Esame per razxigrillodestrebeti ...

Il  Candidato dimostri la collegialità politica sulla base di dette affermazioni più volte acquisite in ordine a stampa , TV e  social ed in merito ad una delle tantissime prove di forza a cui un vicepremier e ministro  ha sottoposto il Paese negli ultimi 7/8 mesi  : "Porti chiusi, sbarrati !! Sono stato chiaro od avete capito bene ?? Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io e solo io”.   Il Candidato avrà 2 ore per sviluppare l’elaborato A partire da ora , 17,00. Via al tempo ...tic toc tic toc

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1 messaggio in questa discussione

tanto per chiarire il concetto del signor mark, ma soprattutto per evidenziare che nel caso della diciotti non era il governo a decidere, ma lui.

Matteo Salvini non usa mezze misure per evidenziare che in materia di accoglienza e immigrazione, la sua, quella della Lega, è la voce che ha maggior peso all’interno della maggioranza di governo. In un colloquio con il quotidiano Il Messaggero il vicepremier e ministro dell’Interno ha ribadito la linea dura dell’esecutivo sulla vicenda della Sea Watch sottolineando anche le distanze dagli alleati del Movimento 5 Stelle, che chiedono di accogliere almeno donne a bambini che si trovano a bordo della nave.

Migranti, Salvini: «Di Maio, Fico e Di Battista parlino pure, ma decido io»

«In Italia – ha affermato Salvini – non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io». «Io – ha proseguito ancora il segretario della Lega – lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi, e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel Mediterraneo. L’Italia è stata troppo a lungo un porto aperto, mentre l’Europa se ne infischiava dei migranti e ci derideva. Ora basta. Non si possono fare concessioni sui principi e il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia».

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