Poletti: "Più opportunità di lavoro con il calcetto che inviando curricula"

"Si creano più opportunità di lavoro giocando a calcetto che mandando in giro curricula". E' polemica sulle parole che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha pronunciato durante un incontro a Bologna con gli studenti di un istituto tecnico professionale.

Secondo Poletti, la dinamica delle relazioni è importante per il futuro lavorativo e "i rapporti che si instaurano nel percorso di alternanza scuola lavoro fanno crescere il tasso di fiducia e quindi le opportunità lavorative".

M5s: "Parole del ministro da cartellino rosso" - "Dal ministro Poletti arriva l'ennesimo intervento a gamba tesa e, è il caso di dirlo, un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati. Ormai non ci sono più commenti sulla sua scarsa sensibilità". E' da cartellino rosso".

 

Cioè il minestrone del lavoro dice che al curriculum preferisce le conoscenze?.... bene così direi.

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10 messaggi in questa discussione

poletti farebbe meglio a stare zitto, ogni volta che apre bocca fa una gaffe... peggio di mike bongiorno

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aggiungiamoci anche il nepotismo e facciamo poker

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che scandalo! certa gente deve stare solo zitta. peccato che sia un minestrone di cavolate, proprio come dice marko

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credo che la frase di Poletti si possa intendere solo un un modo:

se hai conoscenze lavori, se hai amicizie importanti farai.

in caso contrario nulla

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3 minuti fa, allegrafatt1 ha scritto:

aggiungiamoci anche il nepotismo e facciamo poker

ahahahah, facciamo poker direttamente, magari salta fuori che il gioco d'azzardo aiuta a sviluppare una forma mentis giusta per il mondo degli affari

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L'affermazione è vera. Il fatto che lo riconosca un ministro (del Lavoro, peraltro) mi pare molto grave.

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effettivamente però ha ragione

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col nepotismo ke circola in politica, il poletti ha raccontato quello ke avviene nel suo ambiente dove, nè lui nè gli altri se ne vergognano anzi lo sbandierano come traguardo di vita...

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23 minuti fa, ozu1980 ha scritto:

effettivamente però ha ragione

quoto

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La butto sul ridere (anche per non pensare a come sarebbe finito un ministro del Lavoro così negli anni '70) e dico che questo signore non è solo due braccia sottratte all'agricoltura (con rispetto parlando per i contadini e i braccianti che io ho conosciuto e che erano tutti, ripeto tutti, molto più intelligenti, molto più colti, molto più educati e infinitamente più seri di lui) ma ruba il lavoro perfino a Crozza: l'originale è molto più comico (e infinitamente più ridicolo) dell'imitazione. La butto sul ridere (anche per non pensare a cosa si dicessero questo signore e alcuni noti delinquenti quando cenavano insieme mentre la mafia si mangiava la capitale) e dico che questo signore ha parzialmente torto. Infatti è fuori di dubbio che uno così non può essere diventato ministro, nemmeno nel paese di pulcinella, grazie al suo curriculum, ma di sicuro non lo è diventato nemmeno grazie al calcetto, che con lui in campo sarebbe un calcetto alla moviola, al rallentatore, lard-ball più che football. E mentre rifletto invano, senza riuscire a immaginare quale sport possa avere mai praticato costui per fare carriera, a parte quelli gastronomici, lo invito bonariamente a darsi all'ippica (sperando di non beccarmi una denuncia dalla protezione animali). Buttiamola sul ridere (anche per non pensare a cosa farei io se avessi un figlio costretto a emigrare per trovare lavoro e se mi trovassi a quattrocchi con un ministro del Lavoro che deride i giovani che vanno all'estero e che così "si tolgono dai piedi") e diciamo che tra meno di un anno questa parodia di ministro non lo avremo più tra i piedi, ma ci consoleremo con Crozza.

 

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