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Inviata
Ci stiamo tornando con questo governo NERO mascherato gialloverde.
Una ferita insanabile per l'Italia"
16 ottobre 1943, 75 anni fa il rastrellamento del ghetto di Roma
16 OTTOBRE 2018 | di Silvia Morosi e Paolo Rastelli | @MorosiSilvia @paolo_rastelli
Costanza Calò, sfuggita alla retata, si aggiunse ai deportati per non abbandonare il marito e i cinque figli catturati. Durante il viaggio dei convogli, a nord di Padova, un giovane, Lazzaro Sonnino, riuscì a fuggire, gettandosi dal convoglio in movimento. Fatti uscire dai vagoni, i deportati vennero suddivisi in due schiere: da una parte 820, giudicati fisicamente inabili al lavoro, dall’altra 154 uomini e 47 donne, dichiarati fisicamente sani. Gli 820 del primo gruppo furono immediatamente condotti nelle camere a gas. Gli altri furono in parte destinati ad altri campi di sterminio.
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