Quindi il PD in Sardegna ,
Iniziata da
mark222220,
2 messaggi in questa discussione
L’unica pallida speranza che la sx potesse farcela , passa da un accordo con Soru . Vedremo se ciò sarà possibile anche dopo quel che e’ successo 48 ore fa
Delirio in Sardegna, nel centrosinistra si sfascia tutto: Soru e Todde al veleno, alleati sotto choc
Condividi su
- Di Sara Panarelli
- Pubblicato il 16 Novembre 2023
Una giornata così, non si era ancora mai vista. Un crescendo di suspence politica che ha sfasciato tutto nel centrosinistra in Sardegna, lasciando macerie che saranno difficili da ricomporre, ammesso che qualcuno voglia ancora provarci. Volano gli stracci fra Renato Soru e Alessandra Todde, e volano pure affondi e veleni incrociati, accuse al vetriolo e sciabolate ben assestate.
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Inviata (modificato)
Vediamo cosa succederà. In fondo, l'ho già detto, sembra il replay delle elezioni nazionali con la differenza che, nelle elezioni nazionali il problema era limitare i danni, in Sardegna invece sarà quella di fare in modo che una vittoria praticamente certa della sinistra si trasformi in una probabilissima vittoria della destra che si verificherebbe quasi per inerzia, senza neanche metterci tanto impegno.
Detto questo, il problema, almeno apparentemente, è legato al fatto delle mancate primarie.
Non credo che il problema sia legato al fatto che "Todde è una pseudo-i.diota" o che Soru non dorma la notte pensando al nucleare anche perché ha dichiarato che, se dovessero esserci le primarie e vincesse la Todde, lui la appoggerebbe senza riserve. Se così fosse e se fosse contrario a ogni starnuto della Todde perché dovrebbe darle il suo appoggio, primarie o non primarie?
Si potrebbe poi dire che, a suo tempo (circa 20 anni fa) neanche la candidatura di Soru derivò dalle primarie, che Soru è sparito da tutte le scene da tempo immemorabile e che si è svegliato proprio ora ma così gira il mondo e l'umanità.
Inoltre c'è da dire anche un'altra cosa e cioè che, in questo caso, non si tratta di un candidato di un solo partito ma, almeno nelle intenzioni, di un accordo fra tanti partiti, anche troppi (quindi non solo del PD) e, in questi casi, la scelta va condivisa e non deve ricadere per forza ed esclusivamente solo su un rappresentante del PD.
Quello che contesta Soru è piuttosto un'altro fatto e cioè che la scelta sia calata dall'alto e derivi più da un accordo a livello Romano che da un accordo a livello locale.
Può aver ragione anche se, a dire il vero, neanche lui fu scelto con le primarie e, in quel caso, si trattava addirittura di una scelta legata praticamente solo al PD.
Quello che è certo è che, così facendo, rischiano entrambi di fare campagna elettorale non per se stessi ma per la destra.
Purtroppo è così e, almeno finora, le posizioni sembrano cristallizzate e senza via d'uscita.
Dopo di che, bisogna vedere anche cosa succederà nel campo opposto perché, a quanto pare, neanche lì sono tutte rose e fiori.
E bisogna considerare anche che in fondo la storia si ripete perché la stessa cosa successe alla destra quando vinse Soru. Anche in quel caso infatti la candidatura autonoma di Pili contribuì in maniera determinante alla sconfitta della destra.
Mancano tre mesi alle elezioni, vediamo cosa succederà. Potrebbe anche succedere che, dopo i danni di Solinas, la gente non voti comunque la destra o anche che... purtroppo non vada a votare. Può succedere di tutto.
Oppure anche che qualcuno rinsavisca.
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti