Decibel e percezione dei suoni: quanto rumore può tollerare il nostro udito?

Volume e frequenze sonore: cosa c’è da sapere

Milano, Novembre 2018 – Per gli addetti ai lavori si tratta di nozioni di routine; per tutti gli altri, di dati importanti per tutelare la propria salute uditiva. Avere una chiara idea di cosa sono i decibel e di come l’orecchio umano percepisce i suoni esterni non è utile solo agli operatori del settore, come per esempio Starkey Hearing Technologies, azienda specializzata nella produzione di protesi uditive di alta qualità, ma anche per chi si espone quotidianamente al rumore. Cioè quasi tutti.

La prima cosa da sapere per avere un quadro più preciso circa il funzionamento del nostro udito è cosa si intende per decibel. Spesso, infatti, ne sentiamo parlare quando si tratta di prestare attenzione a non superare la soglia massima di rumore consentito per la nostra salute uditiva, che è stata fissata a 85 decibel (dB). Secondo il senso (e l’uso) comune, quindi, il decibel è un’unità di misura; tuttavia, non lo è nel senso assoluto, poiché in realtà si tratta di una scala logaritmica che serve a quantificare i suoni percepiti più comodamente rispetto ai Pascal, la vera unità di riferimento per la misurazione dei suoni. Il suono più debole che l’orecchio umano riesce a percepire è infatti pari a 20 milionesimi di Pascal (20 Pa), cifra 5 miliardi di volte inferiore alla normale pressione atmosferica. Ne consegue che, per misurare i suoni, utilizzando i Pascal come unità di misura standard occorrerebbe lavorare con numeri di proporzioni molto elevate, e pertanto si è fatto ricorso ai decibel: 0 dB corrispondono quindi a 20 Pa.

Una volta stabilito cosa si intende per decibel e qual è il livello minimo di suono udibile dall’orecchio umano è necessario fare chiarezza circa un altro importante aspetto: l’udito degli esseri umani è in grado di percepire suoni entro un determinato intervallo di frequenze e pressione sonora. Ora, le frequenze udibili sono comprese in un intervallo tra 20 e 20.000 Hz, detto anche campo di udibilità, che varia a seconda di fattori come età o genere. Quando si invecchia, il campo di udibilità diminuisce di circa 12 kHz: ecco spiegato il motivo per cui, con il passare degli anni, generalmente ci si sente di meno e occorre rivolgersi a un audioprotesista.

Starkey Italy

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