8 messaggi in questa discussione
sig fosforo, il tempo matura le nespole.
Il tempo governa il progresso.
Il tempo ci dirà se la soluzione proposta sarà quella giusta.
2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:sig fosforo, il tempo matura le nespole.
Il tempo governa il progresso.
Il tempo ci dirà se la soluzione proposta sarà quella giusta.
Probabilmente, egregio, qui più che di soluzioni giuste o sbagliate dobbiamo parlare di scelte obbligate o meno. Temo che - visto il trend a dir poco preoccupante dei parametri del riscaldamento globale, considerato che ci siamo impegnati ad azzerare le emissioni nette entro il 2050 (altri entro il 2060) e considerato infine che, secondo le proiezioni ONU, nel 2050 ci saranno 9,7 miliardi di bocche da sfamare - abbiamo solo due possibilità: tagliare in modo abbastanza drastico il consumo pro capite di carne (che invece è in crescita, soprattutto in Asia) o introdurre nell'alimentazione umana una quota adeguata di carne coltivata, magari affiancandola con gli insetti (il cui allevamento ha un relativamente basso impatto ambientale). Se è vero che le emissioni di gas serra dal settore allevamento sono tra il 7 e il 20% delle emissioni antropiche totali, non vedo come si possa quasi azzerare queste ultime (il "quasi" si deve a un po' di riforestazione e di cattura del carbonio) senza tagliare e non di poco la quota dell'allevamento (cosa che ci consentirebbe anche di risparmiare suolo per destinarlo a riforestazione o agricoltura intensiva). Ho trovato in rete la battuta di un tizio secondo il quale nel 2035 l'UE vieterà non solo la vendita delle auto nuove a motore termico ma anche quella della carne bovina da allevamento. E in quel momento ho pensato a te che fai l'allevatore. Ma era per l'appunto solo una battuta. Anche se la situazione climatica precipitasse, dovremmo pur sempre allevare mucche per dare latte ai bambini, a meno che non si riesca a "coltivare" pure il latte (c'è un esperimento in Israele). In ogni caso io sono convinto che oggi nel mondo, o meglio nei paesi ricchi e ultimamente anche in Cina, si consuma troppa energia, circolano troppe automobili, ci sono troppi cementifici e troppe acciaierie, e si mangia troppa carne. La Cina ha qualche parziale giustificazione perché produce molto per le esportazioni (e in un certo senso "importa" emissioni dall'Occidente, ovvero quelle che causeremmo fabbricandoci in casa quanto importiamo dalla Cina), però, a mio avviso, i cinesi potrebbero tornare a mangiare più riso e meno carne, magari anche un po' di insetti (ma non topi come li accusava Zaia). Saluti
3 ore fa, refusi ha scritto:
C'è un enorme ghiacciaio che si protende nel Mare di Amundsen, nell'Antartide occidentale, che secondo gli scienziati è l'elemento più debole di tutta la calotta antartica. Ha già perso a causa del riscaldamento globale 3.300 miliardi di tonnellate di acqua, che hanno fatto salire di 9mm il livello dei mari. Secondo un recente studio pubblicato su Nature, lo scioglimento di questo ghiacciaio è purtroppo IRREVERSIBILE. È troppo tardi per agire nella speranza di arrestare il fenomeno. Si stima che quando sarà completamente sciolto il livello dei mari salirà di 5 metri e 30. Troppi anche per il MOSE di Venezia.
Secondo te, quanti miliardi di euro vale una città come Venezia?
L'unica possibilità è AZZERARE al più presto le emissioni antropiche di gas serra per dare forse qualche altro secolo di vita alla città lagunare. E magari sperare che nel frattempo arrivi il prossimo periodo glaciale. Forse l'unica speranza per la Serenissima.
mi scusi sig fosforo, non vorrà farmi credere che per salvare l'umanità dobbiamo eliminare tutti gli animali del pianeta?
In questo caso, credo che qualche atomica potrebbe servire per ridurre anche la popolazione umana e quindi anche il riscaldamento globale, visto che i maggiori inquinatori siamo proprio noi.
Non penso che la produzione di bistecche da laboratorio per quanto immensa risolverebbe il problema.
repetita iuvant
n c u c (acronimo)
5 ore fa, ahaha.ha ha scritto:mi scusi sig fosforo, non vorrà farmi credere che per salvare l'umanità dobbiamo eliminare tutti gli animali del pianeta?
In questo caso, credo che qualche atomica potrebbe servire per ridurre anche la popolazione umana e quindi anche il riscaldamento globale, visto che i maggiori inquinatori siamo proprio noi.
Non penso che la produzione di bistecche da laboratorio per quanto immensa risolverebbe il problema.
Infatti l'ho scritto anch'io: la carne coltivata (come pure l'auto elettrica) potrà dare un mano ma non risolverà il problema. Una volta mio padre mi raccontò che i suoi genitori avevano una grande casa. Si decisero a traslocare in una ancora un po' più grande solo dopo la nascita del nono figlio, che era proprio mio padre. Però lui mi diceva che stavano strettini anche nelle nuova. Anche perché andarono a viverci pure un paio di vecchie zie zitelle. Nel 1900 vivevano sulla Terra circa 1,6 miliardi di persone, oggi siamo il quintuplo, ma la nostra casa è sempre quella. Non possiamo traslocare. Se vivessimo tutti come 3 secoli fa, cioè dei prodotti della terra e bruciando solo un po' di legna, che è un biocombustibile, il ciclo naturale del carbonio sarebbe alterato solo dai ruminanti che emettono metano. Ma 3 secoli fa il consumo pro capite di carne bovina era molto modesto. Larghi strati della popolazione potevano permettersi solo pollame, o capre o pecore al massimo. Un po' come avviene ancora oggi in diversi paesi poveri dell'Africa. Il punto è che ciascuno di noi consuma mediamente molto più dei nostri nonni o bisnonni, ma la nostra casa è sempre quella. È stata la combinazione della crescita simultanea della popolazione e dei consumi pro capite che ha causato il riscaldamento globale. La proiezione mediana dell'ONU dice che la popolazione mondiale si stabilizzerà intorno al 2080 e intorno ai 10,5 miliardi. Poi comincerà a decrescere. Potrebbe non essere un problema ma il consumo energetico pro capite deve cominciare a decrescere molto prima. In molti paesi ricchi questo già avviene grazie all'efficientamento energetico e alla delocalizzazione di parte della produzione all'estero (esportazione delle emissioni). Ma non basta. Il consumo energetico pro capite mondiale non deve più crescere oltre il 2030. In caso contrario la vedo nera. Non vorrei che fosse la natura, tramite effetti poco piacevoli del mutamento climatico, a invertire il trend di crescita della popolazione.
Modificato da fosforo311La natura prima o poi prende sempre il sopravvento, sig fosforo.
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