"Cucinare un orso". Titolo bizzarro per una bellissima lettura

Leggo nella recensione: "A dispetto del titolo poco indovinato, che farebbe pensare a una bucolica fiaba scandinava, Cucinare un orso è un romanzo avvincente, al contempo incalzante e delicato, macabro e violento, dolce e triste; un mix di vari generi letterari, che colloca a pieno titolo Mikael Niemi – notissimo in Svezia per il suo Musica rock da Vittula – nell’ambito della narrativa contemporanea cosiddetta postmoderna. Apertamente ispirato a Il nome della rosa, il libro è ambientato alla metà dell’Ottocento in un piccolo paese della Svezia, e narra la vicenda di Laestadius, un pastore protestante realmente esistito, protagonista di un controverso “risveglio” religioso e spirituale che, nel tentativo di contrastare l’alcolismo e restaurare la morale, provocò sommosse popolari poi sfuggite di mano agli stessi promotori del movimento.

Coprotagonista del romanzo, accanto al pastore, è Jussi, l’io narrante, un giovane e sventurato ragazzo lappone, raccolto per strada in condizioni miserevoli e adottato dal religioso, che lo educa e lo istruisce fino a trasformarlo nel suo più fidato collaboratore.
Laestadius indaga sulle brutture degli esseri umani, scava nel profondo delle coscienze, turba la tranquillità dei potenti.

Cucinare un orso non è solo un banale poliziesco: è anche un trattato teologico-religioso, un ispirato romanzo d’amore, un film horror, con la descrizione minuziosa dei particolari più raccapriccianti, in un clima sempre più cupo, dai contorni medioevali. Grazie a un geniale rovesciamento, i religiosi sono gli illuminati, mentre le autorità laiche esercitano il potere con mentalità oscurantista e ottusa.
Alla metà del Diciannovesimo secolo, le impronte digitali, le prime fotografie, le nuove scoperte della chimica non sono ancora ammesse nelle aule dei tribunali. La modernità avanza molto lentamente, la verità fatica a farsi strada e la giustizia non è di questo mondo. Dopo vari colpi di scena e alterne vicende, il finale sarà tragico e sorprendente, lasciando nello sgomento lo sconcertato lettore"
Fa davvero venir voglia di leggerlo, e lo farò certamente questa estate

https://www.ilfoglio.it/libri/2019/03/13/news/cucinare-un-orso-mikael-niemi-una-fogliata-di-libri-242800/

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