipo beccò l'Oscar poiké partecipò con un film sulla deportazione degli ebrei in un paese dove l'ind.cinematograf*ca é in mano ad essi i quali san fare molto bene il loro mestiere.  riprovò con Pinokkio e raccolse le pive nel sacco...

inneggio la ns costituzione quale + bella del mondo salvo poi votare x cambiarla e tanti altri voltafaccia politicizzati.  ha fatto la fine come un altro ke faceva il suo mestiere: quale comico nn fa ridere, quale politico fa pena.

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Benigni comincerà a risentire dell'età, e poi con quelle strane idee politiche per la testa.......comunque anche la dx di bravi comici ne ha eh...uno è stato persino al Gov, e non faceva neanche ridere, l'altro passa più tempo in Svizzera che qui......eh...il tempo è quello che è.....

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15 ore fa, alex80delarge ha scritto:

Anche Massimo da lassù si starà chiedendo:

“Robè, ma ch’ stai cumbinann’ “

Tengo famiglia - risponderà Roberto. Che è stato un grande comico, senza dimenticare il suo film capolavoro sull'Olocausto, ma ha smesso da tempo di essere un autore di satira per omologarsi al pensiero dominante e alla folta schiera dei "giullari di corte". Da buon cortigiano, ha seguito il suo signorotto nel suo viaggio in America e gli ha belato il suo assenso, con una giravolta a 180 gradi, sulla riformaccia costituzionale che voleva stravolgere in 47 articoli quella stessa Costituzione che egli declamava e celebrava nei suoi monologhi come "la più bella del mondo". Il pagnottista toscano deve essersi fatto due conti: se voglio altri spettacoli profumatamente pagati in Telerenzi (ex Rai), devo allinearmi. Anche perché sto investendo una montagna di soldi (pubblici) in un affaraccio messo a nudo da Report. Vedremo se Benigni darà seguito alla diffida con una querela contro l'ultimo dei programmi non allineati. Certo è che uno ridotto così da oggi in poi potrà far ridere solo i polli.

Modificato da fosforo31
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1 ora fa, fosforo31 ha scritto:

Tengo famiglia - risponderà Roberto. Che è stato un grande comico, senza dimenticare il suo film capolavoro sull'Olocausto, ma ha smesso da tempo di essere un autore di satira per omologarsi al pensiero dominante e alla folta schiera dei "giullari di corte". Da buon cortigiano, ha seguito il suo signorotto nel suo viaggio in America e gli ha belato il suo assenso, con una giravolta a 180 gradi, sulla riformaccia costituzionale che voleva stravolgere in 47 articoli quella stessa Costituzione che egli declamava e celebrava nei suoi monologhi come "la più bella del mondo". Il pagnottista toscano deve essersi fatto due conti: se voglio altri spettacoli profumatamente pagati in Telerenzi (ex Rai), devo allinearmi. Anche perché sto investendo una montagna di soldi (pubblici) in un affaraccio messo a nudo da Report. Vedremo se Benigni darà seguito alla diffida con una querela contro l'ultimo dei programmi non allineati. Certo è che uno ridotto così da oggi in poi potrà far ridere solo i polli.

Eccolo qua il bufalaro napoletano . Non c'è niente da fare , la bufala e' intrinseca nel personaggio . Se non dovesse raccontarne non potrebbe avere una vita relazionale almeno sufficiente ed allora ci prova continuamente con la intima speranza di , almeno , convincere  coloro che non vogliono essere convinti ma almeno rassicurati . Detto questo e provata immensa pena per un simile personaggio , vediamo di analizzare bene e sopratutto ristabilire quella verità che il Cazzaro Napoletano fa di tutto per toglierla dal piatto . Intanto una premessa che la dice lunga circa il personaggino ino ino il quale ha già capito il perché il più grande comico di tutti i tempi che l'Italia abbia avuto , Roberto Benigni , abbia preso posizione su certi argomenti . Mutuando articoli tratti da il Fattetello sempre più allineato a giornaletti come la Verità, Libero ed il Giornale , la testadiminkia nonché bufalaro napoletano ci informa che , sicuramente , Benigni , facendo 2 conti , si deve obbligatoriamente allineare ( a cosa ?, bufalaro) investendo soldi pubblici (quali ?, trstadiminkia) per fare altri spettacoli ( quali ? , ebe te) profumatamente pagati . Naturalmente niente di ciò e' vero . Diciamo che per il Cazzaro Napoletano , il grande Roberto Benigni , e' inviso solo perché ai suoi occhi chi non è allineato ai dettami di Calandrino Travaglio e di Tomaso Montanari , merita solo disprezzo e contumelie oltre che essere ricoperto di contumelie di bufale gratuite che non verrebbero nemmeno in mente al Capitano del Noe. Atteggiamento , questo, già messo in pratica dal Cazzaro del golfo anche con altri personaggi in tempo sue icone ed indiscussi idoli ( Santoro in primis). Il Bufalaro e' così !! Ama vivere e pensare di luce riflessa ed appecoronarsi di luce indotta manifestando una indole propria dei meno che mediocri che , comunque , gli consentono di perseverare nei suoi tristi comizietti davanti al barbiere , al pizzaiolo , all' impiegato postale , alla commessa del bar ed al bigliettaio dell'autobus . Concludo affermando che mai e poi mai e ribadisco il.mai , Benigni ha affermato di essere un convinto sostenitore delle modifiche costituzionali relative alla prima parte del dettato costituzionale . Quello delle regole , dei diritti e dei doveri e che quel che il bufalaro Partenopeo chiama riformaccia non ne cambiava nemmeno mezza lasciandola invariata . Benigni si è speso per il SI per la seconda parte . Quella che prevedeva la modifica del sistema elettorale , del superamento del bicameralismo perfetto ( vecchio mantra della sinistra ), dell'abizione del carrozzone .... Non si preoccupi il bufalaro : se smetterà di ridere con il più grande comico italiano di tutti i tempi ce ne faremo una ragione . Noi , invece , continueremo a ridere leggendo i suoi post convinti che a ridere non saranno solo i polli ma pure asini e tutto il circondario faunistico italiano . Saluti 

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La politica e la comicità sono due contesti che forse non vanno molto d'accordo.
Quando ti esponi politicamente, sei comunque barsaglio dei giuduzii altrui, nel bene e nel male.
Tutto ciò comunque non può cancellare ciò che di buono ha fatto Benigni, rappresenta in ogni caso un orgoglio nazionale nel mondo.

Modificato da fenarcom
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