Di Maio contiguo alle BR farà piacere al fiancheggiatore Cazzaro di Napoli ...!!

L’invettiva di Giggino O’bibitaro contro gli autori del Jobs Act , additati come “assassini politici”, segna un improvviso abbassamento ulteriore del livello, già molto basso, del confronto politico in Italia. Per due motivi di natura molto diversa. Il primo e più immediatamente evidente è che l’invettiva viene dal capo di un dicastero la cui storia è profondamente segnata da assassini politici veri, in carne e ossa. Bagnata, nell’arco di un tragico quarto di secolo, dal sangue dei suoi stretti consiglieri Gino Giugni, Filippo Peschiera, Ezio Tarantelli, Massimo D’Antona e Marco Biagi, feriti o uccisi in esecuzione di “sentenze del popolo” verbalizzate in deliranti “rivendicazioni” siglate con la stella a cinque punte, che li condannavano per la stessa imputazione che il ministro del Lavoro attuale muove agli “autori del Jobs Act”. Ma, appunto, ora a muovere quell’accusa che chiama violenza non è un ciclostilato redatto da schegge impazzite, bensì un ministro della Repubblica. Che evidentemente ignora del tutto la storia recente del suo paese.

 

Il secondo motivo per cui questo downgrading del confronto politico è molto preoccupante sta nel fatto che il ministro del Lavoro, qualificando le scelte compiute nella legislatura precedente in materia di ammortizzatori sociali come un “assassinio politico”, e facendo questo per preparare il terreno mediatico all’azzeramento di quelle scelte, cioè a un puro e semplice ritorno indietro alla situazione precedente, mostra di ignorare totalmente il problema che quelle scelte si proponevano di risolvere. Qualificare come “assassinio” il divieto dell’uso della Cassa integrazione nelle situazioni di cessazione dell’attività aziendale, posto col decreto n. 148 del 2015, annunciando il puro e semplice ripristino del vecchio regime, significa non aver messo a fuoco una delle piaghe peggiori del nostro vecchio sistema di protezione del lavoro. La Cig, per sua natura, è mirata a tenere i lavoratori legati all’impresa nei casi di crisi temporanea, disincentivandoli dal cercar lavoro altrove; quando invece non c’è alcuna possibilità di riapertura dell’azienda, attivare questo ammortizzatore sociale è un non senso. Peggio: significa tirare i lavoratori stessi in un vicolo cieco, intrappolandoli nella loro posizione di disoccupati. Si ricordano casi funesti di Cig erogata per 10, 15 e persino 20 anni di fila.

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3 messaggi in questa discussione

dalle  stelle  a 5   punte  alle  5 sstelle...e  comunque   non  è  nuova   questa  espressione  per  il  di mejo  l'aveva  già  usata  anche  se  non  ricordo bene  il  contesto

Modificato da pm610

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"Tristi fantasmi del passato, tra vestiti (  censura  anche   questa  parola  )  da un fittizio rinnovamento, restringono la nostra libertà. Dopo i migranti, i rom, toccherà ai sinceri progressisti di questo paese, magari servendosi del braccio armato di "Casa Pound" ed altri groppuscoli fascisti".

Modificato da pm610

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22 minuti fa, pm610 ha scritto:

"Tristi fantasmi del passato, tra vestiti (  censura  anche   questa  parola  )  da un fittizio rinnovamento, restringono la nostra libertà. Dopo i migranti, i rom, toccherà ai sinceri progressisti di questo paese, magari servendosi del braccio armato di "Casa Pound" ed altri groppuscoli fascisti".

Tranquillo bimboscemo.

Siete sotto l’egida dell’ONU con il suo team di osservatori, inviati appositamente.

Anche il pacato Moavero se la ride allegramente.

😂😂😂

BrS

Buon rosicamento Somari

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