Tre imperdibili articoli del grande Andrea Scanzi

Tre articoli assolutamente imperdibili, a commento del referendum, del sempre più bravo Andrea Scanzi, firma del Fatto Quotidiano. Una penna al curaro, ironia allo stato puro. Sono gli articoli datati 5, 6 e 7 dicembre nel suo blog sul sito del Fatto:

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/ascanzi/

Goduria assicurata per i difensori della Costituzione, sofferenza (atroce) assicurata per i renziani (ai quali sconsiglio la lettura se sprovvisti di compresse di Maalox).

 

Non c'entra nulla con l'attualità (c'entra semmai con l'immortalità) ma raccomando ai musicofili e ai fanatici dei Pink Floyd (come Scanzi e il sottoscritto) questo memorabile articolo, trascinante quasi quanto la musica della mitica band:

http://www.andreascanzi.it/?p=4581

Suggerisco di leggerlo ascoltando Shine On You... (part VI-IX) in sottofondo:

https://www.youtube.com/watch?v=IZ5Mt4aiGSE

 

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17 messaggi in questa discussione

Ahahahahaha !! Caro Fosforo , mi costringi a preoccuparmi davvero . Capisco che gli effetti etilici post referendum non siano ancora smaltiti , ma definire "Grande" uno scribacchino come Scanzi credo che farà girare nella tomba l'altro tuo mantra: il grande Montanelli ( fascista , ndr). Anzi , al proposito mi ero sempre chiesto da dove provenisse la tua ammirazione per l'Indro toscano. Ci ho messo un po' ma ci sono arrivato : E' bastato che il tuo grande idolo attuale (Travaglio ) gli abbia fatto ( a Idro) , il garzone di bottega ed il correttore di bozza per candidarlo ai massimi livelli di giornalismo . Comunque mi sono messo d'impegno, mi sono versato un dito di Zacapa ed acceso un Cubano , ho inondato la stanza con la musica dei Pink Floyd , ed ho incominciato a leggere . Ahahahahahaha !!! Stronz.a.te ***.te intervallate da battute del caz.z.o che pure la testadiminkia docgalileo saprebbe far meglio . Allora , mi sono dovuto per forza porre il problema del perche ' di tanta enfasi ed entusiasmo da parte tua . E questa volta l'ho capita subito : io ti avevo creduto quando mi dicevi che il tuo , per Renzi , era un "odio"'politico . No no , il tuo e' anche un odio personale e personalizzato . Quindi leggendo il FQ ( 30.000 copie giornaliere , praticamente un paesino come Castellabbate, ndr), sei sulla strada giusta . Però allora devi augurarti che Renzi non scompaia facendo perdere la ragione principale ed affinché non vada disperso il motivo principale della sua esistenza e per mantenere il posto di lavoro al grande Scanzie . Oppure incominciare a leggere Libero o il Giornale , 2 giornali che dicono le stesse cose del FQ ed oramai in concorrenza quotidiana per rubarsi , più o meno , la stessa tipologia di lettore. 

 

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meglio che vadas a condurre programmi sportivi....di politica se ne parla gia' abbastanza in tv..e quindi,meglio lasciare a chi ne sa qualcosa di piu'

 

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2 ore fa, mark525 ha scritto:

Quindi leggendo il FQ ( 30.000 copie giornaliere , praticamente un paesino come Castellabbate, ndr), sei sulla strada giusta .

 

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signor mark

 ma non dicono che il vino buono è conservato nelle botti piccole?

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Il vino senz'altro !! I giornaletti che hanno meno tiratura dell'Intrepido ....un po' meno . 

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13 ore fa, mark525 ha scritto:

Il vino senz'altro !! I giornaletti che hanno meno tiratura dell'Intrepido ....un po' meno . 

quindi signor mark,

deve riconoscere che il 60% di NO non è un paesino come Castellabate, anche se il vino buono è racchiuso nel 40%.

La prego signor mark.....non imiti l'indimenticabile signor Cismon.

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Buongiorno, Mark. Comprendo bene la tua delusione  per il risultato del referendum, da te certamente inatteso, almeno nelle proporzioni. Come ho scritto qualche giorno fa, ritengo che tu credessi sinceramente, in buona fede, nella bontà di una riforma bocciata a larga maggioranza dagli italiani (nonostante la campagna elettorale nettamente sbilanciata a favore del Sì).  Comprendo assai meno la tua rabbia. Una rabbia che, da quanto scrivi, vedo che non hai ancora smaltito. Una persona di sinistra dovrebbe rispettare e accettare la volontà del popolo sovrano. Non solo: dovrebbe trarne onestamente le conseguenze. Una persona di sinistra, renziana o antirenziana che sia, in questo momento dovrebbe solo interrogarsi sugli errori (macroscopici) commessi dal primo responsabile di questa disfatta, invece di difenderlo per partito preso tirando in ballo sentimenti come l'odio che, almeno nel mio caso, ti assicuro che non c'entrano nulla. In questi mesi ho scritto decine di post per provare a spiegare le ragioni di merito del mio No, e anche quella, sostenuta per es. da D'Alema e da molti altri, per cui non si cambia una Costituzione, che deve servire per generazioni, a colpi di maggioranza, la maggioranza di turno, specie se questa è minoranza nel paese ed è il frutto del trasformismo e di un premio di maggioranza incostituzionale. Peraltro, se io fossi incline all'odio personale, sentimento a me estraneo, e non solo nell'ambito politico, odierei Renzi non da oggi ma da circa tre anni. Da quando cioè il segretario del Pd si sedette a un tavolo con un plutocrate di destra che aveva disastrato l'economia e l'immagine del paese, con un delinquente appena condannato in via definitiva per un grave reato, irriso dal mondo intero per i suoi scandali e le sue depravazioni, per riscrivere insieme a lui non il codice delle dogane ma la Costituzione nata dalla Resistenza. Tutto è possibile, ma io non disprezzo Renzi (l'odio è un'altra cosa) fino al punto di pensare che possa fare qualcosa di peggio, di più inaccettabile del patto del Nazareno. Non so tu, caro Mark, ma io ho abbastanza anni e memoria per poterti assicurare, senza ombra di dubbio, che quando la sinistra era la sinistra, quella della gestione rigida ma collegiale, dove il segretario non era l'uomo solo al comando ma un primum inter pares, il responsabile di una simile disfatta, si fosse pure chiamato Togliatti o Berlinguer, a quest'ora già non sarebbe più il segretario del partito. La direzione nazionale gli avrebbe detto: non c'è bisogno di alcun congresso, hai personalizzato, hai sbagliato, è il popolo che ti ha sfiduciato, ora vai a casa. Invece, nella direzione di ieri l'altro, l'uomo solo al comando ha parlato da solo, ha rilanciato con arroganza (governissimo o subito al voto!), non ha neppure accennato a un leggero mea culpa. E pensare che era quello che prometteva di lasciare la politica dopo la sconfitta. Roba da matti!

Dal Foglio del 2 giugno 2016, intervista del direttore Claudio Cerasa al presidente del Consiglio:

Cerasa: Presidente, lei ripete spesso che in caso di sconfitta al referendum il suo governo andrà a casa. Ma se il referendum dovesse andare male, lei si candiderà ugualmente al prossimo congresso del Pd?

Renzi: Direttore, parliamoci chiaro... adesso siamo a un bivio: se passa la riforma, finisce il tempo degli inciuci. Se non passa, torniamo nella palude. E visto che tutti i cittadini dichiarano a parole di non volere la palude, io sono fiducioso che vinceremo bene. Ma se ciò non avvenisse, che resto a fare in politica? Non sono come gli altri, io. Se il referendum andrà male continuerò a seguire la politica come cittadino libero e informato, ma cambierò mestiere.

Caro Mark, parliamoci chiaro (uso le stesse parole di questo parolaio) ma da militante del Pd e da persona intelligente qual sei, come fai a non sentirti un po' preso in giro da un personaggio del genere? Come fai a fidarti di uno così?  

Prima di salutarti, mi corre l'obbligo precisare che le copie giornaliere vendute del FQ sono quasi 50.000 e non 30.000 (per l'esattezza 47.771, dato FIEG settembre 2016). Mentre l'Unità continua stranamente a non rendere pubblici i suoi dati. Prendo atto che non sei un fanatico dei Pink Floyd (de gustibus...) e che disprezzi Travaglio, Scanzi e un po' pure Montanelli, e non solo per i contenuti ma per lo stile ironico e pungente che in qualche misura li accomuna (sempre de gustibus...). Ti ricordo che il "fascista" Montanelli nel 1944 fu incarcerato dai nazifascisti (insieme alla moglie) e condannato alla fucilazione (che evitò per l'intervento dell'arcivescovo di Milano, che all'epoca era un tedesco, il cardinale Schuster). Caro Mark, io stimavo Montanelli, benché avesse  idee politiche ben diverse dalle mie, ben prima che Travaglio cominciasse a scrivere sui giornali. Era un grande professionista, aveva un solo padrone, il lettore, ma soprattutto lo ammiravo per la sua scrittura, a mio avviso tra le più belle del '900. La stima crebbe quando, negli ultimi anni della sua vita, diventò il più grande avversario di Berlusconi sulla carta stampata. Missione ereditata dal suo degno allievo Marco Travaglio. Che oggi è il giornalista di punta dell'antirenzismo. Ma non è colpa di Travaglio se Renzi e Berlusconi hanno, diciamo così, qualche lieve affinità.

Saluti 

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Ma scanzi il valletto della gruber???

Renzi dopo il 4 dicembre cambierà mestiere sì. Finalmente pronto a fare lo statista

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Egregio/a Sig./da Ahahah.ah   Mi sembrava già di averle detto , ma potrei sbagliarmi , che ritengo impropri gli accostamenti che ella fa costantemente al fu Cismon . Vedo che invece insiste , come insiste, sui giochini di parole che , mi creda , dato il mio non indifferente più che sufficiente stato psico fisico , non la portano a niente se non , in futuro , a non leggerla nemmeno più . Cosa che invece farei volentieri solo se ella avra' la compiacenza di seguire quel minimo di istruzioni che , or ora , le avrei consigliato. Concludo nel raffermare di non essere affatto pentito di appartenere a quel 40% di persone che hanno perso il referendum che , mi creda , sono affatto di più dei 2/trentesimi di cui fa parte lei non so bene se in quota webete grillebete o destro/sinistroide alleati . Saluti 

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 Buongiorno Fosforo . Intanto sgombriamo il campo da un equivoco : anche se speravo in un esito diverso , ero convinto che il no avrebbe vinto vista la piega che questo referendum , sopratutto per colpa di Renzi, aveva preso . Quindi nessuna delusione ma sopratutto amarezza per aver perso l'ennesima occasione di far diventare o contribuire a far diventare l'Italia un paese più moderno . Amarezza perché ha vinto la pancia e non il cervello , amarezza per le tante bufale quotidiane riversate giornalmente sui media da chi di Costituzione non gliene importava niente ma aveva solo lo scopo di mandare a casa Renzi.  Amarezza perché la parte più estrema della sx , ha contribuito , alleandosi con la peggior destra , con i razzisti ed i populisti , perché questo avvenisse . I rancorosi nipotini di Stalin hanno dato l'ennesima prova di quanto sia arduo per loro riuscire ad abbattere un governo di destra e quanto sua molto più semplice essere determinanti per abbatterne uno di csx ( credo che sia la quarta / quinta volta che accade ). I n tuttocio' ha contribuito fortemente , con una costante e giornaliera macchina del fango , quel giornaletto che ti ostini a leggere diretto da quell'ex di tutto che si chiama Travaglio circondato da una schiera di giornalucoli di infimo livello . Tra tutti salvo solo , in parte, Padellaro . Insulti costanti e continui , spargimento giornaliero di bufale verso si il PDC, ma soprattutto verso il segretario del partito di sx più grande d'Europa alla quale voi , nostalgici di una sx superata morta e sepolta è mai più proponibile , avete attinto a piene mani fino a dire che con Renzi avremmo corso dei pericoli democratici e derive dittatoriali . Roba da vomi.to !! Comunque ora e' tutto azzerato !! Ora si ricomincia da capo e tutti sono ai blocchi di partenza . Ora vedremo le idee di ciascuno e tutti si assumeranno le priorie responsabilità . Ora vedremo in campo quelli bravi , quelli che vi hanno salvato dalla dittatura renziana . Qualcuno ha già parlato da vincitore come il " marxista" Dibba che vuol fare il referendum sull'euro ed espellere immediatamente coloro che entrano in Italia senza lo status di rifugiato . Peccato non ci dica cosa ne farà di questi "pacchi umani " in attesa che lo rucevano , allineandosi all'altro vincitore , Salvini , che è incerto se sparare alle carrette al largo oppure farli scendere e poi piombarli in qualche stiva di treno o di nave . Vedremo , vedremo e non ci sarà nemmeno tanto tempo da aspettare . Di una cosa sono certo : ora si che qualche rischio democratico lo corriamo sul serio . Altro che il Caudillo Renzi che si dimette ma non abbandona la politica ( roba da matti , ndr). Ma state tranquilli , se ci saranno problemi di sorta starà ai soliti , al PD ed alla sua gente difendere seriamente la democrazia da coloro con i quali siete stati alleati nell'immonda accozzaglia fino a qualche ora fa . Non aspettarti che ti soccorra Travaglio o Scanzie . Loro saranno già ....di la !! 

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Scusami Mark, se insisto ancora su questa cosa, sulla promessa dell'abbandono della politica, fatta innumerevoli volte dal presidente del Consiglio per poi non mantenerla (ma allora, secondo te, perché l'ha fatta?). Mi rendo conto di apparire noioso e cercherò di non parlarne più fino alla fine della crisi di governo, anzi voglio attendere anche il congresso del Pd per capire se Renzi sia un uomo con una dignità o un politicante di nessuna dignità. Però, per favore, a te cosa costa dire la verità? Se sei convinto, come in realtà sei, che Renzi non lascerà affatto la politica prima di un paio di legislature, allora cosa ti costa dire, senza giri di parole:
Renzi, da presidente del Consiglio, ha mentito alla Nazione.

E' la pura verità, sono appena 9 parole, come il famoso art. 70 della nostra bella Costituzione, che i tuoi semplificatori e modernizzatori volevano trasformare in un incomprensibile rompicapo in burocratese di oltre 400 parole.

Saluti

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A me Scanzi mi sta antipatico quasi quanto Renzi

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Signori, de gustibus non est disputandum e finché si scherza si scherza, ma se vogliamo essere seri, piaccia o no il suo stile, piacciano o no le sue idee e opinioni, dobbiamo riconoscere che Andrea Scanzi è uno dei più bravi giornalisti italiani, almeno nella sua fascia d'età. Travaglio era l'allievo prediletto di Montanelli, Scanzi lo era del compianto Edmondo Berselli, una delle migliori firme di Repubblica, scomparso prematuramente qualche anno fa. Di sicuro è un giornalista versatile come pochi: scrive con ottima padronanza di politica, costume, musica, sport, teatro, cinema, gastronomia e altro ancora. E sa scrivere Scanzi, altroché se sa scrivere! I suoi articoli hanno una vivacità colloquiale impreziosita da qualche ricercatezza di troppo ma anche dal costante riflesso di una cultura vasta e profonda. In questo mi ricorda un poco giornalisti d'altri tempi, oserei dire un Ghirelli o un Fortebraccio. Si nota subito che è anche un autore di teatro, i suoi pezzi hanno spesso l'assemblaggio e il ritmo del monologo o del duetto in scena. Una prosa agile, fresca, colorita. Spesso Scanzi eccede in teatralità, nell'autocompiacimento di bastonare la controparte, ma questo fa parte del suo stile inconfondibile. Nel quale non c'è violenza, non c'è cattiveria (quelle di uno Sgarbi o di un Vittorio Feltri, per capirci) ma la puntura leggera e istantanea della satira.

Allego la sua biografia con le opere e i riconoscimenti:

http://www.andreascanzi.it/?page_id=40

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Andrea Scanzi è in assoluto il giornalista che più mi sta simpatico nell’arena pubblica e televisiva. Ha quel sorriso furbetto, quel ghigno da saputello, quella faccia da scugnizzo che lo trasforma ai miei occhi come il prodotto televisivo per eccellenza, e come tale merita la mia stima e la mia simpatia.

Scanzi ha sia la faccia da schiaffi sia quella della persona con la quale usciresti a berti più di una birra la sera, per poi però accorgerti a fine serata della vacuità del suo pensiero, e magari deprimerti per avergli dato pure retta.

Ripeto, prodotto televisivo, perché è di quello che stiamo parlando.

Sì, perché il “noto” giornalista de Il Fatto Quotidiano, nonché prezzemolino televisivo – va beh poi si spaccia per scrittore, sceneggiatore, presentatore, esperto di musica, di calcio e chi più ne ha più ne metta – la sa lunga, su di sé, su come funziona il mezzo televisivo e su come funziona la comunicazione.

Ci tengo subito a precisare che non è un fenomeno che tocca solo Andrea Scanzi, è molto in voga tra i giornalisti prezzemolini, ma lui è quello che Weber definirebbe come “tipo ideale”.

Lui è così, da sempre, da quando ha iniziato le sue prima apparizioni televisive.

Un personaggio in cerca di autore avremmo detto una volta, oggi invece è uno sempre e in continua ricerca di visibilità, fama e conosce bene i codici per attirarla a sé, soprattutto quelli del self-branding, perché come è ben evidente di sé ormai ha fatto un marchio. Anche perché è diventato l’autore di se stesso.

Il giochino che usa è semplice, più alzi il tono e più fai share, più la gente ti ama e ti odia e più ti chiamano in televisione. Un circuito nel quale, una volta che sei entrato e giochi bene le tue carte, puoi rimanere un bel po’ di tempo.

E lui lo sa fa fare, cosa? Vendersi appunto.

Io li leggo i suoi pezzi, li valuto, li analizzo (va beh sto esagerando) e ho anche un luogo ideale dove farlo.

Nei suoi articoli ci trovi un po’ di tutto, dalla Boschi a JP Morgan, dai Pink Floyd a Maradona, da Renzi a Caltagirone, sempre tutti insieme eh, dovesse dimenticarsene qualcuno qualche volta. Mai.

Un groviglio di parole, proposizioni, parentesi, tentati acuti stilistici, che fanno sorridere perché più lo leggi e più ti accorgi che di fondo c’è uno sforzo enorme nel creare ancoraggi culturali, imparati però fuori al bar dell’università e dei quali ancora non riesce a liberarsene. Mi verrebbe da dire ‘cresci un po’ Andrea ed esci da quel baretto, hai una età‘.

I suoi attacchi il più delle volte sono di natura personale o sociale, mai politiche, anche perché un integerrimo difensore della verità come lui non può scendere a livello dei politici che lui ogni giorno avversa per amore dei fatti.

Così almeno dice lui.

Un tipico giornalismo che gli anglosassoni chiamerebbero “watchdog”, ma che nelle sua mani si trasforma in qualcosa che è tra l’inciucio sentito all’angolo della strada e la retorica banale e svogliata di chi non apre un libro da un bel po’ di anni. Ah, lui di libri ne ha scritti eh, letti anche quelli, Fabio Volo in confronto è un Premio Pulitzer. Ve li consiglio, leggeteli, perché è da questi testi che si capisce quanto alta sia la sua lirica.

Se non ve ne foste accorti questo pezzo è un esercizio di stile, si, mi sono rifatto al suo modo di scrivere, alla sua imponente penna, dalla quale ho tutto da imparare, soprattutto “saper vendermi”.

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4 ore fa, mark525 ha scritto:

Egregio/a Sig./da Ahahah.ah   Mi sembrava già di averle detto , ma potrei sbagliarmi , che ritengo impropri gli accostamenti che ella fa costantemente al fu Cismon . Vedo che invece insiste , come insiste, sui giochini di parole che , mi creda , dato il mio non indifferente più che sufficiente stato psico fisico , non la portano a niente se non , in futuro , a non leggerla nemmeno più . Cosa che invece farei volentieri solo se ella avra' la compiacenza di seguire quel minimo di istruzioni che , or ora , le avrei consigliato. Concludo nel raffermare di non essere affatto pentito di appartenere a quel 40% di persone che hanno perso il referendum che , mi creda , sono affatto di più dei 2/trentesimi di cui fa parte lei non so bene se in quota webete grillebete o destro/sinistroide alleati . Saluti 

signor mark

vedo che ha la memoria corta pertanto mi sorge l'obbligo di rinfrescargliela.

Assieme a lei ho contrastato la strenua difesa del signor cismon ( e non solo) nei confronti del signor berlusconi. Erano bei tempi e ci si divertiva da matti.

Come vede, io la conosco molto bene ed è per questo che lei sollecita in me la convinzione che più si affanna nella difesa del signor Renzi, (che a mio modesto parere ha preso o copiato tutti i peggiori atteggiamenti politici del signor Berlusconi), più lei, sempre a mio modesto parere, si avvicina ai passati comportamenti del signor cismon.

Mi dispiace che lei si senta offeso di tale accostamento, ma non è certamente colpa mia se lei persiste nel considerare il signor Renzi il salvatore della patria. Se lei si concederà una pausa di riflessione, forse, riuscirà a cogliere negli atteggiamenti e nelle parole del signor Renzi quegli errori che lo hanno portato all'incredibilità e alla recente  disfatta.

Se permette le ricordo solo l'ultimo dei suoi errori: se avesse distribuito la modifica dei 47 articoli costituzionali da lui proposti in cinque sei schede referendarie, avrebbe ottenuto sicuramente almeno una parte di quelle modifiche da lui tanto sbandierate, ed ora sarebbe ancora placidamente al suo posto

P.S.  

Non la sto criticando per non essersi pentito di aver votato SI, (il libero arbitrio, credo, esiste ancora) ma per la sua continua assimilazione all'accozzaglia di quelli che, come me, hanno votato NO.

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signor mark

se non fosse che ha ripetuto più volte il cognome SCANZI, nella sua disamina ho colto molte somiglianze con il signor Renzi.

Mi sbaglio?

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