Stracci straccetti e brandelli che volano in casa Pd.
Iniziata da
bernardoricca,
4 messaggi in questa discussione
a quando il nome del nuovo partito?
41 minuti fa, stesteph ha scritto:a quando il nome del nuovo partito?
Non calchiamo troppo la mano.
Non è detto che all'ultimo momento non possa finire a tarallucci e vino.
Dice bene Prodi. Ogni Scissione provoca il rientro in forza dell'amico e in questo momento lo psiconano è troppo impegnato.
La faticosa Via Crucis For Strasburgo è ancora in piena omelia.
Aspettare si puó, considerando i vitalizi degli amici.
Ahahahahah , l'accozzaglia del no oramai declarata anche sul forum , dove peraltro si divide sulle considerazioni finali di un blogger sconosciuto , mi fa sorridere e per questo mi scuso con tutti gli altri . Notevole e' Shinycaghetta che mette già le mani avanti tacendo , peraltro , sul fatto nuovo di stamani : sembra che spunti una terza polizza e contestualmente "sparisce " una cassetta di sicurezza . Ahahahahah , scusate !!
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Inviata
Simpatica metafora del triennio renziano: Aveva promesso mari e monti. Alla fine sono rimasti solo cunette e dossi... Il vicedirettore dell'Espresso Marco Damilano è più prosaico e parla di "macerie". Certo è che nemmeno il più viscerale antirenziano della prima ora (un D'Alema, per esempio) avrebbe potuto immaginare cotanto disastro. Che oramai sta per coinvolgere drammaticamente lo stesso Partito democratico. Il quale si avvia a un congresso che, nella migliore delle ipotesi, ne suggellerà la definitiva "mutazione genetica" determinata dal virus del renzismo. L'autore dell'articolo, pur consapevole dei disastri dell'incapace premier-segretario, sbaglia tuttavia, a mio avviso, quando ne riconosce il diritto a completare la sua missione distruttiva con il congresso anticipato e le elezioni anticipate. Questo diritto è puramente formale, statutario, ma politicamente parlando uno che ha commesso gli erroracci di Renzi dovrebbe banalmente mettersi da parte, almeno in un partito serio. Cosa che del resto lo stesso inaffidabile e poco serio personaggetto aveva ripetutamente giurato di fare. In tv, sui giornali, perfino nell'aula del Senato davanti ai rappresentanti del popolo sovrano: "Se perdo il referendum, non è solo che mi dimetto, ma lascio la politica". Immagino che nella sede del Congresso del Pd, presso il palco, sarà collocato un megaschermo. Ebbene, gli avversari di Renzi, candidati alla segreteria, dovrebbero far precedere e far concludere tutti i loro discorsi dal filmato del pinocchio. Nessun delegato serio della base del partito potrà votare per un simile bugiardo, per una simile faccia di tolla. L'autore dimentica anche che nella "pausa di riflessione" del parolaio di Rignano (quel mesetto in cui se ne è stato buono e zitto e che già rimpiangiamo) questi sguinzagliava i suoi scherani sui giornali e nelle televisioni per puntualizzare che bisognava prima andare alle elezioni e solo dopo al Congresso. Ora il tappetaro ha cambiato idea: prima il Congresso poi le elezioni, ma sempre anticipate, dunque Congresso veloce. Chi lo capisce è bravo. Una cosa è certa: è un avventuriero in confusione, è un irresponsabile (che nel filmato si appella al principio di responsabilità, roba da matti!), è un disperato, è un capitolo che, per il bene del paese, va chiuso e dimenticato al più presto.
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