Mostro di Firenze: incredibile nuova scoperta, spunta un proiettile conficcato in un cuscino

È una speranza  esile, sottile come le striature lasciate impresse dalla canna della pistola su quell’ogiva incredibilmente sconosciuta per più di trent’anni. Ma questo reperto, vecchio ma nuovo, sommato ai progressi fatti dalla tecnologia, sono la benzina che hanno tenuto acceso, finora, il motore dell’inchiesta sui delitti del mostro di Firenze. Adesso, però, la “dead line” è vicina e in queste ore il pm Luca Turco sta leggendo i risultati delle perizie depositate quasi per intero.

La prima risposta che sarà andato a vedere è probabilmente quella relativa al «colpo di fortuna» di cui parlò il suo predecessore Paolo Canessa. Passando al setaccio i reperti degli Scopeti, infatti, dal guanciale della tenda della coppia dei francesi è spuntata un’ogiva. Quella estratta con pinzette e cautela dai carabinieri è una parte di un proiettile andato a vuoto: sparando a Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, la mira dell’assassino fece cilecca. Dunque quell’ogiva andò a conficcarsi dritta dentro il cuscino. Ed è rimasta lì, quasi intatta, riparata almeno un po’ dalle contaminazioni che inevitabilmente hanno subìto tutti gli altri oggetti prelevati sulla scena del crimine in un’epoca - era il 1985, ultimo degli otto duplici omicidi del mostro - in cui gli investigatori prestavano poca attenzione alla scienza, diversamente da oggi.
Grazie alla determinazione e ostinazione dell'avvocato delle famiglie delle vittime francesi l'avvocato Vieri Adriani, l’unico rimasto che non si accontenta delle sentenze scritte, che vedono condannati i compagni di merende, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, ma solo per gli ultimi quattro duplici omicidi, in concorso con Pietro Pacciani, le indagini non si fermano.

https://www.lanazione.it/cronaca/mostro-firenze-proiettile-1.4325646

Mostro di Firenze, la tenda dove furono sorpresi Jean-Michel Kravechvili e Nadine Mauriot

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