Promemoria

Pro memoria per il Ministro degli Interni Salvini, a proposito dei programmi
sull'immigrazione.

 

Ferruccio Sansa è un noto giornalista del "Il fatto quotidiano" che fece una
ricerca sul colonialismo europeo dei secoli scorsi e trovò una testimonianza sconvolgente da
www.rarehistoricalphotos.com

"Trovo questa immagine in un archivio. Non posso credere a quello che dice la didascalia: “Congo belga 1904, un padre osserva i piedi e le mani del figlio di cinque anni, tagliati perché non aveva raccolto abbastanza gomma“.
E’ una foto che non si riesce nemmeno a guardare. Sembra impossibile, viene da sperare che sia falsa. Ma ce ne sono altre, tante, di mutilazioni inflitte in Congo dagli europei. Allora forse è giusto riportarla (da www.rarehistoricalphotos.com) perché non si può dimenticare. Non si devono tacere i disagi che l’immigrazione oggi ci porta. E bisogna affrontarli. Ma questa immagine – come le altre sul Congo di inizio ‘900 – ci costringe a essere obiettivi: ci sono stati decine di milioni di schiavi deportati dai mercanti (europei, anche italiani) e uno sfruttamento selvaggio delle colonie africane compiuto dagli europei (anche da noi italiani). Abbiamo compiuto dei genocidi. Abbiamo cancellato intere generazioni.
Abbiamo preso alla gente dell’Africa infinitamente più di quanto ci sia chiesto oggi di dare: ricchezze, ma soprattutto vite (solo in Congo ci sono stati 10 milioni di morti).
Non si può ignorare tutto questo quando parliamo di immigrazione: la miseria dell’Africa dipende anche da noi."

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2 messaggi in questa discussione

La miseria dell'Africa dipende soprattutto da noi. Questa è una delle migliori analisi che conosco:

http://www.massimofini.it/2010/quando-l-africa-si-aiutava-da-sola

Fermo restando che l'accoglienza dei profughi e il salvataggio delle vite in mare restano OBBLIGHI morali dettati anche dalle convenzioni internazionali da noi sottoscritte, e che una certa quota di immigrazione specie per i lavori cosiddetti umili è necessaria per la nostra economia perché facciamo pochi figli e li cresciamo viziati, è anche necessario e doveroso aiutare gli africani a casa loro. Ma lo si deve fare esportando soprattutto e in modo massiccio cultura e tecnologia, anche a costo di ritrovarci, nel giro di 20 anni, una nuova Cina come competitore. Entro 5 anni la popolazione africana supererà quella cinese e il continente ha, oltre a quella umana, immense risorse. Basta pensare all'energia solare. Si stima che basterebbe ricoprire l'1,2% della superficie del deserto del Sahara di pannelli fotovoltaici (probabilmente anche meno utilizzando gli specchi del solare termodinamico a concentrazione) per coprire l'intero fabbisogno mondiale di energia (totale, non solo elettrica). L'operazione sarebbe già tecnicamente fattibile a un costo pari ad appena un decimo del Pil mondiale. Manca la volontà politica e c'è l'opposizione delle grandi lobby dei combustibili fossili e del nucleare. 

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Ma  perchè  andare  a  cercare  in  Congo   quando abbiamo  la  ns   esperienza  in Somalia  e  Etiopia ?  Ma  quelli  non  sono  Neri ? 

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