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... vero ke rifiutare un lavoro, al giorno d'oggi, sia un lusso ma ki accetta un impiego in attività operanti anke la domenica sa già come sarà scandita la sua vita in futuro ergo, da subito, é libero d'accettare o no.
sempre esistite categorie di lavoratori impegnati domenike e feste comandate e x loro il problema tempo/famiglia nn se l'é mai posto nessuno, anzi, ki promuove la kiusura festiva forse sarebbero il primo ad indignarsi se, in caso di bisogno in clinica/ospedale nn trovasse disponibili infermieri e medici. stessa solfa x il pranzetto al ristorante. volendo tutelare il lavoratore, rendere obbligatorio il pagamento straordinario delle ore festive.
19 minuti fa, uvabianca111 ha scritto:ki accetta un impiego in attività operanti anke la domenica sa già come sarà scandita la sua vita in futuro
Il problema è più complesso di quanto possa apparire, le organizzazioni che rappresentano la grande distribuzione sono favorevoli all'apertura, i piccoli negozi o perlomeno la stragrande maggioranza hanno problemi a stare aperti 7 giorni su sette, ogni posto di lavoro in più nella grande distribuzione ne distrugge perlomeno il doppio nei piccoli negozi, forse lo stato potrebbe disincentivare le aperture mettendo una tassa sulle aperture festive, tassa che, visto come stanno messe le finanze pubbliche, potrebbe anche far comodo al bilancio dello stato
Il 7/9/2018 in 08:48 , etrusco1900 ha scritto:mettere una tassa sule aperture Domenicali?
Da questo Gov. è impossibile....uno sono figliocci di chi è espatriato ancora prima in Svizzera, gli altri lo sono di chi dice che chi guadagna di più non è giusto paghi di più...per cui...
22 ore fa, etrusco1900 ha scritto:Il problema è più complesso di quanto possa apparire, le organizzazioni che rappresentano la grande distribuzione sono favorevoli all'apertura, i piccoli negozi o perlomeno la stragrande maggioranza hanno problemi a stare aperti 7 giorni su sette, ogni posto di lavoro in più nella grande distribuzione ne distrugge perlomeno il doppio nei piccoli negozi, forse lo stato potrebbe disincentivare le aperture mettendo una tassa sulle aperture festive, tassa che, visto come stanno messe le finanze pubbliche, potrebbe anche far comodo al bilancio dello stato
etrusco, vero quando affermi: il grande é favorevole, il piccolo, no; il grande occupa commessi ke, in caso di kiusure festive, terrebbe ugualmente o altra disoccupaz? giusta pure la tassa sulle aperture festive ma il problema é sempre lo stesso: il grande può pagare, il piccolo idem? conseguenza: ki paga apre ed il piccolo kiude quindi, la concorrenza sleale ci sarebbe ugualmente.
in conclusione qualsiasi decisione presa e differente dall'attuale scontenterebbe tutti: il grande con meno vendite e personale a casa in lieto simposio famigliare ma portaf + vuoto; il cliente rinuncerebbe all'acquisto fatto con calma e, dulcis in fundo, nn piacerebbe manco al piccolo xké, vero festività in famiglia ma, a fine mese e conti fatti, vendite in calo.
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Inviata
Che l'economia italiana non ne avrebbe giovamenti anzi, il contrario.
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