friuli apripista:case prima a italiani

L’assessore regionale all’edilizia popolare, Graziano Pizzimenti, ha presentato alla stampa un disegno di legge, che modifica il quadro normativo che regola l’accesso ai contributi per la casa o l’assegnazione degli alloggi popolari. In primo luogo per riequilibrare la situazione, oggi fortemente squilibrata a favore dei cittadini stranieri, è stata innalzata da 2 a 5 anni, la soglia minima di residenza in regione, per accedere ai contributi per l’edilizia agevolata, per ricevere un bonus per l’affitto o acquisire il diritto ad occupare un alloggio ATER. Sono state poi introdotte due novità: si prevede la possibilità di revocare l’alloggio agli autori di delitti di violenza domestica e si stabilisce l’obbligo per gli extracomunitari di fornire un’attestazione rilasciata dalla propria ambasciata, che comprovi l’assenza di altre proprietà immobiliari nel paese di origine.

Pizzimenti ricorda che detto requisito vale anche per i cittadini italiani ma per gli stranieri bastava un’autocertificazione: “finora uno straniero poteva ottenere un alloggio popolare semplicemente dichiarando di non possedere altre abitazioni, né in Friuli Venezia Giulia né nel suo Paese d’origine. In proposito i nostri uffici hanno constatato che talvolta queste autocertificazioni sono false ma soprattutto il più delle volte sono impossibili da verificare”.e le altre regioni,che aspettano??

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1 messaggio in questa discussione

18 ore fa, director12 ha scritto:

L’assessore regionale all’edilizia popolare, Graziano Pizzimenti, ha presentato alla stampa un disegno di legge, che modifica il quadro normativo che regola l’accesso ai contributi per la casa o l’assegnazione degli alloggi popolari. In primo luogo per riequilibrare la situazione, oggi fortemente squilibrata a favore dei cittadini stranieri, è stata innalzata da 2 a 5 anni, la soglia minima di residenza in regione, per accedere ai contributi per l’edilizia agevolata, per ricevere un bonus per l’affitto o acquisire il diritto ad occupare un alloggio ATER. Sono state poi introdotte due novità: si prevede la possibilità di revocare l’alloggio agli autori di delitti di violenza domestica e si stabilisce l’obbligo per gli extracomunitari di fornire un’attestazione rilasciata dalla propria ambasciata, che comprovi l’assenza di altre proprietà immobiliari nel paese di origine.

Pizzimenti ricorda che detto requisito vale anche per i cittadini italiani ma per gli stranieri bastava un’autocertificazione: “finora uno straniero poteva ottenere un alloggio popolare semplicemente dichiarando di non possedere altre abitazioni, né in Friuli Venezia Giulia né nel suo Paese d’origine. In proposito i nostri uffici hanno constatato che talvolta queste autocertificazioni sono false ma soprattutto il più delle volte sono impossibili da verificare”.e le altre regioni,che aspettano??

E dovranno produrre visure catastale e copia autentica della concessione edilizia.....

220px-House_in_Toteil_001.jpg

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