AUMENTANO I MORTI IN MARE SULLE COSCIENZE DEI GIALLOVERDI E LORO SOSTENITORI
Iniziata da
pm610,
10 messaggi in questa discussione
7 minuti fa, sardonicoebasta ha scritto:Morti in mare anno 2015: 3.771
Morti in mare anno 2016: 5.140
Morti in mare anno 2017: 3.116
Morti in mare anno 2018: 2.262
E il bimboscemo mangiapanini scrive che aumentano i morti in mare.
AMBECILLEEEEEEEEEEEE
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Sembra che il bimboscemo sia depresso ultimamente. Qualcuno lo ha visto, aprire di nascosto il paninazzo, e *** avidamente il contenuto.
BsM
Buon sleccazzamento Mangiapanini
11 minuti fa, sardonicoebasta ha scritto:Morti in mare anno 2015: 3.771
Morti in mare anno 2016: 5.140
Morti in mare anno 2017: 3.116
Morti in mare anno 2018: 2.262
E il bimboscemo mangiapanini scrive che aumentano i morti in mare.
AMBECILLEEEEEEEEEEEE
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Sei i soliti idio ta che si vuole sempre farsi riconoscere . Il tuo stato di idio ta non ti evita di mantenere anche le onorificienze di formidabile testadiminkia e di incommensurabile Testadikazzo...!’
Gli sbarchi calano, i morti no
Il numero di migranti arrivati via mare in Italia è sceso dell'80 per cento rispetto a un anno fa, ma compiere la traversata è sempre più pericoloso: a giugno è morta una persona ogni sette che ci hanno provato
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’UNHCR, l’agenzia dell’ONU che si occupa di rifugiati, nei primi sei mesi dell’anno in Italia sono arrivati circa 16mila richiedenti asilo. Sono numeri in calo dell’80 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2017, che segnalano un ritorno sui livelli degli anni precedenti al 2014, prima che iniziasse l’ultima grande crisi migratoria, quando gli sbarchi raramente superavano le poche decine di migliaia di persone l’anno.
Ma i dati dell’UNHCR segnalano anche un altro fenomeno. I morti in mare nei primi sei mesi dell’anno hanno già raggiunto quota mille, e questo significa che la traversata del Mediterraneo centrale raramente è stata così pericolosa. Nel mese di giugno una persona è morta per ogni sette che hanno tentato la traversata; nei primi sei mesi del 2018, i morti sono stati uno per ogni 19, esattamente il doppio di quelli registrati durante i primi sei mesi del 2017.
«L’elevata perdita di vite umane dimostra quanto sia urgente rafforzare le capacità di ricerca e soccorso nella regione», ha scritto l’UNHCR nel suo ultimo rapporto. Il problema, secondo l’organizzazione, è che nel corso dell’ultimo anno il numero di imbarcazioni disponibili a soccorrere i migranti in difficoltà è calato molto. Non solo le ONG sono state di fatto allontanate, ma anche le navi commerciali hanno meno incentivi a effettuare i salvataggi visto che rischiano di vedersi negato il permesso a raggiungere un porto italiano e rischiano così di trovarsi bloccate per giorni (è accaduto persino a navi militari, anche italiane).
Nel suo ultimo comunicato, l’UNHCR dice di temere «le conseguenze di una diminuzione delle capacità di ricerca e di soccorso se le imbarcazioni vengono dissuase dal rispondere alle richieste di soccorso per paura di vedersi negato il permesso di sbarcare le persone tratte in salvo. In particolare, le ONG hanno espresso preoccupazione per le restrizioni imposte alle loro capacità di condurre operazioni di ricerca e soccorso a seguito di limitazioni ai loro movimenti e alla minaccia di potenziali azioni legali».
Mentre i soccorsi diminuiscono, le imbarcazioni con a bordo i migranti, in genere gommoni sovraccarichi e poco stabili, vengono comunque condotte al largo e abbandonate dai trafficanti (dopotutto i migranti hanno in gran parte già pagato il costo della traversata, e la loro incolumità non è più molto importante per loro). Senza la presenza in zona di numerose navi disposte ad aiutarli, come accadeva fino a un anno fa, se queste imbarcazioni incorrono in problemi significa che i soccorsi non riescono ad arrivare prima che sia troppo tardi. Una volontaria che operava sull’imbarcazione di una ONG ha raccontato lo scorso giugno che per rispettare il nuovo codice di condotta l’equipaggio ha probabilmente lasciato morire circa 120 persone.
2 minuti fa, shinycage ha scritto:Sembra che il bimboscemo sia depresso ultimamente. Qualcuno lo ha visto, aprire di nascosto il paninazzo, e *** avidamente il contenuto.
BsM
Buon sleccazzamento Mangiapanini
Sei il solito pecoro cecato perdipiu semianalfabeta che tutti conosciamo . Mi raccomando , un saluto alla mitica “Culondoro “ Rose . La ricordo sempre con piacere e quella visita all’hotel Bellavista di Fabriano mi e’ rimasta nel cuore .
Gli sbarchi calano, i morti no
Il numero di migranti arrivati via mare in Italia è sceso dell'80 per cento rispetto a un anno fa, ma compiere la traversata è sempre più pericoloso: a giugno è morta una persona ogni sette che ci hanno provato
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’UNHCR, l’agenzia dell’ONU che si occupa di rifugiati, nei primi sei mesi dell’anno in Italia sono arrivati circa 16mila richiedenti asilo. Sono numeri in calo dell’80 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2017, che segnalano un ritorno sui livelli degli anni precedenti al 2014, prima che iniziasse l’ultima grande crisi migratoria, quando gli sbarchi raramente superavano le poche decine di migliaia di persone l’anno.
Ma i dati dell’UNHCR segnalano anche un altro fenomeno. I morti in mare nei primi sei mesi dell’anno hanno già raggiunto quota mille, e questo significa che la traversata del Mediterraneo centrale raramente è stata così pericolosa. Nel mese di giugno una persona è morta per ogni sette che hanno tentato la traversata; nei primi sei mesi del 2018, i morti sono stati uno per ogni 19, esattamente il doppio di quelli registrati durante i primi sei mesi del 2017.
«L’elevata perdita di vite umane dimostra quanto sia urgente rafforzare le capacità di ricerca e soccorso nella regione», ha scritto l’UNHCR nel suo ultimo rapporto. Il problema, secondo l’organizzazione, è che nel corso dell’ultimo anno il numero di imbarcazioni disponibili a soccorrere i migranti in difficoltà è calato molto. Non solo le ONG sono state di fatto allontanate, ma anche le navi commerciali hanno meno incentivi a effettuare i salvataggi visto che rischiano di vedersi negato il permesso a raggiungere un porto italiano e rischiano così di trovarsi bloccate per giorni (è accaduto persino a navi militari, anche italiane).
Nel suo ultimo comunicato, l’UNHCR dice di temere «le conseguenze di una diminuzione delle capacità di ricerca e di soccorso se le imbarcazioni vengono dissuase dal rispondere alle richieste di soccorso per paura di vedersi negato il permesso di sbarcare le persone tratte in salvo. In particolare, le ONG hanno espresso preoccupazione per le restrizioni imposte alle loro capacità di condurre operazioni di ricerca e soccorso a seguito di limitazioni ai loro movimenti e alla minaccia di potenziali azioni legali».
Mentre i soccorsi diminuiscono, le imbarcazioni con a bordo i migranti, in genere gommoni sovraccarichi e poco stabili, vengono comunque condotte al largo e abbandonate dai trafficanti (dopotutto i migranti hanno in gran parte già pagato il costo della traversata, e la loro incolumità non è più molto importante per loro). Senza la presenza in zona di numerose navi disposte ad aiutarli, come accadeva fino a un anno fa, se queste imbarcazioni incorrono in problemi significa che i soccorsi non riescono ad arrivare prima che sia troppo tardi. Una volontaria che operava sull’imbarcazione di una ONG ha raccontato lo scorso giugno che per rispettare il nuovo codice di condotta l’equipaggio ha probabilmente lasciato morire circa 120 persone.
3 minuti fa, sardonicoebasta ha scritto:In maniera spudorata UNHCR ammette che le ONG creano una corsia preferenziale per gli sporchi affari di Gomorra.
L'appoggio alle ONG è diventata una questione di sanità mentale.
Invito l'asino pisano mark525 a rivolgersi CON ESTREMA SOLLECITUDINE presso
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Ahahahaha , sei un grande comico . Al tuo cospetto Berlusconi e Grillo sono dei principianti ...!! Ma vai a caga re , vai idio ta !!
6 minuti fa, sardonicoebasta ha scritto:In maniera spudorata UNHCR ammette che le ONG creano una corsia preferenziale per gli sporchi affari di Gomorra.
L'appoggio alle ONG è diventata una questione di sanità mentale.
Invito l'asino pisano mark525 a rivolgersi CON ESTREMA SOLLECITUDINE presso
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Mi permetto di aggiungere all’intervento del dotto Sardonico, un illuminante resoconto, non disponibile per la generalizzata massa quadrupede:
L’opinione pubblica generalmente è ignara che Unhcr raramente interviene direttamente per assistere i rifugiati. Si avvale di Ong internazionali stipulando subcontratti in cui il 40% del budget necessario per l’*** ai profughi viene affidato alla Ong esecutrice, mentre il 60% viene speso da Unhcr per operazioni di controllo e per le famose spese amministrative e logistiche.
Queste spese vengono duplicate all’infinito poiché Unhcr necessita di basi nei paesi di emergenza umanitaria essendosi di fatto trasformatosi in un ente donatore ma rimanendo teoricamente un'agenzia operativa sul terreno. La logica del subappalto inevitabilmente fa duplicare i costi dell’operazione e mette le Ong subcontrattanti in una precaria posizione finanziaria che incide sulla qualità dell’*** a rifugiati e profughi. Da un budget iniziale di 100 euro destinato all’*** di un profugo solo 20 euro arrivano veramente al beneficiario, nelle migliori delle ipotesi. Gli altri si perdono tra costi del personale e costi amministrativi sia di Unhcr che della Ong che ha ricevuto il subcontratto. Le campagne raccolta fondi di Unhcr e delle altre Agenzie umanitarie Onu contengono una forte dose di inganno. Prendiamo in esame la campagna nazionale di raccolta fondi di Unhcr “Routine is Fantastic” (la Routine è fantastica), lanciata lo scorso anno.
Torna nella stalla pisano scalciante. Anche stasera hai rimediato la solita MAZZOLATURA.
Ebbene sì, non sono d'accordo che sia tutto merito suo, ma diamo merito al signor Salvini di aver diminuito dell'80% gli sbarchi in Italia chiudendo i porti ai vari soccorritori, perfino una nave della marina italiana.
Se abbiamo riconosciuto questo merito al sig. Salvini, dobbiamo anche incolparlo (assieme al signor Minniti) della aumentata possibilità che i migranti possano morire in mare.
Nella relazione dell’UNHCR si evince che: " I morti in mare nei primi sei mesi dell’anno hanno già raggiunto quota mille, e questo significa che la traversata del Mediterraneo centrale raramente è stata così pericolosa. Nel mese di giugno (governo Salvini/Di Maio) una persona è morta per ogni sette che hanno tentato la traversata (sarebbe interessante conoscere cosa è successo nei mesi successivi); nei primi sei mesi del 2018, i morti sono stati uno per ogni 19, esattamente il doppio di quelli registrati durante i primi sei mesi del 2017.
ecco perchè oltre al signor Salvini dobbiamo incolpare, secondo il mio modesto parere, anche il signor Minniti che era ministro dell'interno fino a maggio 2018.
Non occorre, mi fido di lei signor sardonico.
Penso che qui nessuno sia più informato di lei sugli sporchi affari delle ong e l'unchr.
Mi tenga informato signor sardonico, vorrei evitare di ricorrere anch'io alle strutture psichiatriche che l'hanno in cura già da qualche tempo.
Come sempre ha ragione lei signor sardonico, i complici non compiono mai sporchi affari, infatti la magistratura non persegue mai i complici, li assolve come li assolve lei incolpando solo Gomorra.
P.S. mi spiace che lei abbia già superato la fase della maestra di sostegno e l'abbiamo messo così presto sotto tutela psichiatrica.
4 ore fa, mark222220 ha scritto:Sei il solito pecoro cecato perdipiu semianalfabeta che tutti conosciamo . Mi raccomando , un saluto alla mitica “Culondoro “ Rose . La ricordo sempre con piacere e quella visita all’hotel Bellavista di Fabriano mi e’ rimasta nel cuore .
Gli sbarchi calano, i morti no
Il numero di migranti arrivati via mare in Italia è sceso dell'80 per cento rispetto a un anno fa, ma compiere la traversata è sempre più pericoloso: a giugno è morta una persona ogni sette che ci hanno provato
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’UNHCR, l’agenzia dell’ONU che si occupa di rifugiati, nei primi sei mesi dell’anno in Italia sono arrivati circa 16mila richiedenti asilo. Sono numeri in calo dell’80 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2017, che segnalano un ritorno sui livelli degli anni precedenti al 2014, prima che iniziasse l’ultima grande crisi migratoria, quando gli sbarchi raramente superavano le poche decine di migliaia di persone l’anno.
Ma i dati dell’UNHCR segnalano anche un altro fenomeno. I morti in mare nei primi sei mesi dell’anno hanno già raggiunto quota mille, e questo significa che la traversata del Mediterraneo centrale raramente è stata così pericolosa. Nel mese di giugno una persona è morta per ogni sette che hanno tentato la traversata; nei primi sei mesi del 2018, i morti sono stati uno per ogni 19, esattamente il doppio di quelli registrati durante i primi sei mesi del 2017.
«L’elevata perdita di vite umane dimostra quanto sia urgente rafforzare le capacità di ricerca e soccorso nella regione», ha scritto l’UNHCR nel suo ultimo rapporto. Il problema, secondo l’organizzazione, è che nel corso dell’ultimo anno il numero di imbarcazioni disponibili a soccorrere i migranti in difficoltà è calato molto. Non solo le ONG sono state di fatto allontanate, ma anche le navi commerciali hanno meno incentivi a effettuare i salvataggi visto che rischiano di vedersi negato il permesso a raggiungere un porto italiano e rischiano così di trovarsi bloccate per giorni (è accaduto persino a navi militari, anche italiane).
Nel suo ultimo comunicato, l’UNHCR dice di temere «le conseguenze di una diminuzione delle capacità di ricerca e di soccorso se le imbarcazioni vengono dissuase dal rispondere alle richieste di soccorso per paura di vedersi negato il permesso di sbarcare le persone tratte in salvo. In particolare, le ONG hanno espresso preoccupazione per le restrizioni imposte alle loro capacità di condurre operazioni di ricerca e soccorso a seguito di limitazioni ai loro movimenti e alla minaccia di potenziali azioni legali».
Mentre i soccorsi diminuiscono, le imbarcazioni con a bordo i migranti, in genere gommoni sovraccarichi e poco stabili, vengono comunque condotte al largo e abbandonate dai trafficanti (dopotutto i migranti hanno in gran parte già pagato il costo della traversata, e la loro incolumità non è più molto importante per loro). Senza la presenza in zona di numerose navi disposte ad aiutarli, come accadeva fino a un anno fa, se queste imbarcazioni incorrono in problemi significa che i soccorsi non riescono ad arrivare prima che sia troppo tardi. Una volontaria che operava sull’imbarcazione di una ONG ha raccontato lo scorso giugno che per rispettare il nuovo codice di condotta l’equipaggio ha probabilmente lasciato morire circa 120 persone.
Concordo , sono calati gli sbarchi e non certo grazie alla politica del becero cerbero celoduro ma i morti sono aumentati anche se numericamente come vorrebbe dire il caneragliante non sono la negazione ma la conferma . Perchè la matematica non è una opinione se gli sbarchi sono calati del 80 % le morti in mare non lo sono anzi tuttaltro . Ecco perché la mia affermazione dell'aumento delle morti in mare.
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Inviata
No no idio ta !! Non ti dispiace affatto “ dover dare ragione “ allo xenofobo e razzista Salvini . Ed il motivo e’ molto semplice : Dare torto a Salvini significherebbe pure dare torto a Giggino O’Fischer” e questo non puoi permettertelo dopo le sviolinate e gli apprezzamenti che hai fatto nei suoi confronti . In realtà ho pure riso quando hai “giurato “ di essere convinto che Salvini avrebbe mandato navi della Marina Italiana a rifornire di carburante e viveri le 2 imbarcazioni delle ONG. Rido meno quando prendo atto della deriva fascista a cui sei approdato anche se per me non e’ una sorpresa avendo scoperto la tua vera indole quando questa era sconosciuta alla massa dei forumisti . Sei un pezzodimmerda che approvi che un governo non permetta l’attracco di una nave che vaga da 20 giorni con un carico di 47 esseri umani allo stremo . Sei un pezzodimmerda che pur di dimostralo “tradisci” pure Masaniello De Magistris dimostrando che in casa tua la dignità non si sa cosa sia . Sei un vergognoso essere e finirai “appeso” come meriti.
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti