GRANDE CONQUISTA... MA VAFFF

«La Raggi oggi può dire con soddisfazione di avere approvato il progetto iniziale dei costruttori che la giunta Marino aveva bocciato». Lo ha detto l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino intervistato da Giovanni Minoli a “Faccia a faccia” su La7. E aggiunto: «La Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico da noi ottenute, più di 250 milioni di euro per i trasporti e un parco grande come Villa Borghese. Ha fatto un favore ai costruttori». L’ex sindaco di Roma, insomma, non ci sta. Era stata la sua amministrazione a dare il via libera allo stadio con una delibera che aveva stabilito l’interesse pubblico dell’impianto. Un progetto rivisto radicalmente ora dal Campidoglio, dopo l’accordo siglato il 24 febbraio con la As Roma , con un taglio del 50% delle cubature private, ma anche con una revisione «compensativa» al ribasso delle opere pubbliche comprese nel progetto

Marino: Raggi ha fatto favore a costruttori 
Di qui l’affondo di Marino, che attacca: «Come ci si andrà allo stadio? Tutti incolonnati sulla vecchia via del Mare, questo è quello che accadrà perché vengono cancellati il ponte pedonale che collega con la Roma-Fiumicino dall'altro lato del fiume, viene cancellato un ponte sul fiume che collega l’autostrada Roma-Fiumicino con la via del Mare, viene cancellato completamente il rifacimento di tutta la via del Mare fino al Raccordo e viene cancellato il prolungamento della metro B». E ancora: «Al posto delle torri poi avremo 18 edifici alti sette piani. Meglio questo oppure tre grattacieli disegnati da uno dei più grandi architetti che rimarrebbero nella storia dell’architettura?».

Il nodo delle opere pubbliche
In realtà all’indomani dell'accordo sul nuovo stadio della Roma tra la giunta di Virginia Raggi, l’As Roma e il costruttore Luca Parnasi, il nodo di quali opere pubbliche saranno realizzate deve ancora essere sciolto. Si dovrebbe procedere in due fasi. La prima dedicata a tutte le infrastrutture funzionali per lo stadio: il potenziamento della ferrovia Roma-Lido (180 milioni già stanziati dal Cipe), il raddoppio della via del Mare, il parco fluviale e la messa in sicurezza idrogeologica del fosso di Vallerano nell’area a rischio di Decima. In una seconda fase, invece, dovrebbero arrivare il ponte sul Tevere e la bretella sulla Roma-Fiumicino.

Il ruolo della Regione
Tutto sta, adesso, nel trovare la quadra con le altre istituzioni: il governo, ma soprattutto la regione Lazio, determinante per concedere la proroga di un altro mese della conferenza dei servizi (che scade il 3 marzo), come vogliono i proponenti. Ieri l’assessore regionale alla Mobilità Michele Civita ha fatto sapere che vigilerà sulle «opere e le infrastrutture» e ha ricordato che se cambia il progetto, poiché l'attuale conferenza dei servizi è incardinata sulla delibera di pubblica utilità del 2014, «bisognerà chiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale sul pubblico interesse». Senza intoppi burocratici, assicura il club, la prima pietra potrà essere posata già nel 2017, con conclusione di lavor tra il 2019 e il 2020.

In arrivo la nuova delibera
Intanto già da lunedì gli uffici capitolini predisporranno tutto per la nuova delibera che di fatto sostituirà la delibera 132, ovvero quella dell’amministrazione Marino. L'atto andrà in giunta e poi in consiglio (ma esiste la possibilità che vada direttamente in aula) dove M5S non dovrebbe avere problemi ad ottenere l'ok dopo che la svolta ecosostenibile sullo stadio ha convinto anche i consiglieri più riottosi. La nuova conferenza dei servizi, concessa la proroga, si riunirà il 3 aprile e a quel tavolo il Campidoglio porterà la
nuova delibera, che di fatto assorbe la variante di piano regolatore che in quell'area prevede solo 350mila metri cubi a fronte dei 500mila concordati venerdì scorso.

Il vincolo della Soprintendenza
Sempre in quella sede il rappresentante del governo potrà pronunciarsi sul vincolo posto dalla Sovrintendenza a Tor di Valle, che pende ancora sull'intero progetto, e potrebbe revocarlo. L'iter del vincolo infatti sta facendo il suo corso parallelo: scattato il 15 febbraio prevede 80 giorni affinché i proponenti facciano le loro osservazioni (ovvero entro il 26 aprile) e altri 40 giorni per le controdeduzioni della soprintendenza. Dead line perché il vincolo diventi effettivo è il 6 giugno, fatto salvo che il governo in conferenza dei servizi ha il potere di revocarlo. Ecco perché al netto di intoppi dunque entro il 2017 si potrebbe arrivare alla cantierizzazione dell'opera.

26 FEBBRAIO 2017

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10 messaggi in questa discussione

Spalleti  chi,  ah  si  parte  interessata  ma  solo  per  lo stadio  e  chissenefrga  del resto...

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Quando  mai    povero  senza neuroni.....  su  dimostralo, io  ho sempre   scritto  la  gran  confusione   di  quella   giunta  che  non sa  cosa  fare  e  quello che  fa  lo fa   sbagliato  a  priori.. ahahahah    torna  nel  tuo  letame  su   che  lì  ci  stai a  meraviglia

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Spero di avere capito male, in tal caso chiedo scusa in anticipo, ma se tu e Ignazio Marino (candido galantuomo) credete che in Italia dei privati sani di mente realizzino dei parchi grandi quanto villa Borghese e altre opere per complessivi 250 milioni per poi regalarli generosamente allo Stato o al Comune di Roma, allora dovete correre ad aprire la finestra perché c'è un marziano con le ali proveniente da TRAPPIST-1, che ha freddo e che vuole entrare.

http://www.economiaspiegatafacile.it/la-truffa-legalizzata-del-project-financing-il-caso-della-sanita-in-toscana/

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Ti capisco somaro. 

Non ricordi niente. Le tue promesse di lasciare il forum, le tue contraddizioni, le tue giravolte per aver capito che due forumisti non erano la stessa persona....

Non ricordi neanche quello che copincolli in maniera asinina.

Ecco perché eri il somaro del vecchio forum e meritoriamente anche del nuovo.

Continua così..... Facce ride!

BSS

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Non credo  nulla  era  un  contratto  ,  almeno  credo,  di certo    ora  non  si faranno   questo  è chiaro  e   mi si  insegna  che  tra   un  incertezza  del fare  e  una  certezza  del  non fare  nulla   è  meglio  la  prima... rimane   il  fatto  che  la  Roma  ha  ottenuto  lo  stadio   con  poca  spesa....

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le incoerenze   sono  solo    grilline ,  e  basta  una  discesa  a  Roma  dello  svizzero  genovese  per  sistemare   con  un  dictat  il tutto.  Sullo stadio   di  Roma   da  parte  grullesca  si  è detto  di più e  di tutto e  l'incontrario ..   se   trovi  qualche  mia   riportala   povero  spandiletame 

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Lo stadio si farà. 

Punto.

Non si spendono soldi per fare favori ai tuoi amici.

Torna nella stalla dopo aver sillabato i tuoi copiaincolla.

Pezzo di un somaro che non sei altro.

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per  lo spandiletame ,  ma  credo  che  non  serva  nemmeno  il corso  lo  è di  suo

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