22 messaggi in questa discussione
1 minuto fa, refusi ha scritto:beccato, fammi leggere .
ma porella, e secondo te, l'ha conservato?
(si sa mai nella vita avrebbe sempre potuto "venir buono" come si dice da noi )
porella un par de pal.le!!!
era una nana cattiva, invdiosa che parlava male di tutti per farci litigare.
secodo me lo metteva al vi.bro perchè nessuno la voleva!!!
2 minuti fa, ameliadespell ha scritto:porella un par de pal.le!!!
era una nana cattiva, invdiosa che parlava male di tutti per farci litigare.
secodo me lo metteva al vi.bro perchè nessuno la voleva!!!
chissà vai a vedere che poi magari si è beccata il no.bel per la fecondaziuone artificiale
Modificato da refusi1 minuto fa, refusi ha scritto:chissà vai a vedere che poi magari si è beccata il no.bel per la fecondaziuone artificiale
può darsi, visto il suo passato!!!
In questo momento, ameliadespell ha scritto:può darsi, visto il suo passato!!!
cha faceva, allevava conigli??
Modificato da refusi13 minuti fa, refusi ha scritto:cha faceva, allevava conigli??
dopo quello scherzo... non si sa mai!
13 minuti fa, ameliadespell ha scritto:dopo quello scherzo... non si sa mai!
a questora diovrebbe avere un bel allevamento
ref, però tu non mi hai raccontato dei tuoi scherzi da prete, sei cattivo!!!
come ho tempo ne scrivo unaltro parecchiodivertente, fattosempre a spese delle ragazze della comitiva delle vacanze.
come promesso ti scrivo un altro scherzo:
ero sempre in vacanza (non so perchè, ma l'estate mi ha sempre messo voglia di fare scherzi), era il periodo delle cavolate e delle finte sedute spiritiche, per cui con le ragazze ci siamo radunate in una casa abbandonata che aveva la fama di essere infestata per farne una (io facevo da finta medium), quello che le poverette non sapevano, è che mi ero messa d'accordo con i ragazzi per giocargli un brutto tiro. questa casa aveva 2 scalinate parallele che davano su un cortile interno, quindi mentre noi scendevamo da una i ragazzi erano nascosti nell'ombra sull'altra. ad un certo punto mi sono fermata, ho fatto la voce spaventosa e ho detto: "sento una presenza, è qualcuno molto arrabbiato, non ci vuole qui!", contemporaneamente i ragazzi hanno cominciato a lanciare verso di noi piccoli sassi. tutte hanno cominciato ad urlare, mentre la più coraggiosa ha provato a raggiungere l'altra scalinata, i ragazzi, però, erano già in un altra parte della casa, dietro di noi, a lanciare altri sassi e a muovere le sedie. alla fine anche lei si è spaventata a morte. noi che avevamo organizzato ci abbiamo riso per giorni, loro ancora non lo sanno.
6 ore fa, ameliadespell ha scritto:ref, però tu non mi hai raccontato dei tuoi scherzi da prete, sei cattivo!!!
come ho tempo ne scrivo unaltro parecchiodivertente, fattosempre a spese delle ragazze della comitiva delle vacanze.
beh i miei scherzi da prete sarebbero un po' pesantucci e lunghi da raccontare in verità non si è trattato mai di scherzi proprio miei ma di schezi realizzati dal gruppo, il più delle volte, con dei motivi di rivendicazione per qualche torto subito, se no gli scherzi si limitavano ai bussolotti cotruiti con i fogli dei quaderni a fine scuola con lo spillo in punta soffiati con la cerbottana sopra gli ombrelli nei giorni di pioggia, era divertente vedere come la fesa dell'ombrello si aprisse lungo tulla la lunghezza, solo quelli di nylon però (Delle ragazze), con quelli di cotone non accadeva nulla. Oppure dare particolareggiate indicazioni alle poche macchine che transitavano in loco per fargli fare l'intero giro di tutto il quartiere e riverderli pasare davanti un quarto d'ora dopo, o posare all'ingresso del bar sapientemente piegati dei facsimile delle mille lire di allora, era direntente vedere quanti vedendole e facendo finta di nulla, magari fingendo si spolverere i pantaloni si chinassero a reccoglierle, per poi vedere le loro facce quando con gli stessi cercavano di pagare il conto, senza averli preventivamente controllati. Piccole cose così, quelle più grandi avrebbero bisogno di più tempo. Avevo tempo fa iniziato a raccontarli frazionandoli in piccoli racconti, come fatti della nostra infanzia, ma decisamente sono troppo pigro per portarli a termine.
Modificato da refusibeh, ref, quelli che ho scritto io ,riassumendoli parecchio, non è che fossero proprio gentili!
39 minuti fa, ameliadespell ha scritto:beh, ref, quelli che ho scritto io ,riassumendoli parecchio, non è che fossero proprio gentili!
scusa la pausa ero a tavola, beh si *** effetti non abbiamo mai fatto scherzi che si possano descrivere in poche parole perderebbero di significato.
2 ore fa, ameliadespell ha scritto:come promesso ti scrivo un altro scherzo:
ero sempre in vacanza (non so perchè, ma l'estate mi ha sempre messo voglia di fare scherzi), era il periodo delle cavolate e delle finte sedute spiritiche, per cui con le ragazze ci siamo radunate in una casa abbandonata che aveva la fama di essere infestata per farne una (io facevo da finta medium), quello che le poverette non sapevano, è che mi ero messa d'accordo con i ragazzi per giocargli un brutto tiro. questa casa aveva 2 scalinate parallele che davano su un cortile interno, quindi mentre noi scendevamo da una i ragazzi erano nascosti nell'ombra sull'altra. ad un certo punto mi sono fermata, ho fatto la voce spaventosa e ho detto: "sento una presenza, è qualcuno molto arrabbiato, non ci vuole qui!", contemporaneamente i ragazzi hanno cominciato a lanciare verso di noi piccoli sassi. tutte hanno cominciato ad urlare, mentre la più coraggiosa ha provato a raggiungere l'altra scalinata, i ragazzi, però, erano già in un altra parte della casa, dietro di noi, a lanciare altri sassi e a muovere le sedie. alla fine anche lei si è spaventata a morte. noi che avevamo organizzato ci abbiamo riso per giorni, loro ancora non lo sanno.
ma non è giustooooooooooo, goi scherzi sono belli proprio perché poi si raccontno, beh sì insomma mica sempre. altrimenti qiualcuno potrebbe gonfiarti di sberle, mi riferisco ai genitori, visto che i nostri scherzi, che come ho detto non erano mai scherzi fini a se stessi ma organizzati per rivarsa., erano organizzati su vasta scala.
2 minuti fa, refusi ha scritto:ma non è giustooooooooooo, goi scherzi sono belli proprio perché poi si raccontno, beh sì insomma mica sempre. altrimenti qiualcuno potrebbe gonfiarti di sberle, mi riferisco ai genitori, visto che i nostri scherzi, che come ho detto non erano mai scherzi fini a se stessi ma organizzati per rivarsa., erano organizzati su vasta scala.
scrivili a pezzi, in 2 o 3 post.
6 minuti fa, ameliadespell ha scritto:scrivili a pezzi, in 2 o 3 post.
troppo pochi, se ti va di lererci tempo
http://paroleeimmagini.***.it/2009/07/15/i-ragazzi-della-via-palestro-2/
12 minuti fa, refusi ha scritto:troppo pochi, se ti va di lererci tempo
http://paroleeimmagini.***.it/2009/07/15/i-ragazzi-della-via-palestro-2/
opsssssssssssss
perderci
12 minuti fa, refusi ha scritto:troppo pochi, se ti va di lererci tempo
http://paroleeimmagini.***.it/2009/07/15/i-ragazzi-della-via-palestro-2/
bellissimo ref, commovente. un'italia che non esiste più!
9 minuti fa, ameliadespell ha scritto:bellissimo ref, commovente. un'italia che non esiste più!
vero, erano decisamente altri tempi si aveva poco, ma non avevamo bisogno di nient'altro. Grazie del complimento.
6 minuti fa, refusi ha scritto:vero, erano decisamente altri tempi si aveva poco, ma non avevamo bisogno di nient'altro. Grazie del complimento.
non è un complimento, ma la verità, mi ricorda i racconti di mia madre e mio padre.
22 minuti fa, ameliadespell ha scritto:non è un complimento, ma la verità, mi ricorda i racconti di mia madre e mio padre.
vero io ricordo ancora i ricordi di mia nonna che per me risalivano alla preistoria, erano i tempi in cui la civiltà contadina si stava trasformando in civiltà industriale e a beneficiarne non erano ci certo quelli che ci lavoravano. Prima fittavoli di terre altrui, poi operai in fabbrica. Mia nonna che risiedava un un paesino a una decina di km dalla città, mi raccontava di come ci si alzasse alle 4 del mattino per recarsi al lavoro in città, a piedi, in fabbrica.
Modificato da refusi4 minuti fa, refusi ha scritto:vero io ricordo ancora i ricordi di mia nonna che per me risalivano alla preistoria, erano i tempi in cui la civiltà contadina si stava trasformando in civiltà industriale e a beneficiarne non erano ci certo quelli che ci lavoravano. Prima fittavoli di terre altrui, poi operai in fabbrica. Mia nonna che risiedava un un paesino a una decina di km dalla città, mi raccontava di come ci si alzasse alle 4 del mattino per recarsi al lavoro in città, a piedi, in fabbrica.
la mia bisnonna lavorava nelle miniere di carbone, ci ha passato una vita. mia nonna invece non amava ricordare.
un racconto di mia madre che ricordo sempre è di come rubassero le uova a una zia, o a una madrina di qualcuno dei ragazzini, non ricordo bene.
quando avevano fame, spesso chiedevano una pesca, o qualche altro frutto e questa donna col marito li facevano correre minacciandoli con un bastone.
loro, se potevano rubavano qualcosa arrampicandosi sugli alberi, ma erano più le volte che le prendevano che quelle che riuscivano a mangiare qualche frutto.
comunque, ad un certo punto, il reinto delle galline si ruppe e queste iniziarono a fare le uova in mezzo ad un prato, i bambini, che se ne accorsero, ovviamente non avvisarono i loro parenti,me per giorni fecero merenda con delle uova frechissime. poi, purtroppo, la vecchiaccia se ne accorse.
3 minuti fa, ameliadespell ha scritto:la mia bisnonna lavorava nelle miniere di carbone, ci ha passato una vita. mia nonna invece non amava ricordare.
un racconto di mia madre che ricordo sempre è di come rubassero le uova a una zia, o a una madrina di qualcuno dei ragazzini, non ricordo bene.
quando avevano fame, spesso chiedevano una pesca, o qualche altro frutto e questa donna col marito li facevano correre minacciandoli con un bastone.
loro, se potevano rubavano qualcosa arrampicandosi sugli alberi, ma erano più le volte che le prendevano che quelle che riuscivano a mangiare qualche frutto.
comunque, ad un certo punto, il reinto delle galline si ruppe e queste iniziarono a fare le uova in mezzo ad un prato, i bambini, che se ne accorsero, ovviamente non avvisarono i loro parenti,me per giorni fecero merenda con delle uova frechissime. poi, purtroppo, la vecchiaccia se ne accorse.
di galline dalle mie parti ormai ne rimanevano poche, noi si approfittava in certi periodi dell'anno durante le vacanze di scuola quando si andava per boschi a mirtilli funghi o castagne da quelle parti la galline razzolavano liberamente e entravano anche nel biosco, non sempre ne uscivano, ma a quei tempi tutto faceva... brodo
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Inviata
beccato, fammi leggere .
ma porella, e secondo te, l'ha conservato?
(si sa mai nella vita avrebbe sempre potuto "venir buono" come si dice da noi )
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