Negozi aperti la domenica, Italiani favorevoli

Negozi aperti la domenica, sì degli italiani. "La spesa libera fa comodo a tutti". Mentre la politica discute e la maggioranza di governo propone una stretta sulle aperture nei giorni festivi, gli italiani danno una risposta chiara: il 56% si dice favorevole all’apertura domenicale, solo il 33%, un terzo degli intervistati nell’ultima rilevazione di Noto Sondaggi, è contrario. Insomma, al di là delle valutazioni politiche, è difficile che una legge possa cambiare nell’immediato comportamenti sociali ormai acquisiti nel tempo. Ormai fa parte dei comportamenti d’acquisto degli italiani utilizzare anche la domenica, che ha una sua duplice funzione: a volte quasi di svago, come avviene nei centri commerciali, ma altre volte ha una funzione basilare, poiché per molti è l’unico giorno libero della settimana per fare la spesa o altri acquisti.

https://www.quotidiano.net/economia/negozi-chiusi-la-domenica-1.4165193

Anche io trovo questa proposta di legge demenziale e farà perdere anche molti di posto di lavoro, in un paese come il nostro con un tasso di disoccupazione così alto

Le risposte

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57 messaggi in questa discussione

anche io sono favorevole, lavoro tutta la settimana e vado a fare la spesa o a comprarmi qualcosa quando mi serve, di domenica

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Ma che tristezza i negozi chiusi la domenica... spettacolo desolante dei centri cittadini di tanti anni fa e tutti a casa...

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Si può vedere la cosa da un punto di vista egoistico o altruistico; chi lo vede da un punto egoistico può dire : è mio interesse che i negozi siano aperti anche la notte, perché il giorno lavoro e così faccio la spesa la notte, oppure la Domenica, oppure il giorno di Natale o il primo Maggio, chi vede la cosa da un punto altruistico può dire: i commessi che lavorano nei negozi possono stare con la propria famiglia solo la Domenica, è giusto che perlomeno in quel giorno si godano la presenza dei figli e la vita in famiglia e anche se mi fa personalmente comodo fare la spesa la Domenica mi organizzerò in modo diverso magari servendomi presso  i negozi che possono aprire a turno nei giorni festivi, garantendo le necessità dei cli e nti  e di chi in quei negozi e centri commerciali ci lavora.

Modificato da etrusco1900

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6 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Si può vedere la cosa da un punto di vista egoistico o altruistico; chi lo vede da un punto egoistico può dire : è mio interesse che i negozi siano aperti anche la notte, perché il giorno lavoro e così faccio la spesa la notte, oppure la Domenica, oppure il giorno di Natale o il primo Maggio, chi vede la cosa da un punto altruistico può dire: i commessi che lavorano nei negozi possono stare con la propria famiglia solo la Domenica, è giusto che perlomeno in quel giorno si godano la presenza dei figli e la vita in famiglia e anche se mi fa personalmente comodo fare la spesa la Domenica mi organizzerò in modo diverso magari servendomi presso  i negozi che possono aprire a turno nei giorni festivi, garantendo le necessità dei cli e nti  e di chi in quei negozi e centri commerciali ci lavora.

Mah, ci possiamo organizzare anche in modo diverso, ma chissà come sarebbero contenti coloro (e non sarebbero pochi) che perderebbero il posto di lavoro. Tutti insieme la domenica si, ma senza soldi!! E vogliamo parlare anche del drastico calo dei consumi che ne conseguirebbe, e che porterebbe inevitabilmente a nuova disocuppazione? 

Già che ci siamo, perchè non proporre anche la chiusura domenicale dei ristoranti? Anche cuochi e camerieri magari hanno una famiglia con cui passare la domenica. Che problema c'è? Basta organizzarsi e mangiare a casa. Ovviamente dopo essersi ricordati di fare la spesa durante la settimana.  

Questo governucolo è pericoloso, ha intenzione di distruggere l'Italia.

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si e tassisti, gestori di stabilimenti balneari, di bar, di cinema, medici, infermieri, vigili del fuoco, carabinieri e polizia, gestori di discoteche, tutti quelli che lavorano in campagna o con gli animali, chi lavora in fabbriche a ciclo continuo, anche loro tengono famiglia....

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Guarda che chiuderanno anche i negozi sotto casa la domenica... e secondo te comprare le paste in pasticceria è un servizio essenziale?

Modificato da rivaviva

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12 minuti fa, fosforo41 ha scritto:

Nell'idea di Di Maio c'è una sola cosa sbagliata, la turnazione. I negozi la domenica devono restare chiusi TUTTI, eccetto i servizi essenziali (farmacie), i ristoranti, i bar e le pasticcerie. E manca una cosa importante: gli orari di apertura e di chiusura nei giorni lavorativi devono essere rigorosamente uguali per tutti, per la grande distribuzione e per i piccoli negozi. E niente orari continuati diurni e notturni. Fa comodo andare a fare la spesa la domenica all'ipermercato? Pazienza, ci si andrà in un altro giorno, o si andrà nel negozio sotto casa. In Italia ci sono decisamente troppi supermercati e ipermercati. Esattamente al contrario delle apparenze questi distruggono l'economia e il lavoro. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, per ogni nuovo posto di lavoro creato nella grande distribuzione se ne sono cancellati 6 nella piccola. I grandi distributori livellano in basso la qualità dei prodotti, ricattano e soffocano i fornitori imponendo loro i prezzi, privilegiano il prodotto di importazione a basso costo (spesso camuffato sotto un marchio italiano) a scapito del made in Italy. La grande distribuzione è una delle principali cause del declino economico dell'Italia che aveva nel vasto e capillare tessuto del piccolo commercio un punto di forza. Con le regole di Di Maio chiuderanno centinaia di supermercati? Magari! Vorrà dire che apriranno migliaia di piccoli negozi dove gli italiani finiranno per spendere (meglio) gli stessi soldi. Se ne avvantaggerà la grande distribuzione on line? Certo. Ma questa con le attuali regole era comunque destinata a spazzare via sia la piccola che la grande distribuzione tradizionale. E allora, visto che in pratica è impossibile regolamentare in modo rigido le vendite in rete, c'è un modo semplicissimo per arginare l'invasione dei vari Amazon: raddoppiare o triplicare l'Iva su tutti i prodotti venduti on line. Ciò compenserebbe almeno in parte gli enormi e oggettivi vantaggi di cui godono i venditori on line su quelli tradizionali.

Beh, io tra i servizi essenziali di sicuro non ci metterei nè bar, nè pasticcerie, nè ristoranti. Il caffè te lo puoi prendere anche in casa...mica vorrai rovinare la vita familiare del barista per un caffè.. eh no, non si fa.

Per come la vedo io, nell'idea di Di Maio ci sono 2 cose sbagliate: l'idea di Di Maio e la testa di Di Maio.

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53 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:

Beh, io tra i servizi essenziali di sicuro non ci metterei nè bar, nè pasticcerie, nè ristoranti. Il caffè te lo puoi prendere anche in casa...mica vorrai rovinare la vita familiare del barista per un caffè.. eh no, non si fa.

Per come la vedo io, nell'idea di Di Maio ci sono 2 cose sbagliate: l'idea di Di Maio e la testa di Di Maio.

Concordo

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2 ore fa, ariafresca123 ha scritto:

Mah, ci possiamo organizzare anche in modo diverso, ma chissà come sarebbero contenti coloro (e non sarebbero pochi) che perderebbero il posto di lavoro. Tutti insieme la domenica si, ma senza soldi!!

Non ci prendiamo in giro; quando si liberalizzarono le aperture domenicali si disse che sarebbero aumentate le vendite e molti replicarono che se i soldi non ci sono le vendite non aumentano, si spalmano semplicemente in sette giorni le vendite che avverrebbero in sei; adesso dopo qualche anno di aperture festive si è visto benissimo che le vendite non sono aumentate, i dipendenti sono sempre gli stessi,  solo che adesso devono far i turni e lavorare anche di Domenica vendendo di Domenica quello che non si è venduto nei sei giorni precedenti; una semplice soluzione sarebbe prendere atto che stato e comuni hanno bisogno di soldi e si potrebbe lasciare alla libertà, alla convenienza e alla  volontà di negozi e supermercati se aprire la Domenica, tassando però queste aperture, si potrebbero esentare i negozi con due o tre dipendenti e tassare tutti gli altri in base al numero di Domeniche di apertura e in base al fatturato ; si dovrebbe inoltre stabilire che i dipendenti che lavorano la Domenica hanno diritto a un consistente aumento di paga anziché  fare come avviene oggi in certi negozi che si compensa semplicemente con un giorno feriale di riposo un giorno festivo lavorato.

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Possiamo   ragionare   in  tutte  le   maniere   resta  il dato  di fatto  che   se  chiuderanno  molti  dipendenti  rimaranno   a  casa   senza  soldi. PUNTO

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9 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Non ci prendiamo in giro; quando si liberalizzarono le aperture domenicali si disse che sarebbero aumentate le vendite e molti replicarono che se i soldi non ci sono le vendite non aumentano, si spalmano semplicemente in sette giorni le vendite che avverrebbero in sei; adesso dopo qualche anno di aperture festive si è visto benissimo che le vendite non sono aumentate, i dipendenti sono sempre gli stessi,  solo che adesso devono far i turni e lavorare anche di Domenica vendendo di Domenica quello che non si è venduto nei sei giorni precedenti; una semplice soluzione sarebbe prendere atto che stato e comuni hanno bisogno di soldi e si potrebbe lasciare alla libertà, alla convenienza e alla  volontà di negozi e supermercati se aprire la Domenica, tassando però queste aperture, si potrebbero esentare i negozi con due o tre dipendenti e tassare tutti gli altri in base al numero di Domeniche di apertura e in base al fatturato ; si dovrebbe inoltre stabilire che i dipendenti che lavorano la Domenica hanno diritto a un consistente aumento di paga anziché  fare come avviene oggi in certi negozi che si compensa semplicemente con un giorno feriale di riposo un giorno festivo lavorato.

No, non è affatto così,  le aperture domenicali dei centri commerciali portano ad una maggiore occupazione in quanto aumentano le ore di apertura e di conseguenza del personale. Ed aumentano anche i consumi, perchè hai più tempo e  più scelta.

 Se la domenica fosse chiuso, sarebbe tutto più complicato perchè durante la settimana i nostri impegni lavorativi e scolastici/sportivi dei figli non lasciano tempo. Finiresti quindi per entrare in un negozio  qualunque, comprare la cosa che ti serve, solo quella, dovendoti magari pure accontentare. E' vero, forse spendi meno perchè acquisti meno, ma hai meno scelta e non ti soddisfi. E i consumi scendono. L'unica cosa che aumenterebbe è la disoccupazione. E gli acquisti su internet.

Praticamente per salvare qualcuno, distruggi tutti, quel qualcuno compreso. Complimenti al *** per la brillante idea!!!!!

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30 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:

No, non è affatto così,  le aperture domenicali dei centri commerciali portano ad una maggiore occupazione in quanto aumentano le ore di apertura e di conseguenza del personale. Ed aumentano anche i consumi, perchè hai più tempo e  più scelta.

 Se la domenica fosse chiuso, sarebbe tutto più complicato perchè durante la settimana i nostri impegni lavorativi e scolastici/sportivi dei figli non lasciano tempo. Finiresti quindi per entrare in un negozio  qualunque, comprare la cosa che ti serve, solo quella, dovendoti magari pure accontentare. E' vero, forse spendi meno perchè acquisti meno, ma hai meno scelta e non ti soddisfi. E i consumi scendono. L'unica cosa che aumenterebbe è la disoccupazione. E gli acquisti su internet.

Praticamente per salvare qualcuno, distruggi tutti, quel qualcuno compreso. Complimenti al *** per la brillante idea!!!!!

Stiamo girando attorno al problema: la Domenica è un giorno come gli altri o è un giorno DIVERSO?  perché se è un giorno come gli altri non si capisce perché la Domenica le scuole devono essere chiuse e gli insegnanti a casa anziché a scuola a insegnare, stesso discorso per tutti gli uffici, perché gli uffici comunali devono essere chiusi?  stesso discorso per banche, uffici postali, idraulici, elettricisti, muratori… oppure la Domenica è un giorno diverso? e se è un giorno diverso perché gli insegnanti devono avere il diritto di restare a casa a godersi le proprie famiglie e i commessi e le commesse del commercio invece no?

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Ripristiniamo  il sabato  fascista   cosa  buona   e  giusta   . ahahahahah  tutti  in  piazza ... con  il braccino  alzato  o  a  fare  ginnastica   con  la  divisa  unificata...con  la  stampa , come  vuole  il di  mejo   solo se  asservita.

Modificato da pm610

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5 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Stiamo girando attorno al problema: la Domenica è un giorno come gli altri o è un giorno DIVERSO?  perché se è un giorno come gli altri non si capisce perché la Domenica le scuole devono essere chiuse e gli insegnanti a casa anziché a scuola a insegnare, stesso discorso per tutti gli uffici, perché gli uffici comunali devono essere chiusi?  stesso discorso per banche, uffici postali, idraulici, elettricisti, muratori… oppure la Domenica è un giorno diverso? e se è un giorno diverso perché gli insegnanti devono avere il diritto di restare a casa a godersi le proprie famiglie e i commessi e le commesse del commercio invece no?

Giusto, e il barista e il pasticciere non dovrebbero allora stare a casa anche loro? E i camerieri? Dottori? Gli autisti?? ?? Non spariamo ca z zate per favore, la domenica è un giorno diverso, ma ci sono dei lavori che richiedono anche il turno domenicale, come bar, ristoranti, ospedali, certi tipi di fabbriche.  Fra questi lavori negli ultimi anni si è aggiunto anche il commercio.  Sei fai il commesso di un centro commerciale rischi di lavorare anche la domenica. Lo metti in conto, altrimenti ti cerchi un altro lavoro.  QUando questi commessi rimarranno senza impiego, rimpiangeranno anche il turno della domenica.

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2 ore fa, fosforo41 ha scritto:

Nell'idea di Di Maio c'è una sola cosa sbagliata, la turnazione. I negozi la domenica devono restare chiusi TUTTI, eccetto i servizi essenziali (farmacie), i ristoranti, i bar e le pasticcerie. E manca una cosa importante: gli orari di apertura e di chiusura nei giorni lavorativi devono essere rigorosamente uguali per tutti, per la grande distribuzione e per i piccoli negozi. E niente orari continuati diurni e notturni. Fa comodo andare a fare la spesa la domenica all'ipermercato? Pazienza, ci si andrà in un altro giorno, o si andrà nel negozio sotto casa. In Italia ci sono decisamente troppi supermercati e ipermercati. Esattamente al contrario delle apparenze questi distruggono l'economia e il lavoro. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, per ogni nuovo posto di lavoro creato nella grande distribuzione se ne sono cancellati 6 nella piccola. I grandi distributori livellano in basso la qualità dei prodotti, ricattano e soffocano i fornitori imponendo loro i prezzi, privilegiano il prodotto di importazione a basso costo (spesso camuffato sotto un marchio italiano) a scapito del made in Italy. La grande distribuzione è una delle principali cause del declino economico dell'Italia che aveva nel vasto e capillare tessuto del piccolo commercio un punto di forza. Con le regole di Di Maio chiuderanno centinaia di supermercati? Magari! Vorrà dire che apriranno migliaia di piccoli negozi dove gli italiani finiranno per spendere (meglio) gli stessi soldi. Se ne avvantaggerà la grande distribuzione on line? Certo. Ma questa con le attuali regole era comunque destinata a spazzare via sia la piccola che la grande distribuzione tradizionale. E allora, visto che in pratica è impossibile regolamentare in modo rigido le vendite in rete, c'è un modo semplicissimo per arginare l'invasione dei vari Amazon: raddoppiare o triplicare l'Iva su tutti i prodotti venduti on line. Ciò compenserebbe almeno in parte gli enormi e oggettivi vantaggi di cui godono i venditori on line su quelli tradizionali.

Siori e siore , guardate che il Cazzaro di Napoli vi sta proponendo una sorta di Venezuela !! Rimango allibito !! In tutto il mondo occidentale tutte le attività commerciali sono aperte nei giorni festivi eccetto  quelle 5/6 festività tradizionali . Singolare che il Cazzaro consideri  le pasticcerie (?) ed i bar gli esercizi che debbono rimanere obbligatoriamente aperte . Deve avere uno zio che possiede una attività del genere . Dice una bugia ( ma non e’ una novità ) quando afferma che in Italia ci sono troppi super market e centri commerciali in quanto siamo sotto la media ( per grandezza del territorio ) rispetto a Francia , Germania e puranco Spagna . Il problema e’ solo la turnazione per i dipendenti . Aumentare del 30% la paga oraria per prestazione lavorativa festiva oppure del 15 % e lasciare al dipendente la possibilità di recuperare la giornata festiva prestata  nel giorno a lui più congeniale . Non parliamo poi dei posti persi !! Considerando l’indotto non sarebbero meno di 50.000 in più i disoccupati . Con queste idee , Il Cazzaro , impoverisce tutti !!  Compreso lo zio pasticcere che rimarrà chiuso non solo la domenica ma pure tutti gli altri giorni della settimana perché non ci sarà più un euro da spendere . 

 

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21 minuti fa, fosforo41 ha scritto:

 

Ristoranti, bar, pasticcerie sono servizi essenziali per il turismo, attività largamente sottodimensionata in rapporto alle potenzialità del nostro paese. Siamo terzi in Europa dietro Spagna e Francia e quasi raggiunti dalla Germania che avrà si e no un decimo delle nostre bellezze artistiche e naturali e un centesimo delle nostre squisitezze gastronomiche. Nella società che vorrei, dove si lavora meno per lavorare tutti, tutti dovrebbero avere del tempo libero per andare al cinema e al ristorante una volta la settimana, e su nessuna mensa (eccetto quelle dei diabetici) dovrebbe mancare il dolce domenicale, come nella tradizione napoletana. 

Il negozio sotto casa tua è chiuso la domenica ed è aperto quando sei al lavoro? Comprati un frigorifero capiente. 

Ribadisco quanto scritto in precedenza: la grande distribuzione in Italia ha cancellato centinaia di migliaia, forse milioni di posti di lavoro, ha messo in ginocchio il piccolo commercio che non può reggere la concorrenza e nemmeno permettersi gli orari di apertura degli ipermercati; e ha messo in ginocchio le piccole imprese fornitrici, sia nel settore agricolo che in quello industriale, strozzate dal cartello dei grandi distributori che impongono i prezzi o vanno a rifornirsi all'estero. In poche parole, la grande distribuzione è una delle principali cause del declino economico dell'Italia. E la distribuzione on line, cioè l'ipermercato planetario, avrà presto effetti ancora più devastanti se non sarà durissimamente contrastata con l'unico strumento possibile: l'imposizione fiscale. Triplicare l'IVA per Amazon e gli altri invasori. 

Caro fosforo, se devo acquistare un frigo più grande per non fare la spesa la domenica, posso anche acquistare in maggior quantità uova, farina e zucchero e fare il dolce in casa, che è più sano fa pure meno male di quello di pasticceria, e non costringe la pasticceria al lavoro domenicale. Il dolce la domenica è tradizione italiana, non napoletana, ma questo non significa che ci si possa e ci si debba organizzare, come per le altre cose.  Sembra che la domenica debba restare aperto quello che interessa a te, il resto per te può chiudere. Non funziona proprio così, sai??

 

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Ormai il popolo Italiano è abituato all'apertura, e anche al ritrovarsi in quei luoghi, più tosto magari aumentare lo stipendio...

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Occhio ragazzi !! Il Cazzaro Fosforo vuole nazionalizzare pure i Supermercati !! Come avveniva in Russia e nella Germania Est !! Ora in Venezuela gli assaltano per 3 etti di pane al giorno !! Ha definito la grande distribuzione una delle maggiori responsabili del declino economico italiano !! Chiamate le ambulanze per favore , va ricoverato perché e’ pericolosissimo !! 

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12 minuti fa, pm610 ha scritto:

Ripristiniamo  il sabato  fascista   cosa  buona   e  giusta   . ahahahahah  tutti  in  piazza ... con  il braccino  alzato  o  a  fare  ginnastica   con  la  divisa  unificata...con  la  stampa , come  vuole  il di  mejo   solo se  asservita.

Mi dici cosa c'entra il sabato fascista con la discussione sulle aperture Domenicali? parlavo poco sopra di chi ragiona in senso egoistico pensando  a se stesso e alla propria convenienza di poter comperare tutto,  quando e come vuole e chi ragiona invece in senso altruistico pensando oltre alle proprie convenienze anche ai diritti di chi è costretto a lavorare  la Domenica; temo che gradualmente stiamo copiando l'America dove i negozi non hanno orari e stanno aperti anche la notte ; tutti quelli che argomentano in modo positivo sulle aperture Domenicali forse non si rendono conto che le loro argomentazioni oltre a giustificare le aperture domenicali potrebbero giustificare con  gli stessi argomenti,  anche  le aperture notturne…. più tempo per fare le proprie scelte e aumento delle vendite…. siamo sicuri che sia proprio così? ci stiamo rendendo conto verso che tipo di civiltà ci stiamo incamminando?

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1 minuto fa, etrusco1900 ha scritto:

Mi dici cosa c'entra il sabato fascista con la discussione sulle aperture Domenicali? parlavo poco sopra di chi ragiona in senso egoistico pensando  a se stesso e alla propria convenienza di poter comperare tutto,  quando e come vuole e chi ragiona invece in senso altruistico pensando oltre alle proprie convenienze anche ai diritti di chi è costretto a lavorare  la Domenica; temo che gradualmente stiamo copiando l'America dove i negozi non hanno orari e stanno aperti anche la notte ; tutti quelli che argomentano in modo positivo sulle aperture Domenicali forse non si rendono conto che le loro argomentazioni oltre a giustificare le aperture domenicali potrebbero giustificare con  gli stessi argomenti,  anche  le aperture notturne…. più tempo per fare le proprie scelte e aumento delle vendite…. siamo sicuri che sia proprio così? ci stiamo rendendo conto verso che tipo di civiltà ci stiamo incamminando?

No  ho  solo  risposto  al  tuo pensiero  della  domenica... uguale    agli  altri  giorni  resta  il  fatto  che  stando  le  cose   attuali  a  cui  ricriminare  serve  nulla  se  si  vuole  chiudere  nei giorni festivi non  si  agevola  proprio nessuno e  si crea  solo disoccupati e  meno  indotto.PUNTO .  IL RESTO  è FUFFA

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2 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Mi dici cosa c'entra il sabato fascista con la discussione sulle aperture Domenicali? parlavo poco sopra di chi ragiona in senso egoistico pensando  a se stesso e alla propria convenienza di poter comperare tutto,  quando e come vuole e chi ragiona invece in senso altruistico pensando oltre alle proprie convenienze anche ai diritti di chi è costretto a lavorare  la Domenica; temo che gradualmente stiamo copiando l'America dove i negozi non hanno orari e stanno aperti anche la notte ; tutti quelli che argomentano in modo positivo sulle aperture Domenicali forse non si rendono conto che le loro argomentazioni oltre a giustificare le aperture domenicali potrebbero giustificare con  gli stessi argomenti,  anche  le aperture notturne…. più tempo per fare le proprie scelte e aumento delle vendite…. siamo sicuri che sia proprio così? ci stiamo rendendo conto verso che tipo di civiltà ci stiamo incamminando?

Si, una civiltà sicuramente frenetica che mette il lavoro e la famiglia al primo posto. Perchè quando non c'è lavoro, ne risente anche la salute e la famiglia.

Capisco che possa essere fastidioso lavorare la domenica o la notte, ma ci sono tantissime aziende che fanno il lavoro notturno. Non mi sembra di aver letto nessuna tua lamentela in merito. E neppure una tua presa di posizione contro il mestiere del fornaio di notte. Iniziamo a fare il pane la matina alle 7?

Bisogna adeguarsi ai tempi e alle necessità di una società che cambia, che piaccia o non piaccia. Criticare il lavoro domenicale, e poi andare a fare colazione in pasticceria non ha senso. E' questo quello che vi manca...il buonsenso!!!

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E per chiudere il discorso, domenica farò felice la mia famiglia con un giro al centro commerciale. Saranno felici loro, e i commessi che non vedranno inutile il loro lavoro domenicale.

Il tutto dopo aver fatto colazione in pasticceria, così faccio felice anche fosforo :)

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15 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:

Si, una civiltà sicuramente frenetica che mette il lavoro e la famiglia al primo posto. Perchè quando non c'è lavoro, ne risente anche la salute e la famiglia.

Capisco che possa essere fastidioso lavorare la domenica o la notte, ma ci sono tantissime aziende che fanno il lavoro notturno. Non mi sembra di aver letto nessuna tua lamentela in merito. E neppure una tua presa di posizione contro il mestiere del fornaio di notte. Iniziamo a fare il pane la matina alle 7?

Bisogna adeguarsi ai tempi e alle necessità di una società che cambia, che piaccia o non piaccia. Criticare il lavoro domenicale, e poi andare a fare colazione in pasticceria non ha senso. E' questo quello che vi manca...il buonsenso!!!

E' indubbiamente una civiltà frenetica che però non mette il lavoro al primo posto, ci mette il Dio denaro, quanto alla famiglia visto il numero di divorzi non mi sembra che sia stata messa da chi ha  governato al primo posto, bisognerebbe chiedersi quali sono state le politiche a favore della famiglia negli ultimi 50 anni; per quanto riguarda le fabbriche che lavorano di notte bisogna distinguere quelle a ciclo continuo come gli altoforni o le vetrerie dove l'impianto non può essere spento, oppure i fornai, dalle fabbriche dove le macchine si possono benissimo fermare ma che invece si fanno lavorare 24 ore su 24 per ammortizzarle meglio (il Dio denaro)  tu dici: "Bisogna adeguarsi ai tempi e alle necessità di una società che cambia, che piaccia o non piaccia".. ma che questa società sta cambiano in peggio ce ne rendiamo conto oppure no?

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2 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

E' indubbiamente una civiltà frenetica che però non mette il lavoro al primo posto, ci mette il Dio denaro, quanto alla famiglia visto il numero di divorzi non mi sembra che sia stata messa da chi ha  governato al primo posto, bisognerebbe chiedersi quali sono state le politiche a favore della famiglia negli ultimi 50 anni; per quanto riguarda le fabbriche che lavorano di notte bisogna distinguere quelle a ciclo continuo come gli altoforni o le vetrerie dove l'impianto non può essere spento, oppure i fornai, dalle fabbriche dove le macchine si possono benissimo fermare ma che invece si fanno lavorare 24 ore su 24 per ammortizzarle meglio (il Dio denaro)  tu dici: "Bisogna adeguarsi ai tempi e alle necessità di una società che cambia, che piaccia o non piaccia".. ma che questa società sta cambiano in peggio ce ne rendiamo conto oppure no?

Questa società starà pure cambiando in peggio, non lo nego, ma non si può ritornare a 50 anni fa, bisogna farsene una ragione. Oggi le donne lavorano come gli uomini, e spesso entrambi stanno fuori casa tutto il giorno. I bambini vanno a scuola e fanno il tempo pieno, e poi hanno lo sport. Dimmi quello che vuoi ma oggi si corre di più e non per il Dio denaro (in tasca  a pochi come sempre) ma per vivere. E per vivere si deve lavorare. Bene le aziende che fanno 3 turni perchè danno lavoro a personale, e quindi la possibilità ad altre famiglie di vivere.

Nei divorzi la politica non c'entra nulla, non abbiamo bisogno di una legge, ma di serenità, lavoro e qualche euro in tasca. Perchè senza lavoro e senza soldi, è difficile tenere insieme anche la famiglia.

E quindi, quello che voi vorreste far passare come l'intervento per la famiglia, in realtà rischia di creare l'effetto opposto, ovvero distruggere tutto. 

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