ecologisti...toc...toc..dove siete??
Iniziata da
director12,
9 messaggi in questa discussione
incidenti a catena sulla Auto Sole.
cosa aspettiamo ad abolire i veicoli a motore?
quanto sei scemo !
TANTO, TANTO
4 minuti fa, tiberio1946 ha scritto:incidenti a catena sulla Auto Sole.
cosa aspettiamo ad abolire i veicoli a motore?
quanto sei scemo !
TANTO, TANTO
Altrimenti come potrebbe scrivere solo caxxate
5 ore fa, tiberio1946 ha scritto:incidenti a catena sulla Auto Sole.
cosa aspettiamo ad abolire i veicoli a motore?
quanto sei scemo !
TANTO, TANTO
per abolire i veicoli a motore bisogna aspettare il 2035...come hanno deciso in maniera komunista/dittatoriale senza interpellare nessun la tua ue.
20 minuti fa, director12 ha scritto:per abolire i veicoli a motore bisogna aspettare il 2035...come hanno deciso in maniera komunista/dittatoriale senza interpellare nessun la tua ue.
Sguazza nella fogna merdac cia
24 minuti fa, director12 ha scritto:per abolire i veicoli a motore bisogna aspettare il 2035...come hanno deciso in maniera komunista/dittatoriale senza interpellare nessun la tua ue.
pirl8, nel 2035 verranno aboliti i motori endotermici (poi se vuoi ti spiego) , quelli con il MOTORE elettrico continueranno ad intasare la A1
p.s. con batterie costruite nella Repubblica Popolare Cinese, quella con la bandiera Rossa una stella e 4 stelline
8 minuti fa, tiberio1946 ha scritto:pirl8, nel 2035 verranno aboliti i motori endotermici (poi se vuoi ti spiego) , quelli con il MOTORE elettrico continueranno ad intasare la A1
p.s. con batterie costruite nella Repubblica Popolare Cinese, quella con la bandiera Rossa una stella e 4 stelline
per dove devi andare tu....ti va bene l'apecross che hai tuttoggi...
1 minuto fa, director12 ha scritto:per dove devi andare tu....ti va bene l'apecross che hai tuttoggi...
Continua a sguazzare nella fogna mer da
In effetti i pannelli FV, che sostanzialmente sono di vetro, possono prendere fuoco essendo rivestiti, a scopo protettivo, da un film di acetato di vinile, che è un materiale infiammabile, sebbene con elevata temperatura di innesco. I punti più delicati di un impianto sono i cavi, le giunzioni elettriche e le eventuali batterie di accumulo. Ma in rari casi l'innesco può partire dai pannelli stessi per la formazione di un arco elettrico. Infatti, collegando vari pannelli in serie e le varie file a loro volta in parallelo, si possono raggiungere, nel caso di impianti abbastanza grossi, anche tensioni superiori a 1kV. In casi ancora più rari può bastare la presenza di polvere o sporcizia che lascia in ombra una parte dell'impianto, quindi può determinarsi una differenza di potenziale elettrico rispetto alle parti illuminate. In ogni caso in un impianto FV installato a regola d'arte e sottoposto alla corretta manutenzione non dovrebbero verificarsi incendi, a meno che non siano di origine esterna all'impianto stesso (come spesso accade). D'altra parte, se facessimo un confronto con gli incendi boschivi, dedurremmo che gli incendi negli impianti FV sono ben poca cosa. Nel 2022 in Italia sono andati in fumo, per dolo, imprudenza, incuria e siccità, circa 68.500 ettari di boschi, ovvero oltre il 6 per mille dei circa 11 milioni di ettari dell'intero patrimonio forestale. Ora quanti pannelli FV ci sono in Italia? La potenza installata oggi è circa 21 GWp. Assumendo che per generare 1MWp serva 1 ettaro di pannelli FV, deduciamo la presenza di circa 21.000 ettari di pannelli FV sul territorio nazionale. Dunque, in proporzione agli incendi boschivi dovrebbero prendere fuoco circa 130 ettari l'anno di pannelli FV, ma non mi risulta nulla del genere.
A proposito di incendi: in Canada dall'inizio del 2023 sono andati in fumo 10 milioni di ettari di boschi, pari a 1/3 della superficie dell'Italia. Si tratta di un record senza precedenti, eccetto i 24 milioni di ettari bruciati nell'infernale estate australiana tra il 2019 e il 2020. Estesi incendi boschivi sono in corso anche in Spagna e Grecia. Mentre l'ultimo bilancio degli incendi alle Hawaii parla di 114 morti e 1300 dispersi. Come in un terremoto del 6º grado e oltre. Il global warming renderà purtroppo sempre più frequenti questi fenomeni estremi. Dobbiamo proteggerci dagli effetti (es. curando il territorio e potenziando la flotta aerea antincendio) ma possiamo e dobbiamo intervenire anche sulle cause. E le cause sono i combustibili fossili che dobbiamo sostituire con le fonti rinnovabili come il fotovoltaico. Gli incendi dei moduli FV sono solo uno dei molteplici inconvenienti, piccoli e grandi, di queste fonti energetiche. Senza entrare nei dettagli, possiamo concludere che allo stato attuale è semplicemente impensabile sostituire con le rinnovabili tutta l'energia che oggi ricaviamo bruciando i fossili. Men che meno è pensabile sostenere la crescita economica delle società sviluppate (le cd. "società termo-industriali") con le sole fonti rinnovabili. Queste società sono matematicamente destinate al COLLASSO se non attuiamo una trasformazione graduale (ma nemmeno troppo lenta) del nostro stile di vita. In uno o due decenni al massimo dobbiamo abituarci a consumare assai meno energia, e in generale a consumare meno e produrre meno (beni materiali, beninteso). La decrescita del PIL non sarà felice, ammesso e non concesso che una qualche forma non effimera e non illusoria di felicità sia associabile alla crescita economica. Ma potrà essere serena e sopportabile, a differenza dell'inferno prevedibilmente associato al disastro climatico irreversibile. Che incombe sul pianeta.
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