Meglio, meglio così!
Iniziata da
Ospite,
31 messaggi in questa discussione
48 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:Inizio a pensare che questi 2 personaggi, così in difficoltà, ci sperassero veramente nel veto del PdR, così da poter andare al voto ed incolpare Mattarella.
Vergogna!!!!
Concordo, era ed è evidentissimo !
35 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:Inizio a pensare che questi 2 personaggi, così in difficoltà, ci sperassero veramente nel veto del PdR, così da poter andare al voto ed incolpare Mattarella.
Vergogna!!!!
Come al solito sfugge un dettaglio importante al Sig. Scorreggiafresca.
Con una azzeccatissima mossa il PdR si è assunto l’onore di demonizzare un molto probabile eroe, popolare.
I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, ma sono i governi che devono aver paura dei propri popoli.
(Thomas Jefferson)
Buongiorno,
Email: pillierjulesfinancement1962@gmail.com
Siete alla ricerca di finanziamento per sia rilanciare le vostre attività; sia per la realizzazione di un progetto, sia per comperarvi un appartamento ma purtroppo la banca li pone a condizioni di cui siete incapaci di riempire. Più preoccupazione. Io sono un particolare che assegna prestiti che vanno di 1.000 € a 2.300.000 € ad ogni persona capace di rispettare i suoi impegni. D'altra parte il tasso d'interesse è pari al 3% l'anno. Sia avete necessità di denaro per altre ragioni. Non esitate di contattarlo per ulteriori ***.
Email: pillierjulesfinancement1962@gmail.com
Grazie!
17 minuti fa, shinycage ha scritto:I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, ma sono i governi che devono aver paura dei propri popoli.
(Thomas Jefferson)
Quello che non è chiaro a cagatashiny, è che questo quasi governo pagliacciata ha avuto paura proprio del popolo, ed ha fatto di tutto per non governare.
2 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:Quello che non è chiaro a cagatashiny, è che questo quasi governo pagliacciata ha avuto paura proprio del popolo, ed ha fatto di tutto per non governare.
Hehehhehehehh
”il quasi governo” non ha paura di tornare alle urne e quindi alle decisioni del popolo.
Vedremo serenamente se l’amato BAFFINO, avrà avuto nuovamente ragione.
8 minuti fa, shinycage ha scritto:Hehehhehehehh
”il quasi governo” non ha paura di tornare alle urne e quindi alle decisioni del popolo.
Vedremo serenamente se l’amato BAFFINO, avrà avuto nuovamente ragione.
Certo, il quasi governo pagliacciata non ha paura di tornare alle urne, purchè non sia con un'accozzaglia imbarazzante come quella proposta.
avete un progetto che siete alla ricerca. di finanziamento;
È purtroppo rifiutare prestiti bancari da chiudere
per diverse ragioni. Siete speciali, onesto e di buona
moralità. Avete un reddito che può aiutarli ad apparire
pagamenti mensili; Più inquietante è un individuo con
un capitale che vorrei offrirvi un prestito
pagato su un periodo massimo di 30 anni ad un tasso che va di 3%
indipendentemente dall'importo chiesto. Non esitare un momento,
non sarete delusi delle proposte e proposte
saranno esaminate ed esaminate per quanto possibile. ecco il suo
Email: pillierjulesfinancement1962@gmail.com
33 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:Certo, il quasi governo pagliacciata non ha paura di tornare alle urne, purchè non sia con un'accozzaglia imbarazzante come quella proposta.
Un’accozzaglia imbarazzante, sta al veto del PdR su un SOLO ministro come l’intelligenza sta in una scoreggiafresca nella nullità del vuoto.
2 ore fa, ariafresca123 ha scritto:Inizio a pensare che questi 2 personaggi, così in difficoltà, ci sperassero veramente nel veto del PdR, così da poter andare al voto ed incolpare Mattarella.
Vergogna!!!!
Non ci speravano lo hanno voluto lo sapevano da quando avevano detto il nome di Savona che Mattarella non avrebbe mai firmato quella nomina ed era nei pieni poteri il resto è fuffa per imboniti. Infatti hanno preso per buono subito e senza manco riflettere quello che i due fanfaroni hanno spiattellato al popolino... e lo sappiamo basta parlare alla pancia che subito si viene creduti...
Salvini ha cercato come un forsennato uno scontro definitivo con il PdR.
Ha rifiutato con ostinazione persino il suo vice Giorgetti all'economia per potere fare la vittima di un "sopruso" e usarlo come mantra in campagna elettorale.
Ora sta minacciando Berlusconi che se vota Cottarelli l'alleanza sarà finita.
Sta preparando un'alleanza pre elettorale con i 5S per potere scardinare lo stato italiano, il suo vero scopo di sempre, o avete davvero creduto che avere tolto dal simbolo "nord" sia una mossa sincera?
Salvini userà il 5S per ottenere consenso al sud ma solo ed unicamente per il nord, il paese unito non lo interessa.
Se qualcuno non fermerà questo ossesso l'Italia correrà un pericolo enorme.
3 minuti fa, pm610 ha scritto:Non ci speravano lo hanno voluto lo sapevano da quando avevano detto il nome di Savona che Mattarella non avrebbe mai firmato quella nomina ed era nei pieni poteri il resto è fuffa per imboniti. Infatti hanno preso per buono subito e senza manco riflettere quello che i due fanfaroni hanno spiattellato al popolino... e lo sappiamo basta parlare alla pancia che subito si viene creduti...
Concordo, ma tanto non ci arrivano. Basta leggere per esempio quello blatera a vanvera il credulone cagatashiny
1 minuto fa, ariafresca123 ha scritto:Concordo, ma tanto non ci arrivano. Basta leggere per esempio quello blatera a vanvera il credulone cagatashiny
Ma da gente che vota pregiudicati cosa ti aspetti ? Se non discorsi simili...
2 ore fa, ariafresca123 ha scritto:Era palese fin dall'inizio l'incapacità di questi 2 personaggi. Ci hanno messo quasi 3 mesi a trovare un accordo e poi non sono stati neppure in grado di tirar fuori il nome di un altro ministro, uno nominabile. Non si governa con l'imposizione e l'arroganza.
Avevano promesso un governo di cambiamento, e così è stato; prima c'era un governo ed ora non c'è più. Più cambiamento di così!
Bravo Mattarella, hai esercitato il tuo ruolo nel rispetto della Costituzione, senza farti mettere i piedi in testa da nessuno!
Hai ragione, meglio così! É stato il primo pensiero, quasi istintivo, che è venuto anche a me dopo avere letto sullo smartphone la notizia del golpe bianco quirinalizio. Fin dal 5 marzo, infatti, sostengo che l'unico sbocco razionale del risultato del 4 marzo sono le elezioni anticipate, possibilmente con una nuova ed efficiente legge elettorale (io insisto sul sistema francese). Un governo di legislatura 5s-Lega, che cambiasse in meglio e radicalmente l'Italia, era solo uno slogan del furbo mestierante Salvini e una giovanile illusione dell'ingenuo idealista Di Maio. Oggi potrei dunque essere contento, come Andrea Scanzi che parla di "buona catastrofe" e si vanta di avere azzeccato la previsione del fallimento dell'innaturale alleanza. Ma riflettendo da cittadino democratico e devoto alla Costituzione prevalgono lo stupore e l'indignazione. Ieri è accaduto un fatto gravissimo e senza precedenti. Un capo dello Stato ha bloccato sul nascere un governo proposto da una maggioranza democraticamente eletta, con il mero pretesto, del tutto arbitrario e in ogni caso inammissibile, di un ministro in pectore che avrebbe costituito una seria minaccia per i risparmi degli italiani e per la nostra stessa permanenza nell'unione monetaria. Una tesi peraltro smentita sia dal programma di governo sia dal diretto interessato. Un intervento a gamba tesa nel territorio della politica del tutto al di fuori dei poteri costituzionali del presidente della Repubblica. Che è il garante dell'unità nazionale e della Costituzione ma non può e non deve in alcun modo condizionare la linea politica del governo, qualunque essa sia, ripeto qualunque essa sia, purché nei limiti della Costituzione. In base all'art.95 comma 1, Il potere di indirizzo politico del governo spetta esclusivamente al presidente del Consiglio, e si precisa che egli è anche il garante dell'unità di indirizzo delle politiche dei vari ministeri. Dunque se Mattarella aveva accettato il nome del premier proposto dalle forze di maggioranza non poteva respingere, per ragioni politiche, il nome di un ministro proposto in base all'art.92 dal premier incaricato. Poteva respingerlo se lo riteneva persona inadeguata o impreparata per il ruolo (e non era certo il caso del prof. Savona, uno dei più grandi economisti italiani, già ministro di Ciampi e amico personale del ministro uscente Padoan) o in conflitto di interessi (come nel caso di Previti, avvocato del premier e spostato dalla Giustizia alla Difesa) o in contrasto con quanto previsto dall'art.54, ma parliamo di un professionista stimato, onorato e incensurato. Con buona pace dell'ottimo Scanzi, una catastrofe non può mai essere "buona". Questo plateale attentato alla Costituzione costituirà un precedente gravissimo se resterà impunito. Qualsiasi presidente della Repubblica, magari eletto da un precedente parlamento e da una precedente maggioranza, come nel caso di Mattarella, potrà impedire la formazione di qualsiasi nuovo governo usando il nome di uno o più ministri (o dello stesso premier) proposto dagli eletti dal popolo come casus belli e ponendo un veto politico. Questo accade nelle repubbliche presidenziali non in quelle parlamentari, e se si cambia il sistema si tratta di golpe. A questo punto, assumendo che il presidente Mattarella abbia sbagliato in buona fede, gli suggerirei le dimissioni, come fecero Giovanni Leone e Francesco Cossiga dopo che un partito (il Pci e il Pds rispettivamente) aveva annunciato la richiesta di messa in stato d'accusa in base all'art.90. Naturalmente anche chi oggi si sfrega le mani per questo governo abortito ha poco da stare allegro. Si voterà probabilmente in autunno e molto probabilmente i populisti prenderanno una valanga di voti. La legge del contrappasso vorrebbe che Salvini e Di Maio vincessero con l'80% (come pronostica D'Alema) e riproponessero il nome di Savona all'Economia. Come si regolerebbe Mattarella se fosse ancora al Quirinale? Boccerebbe un governo sostenuto dall'80% degli italiani?
Saluti
Fosforo sei loggoroico non servono i tuoi post chilometrici per esprimere il nulla...ma
Dove era stato eletto Savona ? In quale collegio e in quale lista ? Ma questa non era la Costituzione più bella del Mondo ed è la stessa che da il potere al P.d. R. di non nominare un ministro e ci sono precedenti ai quali nessuno ha mai osato come hanno fatto i due dittatorelli da strapazzo contestare la decisione presa per il bene della NAZIONE come ha dichiarato Mattarella. Ma ora è lui l'eversivo ma chi sarebbero i sobillatori ?
12 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Hai ragione, meglio così! É stato il primo pensiero, quasi istintivo, che è venuto anche a me dopo avere letto sullo smartphone la notizia del golpe bianco quirinalizio. Fin dal 5 marzo, infatti, sostengo che l'unico sbocco razionale del risultato del 4 marzo sono le elezioni anticipate, possibilmente con una nuova ed efficiente legge elettorale (io insisto sul sistema francese). Un governo di legislatura 5s-Lega, che cambiasse in meglio e radicalmente l'Italia, era solo uno slogan del furbo mestierante Salvini e una giovanile illusione dell'ingenuo idealista Di Maio. Oggi potrei dunque essere contento, come Andrea Scanzi che parla di "buona catastrofe" e si vanta di avere azzeccato la previsione del fallimento dell'innaturale alleanza. Ma riflettendo da cittadino democratico e devoto alla Costituzione prevalgono lo stupore e l'indignazione. Ieri è accaduto un fatto gravissimo e senza precedenti. Un capo dello Stato ha bloccato sul nascere un governo proposto da una maggioranza democraticamente eletta, con il mero pretesto, del tutto arbitrario e in ogni caso inammissibile, di un ministro in pectore che avrebbe costituito una seria minaccia per i risparmi degli italiani e per la nostra stessa permanenza nell'unione monetaria. Una tesi peraltro smentita sia dal programma di governo sia dal diretto interessato. Un intervento a gamba tesa nel territorio della politica del tutto al di fuori dei poteri costituzionali del presidente della Repubblica. Che è il garante dell'unità nazionale e della Costituzione ma non può e non deve in alcun modo condizionare la linea politica del governo, qualunque essa sia, ripeto qualunque essa sia, purché nei limiti della Costituzione. In base all'art.95 comma 1, Il potere di indirizzo politico del governo spetta esclusivamente al presidente del Consiglio, e si precisa che egli è anche il garante dell'unità di indirizzo delle politiche dei vari ministeri. Dunque se Mattarella aveva accettato il nome del premier proposto dalle forze di maggioranza non poteva respingere, per ragioni politiche, il nome di un ministro proposto in base all'art.92 dal premier incaricato. Poteva respingerlo se lo riteneva persona inadeguata o impreparata per il ruolo (e non era certo il caso del prof. Savona, uno dei più grandi economisti italiani, già ministro di Ciampi e amico personale del ministro uscente Padoan) o in conflitto di interessi (come nel caso di Previti, avvocato del premier e spostato dalla Giustizia alla Difesa) o in contrasto con quanto previsto dall'art.54, ma parliamo di un professionista stimato, onorato e incensurato. Con buona pace dell'ottimo Scanzi, una catastrofe non può mai essere "buona". Questo plateale attentato alla Costituzione costituirà un precedente gravissimo se resterà impunito. Qualsiasi presidente della Repubblica, magari eletto da un precedente parlamento e da una precedente maggioranza, come nel caso di Mattarella, potrà impedire la formazione di qualsiasi nuovo governo usando il nome di uno o più ministri (o dello stesso premier) proposto dagli eletti dal popolo come casus belli e ponendo un veto politico. Questo accade nelle repubbliche presidenziali non in quelle parlamentari, e se si cambia il sistema si tratta di golpe. A questo punto, assumendo che il presidente Mattarella abbia sbagliato in buona fede, gli suggerirei le dimissioni, come fecero Giovanni Leone e Francesco Cossiga dopo che un partito (il Pci e il Pds rispettivamente) aveva annunciato la richiesta di messa in stato d'accusa in base all'art.90. Naturalmente anche chi oggi si sfrega le mani per questo governo abortito ha poco da stare allegro. Si voterà probabilmente in autunno e molto probabilmente i populisti prenderanno una valanga di voti. La legge del contrappasso vorrebbe che Salvini e Di Maio vincessero con l'80% (come pronostica D'Alema) e riproponessero il nome di Savona all'Economia. Come si regolerebbe Mattarella se fosse ancora al Quirinale? Boccerebbe un governo sostenuto dall'80% degli italiani?
Saluti
Suvvia Fosfy, lo sappiamo tutti che l’ostacolo non era il Prof. Savona ma una semplice e pruriginosa voglia di fermare a tutti i costi il governo che si andava formando.
Lo stesso Padoan ammette che non era lui il problema.... delle due cose, sicuramente una:
.La costituzione è carta igienica ormai. L’articolo 1 della Costituzione è di fatto abolito in quanto la sovranità, ormai limitata, appartiene non al popolo ma al mostro mercatista noto eufemisticamente come "troika". Se lo spread e debito sono i parametri di scelta della governance italiana il voto popolare, non allineato, è come una sentenza inutiliter data in quanto non eseguibile.
12 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Hai ragione, meglio così! É stato il primo pensiero, quasi istintivo, che è venuto anche a me dopo avere letto sullo smartphone la notizia del golpe bianco quirinalizio. Fin dal 5 marzo, infatti, sostengo che l'unico sbocco razionale del risultato del 4 marzo sono le elezioni anticipate, possibilmente con una nuova ed efficiente legge elettorale (io insisto sul sistema francese). Un governo di legislatura 5s-Lega, che cambiasse in meglio e radicalmente l'Italia, era solo uno slogan del furbo mestierante Salvini e una giovanile illusione dell'ingenuo idealista Di Maio. Oggi potrei dunque essere contento, come Andrea Scanzi che parla di "buona catastrofe" e si vanta di avere azzeccato la previsione del fallimento dell'innaturale alleanza. Ma riflettendo da cittadino democratico e devoto alla Costituzione prevalgono lo stupore e l'indignazione. Ieri è accaduto un fatto gravissimo e senza precedenti. Un capo dello Stato ha bloccato sul nascere un governo proposto da una maggioranza democraticamente eletta, con il mero pretesto, del tutto arbitrario e in ogni caso inammissibile, di un ministro in pectore che avrebbe costituito una seria minaccia per i risparmi degli italiani e per la nostra stessa permanenza nell'unione monetaria. Una tesi peraltro smentita sia dal programma di governo sia dal diretto interessato. Un intervento a gamba tesa nel territorio della politica del tutto al di fuori dei poteri costituzionali del presidente della Repubblica. Che è il garante dell'unità nazionale e della Costituzione ma non può e non deve in alcun modo condizionare la linea politica del governo, qualunque essa sia, ripeto qualunque essa sia, purché nei limiti della Costituzione. In base all'art.95 comma 1, Il potere di indirizzo politico del governo spetta esclusivamente al presidente del Consiglio, e si precisa che egli è anche il garante dell'unità di indirizzo delle politiche dei vari ministeri. Dunque se Mattarella aveva accettato il nome del premier proposto dalle forze di maggioranza non poteva respingere, per ragioni politiche, il nome di un ministro proposto in base all'art.92 dal premier incaricato. Poteva respingerlo se lo riteneva persona inadeguata o impreparata per il ruolo (e non era certo il caso del prof. Savona, uno dei più grandi economisti italiani, già ministro di Ciampi e amico personale del ministro uscente Padoan) o in conflitto di interessi (come nel caso di Previti, avvocato del premier e spostato dalla Giustizia alla Difesa) o in contrasto con quanto previsto dall'art.54, ma parliamo di un professionista stimato, onorato e incensurato. Con buona pace dell'ottimo Scanzi, una catastrofe non può mai essere "buona". Questo plateale attentato alla Costituzione costituirà un precedente gravissimo se resterà impunito. Qualsiasi presidente della Repubblica, magari eletto da un precedente parlamento e da una precedente maggioranza, come nel caso di Mattarella, potrà impedire la formazione di qualsiasi nuovo governo usando il nome di uno o più ministri (o dello stesso premier) proposto dagli eletti dal popolo come casus belli e ponendo un veto politico. Questo accade nelle repubbliche presidenziali non in quelle parlamentari, e se si cambia il sistema si tratta di golpe. A questo punto, assumendo che il presidente Mattarella abbia sbagliato in buona fede, gli suggerirei le dimissioni, come fecero Giovanni Leone e Francesco Cossiga dopo che un partito (il Pci e il Pds rispettivamente) aveva annunciato la richiesta di messa in stato d'accusa in base all'art.90. Naturalmente anche chi oggi si sfrega le mani per questo governo abortito ha poco da stare allegro. Si voterà probabilmente in autunno e molto probabilmente i populisti prenderanno una valanga di voti. La legge del contrappasso vorrebbe che Salvini e Di Maio vincessero con l'80% (come pronostica D'Alema) e riproponessero il nome di Savona all'Economia. Come si regolerebbe Mattarella se fosse ancora al Quirinale? Boccerebbe un governo sostenuto dall'80% degli italiani?
Saluti
Suvvia Fosfy, lo sappiamo tutti che l’ostacolo non era il Prof. Savona ma una semplice e pruriginosa voglia di fermare a tutti i costi il governo che si andava formando.
Lo stesso Padoan ammette che non era lui il problema.... delle due cose, sicuramente una:
.La costituzione è carta igienica ormai. L’articolo 1 della Costituzione è di fatto abolito in quanto la sovranità, ormai limitata, appartiene non al popolo ma al mostro mercatista noto eufemisticamente come "troika". Se lo spread e debito sono i parametri di scelta della governance italiana il voto popolare, non allineato, è come una sentenza inutiliter data in quanto non eseguibile.
5 minuti fa, shinycage ha scritto:Suvvia Fosfy, lo sappiamo tutti che l’ostacolo non era il Prof. Savona ma una semplice e pruriginosa voglia di fermare a tutti i costi il governo che si andava formando.
Lo stesso Padoan ammette che non era lui il problema.... delle due cose, sicuramente una:
.La costituzione è carta igienica ormai. L’articolo 1 della Costituzione è di fatto abolito in quanto la sovranità, ormai limitata, appartiene non al popolo ma al mostro mercatista noto eufemisticamente come "troika". Se lo spread e debito sono i parametri di scelta della governance italiana il voto popolare, non allineato, è come una sentenza inutiliter data in quanto non eseguibile.
Sono d'accordo e l'ho scritto: Savona era solo il pretesto, il casus belli.
14 minuti fa, pm610 ha scritto:Fosforo sei loggoroico non servono i tuoi post chilometrici per esprimere il nulla...ma
Dove era stato eletto Savona ? In quale collegio e in quale lista ? Ma questa non era la Costituzione più bella del Mondo ed è la stessa che da il potere al P.d. R. di non nominare un ministro e ci sono precedenti ai quali nessuno ha mai osato come hanno fatto i due dittatorelli da strapazzo contestare la decisione presa per il bene della NAZIONE come ha dichiarato Mattarella. Ma ora è lui l'eversivo ma chi sarebbero i sobillatori ?
Scusa, ma Padoan, estimatore e amico personale di Savona, chi l'ha eletto? Se fai fatica a leggerti i miei post, allora leggiti gli artt. 1, 92, 95 della Costituzione. Il Pdr DEVE nominare il ministro propostogli dal Pdc se non ci sono ragioni contrarie previste dalla Costituzione. E non possono essere MAI ragioni politiche perché la Costituzione prevede che il potere di indirizzo politico del governo spetti al Pdc, non al Pdr. Chiaro?
ma senti il tuo amichetto gigetto ma è lo stesso o un sosia ? Voltagabbana dittatorello...
3 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Hai ragione, meglio così! É stato il primo pensiero, quasi istintivo, che è venuto anche a me dopo avere letto sullo smartphone la notizia del golpe bianco quirinalizio. Fin dal 5 marzo, infatti, sostengo che l'unico sbocco razionale del risultato del 4 marzo sono le elezioni anticipate, possibilmente con una nuova ed efficiente legge elettorale (io insisto sul sistema francese). Un governo di legislatura 5s-Lega, che cambiasse in meglio e radicalmente l'Italia, era solo uno slogan del furbo mestierante Salvini e una giovanile illusione dell'ingenuo idealista Di Maio. Oggi potrei dunque essere contento, come Andrea Scanzi che parla di "buona catastrofe" e si vanta di avere azzeccato la previsione del fallimento dell'innaturale alleanza. Ma riflettendo da cittadino democratico e devoto alla Costituzione prevalgono lo stupore e l'indignazione. Ieri è accaduto un fatto gravissimo e senza precedenti. Un capo dello Stato ha bloccato sul nascere un governo proposto da una maggioranza democraticamente eletta, con il mero pretesto, del tutto arbitrario e in ogni caso inammissibile, di un ministro in pectore che avrebbe costituito una seria minaccia per i risparmi degli italiani e per la nostra stessa permanenza nell'unione monetaria. Una tesi peraltro smentita sia dal programma di governo sia dal diretto interessato. Un intervento a gamba tesa nel territorio della politica del tutto al di fuori dei poteri costituzionali del presidente della Repubblica. Che è il garante dell'unità nazionale e della Costituzione ma non può e non deve in alcun modo condizionare la linea politica del governo, qualunque essa sia, ripeto qualunque essa sia, purché nei limiti della Costituzione. In base all'art.95 comma 1, Il potere di indirizzo politico del governo spetta esclusivamente al presidente del Consiglio, e si precisa che egli è anche il garante dell'unità di indirizzo delle politiche dei vari ministeri. Dunque se Mattarella aveva accettato il nome del premier proposto dalle forze di maggioranza non poteva respingere, per ragioni politiche, il nome di un ministro proposto in base all'art.92 dal premier incaricato. Poteva respingerlo se lo riteneva persona inadeguata o impreparata per il ruolo (e non era certo il caso del prof. Savona, uno dei più grandi economisti italiani, già ministro di Ciampi e amico personale del ministro uscente Padoan) o in conflitto di interessi (come nel caso di Previti, avvocato del premier e spostato dalla Giustizia alla Difesa) o in contrasto con quanto previsto dall'art.54, ma parliamo di un professionista stimato, onorato e incensurato. Con buona pace dell'ottimo Scanzi, una catastrofe non può mai essere "buona". Questo plateale attentato alla Costituzione costituirà un precedente gravissimo se resterà impunito. Qualsiasi presidente della Repubblica, magari eletto da un precedente parlamento e da una precedente maggioranza, come nel caso di Mattarella, potrà impedire la formazione di qualsiasi nuovo governo usando il nome di uno o più ministri (o dello stesso premier) proposto dagli eletti dal popolo come casus belli e ponendo un veto politico. Questo accade nelle repubbliche presidenziali non in quelle parlamentari, e se si cambia il sistema si tratta di golpe. A questo punto, assumendo che il presidente Mattarella abbia sbagliato in buona fede, gli suggerirei le dimissioni, come fecero Giovanni Leone e Francesco Cossiga dopo che un partito (il Pci e il Pds rispettivamente) aveva annunciato la richiesta di messa in stato d'accusa in base all'art.90. Naturalmente anche chi oggi si sfrega le mani per questo governo abortito ha poco da stare allegro. Si voterà probabilmente in autunno e molto probabilmente i populisti prenderanno una valanga di voti. La legge del contrappasso vorrebbe che Salvini e Di Maio vincessero con l'80% (come pronostica D'Alema) e riproponessero il nome di Savona all'Economia. Come si regolerebbe Mattarella se fosse ancora al Quirinale? Boccerebbe un governo sostenuto dall'80% degli italiani?
Saluti
Preso atto che : 1) il Cazzaro Napoletano vira vorticosamente sul giudizio del nascituro governo oramai abortito che non più tardi di 7 giorni fa definiva il giusto approdo del volere popolare 2) il Cazzaro Napoletano muta radicalmente il proprio giudizio su Giggino O’ fuoricorso che fino a 7 giorni fa definiva tetragono ed abilissimo politico al punto da paragonarlo al grande giocatore di scacchi Bobby Fisher , al punto di costringere tutti gli avversari politici a dover sottostare alle sue intelllllligentissime mosse , mentre ora diventa molto più umilmente un “ingenuo idealista”. 3) il Cazzaro Napoletano affida all’ilare giornalaio Scanzi il compito di interpretare le previsioni del Mago Otelma o del meno famoso Luigi detto anche il Lupo dell’Irpinia 4) il Cazzaro Napoletano si avventura in una analisi politica che scaturisce in una serie interminabile di attentati alla Costituzione perpetrati dal Caudillo n.2 Mattarella , famoso per essere uno dei migliori costituzionalisti del mondo 5) il Cazzaro Napoletano , certo del richiamo e dell’interesse che i suoi giudizi hanno sulla popolazione dello stivale consiglia a Mattarella di presentare immediate dimissioni per non si sa bene il perché come se costui fosse l’allenatore del San Giorgio a Cremamo , squadra di calcio militante nel campionato campano di interregionale . Richiesta già reiterata nei confronti dell’allora Presidente Leone quando , se non sbaglio , il Cazzaro Napoletano doveva avere ...10 anni ma già si metteva in evidenza scrivendo missive alle segreteria di alte cariche italiane . 6) il Cazzaro Napoletano , stanco di essere perculato dal forum intero per non avere mai , ripeto il mai , indovinato un pronostico politico , si affida , questa volta , al notissimo e precisissimo pronosticatore Baffino D’Alema , assurto agli onori della cronaca dando sfoggio della sua abilità , avendo , non più tardi di 3 mesi fa , previsto e pronosticato per L&U un risultato che collocava in partito di Grasso e Bersani almeno , e ripeto almeno , al 10%. Detto tutto quanto sopra , confermo e ripeto confermo , l’ilarita’ che suscita ai normodotati il Prorompente tra i Bufalari del Cazzaro Napoletano . Si avvertono i Sig.ri Petruzzielli ed Espositi di fare molta attenzione per evitare importanti ricadute psicofisiche in questo periodo . PS Il mio amico Trombaio ti chiede di sollecitare l’abitante sotto il tuo tetto perché le aveva promesso una missiva , non ancora giunta , di eventuali ed altri interventi . Sollecitala e informate il Trombaio.
1 ora fa, fosforo31 ha scritto:Hai ragione, meglio così! É stato il primo pensiero, quasi istintivo, che è venuto anche a me dopo avere letto sullo smartphone la notizia del golpe bianco quirinalizio. Fin dal 5 marzo, infatti, sostengo che l'unico sbocco razionale del risultato del 4 marzo sono le elezioni anticipate, possibilmente con una nuova ed efficiente legge elettorale (io insisto sul sistema francese). Un governo di legislatura 5s-Lega, che cambiasse in meglio e radicalmente l'Italia, era solo uno slogan del furbo mestierante Salvini e una giovanile illusione dell'ingenuo idealista Di Maio. Oggi potrei dunque essere contento, come Andrea Scanzi che parla di "buona catastrofe" e si vanta di avere azzeccato la previsione del fallimento dell'innaturale alleanza. Ma riflettendo da cittadino democratico e devoto alla Costituzione prevalgono lo stupore e l'indignazione. Ieri è accaduto un fatto gravissimo e senza precedenti. Un capo dello Stato ha bloccato sul nascere un governo proposto da una maggioranza democraticamente eletta, con il mero pretesto, del tutto arbitrario e in ogni caso inammissibile, di un ministro in pectore che avrebbe costituito una seria minaccia per i risparmi degli italiani e per la nostra stessa permanenza nell'unione monetaria. Una tesi peraltro smentita sia dal programma di governo sia dal diretto interessato. Un intervento a gamba tesa nel territorio della politica del tutto al di fuori dei poteri costituzionali del presidente della Repubblica. Che è il garante dell'unità nazionale e della Costituzione ma non può e non deve in alcun modo condizionare la linea politica del governo, qualunque essa sia, ripeto qualunque essa sia, purché nei limiti della Costituzione. In base all'art.95 comma 1, Il potere di indirizzo politico del governo spetta esclusivamente al presidente del Consiglio, e si precisa che egli è anche il garante dell'unità di indirizzo delle politiche dei vari ministeri. Dunque se Mattarella aveva accettato il nome del premier proposto dalle forze di maggioranza non poteva respingere, per ragioni politiche, il nome di un ministro proposto in base all'art.92 dal premier incaricato. Poteva respingerlo se lo riteneva persona inadeguata o impreparata per il ruolo (e non era certo il caso del prof. Savona, uno dei più grandi economisti italiani, già ministro di Ciampi e amico personale del ministro uscente Padoan) o in conflitto di interessi (come nel caso di Previti, avvocato del premier e spostato dalla Giustizia alla Difesa) o in contrasto con quanto previsto dall'art.54, ma parliamo di un professionista stimato, onorato e incensurato. Con buona pace dell'ottimo Scanzi, una catastrofe non può mai essere "buona". Questo plateale attentato alla Costituzione costituirà un precedente gravissimo se resterà impunito. Qualsiasi presidente della Repubblica, magari eletto da un precedente parlamento e da una precedente maggioranza, come nel caso di Mattarella, potrà impedire la formazione di qualsiasi nuovo governo usando il nome di uno o più ministri (o dello stesso premier) proposto dagli eletti dal popolo come casus belli e ponendo un veto politico. Questo accade nelle repubbliche presidenziali non in quelle parlamentari, e se si cambia il sistema si tratta di golpe. A questo punto, assumendo che il presidente Mattarella abbia sbagliato in buona fede, gli suggerirei le dimissioni, come fecero Giovanni Leone e Francesco Cossiga dopo che un partito (il Pci e il Pds rispettivamente) aveva annunciato la richiesta di messa in stato d'accusa in base all'art.90. Naturalmente anche chi oggi si sfrega le mani per questo governo abortito ha poco da stare allegro. Si voterà probabilmente in autunno e molto probabilmente i populisti prenderanno una valanga di voti. La legge del contrappasso vorrebbe che Salvini e Di Maio vincessero con l'80% (come pronostica D'Alema) e riproponessero il nome di Savona all'Economia. Come si regolerebbe Mattarella se fosse ancora al Quirinale? Boccerebbe un governo sostenuto dall'80% degli italiani?
Saluti
Non leggo tutto, perchè onestamente il blaterio vuoto e fine a se stesso non mi interessa. Vorrei solo far presente che non c'è stato nessun golpe quirinalizio. A voi fa comodo chiamarlo così per incolpare Mattarella e nascondere la vostra arroganza, superficialità ed incompetenza.
Il capo dello Stato non ha bloccato nessun governo sul nascere, ha solo messo il veto sul nome di un ministro. Visto che si sapeva già da giorni che sarebbe successo, perchè non hanno trovato un altro nome? Non esiste nessuno dalle vostre parti in grado di essere un buon ministro dell'economia? Vorreste governare e non sapete con chi farlo? Avete voluto fare un atto di forza, ma avete perso. Andrà meglio la prossima volta. Su Fosforo, asciugati le lacrime, vedrai che prima o poi il tuo amato partito riuscirà a fare il governo con la lega. E per voi meridionali saranno caxxi amari!
58 minuti fa, ariafresca123 ha scritto:Non leggo tutto, perchè onestamente il blaterio vuoto e fine a se stesso non mi interessa...
Se non leggi tutto, non puoi sapere ciò che ho scritto e quali argomenti ho usato a sostegno della mia tesi. E dunque non puoi contestarla. Mentre io non posso risponderti, ma solo ipotizzare che sei una persona superficiale e poco educata.
Modificato da fosforo312 ore fa, pm610 ha scritto:ma senti il tuo amichetto gigetto ma è lo stesso o un sosia ? Voltagabbana dittatorello...
Non per difendere Di Maio, che non è mio amico e che non ho mai votato e al quale continuo a preferire di gran lunga Di Battista, vieppiù per le prossima campagna elettorale che si svolgerà in un clima particolarmente caldo (in tutti i sensi), ma nel filmato è evidente la concitazione in cui ha risposto ai giornalisti. Questi lo inseguivano mentre lui, probabilmente alla fine di una giornata di duro lavoro e trattative, cercava di prendere al volo un taxi. Per liberarsi dall'assedio Di Maio ha detto che i ministri li sceglie il Pdr. Ma nella concitazione ha sbagliato il verbo. Il Pdr non li sceglie, li nomina, su proposta del Pdc. Il che vuol dire che è il Pdc che li sceglie, ovviamente di concerto con le forze politiche che lo appoggiano.
38 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Se non leggi tutto, non puoi sapere ciò che ho scritto e quali argomenti ho usato a sostegno della mia tesi. E dunque non puoi contestarla. Mentre io non posso risponderti, ma solo ipotizzare che sei una persona superficiale e poco educata.
Fosforo, non so che persone frequenti ma ti garantisco che esistono anche persone intelligenti che capiscono al volo dove vuoi andare a parare e che si sono rese conto da tempo che fai lunghissimi e noiosissimi giri di parole inutili. Quindi, non leggerti del tutto non è maleducazione o superficialità, ma semplicemente evitare di perdere inutilmente tempo per le solite lagne. Quelle si che sono frutto di maleducazione!
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Inviata
Inizio a pensare che questi 2 personaggi, così in difficoltà, ci sperassero veramente nel veto del PdR, così da poter andare al voto ed incolpare Mattarella.
Vergogna!!!!
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti