ANNO DEL BOOM E BELLISSIMO ? CIALTRONI

Oggi sono usciti i nuovi dati ISTAT sul lavoro. 
Sale la disoccupazione, anche giovanile. 
Diminuiscono di 33 mila unità i lavoratori permanenti, alla faccia del decreto dignità. 
A febbraio 2019 ci sono 116 mila occupati in meno rispetto all'ultimo dato dei Governi PD, nel maggio 2018: di questi 88 mila sono a tempo indeterminato.
Di Maio è tecnicamente il ministro della disoccupazione. Ha scelto di occupare due ministeri (lavoro e sviluppo economico) e li ha bloccati entrambi: questo Governo ha avuto sull'economia nazionale lo stesso impatto di una calamità naturale. 
E nel frattempo lor signori passano le giornate a litigare e a far pace. Pensano di stare sul set di una telenovela e non si sono accorti che sono al Governo. Dopo le europee ci aspetta la patrimoniale o l'aumento dell'IVA. Effettivamente è il governo del cambiamento: con noi c'era la crescita, con loro è recessione.

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6 messaggi in questa discussione

Ma adesso il conte ha detto...con voce pacata e solenne...che le cose praticamente le prende in mano lui e sistema i bisticci...per cui siamo già sulla via dell'olimpo....povera Italia.....

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Per  fortuna   sono dalla  parte  dei  cittadini e  delle  famiglie,  poi   dei poveri  non  si parla   non esistono  più per  decreto  dal balcone  ma  i  destri    zitti... il problema   sono gli  immigrati...  NATURALMENTE  E' TUTTO  UN GOOOMBLOOODDDO

https://www.repubblica.it/economia/2019/04/03/news/istat_reddito_delle_famiglie_ancora_in_calo_-223165744/?ch_id=sfbk&src_id=8001&g_id=0&atier_id=00&ktgt=sfbk8001000&ref=fbbr&fbclid=IwAR0uZRqnxg-ocUAVcukBkx3riP4knJ7OrGMF0UO69JDmFkWOVDqxszUB8Gs

MILANO - Brutte notizie dai dati Istat per gli italiani. Ancora risuona l'analisi dell'Ocse, secondo la quale le condizioni di vita nel Belpaese sono le stesse di inizio millennio, che l'Istituto di statistica comunica che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici nel quarto trimestre 2018 è diminuito dello 0,2% in termini nominali e dello 0,5% in termini reali, rispetto ai tre mesi precedenti.

Secondo l'Istat, il reddito nell'ultima parte dell'anno scorso ha subito una nuova diminuzione, riportandosi sul livello registrato all'inizio dell'anno. Le famiglie hanno tuttavia mantenuto una dinamica espansiva dei consumi, alimentata da una nuova diminuzione della propensione al risparmio, scesa a un livello vicino al minimo registrato un anno e mezzo prima. La spesa per consumi delle famiglie è aumentata dello 0,5% in termini nominali; ne deriva una flessione di 0,6 punti della propensione al risparmio delle famiglie, scesa al 7,6% (8,2% nel terzo trimestre).

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"Tra l'OCSE e gli italiani, io ascolto prima di tutto gli italiani".
Così, la dichiarazione del vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio.

E' una frase che scopre un gioco fin troppo facile: mettere in contrapposizione gli italiani con l'OCSE. Era già successo con altre istituzioni, di volta in volta individuate come nemici degli italiani.
E' semplicemente ridicolo e irresponsabile.

L'OCSE è l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nata nel 1948 e composta da 35 Paesi, tra i quali l'Italia, che promuove obiettivi di integrazione, cooperazione economica e finanziaria e redige rapporti economici, dai quali risulta che, per il 2019, il PIL, cioè la ricchezza prodotta, dall'area euro, sarà del +1%; per il nostro Paese, invece, si prevede un -0,2%, con un aumento del deficit del 2,5%.

L'Italia, tra il gruppo dei 20 maggiori Paesi industrializzati, il G20,  sarà in recessione, in compagnia di Turchia e Argentina, mentre gli altri Paesi avranno un PIL positivo.

Il ministro Di Maio, rivolto all'Ocse, dichiara "l'austerity se la facciano a casa loro", ma è prontamente smentito dal collega, e ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che replica: "l'Ocse non parla di austerity".
"No alle intromissioni", afferma il ministro Di Maio, ma dell'OCSE fa parte anche l'Italia, quindi è l'Italia che si intromette nell'Italia!

Sono gli investimenti e il lavoro che rimuovono povertà e disuguaglianze ed è compito del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, cioè del Di Maio, promuovere attività in tal senso. Il vicepremier e ministro Di Maio ha a disposizione 118 miliardi di euro, immediatamente spendibili come ricorda il ministro Tria.

Occorrerebbe lavorare, questo sì, giorno e notte, per investire questa massa considerevole di denaro a disposizione, ma Di Maio preferisce i comizi, le conferenze, le campagne elettorali, gli show televisivi e le dichiarazioni eclatanti ma prive di senso.

E' la via del burrone verso il quale Di Maio sta conducendo gli italiani.
 

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