CHE DIRE IO SO IO E VOI SIETE ......

Altro  che   uno  vale  uno   e   siamo  portavoce  dei  cittadini    qui  siamo   al  fascismo  puro    democraticamennte   Eia Eia....

SE E VERO CHE LE REG0LE INTERNE DI UN PARTITO POSSONO PREFIGURARE UN MODELLO DI SOCIETA’, IL NUOVO 
REGOLAMENTO CINQUE STELLE FA PAURA: INTRODUCE 
UNO SBALORDITIVO REATO D’OPINIONE

Ha fatto molto discutere la decisione del nuovo presidente della Camera Fico di andare a lavoro in bus. A molti è parso demagogico ma è pur vero che quel gesto contiene un messaggio simbolico esemplare in un Paese nel quale l’establishment diffuso (milioni di persone) ha goduto e continua a godere di privilegi immorali. Diverso il caso del regolamento per i parlamentari Cinque stelle approvato l’altra notte. Oltre ad una serie di norme che in senso tecnico si possono definire autoritarie (i presidenti di Gruppo possono essere destituiti d’imperio su ordine del capo politico, le assemblee non contano nulla, ecc.ecc.) viene introdotta una regola impressionante: chi dovesse esprimere "comportamenti suscettibili di pregiudicare l'immagine o l'azione politica del M5S e di avvantaggiare i partiti", può essere espulso. E in quel caso pagare anche una multa di centomila euro. Al di là della norma volutamente vaga e onnicomprensiva, è’ un regolamento che di fatto impedisce di avere una opinione, non opposta, ma semplicemente diversa da quella decisa dal capo politico. Ma l’istituzione di fatto di un reato di opinione è qualcosa che richiama quei regimi dittatoriali che riempivano di spie i condomini e certamente in democrazie compiute non si era mai visto nulla di simile. Se è vero che bisogna dismettere ogni pregiudizio nei confronti di un Movimento che ha ottenuto tanti voti su una piattaforma sia pur genericamente anti-establishment, sarebbe pericoloso chiudere gli occhi sui segnali che arrivano da quel mondo. Oggi uno splendido “Buongiorno” di Mattia Feltri su “La Stampa” affronta il tema, ma ogni corriva “distrazione” da parte dei mass media sarebbe da valutare con la massima preoccupazione.

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