Invito a guardare Rai1 questa sera in prima serata.
Iniziata da
wronschi,
14 messaggi in questa discussione
7 minuti fa, director12 ha scritto:anche questa di TITO il kompagno partigliano e comunista è un'invenzione giornalistica,vero CICCIONE??????
Nel Campo di concentramento di Borovnica furono internate dagli jugoslavi fra il maggio del 1945 e l'agosto del 1946 principalmente tre categorie di prigionieri: alcune migliaia di militari italiani arrestati nel periodo di occupazione della Venezia Giulia da parte dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia, diverse centinaia di ex Internati Militari Italiani già prigionieri dei tedeschi, intercettati dagli jugoslavi mentre cercavano di tornare a casa e alcuni civili italiani delle terre istriane e dalmate.[1] Gli storici sloveni definiscono quello di Borovnica come il peggiore dei campi d'internamento jugoslavi.
In precedenza, sulla stessa area di questo campo, sorgeva un campo di concentramento allestito dalle truppe italiane di occupazione per internare slavi oppositori politici e partigiani ma poi la struttura fu abbandonata dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.
Il comandante del campo era Ciro Raner.
Indice
Vittime[modifica | modifica wikitesto]
Le stime sui deportati, molto approssimative, vanno dai 5.000 ai 10.000, quelle sugli scomparsi dai 3.000 ai 5.000. Gli elenchi furono distrutti dall'OZNA, la polizia segreta jugoslava, per ordine di Josip Broz Tito.
Torture[modifica | modifica wikitesto]
La maggioranza delle persone internate nel campo di concentramento di Borovnica fu torturata e trucidata[2], i cadaveri furono poi occultati nelle foibe e fosse comuni.[3]
Le principali torture inflitte agl'internati erano di due tipi: la crocifissione e il trascinamento, che provocavano sistematicamente una lenta morte atroce di sofferenze; la crocifissione consisteva nel legare le mani della vittima dietro la schiena e poi a un palo che veniva issato in alto e lasciato così per giorni interi mentre il trascinamento consisteva nel far trascinare massi del peso di oltre 2 quintali a persone denutrite del peso di 30 kg circa.
Note
Non hai mica torto eh...le putredine di certi individui con nell'animo il male è una cosa vera, tutti i popoli del mondo ne hanno sofferto e ancora in molti lo stanno facendo, sia nella corea "comunista" di kim jong-un, che nella "democratica" israele...ognuno fà del male adducendo il fatto che sia colpa dell'altro....ma bisogna accettare il fatto che il male è male ed è feten.te dare colpe all'altro...il male quegli jugoslavi lo hanno fatto sicuramente senza indagare il perchè o per come...quello che hanno fatto anche gli italiani con i loro camerati tedeschi lo sappiamo anche quello eh....
3 minuti fa, sempre135 ha scritto:Non hai mica torto eh...le putredine di certi individui con nell'animo il male è una cosa vera, tutti i popoli del mondo ne hanno sofferto e ancora in molti lo stanno facendo, sia nella corea "comunista" di kim jong-un, che nella "democratica" israele...ognuno fà del male adducendo il fatto che sia colpa dell'altro....ma bisogna accettare il fatto che il male è male ed è feten.te dare colpe all'altro...il male quegli jugoslavi lo hanno fatto sicuramente senza indagare il perchè o per come...quello che hanno fatto anche gli italiani con i loro camerati tedeschi lo sappiamo anche quello eh....
ma la tv di stato,le amministrazioni,l'anpi,i sindacati...chissa' perchè non dedicano mai servizi per i giorni delle memoria. alle fobie comuniste.te lo chiedi il perchè??? manco tu,e manco quel panzone nulafacente che da del fascista a tutti quell iche non la pensano come lui.
Modificato da director125 minuti fa, director12 ha scritto:ma la tv di stato,le amministrazioni,l'anpi,i sindacati...chissa' perchè non dedicano mai servizi per i giorni delle memoria. alle fobie comuniste.te lo chiedi il perchè??? manco tu,e manco quel panzone nulafacente che da del fascista a tutti quell iche non la pensano come lui.
Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale».
Il 10 febbraio è il Giorno del ricordo, la giornata dedicata alla memoria delle vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. Ecco appunti e approfondimenti su quanto è accaduto
Giorno della Memoria tra Shoah e Foibe: le tragedie da non dimenticare
Son tutte notizie prese da giornali e guardando le tv le troverai anche li, solo che adesso con qualsiasi scusa, anche questa, stanno togliendone molti solo per metterci i loro, lo chiamano cambiamento, ma è la stessa cosa degli altri....
1 ora fa, director12 ha scritto:anche questa di TITO il kompagno partigliano e comunista è un'invenzione giornalistica,vero CICCIONE??????
Nel Campo di concentramento di Borovnica furono internate dagli jugoslavi fra il maggio del 1945 e l'agosto del 1946 principalmente tre categorie di prigionieri: alcune migliaia di militari italiani arrestati nel periodo di occupazione della Venezia Giulia da parte dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia, diverse centinaia di ex Internati Militari Italiani già prigionieri dei tedeschi, intercettati dagli jugoslavi mentre cercavano di tornare a casa e alcuni civili italiani delle terre istriane e dalmate.[1] Gli storici sloveni definiscono quello di Borovnica come il peggiore dei campi d'internamento jugoslavi.
In precedenza, sulla stessa area di questo campo, sorgeva un campo di concentramento allestito dalle truppe italiane di occupazione per internare slavi oppositori politici e partigiani ma poi la struttura fu abbandonata dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.
Il comandante del campo era Ciro Raner.
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Vittime[modifica | modifica wikitesto]
Le stime sui deportati, molto approssimative, vanno dai 5.000 ai 10.000, quelle sugli scomparsi dai 3.000 ai 5.000. Gli elenchi furono distrutti dall'OZNA, la polizia segreta jugoslava, per ordine di Josip Broz Tito.
Torture[modifica | modifica wikitesto]
La maggioranza delle persone internate nel campo di concentramento di Borovnica fu torturata e trucidata[2], i cadaveri furono poi occultati nelle foibe e fosse comuni.[3]
Le principali torture inflitte agl'internati erano di due tipi: la crocifissione e il trascinamento, che provocavano sistematicamente una lenta morte atroce di sofferenze; la crocifissione consisteva nel legare le mani della vittima dietro la schiena e poi a un palo che veniva issato in alto e lasciato così per giorni interi mentre il trascinamento consisteva nel far trascinare massi del peso di oltre 2 quintali a persone denutrite del peso di 30 kg circa.
Note
Non devono esserci furbetti:tutti de- vono pagare,tutti devono essere tratta- ti alla stessa maniera",dice Salvini sul caso delle mense scolastiche a Lodi L'esclusione di bambini dalla mensa è "la risposta sbagliata a un problema serio",e "rattrista",dice Carfagna(Fi), secondo cui le"autorità competenti po- trebbero fare di più per garantire u- guaglianza e rispetto della legge". Il segretario Pd Martina chiede che il ministro Bussetti "fermi questa vergo- gna". "Qualcuno vuole ricordare l'80° anniversario delle leggi razziali in- ventandosene di simili",dice Fratoianni segretario di Sinistra Italiana.
2 ore fa, director12 ha scritto:anche questa di TITO il kompagno partigliano e comunista è un'invenzione giornalistica,vero CICCIONE??????
Nel Campo di concentramento di Borovnica furono internate dagli jugoslavi fra il maggio del 1945 e l'agosto del 1946 principalmente tre categorie di prigionieri: alcune migliaia di militari italiani arrestati nel periodo di occupazione della Venezia Giulia da parte dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia, diverse centinaia di ex Internati Militari Italiani già prigionieri dei tedeschi, intercettati dagli jugoslavi mentre cercavano di tornare a casa e alcuni civili italiani delle terre istriane e dalmate.[1] Gli storici sloveni definiscono quello di Borovnica come il peggiore dei campi d'internamento jugoslavi.
In precedenza, sulla stessa area di questo campo, sorgeva un campo di concentramento allestito dalle truppe italiane di occupazione per internare slavi oppositori politici e partigiani ma poi la struttura fu abbandonata dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.
Il comandante del campo era Ciro Raner.
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Vittime[modifica | modifica wikitesto]
Le stime sui deportati, molto approssimative, vanno dai 5.000 ai 10.000, quelle sugli scomparsi dai 3.000 ai 5.000. Gli elenchi furono distrutti dall'OZNA, la polizia segreta jugoslava, per ordine di Josip Broz Tito.
Torture[modifica | modifica wikitesto]
La maggioranza delle persone internate nel campo di concentramento di Borovnica fu torturata e trucidata[2], i cadaveri furono poi occultati nelle foibe e fosse comuni.[3]
Le principali torture inflitte agl'internati erano di due tipi: la crocifissione e il trascinamento, che provocavano sistematicamente una lenta morte atroce di sofferenze; la crocifissione consisteva nel legare le mani della vittima dietro la schiena e poi a un palo che veniva issato in alto e lasciato così per giorni interi mentre il trascinamento consisteva nel far trascinare massi del peso di oltre 2 quintali a persone denutrite del peso di 30 kg circa.
Note
Non devono esserci furbetti:tutti de- vono pagare,tutti devono essere tratta- ti alla stessa maniera",dice Salvini sul caso delle mense scolastiche a Lodi L'esclusione di bambini dalla mensa è "la risposta sbagliata a un problema serio",e "rattrista",dice Carfagna(Fi), secondo cui le"autorità competenti po- trebbero fare di più per garantire u- guaglianza e rispetto della legge". Il segretario Pd Martina chiede che il ministro Bussetti "fermi questa vergo- gna". "Qualcuno vuole ricordare l'80° anniversario delle leggi razziali in- ventandosene di simili",dice Fratoianni segretario di Sinistra Italiana.
( Non c'è mica bisogno che ti sforzi uomo marcio, lo sanno tutti che non sei normale.)
1 minuto fa, wronschi ha scritto:Non devono esserci furbetti:tutti de- vono pagare,tutti devono essere tratta- ti alla stessa maniera",dice Salvini sul caso delle mense scolastiche a Lodi L'esclusione di bambini dalla mensa è "la risposta sbagliata a un problema serio",e "rattrista",dice Carfagna(Fi), secondo cui le"autorità competenti po- trebbero fare di più per garantire u- guaglianza e rispetto della legge". Il segretario Pd Martina chiede che il ministro Bussetti "fermi questa vergo- gna". "Qualcuno vuole ricordare l'80° anniversario delle leggi razziali in- ventandosene di simili",dice Fratoianni segretario di Sinistra Italiana.( Non c'è mica bisogno che ti sforzi uomo marcio, lo sanno tutti che non sei normale.)
Con queste tue uscite cosa vuoi dimostrare ?
Io lo dico da sempre che chi ha sbagliano deve pagare.
Mica sto a prendere le difese come te... Marcioman.
37 minuti fa, wronschi ha scritto:Con queste tue uscite cosa vuoi dimostrare ?
Io lo dico da sempre che chi ha sbagliano deve pagare.
Mica sto a prendere le difese come te... Marcioman.
Lo sai cosa significa ?
Che sei come gli SS.... Io sono Partigiano.
23 ore fa, wronschi ha scritto:Lo sai cosa significa ?
Che sei come gli SS.... Io sono Partigiano.
Non hanno più nemmeno il senso della vergogna...io sono Italiano, non sono dell'Est.
Tu invece difendi chi ha commesso atrocità prima e dopo la guerra.
Maledetti fascisti !
5 ore fa, wronschi ha scritto:Non hanno più nemmeno il senso della vergogna...io sono Italiano, non sono dell'Est.
Tu invece difendi chi ha commesso atrocità prima e dopo la guerra.
Maledetti fascisti !
Il fascistone diretoinreto che fa difende i suoi camerati..
Ci stiamo tornando con questo governo NERO mascherato gialloverde.
Una ferita insanabile per l'Italia"
16 ottobre 1943, 75 anni fa il rastrellamento del ghetto di Roma
16 OTTOBRE 2018 | di Silvia Morosi e Paolo Rastelli | @MorosiSilvia @paolo_rastelli
Era il 16 ottobre del 1943, il “sabato nero” del ghetto di Roma. Alle 5.15 del mattino le SS invasero le strade del Portico d’Ottavia e rastrellarono 1259 persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine. Due giorni dopo, alle 14.05 diciotto vagoni piombati partirono con 1.203 persone dalla stazione Tiburtina, verso il campo di concentramento di Auschwitz. Soltanto 16 di loro sopravvissero (15 uomini e una donna, Settimia Spizzichino morta nel 2000). Con la scomparsa di Enzo Camerino il 2 dicembre 2014, Lello Di Segni è l’unico dei sopravvissuti.
Costanza Calò, sfuggita alla retata, si aggiunse ai deportati per non abbandonare il marito e i cinque figli catturati. Durante il viaggio dei convogli, a nord di Padova, un giovane, Lazzaro Sonnino, riuscì a fuggire, gettandosi dal convoglio in movimento. Fatti uscire dai vagoni, i deportati vennero suddivisi in due schiere: da una parte 820, giudicati fisicamente inabili al lavoro, dall’altra 154 uomini e 47 donne, dichiarati fisicamente sani. Gli 820 del primo gruppo furono immediatamente condotti nelle camere a gas. Gli altri furono in parte destinati ad altri campi di sterminio.
“Il 16 ottobre 1943 fu un sabato di orrore, da cui originò una scia ancor più straziante di disperazione e morte: la deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma costituisce una ferita insanabile non solo per la comunità tragicamente violata, ma per l’intero popolo italiano”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario del rastrellamento degli ebrei a Roma. Quell’episodio, ricorda ancora il Capo dello Stato, “fu l’inizio anche in Italia, favorita dalle leggi razziali varate dal regime fascista, di una caccia spietata che non risparmiò donne e bambini, anziani e malati, adulti di ogni età e condizione, messi all’indice solo per infame odio… Davanti all’Olocausto – abisso della storia – torniamo a inchinarci. Il ricordo non può non fermarsi sui duecento ragazzi, strappati quella mattina di ottobre dalle loro case, attorno al Portico d’Ottavia: nessuno di loro riuscì a sopravvivere e a fare ritorno nella terra dei loro padri e dei loro giochi. Le lezioni più tragiche della storia vanno richiamate alla conoscenza e alla riflessione delle giovani generazioni, affinché, nel dialogo, cresca la consapevolezza del bene comune. Il sacrificio, la tribolazione, il martirio di tanti innocenti, è un monito permanente alla nostra civiltà, che si è ricostruita promettendo solennemente ‘mai più’ e, tuttavia, ogni giorno è chiamata a operare per svuotare i depositi di intolleranza, per frenare le tentazioni di sopraffazione, per affermare il principio dell’eguaglianza delle persone e del rispetto delle convinzioni di ciascuno”.
Il 16/10/2018 in 00:43 , pm610 ha scritto:
Io sono di SX concordo sempre con chi è tale.
Ma spero che sappiate che da soli non si va da nessuna parte.
Per questo che adesso voto PD, va bene Renzi, Martina, vanno bene o andavano bene perché è ed era il COLLANTE per poter unire le nostre forze, poi lo so sarebbe meglio solo la sx, ma solo la sx facciamo il gioco dei perdenti, manteniamo al governo questi menefreghisti, fascisti, gente che non ha scrupolo di nulla.
Con questo se fossi sicuro che basta la sx mi starebbe bene, ma non è.
Quindi io opterei per fare politica soprattutto contro la dx, tralasciando le "piccole" beghe in "famiglia".
Saluti.
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anche questa di TITO il kompagno partigliano e comunista è un'invenzione giornalistica,vero CICCIONE??????
Nel Campo di concentramento di Borovnica furono internate dagli jugoslavi fra il maggio del 1945 e l'agosto del 1946 principalmente tre categorie di prigionieri: alcune migliaia di militari italiani arrestati nel periodo di occupazione della Venezia Giulia da parte dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia, diverse centinaia di ex Internati Militari Italiani già prigionieri dei tedeschi, intercettati dagli jugoslavi mentre cercavano di tornare a casa e alcuni civili italiani delle terre istriane e dalmate.[1] Gli storici sloveni definiscono quello di Borovnica come il peggiore dei campi d'internamento jugoslavi.
In precedenza, sulla stessa area di questo campo, sorgeva un campo di concentramento allestito dalle truppe italiane di occupazione per internare slavi oppositori politici e partigiani ma poi la struttura fu abbandonata dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.
Il comandante del campo era Ciro Raner.
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Vittime[modifica | modifica wikitesto]
Le stime sui deportati, molto approssimative, vanno dai 5.000 ai 10.000, quelle sugli scomparsi dai 3.000 ai 5.000. Gli elenchi furono distrutti dall'OZNA, la polizia segreta jugoslava, per ordine di Josip Broz Tito.
Torture[modifica | modifica wikitesto]
La maggioranza delle persone internate nel campo di concentramento di Borovnica fu torturata e trucidata[2], i cadaveri furono poi occultati nelle foibe e fosse comuni.[3]
Le principali torture inflitte agl'internati erano di due tipi: la crocifissione e il trascinamento, che provocavano sistematicamente una lenta morte atroce di sofferenze; la crocifissione consisteva nel legare le mani della vittima dietro la schiena e poi a un palo che veniva issato in alto e lasciato così per giorni interi mentre il trascinamento consisteva nel far trascinare massi del peso di oltre 2 quintali a persone denutrite del peso di 30 kg circa.
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