Vergogna

5 messaggi in questa discussione

14 minuti fa, fosforo41 ha scritto:

Indubbiamente sono immagini scioccanti, ma proprio questo è lo scopo dei dimostranti. Attirare l'attenzione sul loro problema, che è il costo del latte ovino troppo basso per coprire i costi. Mi chiedo perché mai il prezzo del latte lo devono decidere gli industriali caseari (pensando al loro profitto) e non anche i pastori (analogo discorso vale anche per la frutta, i contadini e gli industriali conservieri, i pomodori, etc.). Il governo deve intervenire, magari con decreto che regoli il profitto lungo la filiera dell'industria di conservazione, e non solo. Ma la cosa più semplice, se non ci fosse al governo un partito neoliberista come la Lega, sarebbe nazionalizzare l'industria del pecorino sardo. 

Sono oltre trenta anni che nel nome del mercato, della libera concorrenza, della modernità, etc. etc. etc., la politica aggredisce e delegittima i corpi sociali intermedi  ( sindacati, associazioni, categorie ).

Nel nome di un rapporto diretto tra politica e popolo.

Invece le Associazioni di Categoria producono ottimi accordi, anche senza Salvini.

formaggio-pecorino-grattugiato-biraghi-100-g.jpg

pecorinosolidale30mar2017coldiretti-sardegna (2).jpg

 

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13 ore fa, fosforo41 ha scritto:

Indubbiamente sono immagini scioccanti, ma proprio questo è lo scopo dei dimostranti. Attirare l'attenzione sul loro problema, che è il costo del latte ovino troppo basso per coprire i costi. Mi chiedo perché mai il prezzo del latte lo devono decidere gli industriali caseari (pensando al loro profitto) e non anche i pastori (analogo discorso vale anche per la frutta, i contadini e gli industriali conservieri, i pomodori, etc.). Il governo deve intervenire, magari con decreto che regoli il profitto lungo la filiera dell'industria di conservazione, e non solo. Ma la cosa più semplice, se non ci fosse al governo un partito neoliberista come la Lega, sarebbe nazionalizzare l'industria del pecorino sardo. 

Anche se in questi atteggiamenti ci sono le legittime rivendicazioni della categoria, rimangono un insulto alla povertà e alla fame del terzo mondo. Gli ettolitri di latte gettati per le strade in questi giorni, debitamente trasformati, avrebbero potuto salvare dalla morte per denutrizione migliaia di bambini. L'indifferenza di noi occidentali verso i problemi del terzo mondo, è una delle cause principale delle “inarrestabili” migrazioni verso i nostri Paesi ricchi e ben pasciuti, dove il prezioso latte si usa per lavare le strade.

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In questo momento, borneo39 ha scritto:

Anche se in questi atteggiamenti ci sono le legittime rivendicazioni della categoria, rimangono un insulto alla povertà e alla fame del terzo mondo. Gli ettolitri di latte gettati per le strade in questi giorni, debitamente trasformati, avrebbero potuto salvare dalla morte per denutrizione migliaia di bambini. L'indifferenza di noi occidentali verso i problemi del terzo mondo, è una delle cause principale delle “inarrestabili” migrazioni verso i nostri Paesi ricchi e ben pasciuti, dove il prezioso latte si usa per lavare le strade.

d'accordissimo potevano dare il latte ai bambini poveri e dimostrare diversamente le loro ragioni, avrebbero fatto anche più colpo sulla gente ! 

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3 minuti fa, monello.07 ha scritto:

d'accordissimo potevano dare il latte ai bambini poveri e dimostrare diversamente le loro ragioni, avrebbero fatto anche più colpo sulla gente ! 

È giusto quello che dici Molti lo stanno facendo e intendono farlo. Il discorso però è che purtroppo non ha lo stesso impatto e lo stesso vale per altre iniziative. Ad esempio, i giocatori del Cagliari hanno dimostrato la loro solidarietà scendendo in campo a Milano con una scritta sulle magliette. Lodevole iniziativa ma passata quasi inosservata e che ha lasciato il tempo che trova e così pure tante altre.

Il discorso è che viviamo in una società spesso sorda e indifferente che ha bisogno di fatti eclatanti per scuotersi. 

Tutto è nato dal gesto di un pastore che, esaperato, ha preso il bidone del latte e ha detto  piuttosto che regalarlo a chi fa cartello e mi prende per i f.ondelli preferisco buttarlo.

Poi ci sono le belle pagine quali quelle di questa ragazza.

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.castedduonline.it/marzia-zucca-23-anni-figlia-di-un-pastore-non-e-latte-buttato-nella-fogna-vi-spiego-come-lotta-un-allevatore-sardo/amp/&ved=2ahUKEwjhsOLOvLjgAhUHZVAKHdTfDPwQFjAAegQIBhAB&usg=AOvVaw0Q97-RTK6l14hIDFvI3Ouo&ampcf=1

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8 minuti fa, borneo39 ha scritto:

Anche se in questi atteggiamenti ci sono le legittime rivendicazioni della categoria, rimangono un insulto alla povertà e alla fame del terzo mondo. Gli ettolitri di latte gettati per le strade in questi giorni, debitamente trasformati, avrebbero potuto salvare dalla morte per denutrizione migliaia di bambini. L'indifferenza di noi occidentali verso i problemi del terzo mondo, è una delle cause principale delle “inarrestabili” migrazioni verso i nostri Paesi ricchi e ben pasciuti, dove il prezioso latte si usa per lavare le strade.

OK! il suo ragionamento non fa una grinza, salvare da morte per fame migliaia di persone. I bambini sono persone.

Sorge però un problema: chi avrebbe dovuto raccogliere il latte da destinare ai bambini denutriti, chi e come avrebbe dovuto essere conservato questo latte prima che inacidisca? Chi, quando e come poteva essere consegnato questo latte a chi ne aveva bisogno?

Tutte queste operazioni potevano essere eseguite dai produttori (in quanto fornitori) e dagli industriali  che hanno i macchinari necessari alla trasformazione del latte, solo ed esclusivamente se ne avessero avuto la volontà.

Mi paghi poco il latte? Bene, allora noi non lo buttiamo, ma tu lo lavori lo sterilizzi e consegni almeno la metà di quanto ti abbiamo fornito ai bisognosi. Quella metà che rimane a te è il nostro contributo alle spese per quanto ti chiediamo.

La realizzazione di quanto ho riportato qui sopra, mi sembra sia alquanto improponibile, seppur possibile.  

 

 

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