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Oggi Virginia Raggi è assolta nel processo per falso in atto pubblico.
Non voglio che i 5 stelle abbiano un comodo pretesto per scaricare una persona che li rappresenta alla perfezione e farne un facile capro espiatorio. Come ieri aveva fatto il ddi mejo...
Voglio invece che i grillini e la sindaca rispondano politicamente del modo catastrofico in cui hanno amministrato Roma.
La Giunta 5 stelle dovrebbe dimettersi per aver affossato il bellissimo progetto Stadio della Roma, la più grande opera di trasformazione urbana a spese di privati mai concepita in città, che avrebbe sottratto al degrado le zone di Tor di Valle e Magliana senza spendere un euro di denaro pubblico. E per averlo sostituito con la più volgare delle speculazioni edilizie in parte a carico della fiscalità generale, cioè nostro.
Per aver impedito la riqualificazione della ex-Fiera di Roma, oggi ridotta a un ammasso di ruderi abbandonati, nonché il restauro delle Torri dell'Eur e la trasformazione di quella zona circostante che qui a Roma chiamiamo affettuosamente Beirut. Progetti che sarebbero stati finanziati esclusivamente da capitali privati.
Per aver sabotato l'applicazione della direttiva Bolkestein e aver approvato un regolamento del commercio ambulante che non solo perpetua il monopolio delle note famiglie proprietarie di tutti i camion bar e le bancarelle cittadine, ma più che dimezza le sanzioni per ogni tipo di irregolarità, in barba a ogni criterio di concorrenza, qualità, igiene, decoro, bellezza, buon senso.
Per aver colonizzato militarmente i vertici delle aziende municipalizzate, per poi aumentare gli stipendi ai dirigenti e ridurre gli orari di lavoro ai dipendenti, senza affrontare in alcun modo inefficienze e negligenze che la giunta precedente aveva iniziato a intaccare. Col risultato che Atac (e non solo) è alla bancarotta e il trasporto pubblico al collasso.
Per non aver fatto nulla, ma proprio nulla, per risolvere l'emergenza rifiuti a Roma, salvo proporre l'apertura di una nuova discarica a cielo aperto a Malagrotta per aumentare il volume di affari del proprietario di Malagrotta, il cosiddetto "imperatore della mondezza". E perché ci prende per i fondelli ogni giorno sostenendo che il problema è risolto, mentre i marciapiedi sono invasi dalla spazzatura.
Per aver azzerato ogni forma di accoglienza istituzionale dei migranti in transito a Roma, boicottando le meritorie iniziative di accoglienza delle associazioni volontarie e costringendo spesso uomini, donne e bambini a dormire sull'asfalto senza riparo, acqua, elettricità e ***. Senza umanità.
Per non essere stata capace di emettere bandi e usare soldi già stanziati per il monitoraggio delle alberature, la pulizia delle caditoie, la manutenzione del manto stradale e la ristrutturazione degli edifici scolastici, col risultato che anche una pioggia autunnale si trasforma in una pericolosa calamità naturale.
Perché le meravigliose ville romane sono in stato di totale abbandono, come i marciapiedi, le aiuole, le strade, le aree giochi per bambini.
Per la sua allenza con la corporazione dei balneari di Ostia, responsabile della costruzione del muro che impedisce il libero accesso alla spiaggia nonché di chilometri cubi di speculazioni edilizie lungo il litorale.
Per aver lavorato esclusivamente al consolidamento del potere attraverso una pioggia di favori ai "poteri forti", che sono forti solo perché gli amministratori compiacenti gli elargiscono favori, e alla restaurazione del marciume che dominava la città prima che la giunta precedente sparigliasse molto maldestramente le carte.
Per non aver proposto uno straccio di visione del futuro della città, di progetto di sviluppo, di strategia per il cambiamento, a parte qualche idea sconclusionata e subito abortita come la funivia, la rat-beach sul Tevere e le pecore tosaerba.
Per queste ragioni la giunta grillina dovrebbe dimettersi, altro che falso in atto pubblico che rimane .
Si chiama Virginia Raggi: le buche ci sono ma non costituiscono reato, la mondezza ha invaso la città ma non costituisce reato, gli autobus vanno a fuoco ma non costituiscono reato…
Costituisce reato l’associazione mafiosa.
Giustamente riconosciuta in sentenza di appello.
BaS
Buon Alfaferone Somaro
dai che siete ridicoli. A parte fatto che Roma è una schifezza . La tua Raggi ha avuto soldi per fare una spiaggia finta sul Tevere e si è dimostrata illegale ma soldi per pulire la città non ne ha trovati . Ma voi siete gli honesti😂😂😂😂
Ci sono 2 idio ti , Tanto per non far nomi , Shinycaghetta ed il Cazzaro Napoletano Fosforo , che escono dalla fogna dove vivono , festeggiano , santificandola e scrivendo poemi , la Sindaca di Roma. Nel contempo avrebbero pure l’ardire di sbeffeggiare chi grillebete non e’ . Rammento ai 2 topi di fogna , che , semmai , chi e’ fuggito dal forum dopo una delle tantissime assoluzioni che hanno riguardato esponenti del PD , sono stati questi 2 cialtroni ed ebe ti , che , durante la fase dibattimentale e processulale , si erano distinti in offese ed emesso già le sentenze di condanna per poi non avere nemmeno il coraggio , non solo di chiedere scusa , ma nemmeno di dire una (1) parola , dopo l’assoluzione . Oggi per chi è garantista l’assoluzione di Virginia Raggi è una buona notizia. Gli avversari si sconfiggono nelle urne, non nei tribunali. E il giudizio sul sindaco Raggi lo devono dare i cittadini, non i magistrati. Oggi per Roma è una bella giornata . Lo e’ un po’ meno per i cittadini romani che durante i 2 anni e mezzo di guida della città hanno condannato senza appello l’operato della Sindaca . Lo tengano a mente i due idio ti sopracitati e magari , una volta rientrati nella fogna , abbiano lo stesso stile di giudizio . Saluti
9 ore fa, pm610 ha scritto:dai che siete ridicoli. A parte fatto che Roma è una schifezza . La tua Raggi ha avuto soldi per fare una spiaggia finta sul Tevere e si è dimostrata illegale ma soldi per pulire la città non ne ha trovati . Ma voi siete gli honesti😂😂😂😂
Sono talmente onesti che vanno con i 49 milioni di euro rubati allo Stato.
.
10 ore fa, fosforo41 ha scritto:Credo di avere già scritto, e qui lo confermo, di non avere mai visto in vita mia un politico così scandagliato, vivisezionato, sottoposto a raggi X, prima dai media e poi dalla magistratura, e così aspramente criticato ma soprattutto così pervicacemente preso a secchiate di fango dai media, come Virginia Raggi. La sua colpa? Essere stata eletta sindaco di Roma senza essere nessuno ma quasi con un plebiscito e avere impresso una svolta epocale, all'insegna della legalità, all'amministrazione della città di gran lunga più grande e più problematica, di gran lunga più indebitata e di gran lunga più corrotta d'Italia. Davanti a un compito così arduo, quasi impossibile, e attaccato dalla mattina alla sera sul fronte mediatico e su quello giudiziario, il più incallito dei mestieranti della politica probabilmente si sarebbe arreso. Virginia no, Virginia continua a lottare benché non sia una professionista della politica. Forse è stata proprio la sua fede incrollabile nell'impegno politico come servizio, come missione civile, a sostenerla in questi due anni durissimi. E questa vittoria sacrosanta in tribunale le darà ulteriore spinta morale, ulteriore entusiasmo. Certo è che sotto il suo aspetto di donna esile e timida si cela un carattere di ferro. Di Battista e de Magistris permettendo, io penso che nella prossima legislatura Virginia meriterebbe di essere la prima donna presidente del Consiglio. Si colmerebbe una lacuna gravissima, sono sicuro che sarebbe un ottimo premier e sono ancora più sicuro che ai suoi nemici e ai suoi odiatori si fonderebbe il didietro per il bruciore.
Devo fare un plauso anche a Di Maio che il giorno prima della sentenza aveva precisato: se verrà condannata, la prima cittadina della capitale si dimetterà. Parole coerenti e coraggiose. L'accusa era una quisquilia, il fatto contestato, peraltro inesistente come reato e secondo Travaglio anche come fatto, era irrilevante perfino per la legge Severino. Sappiamo benissimo come avvengono in Italia le nomine dei dirigenti nelle amministrazioni comunali: amicizie, parentele, raccomandazioni, scambi di favori, intrallazzi, per non dire di peggio, di molto peggio. Se la Raggi fosse stata condannata e si fosse dimessa, allora sui circa 8000 sindaci italiani avrebbero dovuto dimettersi almeno in 7990. Ve lo garantisco. Ma per serietà e coerenza Di Maio avrebbe applicato lo Statuto. Basta questo per capire la differenza, abissale, che c'è tra il Movimento e i partiti della Casta e degli impuniti. Ha avuto coraggio Di Maio perché la condanna delle Raggi e la perdita di Roma (che sarebbe finita nelle mani di Salvini e dei vecchi e ben noti poteri) sarebbero stati un colpo durissimo per lui e per il Movimento, che da 5 mesi, cioè da quando è nato il governo Conte, sono sotto attacco.
Un plauso infine anche ai giudici del Tribunale di Roma. Si può immaginare la pressione cui erano sottoposti. Un processo che rischiava di essere condizionato e politicizzato come pochi altri. Ma i giudici hanno difeso la giustizia e la loro indipendenza.
Una nota infine sui giornaloni, che è meglio chiamare giornalacci visto come stanno dimagrendo nelle vendite (ben gli sta). Sottoscrivo le parole di Di Maio. Una cosa è l'informazione altra cosa l'attacco fazioso e sistematico all'insegna del due pesi e due misure e della distorsione dei fatti. Bisogna azzerare qualsiasi forma di finanziamento pubblico e strappare la stampa agli editori impuri. Chi ha rilevanti interessi economici al di fuori dell'editoria deve stare fuori dai quotidiani. Mi si dirà: ma così giornali come La Stampa e Repubblica probabilmente sparirebbero. Peggio per loro. Senza di loro e dei loro padroni avremo una stampa più libera e più credibile.
Ahahahah non conosci politico , perchè la Raggi sarebbe una politica ? già già qui ci vuole la stampa di regime sia mai... tutta uniformata al pensiero della casaleggio &co a proposito chi era che solo ieri chiedeva le dimissioni e chi per il semplice invio di un avviso di garanzia chiede le dimissioni ? Ah si poi hanno cambiato... chi ha usato i giornali e le loro *** per mettere alla berlina i loro avversari ? Chi usa da sempre il delinquere di alcuni per mettere alla berlina tutti ? Ricordo una certa piovra dove c'erano degli innocenti assolti o archiviati ma da chi oggi si erge a paladino nessuna smentita e tantomeno alcuna scusa. Ricordo comunque che è stata assolta ma il fatto c'è e rimane anche non punibile per questo giudice....
La Sindaca Raggi assolta. Mi chiedo comunque fino a quando i romani dovranno sopportare la sua incapacita', arroganza e impreparazione.
Comunicato per il bimboscemo e il somaro pisano:
adeguatevi all’inginocchiamento sui ceci e all’aspersione, in formato liquido, di freschissimo guano.
LA MARCIA FUNEBRE
di Marco Travaglio
11 novembre 2018
“Hanno perso la Virginità” (Il Tempo, 19.12.2016).
“Il bivio di Raggi: ammettere la bugia col patteggiamento o rischiare il posto”, “L’ultima spinta che avvicina di un’altra spanna Virginia Raggi al suo abisso insieme giudiziario e politico è arrivata dalla testimonianza dell’assessore Meloni” (Carlo Bonini, Repubblica, 26.1.2017).
“La Raggi teme l’arresto. C’è aria di autosospensione” (il Giornale, 27.1.2017).
“Mutande verdi di Virginia” (Libero, 31.1.2017).
“La fatina e la menzogna”, “mesto déjà vu di una stagione lontana, quella della Milano di Mani Pulite”, “la Raggi è inseguita dallo schianto dell’ennesimo, miserabile segreto, custodito dai ‘quattro amici al bar’: una polizza sulla vita”, “Romeo ha un legame privato, privatissimo con la Raggi, in pieno conflitto d’interesse”, “Quelle polizze potrebbero avere un’origine non privata, ma politica… una ‘***’ puntata su una delle anime del M5S romano, quella ‘nero fumo’”, “il rebus della provenienza dei fondi”, “Soldi di chi? Per garantirsi quale ritorno?”, “tesoretti segreti e ricatti” per “garantire un serbatoio di voti a destra” (Repubblica, 3.2.2017).
“Spunta la pista dei fondi elettorali”, “Fondi coperti”, “L’ombra dei voti comprati”, “I pm a caccia dei contributi privati inferiori a 5mila euro e mai registrati” (Messaggero, 3.2.2017).
“La pista che porta alla compravendita di voti”, “Romeo potrebbe aver agito per conto di altri… Il sospetto di finanziamenti occulti giunti al Movimento 5Stelle” (Corriere della sera, 3.2.2017).
“Come in House of Cards”, “L’accusa di corruzione è vicina”, anzi “potrebbe emergere” (La Stampa, 3.2.2017).
“Patata bollente. La vita agrodolce della Raggi nell’occhio del ciclone per le sue vicende comunali e personali. La sua storia riguarda l’epopea di Berlusconi con le Olgettine, che finì malissimo” (Libero, prima pagina, 10.2.2017).
“Dopo via Almirante, via Raggi” (Il Foglio, 16.6.2018).
“Sindaca sempre più sola. Quei consiglieri tentati di toglierle la fiducia. L’idea dell’addio prima del giudizio per falso” (Repubblica, 19.6.2018).
“La Raggi fa perdere voti. M5S vuole cacciarla” (Libero, 20.6.2018).
“Al Campidoglio il piacere dell’omertà” (Repubblica, 15.7.2018).
“Virginia, la paura della condanna e l’ipotesi dell’auto-sospensione” (Messaggero, 22.9.2018).
“L’archiviazione per il reato di *** può fornire nuovi elementi all’accusa del pm” (Messaggero, 6.10).
“Processo Raggi, la funzionaria di polizia contraddice la linea difensiva della sindaca” (Corriere della sera, 20.10).
“‘Marra decise per il fratello’. Altro colpo alla difesa Raggi”, “L’exit strategy se arriva la condanna. Abbandonare, autosospendersi o provare a tirare avanti senza simbolo” (Repubblica, 20.10).
“Assist di Marra a Raggi, ma Meloni lo smentisce” (Messaggero, 23.10).
“L’Opa leghista su Roma” (Il Foglio, 25.10).
“Se condannata, la carta Rousseau. ‘Voto web per andare avanti’” (Messaggero, 26.10).
“Raggi-Raineri, colpo di scena al processo” (Repubblica, 26.10).
“I partiti si preparano alla caduta”, “Il gioco di Salvini in Campidoglio”, “La sindaca nel suo labirinto. Nel momento più difficile, Virginia Raggi è sola e sembra non poter contare più nemmeno su Di Maio… È come scomparsa” (Il Foglio, 1.11).
“Sindaca a rischio condanna” (il Giornale, 2.11).
“L’ultima tentazione dei 5S: crisi pilotata per non votare” (Repubblica, 8.11).
“La Lega e la corsa per il Campidoglio. Parte l’offensiva social e nei municipi” (Messaggero, 8.11).
“Passo indietro o giunta ‘no logo’, le vie per Virginia in caso di sconfitta. No al perdono web” (Corriere della sera, 10.11).
“Raggi in bilico, un guaio per il M5S”, “La crisi in Campidoglio e gli effetti sul governo” (La Stampa, 10.11).
“Raggi, chiesti 10 mesi. Il M5S la molla” (il Giornale, 10.11).
“Pure Di Maio si prepara a scaricare la Raggi inguaiata dai giudici. Anche lei non vede l’ora di levare le tende” (Libero, 10.11).
“La Capitale, il malgoverno da cancellare”, “Con Virginia Raggi la situazione è precipitata. Ora che la conosciamo possiamo dire che in realtà tutto la predisponeva a questo esito. Giovane piccolo-borghese romana dall’abbigliamento e dalle maniere che ‘fanno tanto perbene’ nel quartiere Appio Latino dove è cresciuta, è centaura provetta e con l’aria sempre annoiata e il tratto vagamente indolente che ricorda la protagonista di un racconto di Moravia” (Ernesto Galli della Loggia, Corriere della sera, 10.11).
“L’esperimento romano può dichiararsi concluso con un sostanziale fallimento. Il tramonto di Virginia Raggi può intrecciarsi con un colpo al populismo municipale. Comunque vada, la sindaca è già fuori gioco” (Stefano Folli, Repubblica, 10.11).
“La Raggi è riunita con i suoi legali per l’ultimo disperato tentativo di salvarsi” (SkyTg24, 10.11).
“Il Tribunale di Roma assolve l’imputata Raggi Virginia perché il fatto non costituisce reato” (il giudice Roberto Ranazzi, 10.11.2018, ore 15.10).
Ps. Subito dopo il verdetto, quelli di SkyTg24 informano che la Raggi “è scoppiata a piangere perché non si aspettava una sentenza del genere” e il giudice ha stabilito che “la sindaca non si rendeva conto di quel che succedeva in Campidoglio”. Vergognamoci (anche) per loro.
BrS
Buon rosicamento Somari
Modificato da shinycageConsiderazione finale.
Meglio così. Anche perché siamo in un periodo drogato e quasi certamente avrebbe vinto la Lega del Capitano Nemo.
Detto questo però bisogna vedere cosa riuscirà a fare Virginia d'ora in poi.Il busillibus sta tutto li.
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