MA NON SONO FASCISTI

Intervengono  per  uno  striscione  innocente , per  una  ragazza  che  fa  una  domanda su  quello  che  diceva   capitan  fracassa le  sequestrano il cellulare un  altro   viene  denunciato perché lo chiama  per  quello  che  è . Ma  il ministro degli  interni  su  questo nulla  dice  già  ...è un  suo camerata...

MI CHIEDO E VI CHIEDO, MA SE UNO GRIDA "TI STU PRO... TR  OIA" IN PRESENZA DI ORGANI DELLO STATO CHE DOVREBBERO TUTELARE I CITTADINI, ANDREBBE ALMENO FERMATO IDENTIFICATO ED ANCHE PROCESSATO PER ODIOSISSIME MINACCE O QUESTA E' UNA PRASSI VALIDA SOLO PER CHI FA "UN FISCHIO" NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DELL'INTERNO?
COME SI VEDE NEL VIDEO QUI SOTTO⬇️⬇️
https://www.youtube.com/watch?v=3ENKQI5f5tA

....e chest'è!...

Altro...
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11 messaggi in questa discussione

Questo è il comportamento delle forze dell ' ordine quando a governare è la destra. Cose già vissute quando la lega era al governo con il pregiudicato piduista.

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1 ora fa, pm610 ha scritto:

Questo è il comportamento delle forze dell ' ordine quando a governare è la destra. Cose già vissute quando la lega era al governo con il pregiudicato piduista.

Lo hanno pizzicato e denunciato. La Polizia non obbedisce a CasaPound, anche se i fascisti sono gli editori del Capitone.

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1 ora fa, pm610 ha scritto:

Questo è il comportamento delle forze dell ' ordine quando a governare è la destra. Cose già vissute quando la lega era al governo con il pregiudicato piduista.

E, il pregiudicato piduista, è candidato alle europee. Siamo alla follia! C'è in giro una puzza di fascismo che si sente anche nelle profumerie.

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1 ora fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Lo hanno pizzicato e denunciato. La Polizia non obbedisce a CasaPound, anche se i fascisti sono gli editori del Capitone.

Lo dovevano pizzicare  subito  il reato era  palese... ma  tant'è

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12 ore fa, fosforo41 ha scritto:

Quello che è successo alla periferia di Roma e che è in parte sintetizzato nella foto (dove però non si vede quella onesta, minuta e coraggiosa madre rom mentre difendeva i suoi diritti e la sua bambina tremante dai fascisti e dai facinorosi) è GRAVISSIMO. Solo ora è arrivata qualche denuncia, solo ora dopo che una onesta, minuta e coraggiosa sindaca è andata anch'essa, per difendere quei diritti, a prendersi gli insulti più osceni e le minacce della teppaglia razzista. Qualsiasi polizia seria di qualsiasi paese serio avrebbe disperso in 2 minuti quelle bestie usando i manganelli ed eventualmente sparando in aria a scopo intimidatorio. Cinque o 10 crani rasati come quelli della foto, fracassati a Casal Bruciato e piantonati in ospedale in vista di un mese o due di convalescenza al fresco, sarebbero stati la migliore, la più perentoria, la più efficace risposta di uno Stato serio e democratico a quell'odio razziale e a quei rigurgiti di fascismo di cui tanto ultimamente si parla nel paese di Pulcinella. Per lo più friggendo l'aria a fini politici o elettorali, e riempiendosi la bocca di vana retorica antifascista, ma portando anche, di riflesso, acqua al mulino di quei gru.ppi neri che, laddove le leggi non rimanessero sulla carta, sarebbero stati già sciolti da un pezzo. Gru.ppi politici dichiaratamente neofascisti ma presenti nelle amministrazioni locali, ammessi addirittura alle elezioni politiche, ovvero sostanzialmente legittimati a riportare la loro sciagurata ideologia e i loro scellerati metodi al governo della Repubblica. Ma nel paese di Pulcinella i neofascisti, quasi intoccabili dalla legge, dalla polizia e dalla Digos, e supinamente ammessi alle elezioni e al parlamento, vengono in compenso perentoriamente respinti da un Salone del libro! Che ridicola figura di letame per quel Salone e per la città che lo ospita! Che colossale ipocrisia! Che beffa per i VERI democratici e per i VERI antifascisti! Che gratuita e insperata pubblicità per un libro-intervista e per un anonimo editore di estrema destra che oggi può vantarsi di avere fatto in tre giorni il fatturato degli ultimi quattro anni! E che gratuita pubblicità e propaganda per l'intervistato a pochi giorni dalle elezioni! Come se non bastasse l'onnipresenza televisiva del ministro dell'Interno. Last but not least, che sfregio alla Costituzione e al fondamentale articolo21! Il quale recita: 

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. 

Ebbene, quegli scalzacani che organizzano il Salone del Libro di Torino, dopo avere ospitato giustamente, nel rispetto dell'art.21, i libri degli ex brigatisti rossi Renato Curcio e Adriana Faranda, dopo avere ospitato (per anni!) giustamente i libri delle Edizioni AR del neofascista ed ex terrorista nero Franco Freda, e dopo avere giustamente autorizzato quest'anno lo stand di un editore vicino a CasaPound, ha imposto, con un atto arbitrario, illegale e incostituzionale, la chiusura dello stand. CasaPound è ammessa alle prossime elezioni europee ma non è ammessa al Salone di Torino: roba da matti! E non per un libro sul fascismo o contenente apologia del fascismo: il libro galeotto conteneva solo una intervista a Matteo Salvini. Il quale così ha gioco facile, facilissimo nello strombazzare urbi et orbi di essere lui il vero bersaglio della censura torinese. Censura sconsideratamente sostenuta dal governatore Chiamparino (Pd) e dalla sindaca Appendino (M5S), ovvero dai due maggiori concorrenti della Lega alle elezioni europee e regionali di fine mese. Che enorme, incredibile regalo elettorale! Ma la cosa più tragicomica è che gli antifascisti d'occasione, o d'accatto o di professione, e i media che li sostengono, vorrebbero farci credere che con iniziative del genere si contrasta l'onda neofascista e xenofoba che monta nel paese. Pugno di ferro contro i libri, manganelli abbassati contro gli squadristi neri. Ma che razza di paese siamo? Viene da pensare al 1922, quando i giornaloni dell'epoca scrivevano peste e corna sui fascisti e su Mussolini, ma poi non uno squadrone di carabinieri, non un battaglione di bersaglieri, nessuno fu mandato incontro a quei quattro straccioni esaltati che marciarono su Roma. Dopodiché quegli stessi giornaloni si calarono prontamente le braghe davanti al nuovo ducetto.   Oggi solo un idi.ota può pensare che si possa combattere il fascismo usando il metodo fascista della censura. Anche se per la verità il copyright non appartiene al duce ma al papa Paolo IV e alla Santa Inquisizione. Il famigerato Indice dei Libri Proibiti fu abolito da Paolo VI nel 1966. Il Salone del Libro di Torino lo ha riesumato nel 2019. 

 

 

Ma  smettila  con queste  paginate  logorroiche   che   stufano alle  prime  righe ,  dotati  di una   buona porzione  di  sintesi e   sii più  concreto. Resta  il  fatto  che  al  governo  ci  sono i gialloverdi  che  tu   sostieni ... il Salvini è quello  che  è  grazie  ai  pentecatti  come   la  rinascita  del pregiudicato. Resta  il fatto  che  dichiararsi fascista  è apologia   del  fascismo  e la  costituzione  dice   che  è  un crimine.  La  Raggi  ha  avuto un raggio  di  democrazia  ,  come  la Apppendino a  Torino  sono   delle  sindaco  grilline  ma  sono   sostenute   dalle  destre  che ammiccano e  non tanto  celatamente   al  fascio...

Modificato da pm610

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Come fa un ministro dell'Interno , e  pure il governo tutto,  a non sapere e vedere la violenza dei fascisti di Casa Pound. Che sia cieco e sordo ?

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14 ore fa, fosforo41 ha scritto:

Quello che è successo alla periferia di Roma e che è in parte sintetizzato nella foto (dove però non si vede quella onesta, minuta e coraggiosa madre rom mentre difendeva i suoi diritti e la sua bambina tremante dai fascisti e dai facinorosi) è GRAVISSIMO. Solo ora è arrivata qualche denuncia, solo ora dopo che una onesta, minuta e coraggiosa sindaca è andata anch'essa, per difendere quei diritti, a prendersi gli insulti più osceni e le minacce della teppaglia razzista. Qualsiasi polizia seria di qualsiasi paese serio avrebbe disperso in 2 minuti quelle bestie usando i manganelli ed eventualmente sparando in aria a scopo intimidatorio. Cinque o 10 crani rasati come quelli della foto, fracassati a Casal Bruciato e piantonati in ospedale in vista di un mese o due di convalescenza al fresco, sarebbero stati la migliore, la più perentoria, la più efficace risposta di uno Stato serio e democratico a quell'odio razziale e a quei rigurgiti di fascismo di cui tanto ultimamente si parla nel paese di Pulcinella. Per lo più friggendo l'aria a fini politici o elettorali, e riempiendosi la bocca di vana retorica antifascista, ma portando anche, di riflesso, acqua al mulino di quei gru.ppi neri che, laddove le leggi non rimanessero sulla carta, sarebbero stati già sciolti da un pezzo. Gru.ppi politici dichiaratamente neofascisti ma presenti nelle amministrazioni locali, ammessi addirittura alle elezioni politiche, ovvero sostanzialmente legittimati a riportare la loro sciagurata ideologia e i loro scellerati metodi al governo della Repubblica. Ma nel paese di Pulcinella i neofascisti, quasi intoccabili dalla legge, dalla polizia e dalla Digos, e supinamente ammessi alle elezioni e al parlamento, vengono in compenso perentoriamente respinti da un Salone del libro! Che ridicola figura di letame per quel Salone e per la città che lo ospita! Che colossale ipocrisia! Che beffa per i VERI democratici e per i VERI antifascisti! Che gratuita e insperata pubblicità per un libro-intervista e per un anonimo editore di estrema destra che oggi può vantarsi di avere fatto in tre giorni il fatturato degli ultimi quattro anni! E che gratuita pubblicità e propaganda per l'intervistato a pochi giorni dalle elezioni! Come se non bastasse l'onnipresenza televisiva del ministro dell'Interno. Last but not least, che sfregio alla Costituzione e al fondamentale articolo21! Il quale recita: 

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. 

Ebbene, quegli scalzacani che organizzano il Salone del Libro di Torino, dopo avere ospitato giustamente, nel rispetto dell'art.21, i libri degli ex brigatisti rossi Renato Curcio e Adriana Faranda, dopo avere ospitato (per anni!) giustamente i libri delle Edizioni AR del neofascista ed ex terrorista nero Franco Freda, e dopo avere giustamente autorizzato quest'anno lo stand di un editore vicino a CasaPound, ha imposto, con un atto arbitrario, illegale e incostituzionale, la chiusura dello stand. CasaPound è ammessa alle prossime elezioni europee ma non è ammessa al Salone di Torino: roba da matti! E non per un libro sul fascismo o contenente apologia del fascismo: il libro galeotto conteneva solo una intervista a Matteo Salvini. Il quale così ha gioco facile, facilissimo nello strombazzare urbi et orbi di essere lui il vero bersaglio della censura torinese. Censura sconsideratamente sostenuta dal governatore Chiamparino (Pd) e dalla sindaca Appendino (M5S), ovvero dai due maggiori concorrenti della Lega alle elezioni europee e regionali di fine mese. Che enorme, incredibile regalo elettorale! Ma la cosa più tragicomica è che gli antifascisti d'occasione, o d'accatto o di professione, e i media che li sostengono, vorrebbero farci credere che con iniziative del genere si contrasta l'onda neofascista e xenofoba che monta nel paese. Pugno di ferro contro i libri, manganelli abbassati contro gli squadristi neri. Ma che razza di paese siamo? Viene da pensare al 1922, quando i giornaloni dell'epoca scrivevano peste e corna sui fascisti e su Mussolini, ma poi non uno squadrone di carabinieri, non un battaglione di bersaglieri, nessuno fu mandato incontro a quei quattro straccioni esaltati che marciarono su Roma. Dopodiché quegli stessi giornaloni si calarono prontamente le braghe davanti al nuovo ducetto.   Oggi solo un idi.ota può pensare che si possa combattere il fascismo usando il metodo fascista della censura. Anche se per la verità il copyright non appartiene al duce ma al papa Paolo IV e alla Santa Inquisizione. Il famigerato Indice dei Libri Proibiti fu abolito da Paolo VI nel 1966. Il Salone del Libro di Torino lo ha riesumato nel 2019. 

 

 

Francamente potevi trovare cause migliori dei diritti di un accoltellatore di strada. Ha fatto bene la Appendino a denunciarlo. La Raggi ha fatto ancora meglio del Papa.

Una volta tanto che il M5S fa due buone cose.......te sei peggio di Beppe Grillo e Matteo Renzi messi insieme.

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6 ore fa, pm610 ha scritto:

Come fa un ministro dell'Interno , e  pure il governo tutto,  a non sapere e vedere la violenza dei fascisti di Casa Pound. Che sia cieco e sordo ?

No, è connivente

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3 ore fa, fosforo41 ha scritto:

Se permetti, la lunghezza dei miei post la decido io. Se li trovi noiosi, nessuno ti obbliga a leggerli, ma se decidi di rispondere allora, per serietà e per correttezza, devi sforzarti di leggere e di capire fino all'ultima riga quello che scrivo, in modo da poter replicare NEL MERITO e senza scrivere PROVOLONATE. Questa volta ne hai scritte almeno CINQUE e mi costringi a dilungarmi per spiegartele.

PRIMA PROVOLONATA. Salvini nel 2013 era al 4,1% (alla Camera su base nazionale, ma addirittura sotto il 4% includendo la Valle d'Aosta e il voto estero). Nel 2018, dopo 5 anni di opposizione nella sciagurata legislatura a maggioranza pidina (ABUSIVA in quanto il premio di maggioranza era incostituzionale), Salvini salì al 17,4% più che quadruplicando cioè i suoi voti GRAZIE AL PD E NON CERTO GRAZIE AI 5S. E senza il clamoroso exploit di Di Maio al Sud, che smentendo i sondaggi evitò che il Rosatellum (votato insieme da Pd, Lega e Forza Italia) riportasse il centrodestra al governo, oggi Salvini sarebbe presidente del Consiglio e sarebbe molto più forte di quello che è.

SECONDA PROVOLONATA. A fine 2011 Berlusconi era ALLA FRUTTA. Travolto dagli scandali privati e dai disastri pubblici (spread a 575), con mezza Europa che gli rideva dietro, abbandonato dall'alleato Fini, con Mediaset crollata in Borsa, si era dimesso ed era pronto per la rottamazione. Ma il pavido Bersani, coartato da Napolitano, invece di andare alle elezioni si alleò con lo zimbello d'Europa. Prima per sostenere l'impopolare governo Monti, poi per rieleggere Napolitano (quando poteva convergere con i 5Stelle su Rodotà, il candidato più temuto dal Delinquente) e infine per siglare un secondo inciucio a sostegno del governo Letta. Eppure tu scrivi la COLOSSALE PROVOLONATA che la rinascita di Berlusconi sarebbe dovuta ai 5Stelle.  A fine 2013 l'ex impunito era di nuovo AL TAPPETO: condannato in Cassazione a 4 anni di carcere per frode fiscale, condannato in Cassazione a restituire mezzo miliardo di euro a De Benedetti, con una nuova scissione nel partito (dopo Fini via anche Alfano e poi Verdini), espulso dal Senato, escluso dalle elezioni per la legge Severino, il pregiudicato era di nuovo pronto, prontissimo per la rottamazione. Ma il cosiddetto rottamatore Renzi intervenne prontamente a salvarlo stringendo il PATTO DEL NAZARENO, cioè accordandosi con un delinquente, che doveva ancora iniziare a scontare la sua pena, per cambiare la Costituzione e la legge elettorale (in senso fascistoide e incostituzionale). Ma per te Berlusconi è stato salvato da Grillo. E allora chissà perché lo paragona a Hitler, e chissà perché le tv e i giornali berlusconiani sparano tutti i giorni contro Di Maio (non contro Salvini) ma a suo tempo definivano Renzi il ROYAL BABY. Indovina di chi.

TERZA PROVOLONATA. In Italia dichiararsi fascisti non è apologia del fascismo e non è reato. Al contrario, per quanto possa sembrarti strano, è un DIRITTO tutelato dall'ARTICOLO 21 della nostra Costituzione. A livello giuridico un discorso pubblico è apologia del fascismo se e solo se è propaganda per la riorganizzazione del disciolto partito fascista.

QUARTA PROVOLONATA. In base alla vigente legge Scelba l'apologia del fascismo non è un reato di particolare gravità, dunque non è un crimine. Viene punita con una pena da 6 mesi a 2 anni o da 2 a 5 anni se a mezzo stampa. Pene di fatto applicate quasi mai. Difficile per un giudice stabilire dove finisce la libertà di espressione garantita dall'art.21 e dove inizia l'apologia del fascismo.

QUINTA PROVOLONATA. Le sindache Raggi e Appendino sono due coraggiose antifasciste e non sono affatto sostenute dalle destre. Guidano nei rispettivi Comuni giunte monocolore pentastellate e il M5S ha la maggioranza assoluta in ambedue i consigli comunali. In realtà è un certo Zingaretti che ha bisogno delle destre per governare il Lazio: 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/01/lazio-zingaretti-molla-il-m5s-e-imbarca-due-ex-assessori-di-alemanno-e-polverini/4531795/

Saluti

 

Zingaretti   imbarca  come  la Raggi ha  imbarcato i  consiglieri  di Alemanno i  tutti  zitti

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