HANNO RAGIONE UNA LEGGE BECERA CHE CREA INSICUREZZA
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pm610,
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Il sindaco di Parma si schiera con il primo cittadino di Palermo
Dimenticavo, anche quando i sindaci fasciodestriceloduri rifiutavano gli ordini dei prefetti per i rifugiati era la stessa cosa , di che si lamenta il ministro plenipotenziario cerbero celoduro ?
Dopo la decisione del sindaco di Palermo, anche il capoluogo toscano sceglie la via del dissenso.
1 ora fa, pm610 ha scritto:Dimenticavo, anche quando i sindaci fasciodestriceloduri rifiutavano gli ordini dei prefetti per i rifugiati era la stessa cosa , di che si lamenta il ministro plenipotenziario cerbero celoduro ?
c'è un piccolo particolare, il precedente governo (quello che ha perso le elezioni) quando i sindaci si rifiutavano di accogliere gli emigranti e i clandestini il ministero tramite i prefetti faceva un atto di forza e gli e li mandava comunque anche se non li volevano e non sapevano dove metterli dicendo che la legge è legge e va rispettata; adesso ci sono sindaci che non vogliono rispettare una legge dello stato approvata dal parlamento e firmata dal presidente della repubblica, perché è una legge a loro sgradita; è ovvio a questo punto che quei comuni vanno commissariati e in quei comuni si deve andare a nuove elezioni
5 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:c'è un piccolo particolare, il precedente governo (quello che ha perso le elezioni) quando i sindaci si rifiutavano di accogliere gli emigranti e i clandestini il ministero tramite i prefetti faceva un atto di forza e gli e li mandava comunque anche se non li volevano e non sapevano dove metterli dicendo che la legge è legge e va rispettata; adesso ci sono sindaci che non vogliono rispettare una legge dello stato approvata dal parlamento e firmata dal presidente della repubblica, perché è una legge a loro sgradita; è ovvio a questo punto che quei comuni vanno commissariati e in quei comuni si deve andare a nuove elezioni
Quindi tutti per strada senza rinnovo del permesso di soggiorno, senza lavoro, senza soldi né g.abinetti.
Dopo di che non possiamo neanche lamentarci se la fanno fuori dal va.sino. Che fanno? Si trattengono fino a quando vengono "espulsi"?
C'è un'unica consolazione: come diceva De André Dal letame nascono i fiori.
O mi vuoi dire che nn tu, in mancanza di wc non la faresti dove capita? Ok, con garbo e stando attento a non farti vedere, ma come si fa a trattenersi fino a quando arriva la tanto attesa espulsione? Hai idea dei tempi burocratici che ci vogliono?
Senza considerare poi un'altra piccola questione. Siccome devono anche mangiare, se poi delinquono, cui gli può dire niente?
D'altra parte dalle mie parti di dice che una perdona si era messa in testa di abitare l'asino a non mangiare. Dopo un bel po' di tentativi l'asino effettivamente se ne era stato tranquillo e si era abituato, non creava più problemi. Peccato che fosse morto.
Questo però è successo con l'asino che è risaputo essere un animale tranquillo e intelligente ma siamo sicuri che quelli, buttati in strada senza arte né parte, si convincano facilmente ad agire come l'asino?
1 ora fa, etrusco1900 ha scritto:c'è un piccolo particolare, il precedente governo (quello che ha perso le elezioni) quando i sindaci si rifiutavano di accogliere gli emigranti e i clandestini il ministero tramite i prefetti faceva un atto di forza e gli e li mandava comunque anche se non li volevano e non sapevano dove metterli dicendo che la legge è legge e va rispettata; adesso ci sono sindaci che non vogliono rispettare una legge dello stato approvata dal parlamento e firmata dal presidente della repubblica, perché è una legge a loro sgradita; è ovvio a questo punto che quei comuni vanno commissariati e in quei comuni si deve andare a nuove elezioni
Sei sicuro di quel che dici ?? Nessuna legge anche se controfirmata dal PDR che viola i diritti civili ed umani e’ punibile. In questo caso il Decreto Sucurezza Viola la Convenzione di Amburgo del 1979 entrata in vigore nel 1985 che l’Italia ha regolarmente sottoscritto ed accettato nella sua interezza . Questa Legge inerente alla Convenzione sopracitata e’ preminente su qualsiasi altra forma legislativa inerente al problema in essere .
1 ora fa, ildi_vino ha scritto:Quindi tutti per strada senza rinnovo del permesso di soggiorno, senza lavoro, senza soldi né g.abinetti.
Dopo di che non possiamo neanche lamentarci se la fanno fuori dal va.sino. Che fanno? Si trattengono fino a quando vengono "espulsi"?
C'è un'unica consolazione: come diceva De André Dal letame nascono i fiori.
O mi vuoi dire che nn tu, in mancanza di wc non la faresti dove capita? Ok, con garbo e stando attento a non farti vedere, ma come si fa a trattenersi fino a quando arriva la tanto attesa espulsione? Hai idea dei tempi burocratici che ci vogliono?
Senza considerare poi un'altra piccola questione. Siccome devono anche mangiare, se poi delinquono, cui gli può dire niente?
D'altra parte dalle mie parti di dice che una perdona si era messa in testa di abitare l'asino a non mangiare. Dopo un bel po' di tentativi l'asino effettivamente se ne era stato tranquillo e si era abituato, non creava più problemi. Peccato che fosse morto.
Questo però è successo con l'asino che è risaputo essere un animale tranquillo e intelligente ma siamo sicuri che quelli, buttati in strada senza arte né parte, si convincano facilmente ad agire come l'asino?
Ma forse è proprio questo che vuole il salvini che quelle persone si incattiviscano e così con quella scusa potrebbe ops per un po lo è già cattivo e con la mano pesante... cioè instaurare con le paure ormai assodate uno stato di polizia.
10 minuti fa, mark222220 ha scritto:Sei sicuro di quel che dici ?? Nessuna legge anche se controfirmata dal PDR che viola i diritti civili ed umani e’ punibile. In questo caso il Decreto Sucurezza Viola la Convenzione di Amburgo del 1979 entrata in vigore nel 1985 che l’Italia ha regolarmente sottoscritto ed accettato nella sua interezza . Questa Legge inerente alla Convenzione sopracitata e’ preminente su qualsiasi altra forma legislativa inerente al problema in essere .
Ah, l’estratto della Convenzione di Amburgo :
“L’azione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo è regolata dalla Convenzione firmata ad Amburgo il 27 aprile 1979 ed entrata in vigore il 22 giugno 1985 sulla base di un accordo elaborato dall’Organizzazione Marittima Internazionale volto a tutelare la navigazione con esplicito riferimento al soccorso marittimo e che resta a tutt’oggi la pietra miliare dei salvataggi in mare per la Guardia Costiera che è tenuta ad osservarla e per i governi nazionali che sono tenuti a farla osservare.
L’Italia ha dato applicazione alla Convenzione, dopo averla ratificata, con il Decreto Interministeriale dell’8 giugno 1989 con un’organizzazione territoriale al cui centro agisce il Comando Generale diretto attualmente dall’Ammiraglio Pettorino con funzioni di Centro Nazionale di Soccorso in Mare (IMRCC) che opera attraverso il numero 1530. Il suo braccio operativo è rappresentato dalla Guardia Costiera che è l’organo competente per l’esercizio delle funzioni di ricerca e salvataggio in mare con criteri conformi al diritto internazionale. L’IMRCC oltre ad intervenire in caso di soccorso di mezzi e cittadini italiani è incaricato del soccorso a mezzi e persone straniere.
Un naufrago non è, secondo il diritto internazionale, un richiedente asilo o un immigrato illegale o – come si dice con una parola che ha assunto un suono dispregiativo – un “clandestino” (i“clandestini” erano coloro che durante la Resistenza svolgevano attività antifasciste) ma una persona che deve essere soccorsa, salvata dal rischio di annegamento e curata. Nel momento in cui un naufrago entra nel territorio dell’Unione gli si applicano i diritti previsti dalla Carta dei Diritti Fondamentali che proteggono tutte le persone che stanno sul territorio europeo con alcune eccezioni limitate a diritti civili e politici”.
44 minuti fa, sardonicoebasta ha scritto:Divertentissimo.
Vedere dei somari che blaterano intorno ad una legge di cui non hanno letto una riga è divertentissimo.
Ovviamente la palma del più coppolone va al perissodattilo pisano mark525, che tira in ballo la Convenzione di Amburgo.
Vi svelo un segreto: l'intersezione logica tra la Convenzione di Amburgo e la legge 132/2018
ha come risultato lo stesso dell'intersezione logica tra il coppoladiminchia mark525 e l'intelligenza:
L'INSIEME VUOTO
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Alla fine mi dispiace anche un po’ doverti fare toc toc sul kuletto . Ma te non fai proprio niente per cercare di migliorarti . Hai deciso di vivere nella ignoranza ma io ti assicuro che lotterò perennemente per te !! Sentimi bene e pensa , dopo, a cosa replicherai . Senno’ mi costringerai a definirti formidabile testadiminkia e inarrivabile Testadikazzo. Un qualsiasi operatore del diritto ( quindi anche i pubblici ufficiali come i Sindaci ) chiamato ad applicare una norma legale ma che reputi in coscienza illegittima dal punto di vista costituzionale ha il diritto-dovere di rifiutarsi di applicarla. E potrà farlo richiamando anche la Convenzione di Amburgo. Chiaro testadimink. Ops Sardonico??Certo andrà incontro a denunce, ma di fronte al giudice chiederà il rinvio alla norma di fronte alla Corte costituzionale e nel caso del decreto sicurezza avrà molte ragioni da far valere. L'iniziativa dei sindaci è quindi preziosa perché consentirà di arrivare presto alla Corte costituzionale, a cui non basterà certo l'argomento del ministro Salvini secondo cui la legge è stata firmata dal Presidente. I controlli dei due organi di garanzia sono infatti ben diversi tra di loro.
6 ore fa, mark222220 ha scritto:Sei sicuro di quel che dici ?? Nessuna legge anche se controfirmata dal PDR che viola i diritti civili ed umani e’ punibile. In questo caso il Decreto Sucurezza Viola la Convenzione di Amburgo del 1979 entrata in vigore nel 1985 che l’Italia ha regolarmente sottoscritto ed accettato nella sua interezza . Questa Legge inerente alla Convenzione sopracitata e’ preminente su qualsiasi altra forma legislativa inerente al problema in essere .
siamo chiari, una legge può essere sgradita ma essere costituzionale e va rispettata e applicata , una legge può essere gradita o sgradita e non essere costituzionale ma a decidere se una legge è o meno costituzionale c'è la corte, non può esserci questo o quel sindaco a deciderlo; per quanto riguarda la convenzione di Amburgo e tutte le altre convenzioni internazionali l'Italia con le centinaia di migliaia di clandestini che ha fatto arrivare sul suo territorio ha dimostrato ampliamente di averla applicata e rispettata: veniamo però al dunque della legge; supponiamo che la legge non fosse stata fatta, tutti quelli attualmente inseriti senza averne diritto nei centri di accoglienza avrebbero continuato a rimanerci, quindi senza andare per le strade: DOMANDA per quanto tempo sarebbero potuti rimanere? per sempre? fio a quando integrati e con un lavoro? sappiamo benissimo che dire questo corrisponde a dire per sempre perché per l'Italia non è materialmente possibile trovare lavoro e occupazione per tutta questa gente e mantenerli per sempre a spese del resto degli Italiani è una cosa materialmente impossibile, quindi la legge non ha fatto altro che anticipare e portare all'attenzione dell'opinione pubblica un problema che si sarebbe comunque tra qualche tempo verificato; non ci prendiamo in giro, tutto ha origine da un ministro "Alfano" che aveva aperto le porte a una immigrazione incontrollata, complici gli accordi fatti dal precedente governo "dateci flessibilità che gli Africani ce li teniamo noi". Quelli che prendono in giro Salvini dicendo "quanti ne hai rimpatriati"? ci vorranno 80 anni per rimandarli via forse non si rendono conto del guaio nel quale i precedenti governi hanno cacciato l'Italia, rimandarli via non è possibile, mantenerli a vita non è possibile, allora quale soluzione logica, razionale, pratica proponete?
43 minuti fa, sardonicoebasta ha scritto:inquisiti di sinistra
Dalle tue parti sono i leader ad essere inquisiti....
3 ore fa, sardonicoebasta ha scritto:Risulta palese che di giustizia costituzionale ne sai molto meno di paninimangiati610.
Detta questa banalità, stiamo parlando della Convenzione di Amburgo e della legge 132/2018.
Nessuno ha capito che ci azzecchi la Convenzione di Amburgo con la legge 132/2018.
Sono certo che non lo hai capito nemmeno tu. Rimango in attesa di essere smentito su questo punto.
Quasi dimenticavo: se rimani in silenzio forse riesci a fare la figura di quello vagamente intelligente.
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Siccome vedo che non ci arrivi proprio , sono costretto a farti toc toc sul kuletto e continuare a chiamarti formidabile testadiminkia e Testadikazzo . All’uopo allego non più un estratto bensì le linee guida della Convenzione di Amburgo che sicuramente ti vedrà impegnato a studiare pena rimandarti a settembre con un brutto voto :
L’associazione nazionale dei sindaci lo aveva già annunciato a novembre: il cosiddetto “decreto sicurezza”, voluto dal Ministro dell’interno @Salvini, avrebbe creato insostenibili problemi giuridici e sociali alle amministrazioni comunali provocando l’effetto contrario a quello per cui ne è stata invocata l’urgenza: l’abolizione della protezione umanitaria, il prolungamento del periodo di detenzione dei richiedenti asilo, la chiusura degli SPRAR, il rifiuto dell’iscrizione anagrafica dei residenti legali non incidono sui diritti degli italiani, aumentano il numero degli immigrati irregolari e illegali e accrescono gli spazi di intervento della piccola e grande criminalità con maggiore e non minore insicurezza.
La prima questione che coinvolge direttamente i sindaci riguarda le procedure per la concessione della residenza anagrafica agli stranieri provenienti da paesi al di fuori dell’UE o con i quali l’Italia o l’UE hanno sottoscritto accordi di associazione. Con correttezza costituzionale, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando richiama gli articoli 2, 14, 16 e 32 della nostra Carta e le sentenze della Corte Costituzionale del 1997, 2001, 2005, 2006 e 2008 che affermano concordemente che “lo straniero è anche titolare di tutti i diritti fondamentali che la Costituzione riconosce spettanti alla persona… In particolare, per quanto qui interessa, ciò comporta il rispetto, da parte del legislatore, del canone della ragionevolezza, espressione del principio di eguaglianza che, in linea generale, informa il godimento di tutte le posizioni soggettive”.
Per quanto riguarda le procedure di concessione della residenza anagrafica da parte dei servizi comunali ai cittadini, la richiesta dei sindaci di sospendere l’applicazione della Legge 132/2018 (il cosiddetta “decreto sicurezza”) richiede da parte dell’autorità giudiziaria – nel caso di eventuali denunce o ricorsi preannunciati dal Ministro dell’interno – l’obbligo di sollevare in via incidentale davanti alla Consulta il dubbio di costituzionalità della Legge e la sua conformità con le norme europee e internazionali. In questo caso non ci troveremmo di fronte ad uno o più casi di disobbedienza civile ma ad un conflitto istituzionale fra lo Stato ed i Comuni che può essere risolto solo dalla valutazione delle Corte Costituzionale. Per quanto poi riguarda le norme europee, l’autorità giudiziaria nazionale può investire la Corte di Giustizia dell’Unione europea sulla base dell’art. 267 del Trattato di Lisbona.
La prima questione che coinvolge direttamente i sindaci riguarda le procedure per la concessione della residenza anagrafica agli stranieri provenienti da paesi al di fuori dell’UE o con i quali l’Italia o l’UE hanno sottoscritto accordi di associazione. Con correttezza costituzionale, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando richiama gli articoli 2, 14, 16 e 32 della nostra Carta e le sentenze della Corte Costituzionale del 1997, 2001, 2005, 2006 e 2008 che affermano concordemente che “lo straniero è anche titolare di tutti i diritti fondamentali che la Costituzione riconosce spettanti alla persona… In particolare, per quanto qui interessa, ciò comporta il rispetto, da parte del legislatore, del canone della ragionevolezza, espressione del principio di eguaglianza che, in linea generale, informa il godimento di tutte le posizioni soggettive”.
Per quanto riguarda le procedure di concessione della residenza anagrafica da parte dei servizi comunali ai cittadini, la richiesta dei sindaci di sospendere l’applicazione della Legge 132/2018 (il cosiddetta “decreto sicurezza”) richiede da parte dell’autorità giudiziaria – nel caso di eventuali denunce o ricorsi preannunciati dal Ministro dell’interno – l’obbligo di sollevare in via incidentale davanti alla Consulta il dubbio di costituzionalità della Legge e la sua conformità con le norme europee e internazionali. In questo caso non ci troveremmo di fronte ad uno o più casi di disobbedienza civile ma ad un conflitto istituzionale fra lo Stato ed i Comuni che può essere risolto solo dalla valutazione delle Corte Costituzionale. Per quanto poi riguarda le norme europee, l’autorità giudiziaria nazionale può investire la Corte di Giustizia dell’Unione europea sulla base dell’art. 267 del Trattato di Lisbona
Due Sci muniti
Modificato da pm610
Il buffone nero minaccia i sindaci che disobbediscono. Ma è lo stesso che incitava a disobbedire sulle nozze ga
4 minuti fa, pm610 ha scritto:Il buffone nero minaccia i sindaci che disobbediscono. Ma è lo stesso che incitava a disobbedire sulle nozze ga
Vorresti gentilmente dirmi in quale articolo della costituzione Italiana si parla delle nozze gay? ti ringrazio….
32 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:Vorresti gentilmente dirmi in quale articolo della costituzione Italiana si parla delle nozze gay? ti ringrazio….
Mi scuso con l’amico Los se intervengo : non hai capito un caz.z.o !! Il problema riguarda la legittimità o meno di trasgredire ad una legge dello Stato . Chiarooo ?? Non capisci davvero o fai finta di non capire ??
36 minuti fa, mark222220 ha scritto:Mi scuso con l’amico Los se intervengo : non hai capito un caz.z.o !! Il problema riguarda la legittimità o meno di trasgredire ad una legge dello Stato . Chiarooo ?? Non capisci davvero o fai finta di non capire ??
Stavo semplicemente rispondendo all'intervento dell'utente pm610 che quando non sa cosa dire cambia argomento e come suo solito posta cose che non hanno niente a che vedere con l'argomento del quale si sta discutendo
In questo momento, pm610 ha scritto:
Che non ti rappresenta l'abbiamo capito, lo hai detto mille volte, non rappresenta Te ma rappresenta i milioni di Italiani che tu ritieni "NON ILLUMINATI" e che lo hanno votato
2 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:
Che non ti rappresenta l'abbiamo capito, lo hai detto mille volte, non rappresenta Te ma rappresenta i milioni di Italiani che tu ritieni "NON ILLUMINATI" e che lo hanno votato
Comunque rappresenta una minoranza . Punto sE POI STIAMO A BEN VEDERE non è stato nemmeno eletto visto che il collegio dove ha vinto in Calabria è sotto accusa per brogli e guarda caso a sfavore del suo alleato pregiudicato.
Modificato da pm610
1 ora fa, sardonicoebasta ha scritto:ALLA CORTESE ATTENZIONE DI PANINIMANGIATI610
DA QUELLO CHE COPI E INCOLLI RISULTA PALESE CHE SEI UN BIMBOSCEMO che posta compulsivamente per mezzo di un computer accessoriato con tastiera dotata di soli tre tasti:
tasto numero 1: CTRL
tasto numero 2: C
tasto numero 3: V
Firmi castonerie tipo questa
lo spread da 134 è arrivato a 326 punti, il che significa un aumento del debito pubblico, cioè nostro, di 1,5 miliardi e una perdita di valore dei Btp decennali dell'11%
Asinata che non verrebbe in mente nemmeno al mitico gilberto21.
Se tu fossi meno coppolone ti consiglierei di cambiare tastiera.
Il problema è che con una tastiera QWERTY 104 tasti non regalano nemmeno un neurone.
Buona lunga opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Effettivamente non avevamo valutato che la testadiminkia Sardonico ex Testadikazzo Docgalileo ne sapesse di più del governatore della Banca d’Italia Visco . Ahahahaha , ma vai a caga re , ebe te !!
L'ANALISI|DEBITO PUBBLICO
Spread, ecco quanto ci costa e qual è la nostra soglia di sopravvivenza
- – di di Andrea Franceschi
- 7 novembre 2018
Quanto ci costa lo spread? Ignazio Visco, numero uno di Bankitalia, nel suo recente intervento alla giornata del Risparmio, ha stimato un aumento di circa 5 miliardi di euro di maggior spesa per interessi per il prossimo anno. Numeri in linea con quanto si legge nelle tabelle inserite nella legge di bilancio in cui si mette in conto un aumento di 4,56 miliardi degli oneri sul debito per il 2019. È sugli anni a venire tuttavia che il conto rischia di farsi più salato. Il Tesoro prevede che nel 2021 la spesa per interessi cresca di 12,5 miliardi rispetto ai livelli del 2018. È tuttavia molto probabile che, se lo spread dovesse mantenersi su questi livelli ancora a lungo, questo calcolo sia da rivedere al rialzo.
L’Ufficio parlamentare di bilancio stima che un aumento di 100 punti su tutta la curva dei rendimenti possa comportare un onere di circa 11,3 miliardi di euro per lo Stato solo nell’arco del biennio 2019-2020. Se si tiene conto del fatto che l’aumento dei tassi su tutta la curva è stato in media di 113 punti base rispetto ai livelli di inizio anno è logico ipotizzare un conto da almeno 12,7 miliardi di euro. L’aumento della spesa per interessi messo in conto dal Tesoro tra il 2019 e il 2021 rischia già di concretizzarsi un anno prima del previsto.
INCHIESTA
Debito pubblico: come, quando e perché è esploso in Italia
Il rischio di questa situazione è che buona parte degli effetti positivi sul debito pubblico della cura Bce possano rapidamente esaurirsi. Uno su tutti il netto calo degli “oneri sul debito”. Dal 2012 (l’anno del “Whatever it takes” di Draghi) al 2017, c’è stata una riduzione di circa 17 miliardi di euro a questa voce. L’aumento della spesa per interessi riduce i margini di manovra per il governo e in definitiva mette a rischio il processo di stabilizzazione del debito pubblico.
Uno degli argomenti più gettonati dagli esponenti della maggioranza per respingere le critiche della stampa e dell’opposizione è quello che, con i precedenti governi, il debito sia salito. Sia in termini assoluti che in rapporto al Pil. Tutto vero. Ma cosa ha contribuito di più a questo aumento del debito? La politica di bilancio, l’andamento del Pil o la spesa per interessi? Numeri alla mano ciò che ha contato di più è stata quest’ultima voce. Lo testimoniano con evidenza i grafici interattivi sulla dinamica del debito che è possibile consultare sul sito dell’ufficio parlamentare di bilancio.
Dal 2010 al 2017 il rapporto debito/Pil dell’Italia è cresciuto di 19 punti passando dal 112 al 131 per cento. Se non ci fosse stata una modesta crescita del Pil nominale e se il Tesoro non avesse mantenuto un avanzo primario in questi anni l’aumento sarebbe stato ancora maggiore. Nello specifico di 41 punti di cui 6 per effetto della divergenza debito disavanzo e 35 per effetto degli alti tassi di interesse. In altre parole: se il debito in questi anni è salito non è perché è stata fatta una politica di bilancio allegra, non è neppure per colpa del Pil (l’economia, seppur timidamente, è cresciuta in questi anni) ma è per colpa dello spread.
Rispetto dei simboli nazionali come la bandiera o il P.d. R. sono leggi anzi mi sembra che siano addirittura nella Costituzione ma vaffff cerbero razzista
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