QUANDO SI E' COERENTI

COLPO DI FULMINE.
Come annunciato dal ministro dell'interno, Matteo Salvini, inizia mercoledì la sperimentazione dell'uso della pistola elettrica taser per le forze dell'ordine. 
Ma che cos' è il Taser?

Per capirlo ci affidiamo alle parole del M5S : 
"Si tratta di un'arma inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura e fortemente sconsigliata dall'Amnesty International." E ancora: 
"Amnesty International afferma, infatti, che sin dal 2001 la TASER (nei Paesi in cui è stata applicata) ha ucciso circa 864 persone, il 90% dei quali sono stati colpiti pur essendo disarmati. Strumento che può risultare letale per le persone portatrici di disturbi cardiaci o che si trovino in particolari stati di alterazione emotiva, sotto sforzo, etc."
" M5S si è battuto prima in Commissione e poi in Aula per evitare in tutti i modi l'introduzione di questa arma inutile, pericolosa, totalmente estranea alla nostra cultura e che farà solo le fortune economiche dalla casa produttrice americana (THOMAS A. SWIFT'S ELETTRONIC RIFLE), dove magari Renzi è andato a fare visita lo scorso mese di settembre, in occasione del viaggio americano." ( evidentemente in USA ci sono stati loro a questo giro, non Renzi). E infine : 
" Ma il patto tra PD e Forza Italia " ora M5S e Lega, " prevede che il finto Governo introduca misure di repressione tese a limitare, ridurre e comprimere i diritti e le libertà individuali di espressione e di critica."
Lo dicevano loro . (http://www.movimento5stelle.it/…/arriva-dal-governo-la-pist…)
Naturalmente non troviamo dichiarazioni grilline in merito a questa introduzione. Le opzioni sono due: o il Taser non era una pericolosa arma di tortura prima ( finché a volerlo introdurre era il PD) e M5S giocava a fare " quello sensibile" ai diritti dell' uomo, o ora sta avvallando L' utilizzo di uno strumento di repressione perché pur di stare al governo, si accetta tutto. 
O forse, è stato un colpo di fulmine.

Modificato da pm610

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4 messaggi in questa discussione

 

Un paio di anni fa: "La priorità del governo Renzi sono le spese militari, non i bambini che muoiono per mancanza di posti letto nella sanità, a cui ha tagliato a dicembre oltre 3 miliardi di euro! Scelte criminali". Lo scrive su Facebook il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S.

MERCOLEDÌ 6 GIUGNO 2018 GOVERNO 5 STELLE SALVINI: ORDINATI 10 F35.

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8 ore fa, pm610 ha scritto:

 

Un paio di anni fa: "La priorità del governo Renzi sono le spese militari, non i bambini che muoiono per mancanza di posti letto nella sanità, a cui ha tagliato a dicembre oltre 3 miliardi di euro! Scelte criminali". Lo scrive su Facebook il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S.

MERCOLEDÌ 6 GIUGNO 2018 GOVERNO 5 STELLE SALVINI: ORDINATI 10 F35.

L'immagine può contenere: testo

Muaaaaaahahahahhahahha

Il Movimento 5 Stelle, formazione della neo-ministra della Difesa Elisabetta Trenta, nel suo programma iniziale prevedeva il taglio del Programma F-35. Un primo segnale concreto in tal senso potrebbe venire già dal prossimo Documento Programmatico Pluriennale: l’ultimo, redatto sotto la Ministra Pinotti, prevedeva un esborso di 727 milioni per quest’anno, 747 milioni nel 2019 e 2.217 milioni tra il 2020 e il 2022.

BaS

Buon appetito Somaro

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10 minuti fa, shinycage ha scritto:

Muaaaaaahahahahhahahha

Il Movimento 5 Stelle, formazione della neo-ministra della Difesa Elisabetta Trenta, nel suo programma iniziale prevedeva il taglio del Programma F-35. Un primo segnale concreto in tal senso potrebbe venire già dal prossimo Documento Programmatico Pluriennale: l’ultimo, redatto sotto la Ministra Pinotti, prevedeva un esborso di 727 milioni per quest’anno, 747 milioni nel 2019 e 2.217 milioni tra il 2020 e il 2022.

BaS

Buon appetito Somaro

Ahahahahahaha 

F35 e spese militari: la giravolta M5s

Per Di Battista il programma era uno «strumento di morte». Ma la ministra della Difesa Trenta non taglia nulla. Anzi. Le promesse battagliere del Movimento sono state già archiviate».

03 luglio 2018
F35 1
 
     

Ogni promessa non è debito. Nemmeno la cancellazione del programma degli F-35, vecchio cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle così come la riduzione delle spese militari e la riduzione delle missioni all'estero. Passati dai banchi dell'opposizione a quelli di governo i pentastellati frenano e cambiano idea. A confermarlo le parole della ministra della Difesa Elisabetta Trenta che a Defense News ha assicurato che non taglierà gli ordini degli F35, al massimo si potrebbe allungare il piano d'acquisto. «È un programma che abbiamo ereditato e lo valuteremo», ha detto Trenta, «considerando i vantaggi industriali e tecnologici per l'interesse nazionale». Non sono spiccioli. La stima del costo iniziale del programma - 90 aerei entro il 2027 già ridotti dagli iniziali 131 - è di 13,5 miliardi da qui a fine periodo.

QUANDO GLI F35 ERANO «STRUMENTO DI MORTE». E dire che un anno fa il programma di governo M5s votato in Rete da 19 mila e 747 iscritti prevedeva tutt'altro: investimenti in cyberdifesa e intelligence e stop all'acquisto degli F35 considerato «un programma inutile e costoso», sosteneva la deputata (non rieletta) Tatiana Basilio «e per questo deve essere chiuso al più presto». Parole ancora più dure aveva utilizzato l'allora portavoce Alessandro Di Battista che nel 2013 all'inizio della sua carriera politica definiva il programma uno «strumento di morte» e una «supercazzola del Pd».

Una giravolta denunciata dalla campagna addioallearmi.it. «Niente tagli alla spesa militare, anzi un aumento dei fondi per la Difesa per rispettare mettersi in linea con la richiesta della Nato, che chiede il 2% del Pil. Oggi siamo all'1,4%», dice la segretaria di Possibile Beatrice Brignone. «Ma non solo, la ministra Elisabetta Trenta, in un'intervista a Defense News, si è rimangiata le vecchie promesse del Movimento 5 Stelle. Penso alle parole infuocate sugli F-35 di Alessandro Di Battista, che alla Camera lanciava strali contro Pd e destra, accusandoli di acquistare 'strumenti di morte'. Adesso il governo parla giusto di una dilazione sui tempi di consegna».

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Coerenza  pari  allo  zero

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